Il Codice di Norimberga nasce nel 1947 dalle carte dei processi che si svolsero al termine della seconda guerra mondiale nell’omonima città tedesca, in particolare da quelle del cosiddetto “Processo ai dottori” contro i medici nazisti che avevano perpetrato torture e sperimentazione disumane contro innocenti in numerosi campi di sterminio tra cui quelli di Auschwitz e Birkenau . Su di esso si basa il Comitato Etico, ovvero quell’organismo indipendente che si occupa di tutelare i diritti, la sicurezza e il benessere dei soggetti che partecipano ad una sperimentazione. ( da Wikipedia)
STANNO VIOLANDO TUTTI I 10 PUNTI DEL CODICE DI NORIMBERGA? CHE COSA DICONO?
Il 25 agosto 2021, i sopravvissuti alla Shoah e i loro discendenti hanno scritto una lettera aperta all’Agenzia europea per i medicinali (EMA) e all’Agenzia regolatrice inglese dei farmaci (MHRA) per chiedere l’interruzione immediata della campagna vaccinale contro il Covid-19 , in quanto viola i principi etici fondamentali del Codice di Norimberga.
Il silenzio assordante dei media al riguardo è stato sorprendente.
La lettera aperta dei sopravvissuti alla Shoah è indirizzata a Emer Cooke, direttore esecutivo dell’Agenzia europea per i medicinali, e messa in copia mail al dott. Raimund Bruhin, direttore di Swissmedic in Svizzera, e alla dott.ssa June Raine, amministratore delegato interinale dell’Agenzia regolatrice inglese dei farmaci.
Come va condotta una sperimentazione medica?
Lo spiega il Codice di Norimberga che scaturì dalla sentenza del tribunale militare che il 19 agosto 1947 condannò 23 medici nazisti, 7 dei quali a morte, per gli esperimenti condotti nei campi di concentramento.
Si tratta cioè di quell’insieme di norme fondamentali in ogni caso di sperimentazione medica su soggetti umani. Ed è su questo testo che agisce anche il Comitato Etico, ovvero quell’organismo indipendente che si occupa di tutelare i diritti, la sicurezza e il benessere dei soggetti che partecipano ad una sperimentazione.
Il Codice traccia una linea di divisione tra sperimentazione lecita e tortura, e su sperimentazioni non regolate, prive di fondamenti etici.
Consiste di 10 punti:
- Il consenso volontario è assolutamente essenziale. Ciò significa che la persona interessata debba avere capacità legale di esprimere il consenso; che essa sia nella condizione di poter esercitare un libero potere decisionale senza che si intervenga con la forza, con la frode, con l’inganno, con minacce o esagerando con qualsiasi forma di vincolo o coercizione; che essa abbia sufficiente conoscenza e comprensione degli elementi coinvolti nello studio, tali da permettere una decisione consapevole e ragionata.
- Questo ultimo elemento fa si che prima che il soggetto decida affermativamente sia informato circa la natura, la durata, lo scopo della sperimentazione, nonché dei metodi con cui verrà condotta, qualsiasi disagio o pericolo potenziale ed i possibili effetti sulla salute che potrebbero derivare dal partecipare alla sperimentazione. Il dovere e la responsabilità di accertare la bontà del consenso rimane in capo alla persona che avvia o dirige la sperimentazione. Questo è un dovere personale ed una responsabilità che non possono essere delegate impunemente.
- Ci dovrà essere una pianificazione dell’esperimento sulla base degli esperimenti in fase preclinica in vivo, e sulla base della conoscenza approfondita della malattia
- L’esperimento dovrà essere condotto in modo tale da evitare ogni sofferenza o lesione fisica o mentale che non sia necessaria.
- Non si deve eseguire la sperimentazione se a priori si è a conoscenza che tale sperimentazione possa causare danni o morte.
- Il grado di rischio da correre non dovrà oltrepassare quello dei vantaggi, determinati dalla rilevanza umanitaria del problema che l’esperimento dovrebbe risolvere.
- Si dovrà fare una preparazione tale da evitare che il soggetto abbia lesioni, danni o morte.
- L’esperimento potrà essere condotto solo da persone scientificamente adeguate e qualificate, con il più alto grado di attenzione verso la sperimentazione e l’essere umano.
- Nel corso dell’esperimento il soggetto umano dovrà avere la libera facoltà di porre fine ad esso se ha raggiunto uno stato fisico o mentale per cui gli sembra impossibile continuarlo.
- Durante l’esperimento lo scienziato responsabile deve essere pronto a interromperlo in qualunque momento se indotto a credere che la continuazione dell’esperimento comporterebbe probabilmente lesioni, invalidità o morte per il soggetto umano.
I principi di Norimberga sono stati codificati nella convenzione di Helsinki (Dichiarazione di Helsinki) e nello Statuto di Roma istitutivo della Corte penale internazionale Statuto di Roma
In https://www.nogeoingegneria.com/ 5/12/2021
ANNO III DEL REGIME SANITARIO
Vedi:
(https://media.tghn.org/medialibrary/2011/04/BMJ_No_7070_Volume_313_The_Nuremberg_Code.pdf)
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