Il maestro non deve insegnare ciò che al governo piace che sia la verità, ma ciò che egli nella sua coscienza crede che sia la verità. Se la scuola vuole davvero preparare spiriti liberi, è necessario che sia fatta da uomini pienamente liberi. Non possiamo ad un maestro schiavo affidare l’ufficio di educare alla libertà i futuri cittadini.
E bisogna lasciare alla lealtà, al tatto del maestro la cura di rispettare le coscienze degli alunni, distinguendo la verità accertata dalle ipotesi che sono tuttora oggetto di controversia, non imponendo mai, con la sola autorità dell’ufficio, dottrine a cui non sia possibile giungere coi mezzi forniti dalla ragione, rifuggendo da ogni opera di propaganda settaria, dando sempre, egli per primo, l’esempio del rispetto verso ogni opinione onestamente professata.
Gaetano Salvemini (1873- 1957) storico, politico, antifascista, in Il programma scolastico dei clericali, 1951
vedi: Non possiamo smettere di ascoltarli
La forza della coscienza: GAETANO SALVEMINI
Salvemini : Un classico contro le «filofesserie»
Per combattere il fascismo meglio costruire che cancellare
L'abolizione del voto di condotta