GLR-NOTIZIE-VOTO  5     2/9/2022

ANNO III DEL REGIME SANITARIO-DIGITALE

 

Vedi “Notizie” precedenti QUI

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Questa è una nuova serie di GLR-NOTIZIE dedicata espressamente al voto del 25 settembre prossimo. Quel giorno avremo, forse, l’ultima occasione per abbattere questo regime sanitario-digitale ( iniziato, in Italia, il 9/3/2020, leggi qui: 9 marzo 2020: un’ orribile data piantata nel cervello come un paletto.) ad opera di masnadieri politici e governativi legati ai criminali che gestiscono il progetto globale chiamato Grande Reset ( leggi i tanti articoli QUI).

Il GLR parteggia per i nuovi movimenti e le nuove forze politiche nate in questi orrendi anni di regime come ferma opposizione a questa dittatura sanitario-digitale. Cercheremo di offrire informazioni e riflessioni legate, quindi, ad un voto di opposizione ed alternativa alla macelleria socio-politica-economica in corso in italia. E di opposizione ai covidioti della strada, primi complici di questa dittatura.

Come GLR non condividiamo tutto ciò che esprimono queste nuove forze ma ora non ha importanza. L’importante e urgente ora è che “il nemico del mio nemico è mio amico ( proverbio arabo)”. E i nostri nemici sono e devono essere i rappresentanti del Grande Reset in italia, tra pseudo-politici e governativi e pseudo-esperti. Discussioni, differenziazioni politiche ed ideali verranno dopo aver abbattuto ( se ci riusciremo) questo ammasso di masnadieri fascistoidi.

Il CLN che condusse la Lotta di Resistenza in italia tra il 1943 e il 1945 così  agì.

Prima di leggere questo GLR-NOTIZIE-VOTO 4  è necessario leggere o rileggere soprattutto questi: GLR-NOTIZIE-VOTO  3 -   24/8/2022 e  GLR-NOTIZIE-VOTO  4 - 31/8/2022

e poi GLR-NOTIZIE-VOTO  1 – 24/7/2022 e GLR-NOTIZIE-VOTO  2 – 31/7/2022

 

 

 

 

Siamo un popolo scordarello. Molto scordarello. La storia drammatica dell’italia ( se pure la conosciamo…) lo dimostra e quelli che invece “ricordano” vengono spesso apostrofati dai covidioti di turno con fesserie come ” e non state mai tranquilli” o ” bisogna guardare avanti” o ” non voglio ricordare perchè poi mi agito”.

Il grande scrittore cileno Luis Sepulveda (1949- 2020) scriveva “UN POPOLO SENZA MEMORIA E’ UN POPOLO SENZA FUTURO” e, aggiungiamo noi, pronto per il dittatorello di turno.

L’intervento di Messora che segue ha, tra l’altro, il pregio di ricordare ciò che che dovremmo ricordare ogni giorno, ogni ora, ogni minuto e per cui dovremmo essere perennemente ” inc..”, indignati, furenti: la violenza sociale, morale e fisica che abbiamo subito ( che subiamo e subiremo) in questi ultimi due anni e mezzo da parte di squallidi politici legati al carro del progetto criminale globale chiamato Grande Reset ( leggi o rileggi i tanti articoli QUI).

E questa indignazione furente, che è legata alla coscienza di essere stati violentati nella nostra dignità di uomini/donne e di cittadini, dovrebbe essere la base per votare il 25 settembre 2022 per le liste Antisistema che stiamo presentando in questi nostri GLR-NOTIZIE-VOTO.

Vedete ” che potete fà…” e ricordate, ricordate, ricordate e non siate scioccamente resilienti (rileggi QUI), come vuole il potere. (GLR)

 

INQUISIZIONE MEDIATICA

In questa puntata della rubrica di CANDIDATI, condotta da Arturo Ferrara (Ancora Tv Italia), il fondatore e direttore di ByoBlu, Claudio Messora (lista Italia sovrana e popolare), analizza la crescente intransigenza del sistema mediatico nei confronti qualsivoglia pensiero critico e/o eccentrico ed espone la sua proposta di legge a prevenzione di ogni censura di Stato.


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L’APPELLO AGLI ANTISISTEMA: “DOPO LE ELEZIONI UN FRONTE UNICO DI RESISTENZA E FRATELLANZA”

Ciro Silvestri, segretario generale vicario del sindacato FISI, lancia un appello a tutte le forze anti-sistema. Archiviata come impossibile la creazione di un’unica coalizione, ora bisogna fare un patto per pensare al futuro degli italiani.

Dal 26 di settembre in poi i partiti anti-sistema devono agire insieme, in un’attività istituzionale condivisa. Invitando a non sprecare energie nei derby casalinghi, Silvestri chiede di giocare d’attacco, perché fuori il nemico vero sta vincendo.

Riportiamo qui sotto l’appello:


Appello di Ciro Silvestri, Segr. Vicario del Sindacato FISI

Appello agli amici e compagni candidati
(F. Toscano, M. Rizzo, G. Paragone, S. Cunial, L. Teodori, N. Schilliró, G. Bianchi, F. Grimaldi, S. Puzzer, A. Donaggio, V. Frajese, S. Montanari, A. Gatti, avvocati Polacco e Grimaldi e tutti quanti gli altri)

Carissimi è ormai inutile stare a parlare ancora di coalizione unica del dissenso, avendo tutti noi sottovalutato la grande opportunità che avevamo.

Facciamo tesoro di questo errore ed andiamo avanti. Il 15% degli italiani che a vario titolo hanno incarnato la resistenza in questi 30 mesi,ha già deciso di votare qualcuno di voi, per quello che avete fatto e per quello che rappresentate.
Il 40-45% di omologati si dividerà in 1000 rivoli segnati da opportunismo e clientelismo. C’è poi il 40-45% dei distratti, degli sfiduciati degli incazzati di brutto contro la politica in generale.

Non sprecate le vostre energie nei derby casalinghi, la partita è in trasferta, bisogna giocare d’attacco, perché chi sta vincendo sono loro, noi dobbiamo provare a rimontare. Basta con la denigrazione, con i tentativi di sottrazione e sabotaggio, concentratevi sul nemico vero.

Molto sommessamente vi suggerisco di costringere i veri avversari al confronto pubblico, magari presentandovi ai loro comizi. Battetevi come leoni sin da ora, fate capire soprattutto agli indecisi di che pasta siete fatti e fin dove siete disposti a rischiare.

Gli indecisi, i potenziali astensionisti,sono quelli più vicini a noi per una serie di ragioni ma bisogna saperli motivare a riporre nuovamente fiducia nella politica. Chiedete pubblicamente e nelle tribune elettorali agli avversari del popolo italiano come intendono regolarsi su:

Obblighi vaccinali
Green pass
Discriminazione
Guerra
Nuove povertà
Digitalizzazione

Riportate l’attenzione sui temi che sono a cuore agli italiani, costringeteli a parlare di:

Economia
Lavoro
Sanità
Istruzione
Welfare

Aprite un focus sulle ‘inspiegabili reazioni avverse’

Solo così gli indecisi capiranno in chi poter riporre fiducia. Annunciate sin da ora azioni comuni di resistenza nel Parlamento, servirà a tutti noi per capire fino a che punto possiamo fidarci di voi. Lasciate stare tatticismi e strategie, ci aspettano tempi bui e voi lo sapete, non lasciate oscurare gli animi di chi ha combattuto fino ad oggi.

Vi sto implorando io, ma sono certo che questo mio sentimento è condiviso da tantissimi italiani. In questi mesi ne ho incontrati tantissimi, e tutti con un’unica speranza ovvero assicurare un futuro dignitoso per i nostri figli. Ora il futuro è nelle vostre mani e nella capacità e nell’ impegno che metterete al servizio del Paese.
In bocca al lupo a Voi tutti e agli italiani .

Noi come sindacato faremo la nostra parte, ma saremo vigili osservatori di coerenza e fedeltà al mandato che vi sarà assegnato dalle urne

Ciro Silvestri

 

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ITALEXIT: “UN APPLAUSO A TUTTE LE FORZE ANTI-SISTEMA”

Italexit ha organizzato una conferenza stampa a Roma per presentare i candidati del Lazio. Presenti diverse figure di spicco del partito guidato da Gianluigi Paragone: Andrea Stramezzi, Giuseppe Barbaro, Giovanni Frajese, medici sospesi per aver agito coerentemente con la deontologia professionale. Il vice-questore sospeso Alessandra Schilirò, il senatore William De Vecchis, il vignettista Mario Improta.

Diversi i giornalisti e le testate presenti nella sala conferenze del Centro Scout di Roma. Il segretario del partito ha dato la parola ai candidati per poi enunciare i punti essenziali dell’agenda politica di Italexit:


dal contrasto al green pass e agli obblighi vaccinali all’istituzione di due commissioni di inchiesta sulla gestione del Covid, dal riposizionamento dell’Italia rispetto alla guerra in Ucraina ad un netto contrasto alla digitalizzazione dettata dalle multinazionali tecnologiche.

 

Il tutto in un quadro di ripristino della sovranità politica ed economica italiana, giudicato l’unico rimedio per restituire al nostro Paese un ruolo da protagonista sullo scacchiere internazionale.

Nell’aprire la conferenza stampa Paragone ha voluto rivolgere un applauso a tutte le forze anti-sistema che si sono impegnate nel raccogliere le firme durante il mese di agosto.

 

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“ANDARE CONTRO IL SISTEMA SI PUÒ: ECCO COME”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Partendo dal caro bollette il giornalista indipendente Matteo Gracis ci parla di come disarcionare il potere dal suo status quo.

Per quanto riguarda la crisi energetica e il sospetto comportamento speculativo di ENI, Gracis propone lo sciopero fiscale. L’azione di disobbedienza civile non è però l’unica soluzione.

“Bisogna costruire un nuovo sistema in modo tale da obbligare quello vecchio ad aggiornarsi”.

 

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Una notizia tanto per farla sapere a quei beoti ( tantissimi, purtroppo) che dicono che non siamo in un regime (sanitario-digitale). A quei beoti che dicono che il fascismo non c’è più. A quei beoti che sono la rovina che incombe.

 

FACEBOOK CENSURA SIMONE DI STEFANO IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE

Per l’ennesima volta la piattaforma Facebook chiude arbitrariamente la pagina di un esponente politico: vittima stavolta Simone Di Stefano di Alternativa per l’Italia, che si è visto chiudere una pagina creata appositamente per la campagna elettorale.

“È abbastanza chiaro che in questo caso Facebook si ponga al di fuori della legge e della Costituzione”, commenta Di Stefano ai nostri microfoni. “Sono un libero candidato che ha seguito tutte le norme di legge per candidarsi (e non sono poche) e quindi se vado bene per il Ministero degli Interni, se vado bene per la Repubblica Italiana non si spiega cosa abbia da dire Facebook riguardo alla mia campagna elettorale”.


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Un’ottima riflessione a margine di una politica ufficiale disgustosa ed ipocrita che già dal 1946 inquina la democrazia e la Repubblica.

 

SOLO PIRANDELLO CI PUÒ SPIEGARE

Luigi Pirandello, 1867-1936

A nobilitare lo spettacolo della politica presente, a voler dare un riferimento alto, culturale, o addirittura un profilo letterario, diremo che siamo entrati nell’epoca pirandelliana della politica.

A qualcuno scapperà subito da ridere per l’accostamento ardito tra cultura, letteratura, drammaturgia e la misera giostra politica del presente. Ma anche i periodi più bassi e confusi hanno una loro chiave di lettura, anche il caos e perfino la barbarie può avere letture colte. Il teatro di Pirandello è uscito dalle scene ed è entrato nella realtà politica corrente.

A guardare la parabola di Di Maio e di Conte, le liste di Letta, col Pd oscillante fra Draghi, i grillini e Fratoianni, tra governi con la Lega e Berlusconi e poi crociate contro di loro; a vedere le prodigiose giravolte della Bonino e dei radicali, i miracolosi salti di Calenda, ora col suo odiato Renzi, la poligamia di Salvini, alleato coi grillini, coi dem, coi draghiani e con la Meloni, le giravolta delle madame berlusconiane Gelmini e Carfagna, l’ologramma di Berlusconi sulla scena tra maschera e cerone, il ballo delle candidature e le invettive degli esclusi, il ripescaggio grillino dei parenti degli esclusi, possiamo dire che siamo entrati nella fase pirandelliana della politica:

il relativismo assoluto, la girandola delle identità, il gioco delle parti e delle combinazioni, la maschera e il volto intercambiabili (come la faccia e il deretano), il paradosso come criterio di scelta e di comprensione, il rovesciamento continuo dei ruoli e degli scopi.

Tutti possono allearsi o guerreggiare con tutti e con nessuno, tutti recitano a soggetto, tutti mutano secondo convenienza e situazione, ciascuno a giorni alterni si accorda e si sottrae a ogni accordo, preferisce stare fuori, dentro, al lato, sopra o sotto le alleanze. Le variabili sono infinite e impazzite. E’ la babele allo stato puro, il caos prima della creazione.

Torna pure il detto di Longanesi, la democrazia si replica per assenza di dittatore


Perché il relativismo assoluto di solito evoca, e invoca, il suo contrario, un bel tiranno, o un dragone, che metta fine al chiacchiericcio e al caos, al ballo di san Vito delle alleanze, degli amici e dei nemici e ci riporti alla contabilità e ai suoi relativi incubi.


Solo Pirandello colse il prisma contemporaneo in tutte le sue sfaccettature, il gioco di luci e ombre, comparse e scomparse, recita e realtà, posizioni e fluttuazioni di quel grande palcoscenico che è la condizione umana moderna. Lui si rifugiò sotto le ali del fascismo, che non a caso il filosofo pirandelliano Adriano Tilgher, aveva definito l’assoluto relativismo trapiantato sul terreno della politica. Definizione gradita allo stesso Mussolini.

Ma da giorni il teatrino è esilarante, come il gas. E come il gas è letale. Saranno le esalazioni dall’immondizia e dello smog, sarà che non riusciamo a liberarci del negativo perché sono colme le discariche della politica, non c’è nessuna Malagrotta in cui scaricare i rifiuti accumulati. Ma c’è qualcosa di assurdo e malefico nell’aria che non riusciamo a decifrare. Solo Pirandello può spiegare.

A questo paesaggio pirandelliano corrisponde anche la veloce labilità dei consensi e dei dissensi, la giostra delle opinioni e delle intenzioni di voto. Cosa decide gli spostamenti d’opinione, i flussi e riflussi elettorali, i vasi e i travasi? Perché si passa da un momento all’altro da vincenti a perdenti, dal paradiso all’inferno e viceversa, senza una spiegazione ragionevole o una relazione di causa ed effetto?


Pensate al trionfo di Renzi, oggi ridotto a un selfie permanente o l’apoteosi di Conte oggi considerato un penoso azzeccagarbugli. E la veloce parabola di tanti leader e leaderini. Non c’erano meriti speciali, legittimazioni conquistate sul campo, eccezionali curricula, risultati straordinari nelle tappe precedenti. C’era solo un friccichio, una Chiacchiera, un clima in tv che si fece passaparola. Consenso virale ma transitorio, senza un vero perché.

Poi, senza un vero perché comincia la caduta libera. Esagerato il successo, esagerata la caduta. Nessuno aveva meritato il ruolo di Miracolo Vivente; magari, nemmeno di diventare poi Vituperio della Genti. E’ solo questione di Fuffa, che Pirandello non contemplò nei destini dei suoi personaggi. Partiti e governi fondati da cabarettisti, carriere folgoranti fondate sull’abilità di giocolieri, maghi e maghette sulla scena che tirano conigli dal cilindro, numeri da circo. Classi dirigenti sorteggiate con criteri meno seri del gratta e vinci o dei pacchi; capriole acrobatiche, entrano escono, mutano…

Liderini che sono tra i massimi inesperti di ogni settore, e s’improvvisano statisti cambiandosi semplicemente d’abito…

Chi affiderebbe al primo passante i suoi risparmi e la sua salute? Noi, popolo pirandelliano. Ha tanti proseliti il voto del “famolo strano”. Le trame, i personaggi e i testi di Pirandello sono una versione ancora prudente rispetto al pirandellismo autogestito dagli attori politici in corso. Un giorno bibitari, un altro statisti, un giorno rivoluzionari coi gilet gialli, un giorno euro-occidentali e draghiani, un giorno abolitori della povertà, un giorno democristiani, un altro pidini, grillini, destrorsi, sinistrorsi (Di Maio è un bozzetto di Pirandello che l’autore scartò perché troppo inverosimile).

L’Italia è mobile qual piuma al vento. E dire che da noi il voto era statico, c’era il voto ereditario e d’appartenenza; ora siamo al voto-farfalla. L’Italia cambia opinione ogni stagione. Vedremo come sarà la collezione autunno-inferno.

Marcello Veneziani, filosofo,  Panorama n.36

 

 


 

ANNO III DEL REGIME SANITARIO-DIGITALE


 

Ultimi articoli che vi raccomandiamo di leggere e rileggere:

Ma allora perchè?

Tirannia prossima ventura.

Verso la dittatura digitale (12). Internet dei Corpi, il fine del Grande Reset.

Verso la dittatura digitale (10). Schiavi digitali.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione  (25). La Bestia.

La strada verso l’inferno

GLR-CONSIDERAZIONI 35. Teste a perdere.

Terza guerra mondiale e Grande Reset

GLR-CONSIDERAZIONI 34. Dalla deterrenza nucleare a quella biologica.

 

Il sito di La PekoraNera riporta un prezioso elenco continuamente aggiornato di notizie su malori e morte improvvise, assolutamente in continuo aumento. I giornali citati nell’elenco quasi mai creano una correlazione tra vaccinazione e malori o morti improvvise.

Ma sappiamo ( o dovremmo sapere) che siamo sotto un regime sanitario, quindi… Comunque a voi leggere, sapere  e riflettere.

LEGGERE QUI

 

Raccolta di sospetti eventi avversi da “vaccini anti Covid-19”, in ordine cronologico, provenienti dalla stampa italiana e internazionale. Inseriti così come pubblicati in origine, anche in lingua originale non tradotta. Lista aggiornata continuamente.

Vedi QUI

 

Tante notizie sui danni delle mascherine, dei tamponi e degli pseudo-vaccini QUI

 

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