C’era una volta chi si dava come compito quello di incalzare il potere e di controllarlo: un’elite culturale temuta e ascoltata. C’erano una volta i “maestri”, i Pasolini, i Moravia, gli Sciascia, i Calvino, ma anche i Bobbio, i Galante Garrone, gelosi custodi del libero pensiero. E ora? L’Italia non potrebbe essere quella che è senza la complicità del sistema mediatico e grazie all’assenza degli intellettuali, “una categoria – scrive Beha – più ‘del portafogli che del pensiero”. A cominciare dai giornalisti. Ma è il quadro d’insieme che preoccupa. Il resoconto di Beha, lucido ma non rassegnato ci induce a reagire, così come molte associazioni di liberi cittadini hanno cominciato a fare. Contro il Golpe Bianco che ci sta svuotando.
di Oliviero Beha, ed. Chiarelettere 2009, € 13,60