Nella notte tra il 1 e il 2 novembre 1975 all’Idroscalo di Ostia
PIER PAOLO PASOLINI
veniva ucciso barbaramente dalle trame oscure del nostro Paese.
… sono come un gatto bruciato vivo,
pestato dal copertone di un autotreno,
impiccato da ragazzi a un fico,
ma ancora almeno con sei
delle sue sette vite,
come un serpe ridotto a poltiglia di sangue
un’anguilla mezza mangiata
le guance cave sotto gli occhi abbattuti,
i capelli orrendamente diradati sul cranio
le braccia dimagrite come quelle di un bambino
un gatto che non crepa…
… La morte non è
nel non poter comunicare
ma nel non poter più essere compresi.
(P.P. Pasolini da “ Poesie in forma di rosa”, 1964)