Articoli marcati con tag ‘Bocca’
In un periodo storico caratterizzato da una crisi economica e politica difficile e dall’esito incerto, la scomparsa di un grande giornalista quale è stato per più di 50 anni il cuneese Giorgio Bocca, riporta tutti, con il pensiero, alla resistenza contro i nazisti e i fascisti di Salò. Una vicenda dura che ha segnato Bocca più di altre. In quei venti mesi, dal settembre 1943 all’aprile 1945, una parte non piccola dei giovani italiani educati dalla dittatura mussoliniana decisero di prendere le armi, salire sulle montagne e lottare per un’Italia libera. Dopo la battaglia di quasi un secolo prima per conquistare l’unificazione nazionale seguita a molti secoli di divisioni e di servitù dagli stranieri quella fu una seconda grande occasione per gli italiani di mostrare al mondo come esponenti delle nuove generazioni fossero disposti a rischiare la vita per riconquistare una libertà che mancava all’Italia dall’ottobre 1922.
Giorgio Bocca (che pure, fino al 1942, era stato legato alle parole d’ordine del regime) di fronte alle sconfitte militari e alla caduta del dittatore nel luglio 1943, si rese conto con lucidità della nuova fase che si apriva per l’Italia e della necessità di mettersi in gioco.
Che cosa vuole questa società, quali sono i suoi precetti e la sua morale? C’è ancora una morale presentabile? Un governo privo di morale come questo del Cavaliere di Arcore dimostra che per la società contemporanea la vecchia morale, quella, per intenderci, del Decalogo, è un ingombro, una cosa vecchia, da ignorare. Nella società contemporanea, i peccati di corruzione e di adulterio non sono più qualcosa da condannare, ma da esibire come segno del tuo rango sociale. Il funzionario politico che vuole essere rispettato dalla società dei produttori e dei venditori deve intascare la bustarella e frequentare il club del benessere dove può avere gratis le massaggiatrici brasiliane. Corruzione e privilegio fanno parte del suo rango, come un tempo lo spadino e la parrucca. Leggi il resto di questo articolo »
Un ritratto dell’Italia contemporanea, un paese privo di principi, di valori condivisi che non siano il Dio Quattrino, inguaribilmente volgare, senza dignità e onore, spietato senza essere virile, femmineo ma non femminile, corrotto, intimamente mafioso, devastato nel suo straordinario paesaggio, naturale, urbano, artistico, che lo ingentiliva insieme alla sua gente. Una parodia di democrazia sequestrata dai partiti e dai suoi mediocri esponenti che la violentano, la abusano, la stuprano a comodo loro. “Senz’anima” fotografa uno spazio, mentale, antropologico, politico, quello dell’Italia degli ultimi trent’anni, seguendo l’avventura giornalistica di Massimo Fini, uomo senza appartenenze, dal mitico “Europeo” all’”Indipendente” fino al “Fatto Quotidiano”.
Della penna dissacrante di Fini non potevano mancare le “stroncature” e anche i ritratti (mai disgiunti, questi, da una dolente pietas) dei personaggi – da Craxi a Martelli, da Cossiga a Berlusconi, da Gardini a Scalfari, da Costanzo a Vespa – che hanno contribuito a conciare l’Italia così com’è. Un libro sulla scia di Annus Horribilis di Bocca…
di Massimo Fini, ed. Chiarelettere 2010, € 12,00
La crisi economica e l’autoritarismo strisciante. Il circo berlusconiano e il discredito internazionale. Il suicidio della sinistra e il ritorno dei fascisti. L’Italia delle ronde e l’Italia dei respingimenti. Il 2009 sarà ricordato come un anno nero della nostra storia. Un anno in cui molti nodi sono venuti al pettine, tutti insieme, e ci hanno riconsegnato un paese stanco, involgarito, ripiegato su se stesso e sui suoi atavici difetti. Giorgio Bocca racconta il nostro annus horribilis con la veemenza e l’intransigenza di cui può essere capace solo un grande “antitaliano” come lui. La sua è un’invettiva, un appassionato j’accuse contro i mali apparentemente inestirpabili della nostra vita pubblica: il trasformismo, l’opportunismo, la memoria corta, la furberia diffusa, l’impunità, l’ossequio al potente di turno. Un libro importante e inquietante.
di Giorgio Bocca, ed. Feltrinelli 2010, € 15,00