La ragione principale per cui la guerra c’è ancora non sta né in un segreto desiderio di morte della specie umana, né in un insopprimibile istinto di aggressione, né infine e più plausibilmente, nei seri pericoli economici e sociali che il disarmo comporta, ma nel semplice fatto che sulla scena politica non è ancora comparso nessun mezzo in grado di sostituire questo arbitro definitivo degli affari internazionali(…)
Il guaio non è tanto che non abbiamo abbastanza sangue freddo da pensare l’impensabile, quanto piuttosto che non pensiamo.
Hannah Arendt (1906-1975), filosofa tedesca
Vedi: Il muro e il pensiero