Articoli marcati con tag ‘Pilo Albertelli’
Il 24 marzo 1944 muore fucilato a Roma nell’Eccidio delle Fosse Ardeatine PILO ALBERTELLI (36 anni), insegnante, filosofo, Azionista, Antifascista e Partigiano.
Vedi: L'insegnante che educava agli ideali: PILO ALBERTELLI.
Il 24 marzo 1944 muore a Roma ucciso dalle SS tedesche presso le Fosse Ardeatine PILO ALBERTELLI (36 anni), insegnante, filosofo, Azionista, Antifascista e Partigiano.
Albertelli nacque a Parma nella famiglia di un ingegnere e deputato socialista, ultimo di tre figli ( i due fratelli diverranno un ingegnere, Nullo, e un violoncellista celebre, Ippolito Nievo). Il padre aveva scelto di chiamare i figli con i nomi di grandi protagonisti del Risorgimento: Pilo prese il nome da ROSOLINO PILO (1820- 1860), Patriota risorgimentale siciliano.
Il padre Guido sfuggì ad un attentato fascista nei primi anni del fascismo e il suo studio venne distrutto dagli squadristi per cui la famiglia fu costretta a trasferirsi a Roma. Pilo s’iscrisse alla facoltà di Lettere e Filosofia presso la Sapienza, l’Università di Roma, ed ebbe tra i suoi insegnanti l’allora giovane filosofo GUIDO CALOGERO (1904- 1986) e la sua ottima applicazione agli studi gli guadagnò la stima del filosofo di regime Giovanni Gentile. Leggi il resto di questo articolo »
Il 25 aprile del 1992 moriva in tragico incidente stradale
padre ERNESTO BALDUCCI
(1922- 1992)
Nello stesso giorno anniversario della Liberazione moriva un maestro della liberazione, padre Balducci. Come a legare per sempre la figura di questo prete straordinario con il grande evento della storia recente d’Italia, frutto del sacrificio di migliaia di uomini e donne che avevano combattuto e dato la vita perchè l’Italia fosse liberata dal nazifascismo. Anche padre Ernesto è stato un “partigiano”: non sulle montagne o in drammatici scontri con i Tedeschi, ma attraverso la sua brillante e acuta attività di conferenziere o attraverso i suoi illuminanti scritti. Un partigiano che ha lottato per la liberazione più difficile: quella delle coscienze. La liberazione dal grigiore mentale, dall’ignoranza, dall’indifferenza, dall’incoscienza dei grandi problemi del mondo di oggi. Liberazione che ha sempre consistito nel provocare all’impegno e alla responsabilità, alla conoscenza e all’amore da vivere donando se stessi e non rifungiandosi nei “buchi” dove troppi di noi sopravvivono pensando solo a salvaguardarsi. Il 25 aprile del 1945 ha dischiuso la possibilità della Liberazione: era qualcosa in nuce che doveva essere sviluppata, curata, difesa. Sappiamo come è andata, vediamo che Italia e italiani sono di fronte a noi dopo 67 anni da quei giorni fatidici del 1945. Vediamo quanto sia stato “sprecato” il sangue e il sacrificio di migliaia di Resistenti. Padre Balducci ne era consapevole e ha impegnato la sua vita perchè gli italiani diventassero degni di ciò che era stata la Resistenza e non continuassero, con la loro inettitudine, a ritornare sotto la dittatura, questa volta dell’ideologia consumistica, della stupidità e della volgarità, nel disimpegno quasi totale. Proprio come aveva gridato il suo coetaneo Pasolini. Profeti entrambi che hanno messo la loro vita ( così diversa eppure così simile) a servizio dell’uomo e della sua dignità. Leggi il resto di questo articolo »
Se ho lavorato, questo è dovuto unicamente alle convinzioni morali che ormai sono la spina dorsale di ogni mio agire, la convinzione che la vita va vissuta come una missione… un uomo senza ideali non è un uomo ed è doveroso sacrificare, quando è necessario, ogni cosa per questi ideali.
Pilo Albertelli, Martire delle Fosse Ardeatine 1944