Articoli marcati con tag ‘privatizzazioni’

 

 

Uno spettro si aggira per l’Europa e per il resto del mondo. Uno spettro che non è il comunismo, come Marx ed Engels scrissero nel Manifesto del Partito Comunista del 1848. Questo spettro ha, invece, la forma di un’agenda. Un’agenda che non ha la forma dell’Agenda Rossa di Borsellino scomparsa per opera di “oscure manine” subito dopo la strage di via d’Amelio a Palermo nel 1992 o la forma delle Agende elettroniche di Falcone, manipolate da “oscure manine” subito dopo la strage di Capaci nel 1992. E neanche l’Agenda di Carlo Alberto Dalla Chiesa fatta scomparire, sempre da “oscure manine”,  subito dopo il massacro di via Carini a Palermo nel 1982. Leggi il resto di questo articolo »

 

GLR – CONSIDERAZIONI (37)

ANNO III DEL REGIME SANITARIO-DIGITALE Leggi il resto di questo articolo »

 

Siamo un popolo scordarello, molto scordarello  (rileggi QUI). Ma siamo anche un popolo ignorantello, molto ignorantello. Un popolo che nel suo insieme ( con eccezioni, certo) IGNORA la sua storia, la sua situazione di subalternità agli USA e, soprattutto, all’inghilterra fin dall’800 e in modo totale dal 1945.

Un popolo ignorantello che non studia, che non legge ( siamo tra il 24 e il 28 posto nel mondo nella classifica dei paesi dove si legge di più) e che quindi poi beve a catinelle la propaganda governativa, Leggi il resto di questo articolo »

 

Mentre i covidioti si fanno gli auguri di san valentino, pensano al carnevale, progettano di mettersi 7 mascherine sovrapposte e si preoccupano di avere paura il progetto criminale internazionale del Grande Reset assesta un altro colpo nel “laboratorio Italia della nuova normalità“: il governo draghi.

Mentre i media di regime esaltano il “salvatore della Patria” e celebrano le “magnifiche sorti e progressive” (Leopardi) che ci aspettano proviamo a dare qualche informazione di… contro informazione ( scusate la ripetizione) per sapere meglio chi è draghi e quanto è coinvolto con i progetti del Grande Reset ( che non ci stanchiamo d’invitarvi a studiare con gli articoli presenti a questo linkhttp://www.gruppolaico.it/category/rassegna-stampa/emergenza-rassegna-stampa/ ). Leggi il resto di questo articolo »

 

Vedi e ascolta: Diritto di resistenza

https://www.youtube.com/watch?v=hNEkqjiTP3I

Paolo Becchi è professore ordinario di Filosofia del Diritto presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Genova ed editorialista di Libero e de Il sole 24 ORE.


 

(L’articolo che segue è del 2010, al tempo del governo Berlusconi. Ma ciò su cui riflette è di estrema attualità e assolutamente rapportabile alle situazioni di oggi e al governo populista dell’emergenza senza fine che ci domina, certamente non migliore di quello di Berlusconi. g.l.r.) Leggi il resto di questo articolo »

Lo spazio pubblico è cannibalizzato dagli “eventi”, la logica dell’immediatezza prevale sull’investimento di lungo periodo

Nel 2011, alle Ogr di Torino, si tenne la mostra celebrativa per il 150° anniversario dell’unità d’Italia: una cattedrale fordista, un luogo di culto dell’organizzazione del lavoro novecentesco, fu trasformata nel palcoscenico di una rappresentazione della nostra storia dal 1861 a oggi. Alla fine la mostra fu smantellata e non ne rimase più niente, tranne la scenografia utilizzata per raccontare la mafia, ereditata dai giovani di Libera e installata in una cascina sequestrata alla criminalità organizzata. Poche settimane fa, le stesse Ogr hanno visto l’inaugurazione di un nuovo polo culturale destinato a incidere sul futuro di Torino. L’evento è stato salutato con entusiasmo dai media. Nessun accenno, neanche minimo, è però emerso ai successi del 2011, archiviati nell’indifferenza, sprofondati nell’oblio.

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Pubblichiamo ampi stralci dell’intervento del professore Zagrebelsky, letto ieri davanti all’assemblea del comitato del No dal professore Francesco Pallante

Coloro che vedono le riforme costituzionali gravide di conseguenze negative non si aggrappano alla Costituzione perché è «la più bella del mondo». Sono gli zelatori della riforma che usano quell’espressione per farli sembrare degli stupidi conservatori e distogliere l’attenzione dalla posta in gioco. La posta in gioco è la concezione della vita politica e sociale che la Costituzione prefigura e promette, sintetizzandola nelle parole «democrazia» e «lavoro» che campeggiano nel primo comma dell’art. 1. Leggi il resto di questo articolo »

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