(allargare le immagini e fate circolare queste informazioni)

 

NOTIZIE BREVI  prima del 29/12/2024   QUI

 

RILEGGIAMO: Difendiamoci dall’applicazione IO.

 

 

 

COVID: COME E PERCHE’ E’ UN’OPERAZIONE MILITARE E DI INTELLIGENCE ANCORA IN CORSO

Dossier: un resoconto del coordinamento militare e di intelligence dell’evento globale COVID. Focus su Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Australia, Germania, Paesi Bassi, Italia.

Questo Dossier COVID è una serie di prove che abbiamo raccolto negli ultimi tre anni a sostegno della seguente denuncia: il COVID non è stato un evento di salute pubblica, sebbene sia stato presentato come tale alla popolazione mondiale. Si è trattato di un’operazione globale, coordinata attraverso alleanze militari e di intelligence pubblico-private e invocando leggi concepite per gli attacchi con armi CBRN (chimiche, biologiche, radiologiche, nucleari).

Il Dossier contiene informazioni sul coordinamento militare/di intelligence della risposta di biodifesa COVID negli Stati Uniti, Regno Unito, Australia, Canada, Paesi Bassi, Germania e Italia. Per alcuni Paesi, abbiamo informazioni ampiamente documentate. Per altri, abbiamo una documentazione sul coinvolgimento dei militari/intelligence, ma non tutti i dettagli. Per il maggior numero possibile di Paesi, elenchiamo le agenzie militari/di intelligence incaricate della risposta COVID del Paese…

 

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COSE DI ORDINARIA FOLLIA

TRA CONGO E DIAMANTI, AFRICA, MERCENARI, CELLULARI INSANGUINATI,  USAID, GOVERNO DEL MONDO,  RICATTI,  SOLDI AD ISRAELE E ALL’UCRAINA, CONSUMISMO,  SMART CITY,  LIBIA, EUROPA E DAZI, CLIMA E METEO, WEF E GRANDE RESET, GERMANIA.

 

Franco Fracassi

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MESSAGGIO A BRUXELLES: ITALIANI (ED EUROPEI) TORNANO ALLE AUTO DIESEL E BENZINA

Auto elettriche troppo care, gli italiani scelgono i veicoli a motore endotermico. Secondo un rapporto di Deloitte, nel nostro Paese l’interesse per i veicoli a combustione è cresciuto, passando dal 19% al 32% in due anni, quindi dal 2023 a oggi. E in Europa la media di diesel e benzina è perfino superiore (47%) rispetto all’Italia. In Stati come Germania e Spagna la richiesta per l’endotermico supera di almeno cinque-dieci punti percentuali quella registrata nel nostro Paese (rispettivamente Berlino raggiunge quota 53%, mentre Madrid il 38%). Nel frattempo, la quota di mercato dell’auto elettrica in Italia ammonta soltanto al 4%. In base all’analisi, il consumatore italiano non spenderebbe più di 50.000 euro per un veicolo elettrico…

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Moni Ovadia a Bologna (1/5/2024): una lezione indimenticabile

Vera a propria Lectio Magistralis sulle origini del sionismo e la solidarietà alla Palestina tenuta da Moni Ovadia a Bologna. Moni Ovadia restituisce in questo suo intervento il senso profondo alle parole: sionismo, anti-sionismo, semitismo,…per permettere a tutti quanti di lottare per i diritti del popolo palestinese, senza essere privati della parole e della libertà per farlo.

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Moni Ovadia a Roma (3/6/2024): La lettera di un ebreo agli ebrei

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LA “TEORIA DELLA COSPIRAZIONE” È UNA REALTÀ: IL GRANDE ISRAELE È ARRIVATO

Sin dalla creazione di Tel Aviv nel 1948, molto è stato detto e scritto sul “Grande Israele”, ovvero l’idea che l’obiettivo finale del sionismo sia l’annessione forzata e la pulizia etnica di vaste fasce di terre arabe e musulmane per l’insediamento ebraico, sulla base delle affermazioni bibliche secondo cui questo territorio sarebbe stato promesso agli ebrei da Dio. I media mainstream in genere liquidano questo concetto come una teoria cospirazionista antisemita o, al massimo, come la fantasia marginale di una minuscola manciata di estremisti israeliani. In realtà, come ha ammesso il Guardian nel 2009, a Tel Aviv l’idea di un Grande Israele ha da tempo attratto “nazionalisti di destra religiosi e laici” sia a livello statale che pubblico. Hanno l’obiettivo comune di “[cercare] di adempiere ai comandamenti divini sull’”inizio della redenzione”, così come di creare “fatti sul campo” per migliorare la sicurezza di Israele”. Il giornale ha riconosciuto che questa motivazione era una forza trainante contemporanea chiave nella politica dell’entità sionista mainstream, che “ha effettivamente trasformato i palestinesi in stranieri sul loro stesso suolo”…

 

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La guerra infinita

Il business della guerra

Mentre molti analisti, tra cui io stesso, hanno suggerito che la lenta e attenta prosecuzione della SMO da parte della Russia è molto vantaggiosa per molti aspetti importanti, soprattutto nel contesto del più ampio conflitto con gli Stati Uniti e l’Occidente, Kovalevich sottolinea che l’Ucraina ha avuto i suoi motivi per mantenere la guerra in corso, nonostante la consapevolezza di non poter vincere. Non è un bene per il Paese, ma è un vantaggio personale per le quelli che lo gestiscono…

 

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L’ITALIA VENDE ILLEGALMENTE ARMI AI COLONI IN CISGIORDANIA

 

 

Franco Fracassi

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Europa, indietro tutta sul Green Deal: di verde rimane solo la retorica

Si voleva imporre il Green Deal all’industria, ora è l’industria che si impone al Green Deal. Così come si impone la realpolitik sulla Commissione Europea di Ursula Von der Leyen. Come già preannunciato prima delle elezioni europee, con cui Von der Leyen cercava un secondo mandato, e per effetto dell’arrivo di Trump alla presidenza statunitense, la presidente della Commissione inizia la sua retromarcia sul “grande accordo verde”. Nel nome della semplificazione, che permetterebbe maggiore competitività sul mercato, Von der Leyen sta infatti ridimensionando l’insieme di iniziative politiche proposte dalla Commissione Europea con l’obiettivo generale di raggiungere la neutralità climatica in Europa entro il 2050…

 

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C’E’ DEL MARCIO IN DANIMARCA

Si parla assai in queste ore della telefonata con cui il presidente USA Donald Trump ha rovesciato sulla premier danese Mette Fredriksen ogni forma di sgradevolezza che un boss spietato e potentissimo potrebbe rovesciare su un picciotto indisciplinato ma debolissimo. Le ha significato la pretesa di papparsi la Groenlandia, un’isola con una popolazione uguale a quella di Cuneo ma con una superficie di oltre 7 volte l’Italia, risorse naturali formidabili e la posizione geostrategica giusta per prendersi metà dell’Artico. Prevedo che entro breve tempo la Groenlandia sarà soggetta alla sovranità di Washington senza che Copenaghen né nessuno in UE possa opporre resistenza militare.

I danesi raccolgono quel che hanno seminato. Nel 2003 parteciparono all’aggressione all’Iraq sulla base di pretesti inventati. Nel 2008 riconobbero la secessione del Kosovo, con conseguente menomazione della Serbia come esito finale dell’aggressione alla Jugoslavia da parte della NATO. In entrambe le occasioni era primo ministro Anders Fogh Rasmussen, che poi divenne segretario generale della NATO, impegnandosi nella sua espansione aggressiva verso Est, nell’intensificazione della russofobia del dibattito europeo, nell’aggressione diretta alla Libia e in quella indiretta alla Siria. Rasmussen poi, come un Di Maio qualsiasi, è diventato consulente politico ben remunerato, con incarichi anche presso i presidenti ucraini Poroshenko e Zelensky, ossia i terminali corrotti del più concentrato, opaco e gigantesco trasferimento di denaro pubblico degli ultimi decenni.

In questi anni, la signora Fredriksen è stata tra le più generose personalità politiche impegnate a sguarnire i propri arsenali per partecipare al suicidio geostrategico continentale dell’Europa Occidentale.

Il boss d’Oltreoceano ha potuto fare perciò una cosa semplice: ha telefonato a un’emerita nullità che rappresentava una classe dirigente – quella danese – senza alcun credito morale, etico, politico, senza armi, senza peso, senza relazioni politiche significative, desertificate da decenni di abusi occidentali a cui si è prestata con la più squallida ipocrisia (sai, “l’ordine internazionale basato sulle regole”, come no?). Trump, nel quadro di un racket planetario conclamato dove gli europei tanto innocenti non sono, sa che c’è del marcio in Danimarca e si perita di ricordare chi è che sta in cima alla catena alimentare. È appena l’antipasto.

Pino Cabras,  https://www.giornaledelribelle.it,  1/2/2025

 

 

 

 

LA DETERMINAZIONE DI ORNELLA

Interventi di Ornella Mariani, saggista, giornalista e scrittrice,  tratti dalla trasmissione del 4 Ottobre 2024 su Canale Italia. Ornella Mariani ( 1946-2025) ci ha lasciati il 31/1/2025 dopo una lunga malattia.

Mariani è una figura che, nello squallido panorama culturale e politico italiano degli ultimi anni, si è distinta per la sua franchezza e la sua attitudine alla critica senza compromessi. Scrittrice e intellettuale dal carattere forte, Mariani ha affrontato a viso aperto temi scottanti, soprattutto in relazione alla folle gestione della “pandemenza” COVID. Le sue posizioni, spesso provocatorie, le hanno attirato sia consensi che critiche, posizionandola come una delle voci più incisive del pensiero controcorrente in Italia…. Ornella Mariani ha rappresentato senza dubbio una voce fuori dal coro, capace di sollevare domande scomode e di mettere in discussione narrazioni dominanti. Il suo coraggio nel denunciare le incongruenze della gestione della pandemia è stato importante per stimolare il dibattito pubblico e per dare voce a chi si sentiva soffocato da un clima di conformismo e d’autoritarismo. (da  https://www.informazionecattolica.it/2025/02/01/addio-a-ornella-mariani/)

 

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Ascoltate con attenzione anche la prima parte del video dedicata alla dignità e all’essere chiamato di maio.


ASSALTI FRONTALI

Riccardo Rocchesso e Giorgio Bianchi

 

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TEST DI INTELLIGENZA E LA CACCIA VAX

I nostri tempi sono interessanti perché sono un test di intelligenza. Siamo nell’anno di grazia 2025 e, ancora, c’è la cieca, furiosa e ignorante caccia agli untori. La disgrazia del nostro tempo è la televisione, che ha creato una ipnosi di massa nelle persone, disposte a credere a bugie piuttosto che dedicarsi a cercare e verificare i fatti…

 

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ANATOMIA DI UN GENOCIDIO

La Pfizer ha dovuto riconoscere che il “vaccino” per il Covid19 ha provocato la malattia di Creutzfeldt-Jacob, ossia il morbo della mucca pazza, a una donna francese di 72 anni. La malattia fu contratta quindici giorni dopo la seconda dose. Il medico ritenne questo fatto anomalo e fece una segnalazione sul sito del Ministero della Salute come caso sospetto. Il 3 gennaio 2024, dopo che il tribunale giudiziario di Parigi aveva ordinato una perizia medica sulla morte della donna, è arrivata l’ammissione della Pfizer. La signora Mauricette, questo il suo nome, fu costretta a fare il “vaccino”, ma sarebbe più corretto definirlo siero sperimentale, per non perdere il lavoro ed è morta tra atroci sofferenze il 10 novembre 2021. La verità è arrivata solo grazie al coraggio del marito, alla sua forza di animo: ha dovuto combattere contro il muro di gomma eretto dal sistema sanitario-governativo…

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DEPOSITATA DENUNCIA DEI PARENTI DELLE VITTIME DEL COVID.  CAMUSO: ORA RISPONDANO SULLA VIGILE ATTESA

“E’ stata depositata presso la Procura di Roma una denuncia penale che è stata firmata da me e da alcuni parenti di persone che sono morte di covid”. Ce lo annuncia in diretta la giornalista Angela Camuso. L’obiettivo della denuncia è smontare il famoso “Tachipirina e vigile attesa”, che in Commissione Covid è stato definito come “un consiglio” da parte di Filippo Anelli, capo della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri. “I casi sono stati analizzati in una relazione peritale di 74 pagine che è stata allegata a questa denuncia che è composta di 65 pagine e numerosi allegati, quindi parliamo di uno scritto estremamente documentato. Ci sono anche molti allegati audio, video, ci sono anche delle registrazioni inedite che coinvolgono anche personalità in vista del nostro Paese”. “Chi conosce il mio lavoro sa che io nel 2021, con la mia inchiesta a Fuori dal Coro, ho svelato dell’esistenza di questa situazione generalizzata e drammatica nel Paese, per cui avevamo la grande maggior parte dei medici di base che abbandonavano i malati a casa senza curarli, in virtù appunto dei protocolli che venivano emessi, delle linee guida emesse dal Ministero. Abbiamo denunciato l’ex ministro Speranza, il viceministro Sileri, gli ex vertici di AIFA, poi Attilio Fontana”.

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Ogni giorno 40 morti “improvvisi” ma va tutto bene, Sinner ha vinto ancora

La strage post vaccinale c’è ma non c’è se l’informazione si limita a dare conto delle singole vittime senza spiegarle e senza metterle insieme. Ed è quanto succede: più i morti crescono e più sale il fumo, la nebbia…

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JFK jr. documenta: «Senatori USA pagati da Big Pharma»

 

(fonte Blondet)

 

 

 

Un video da ascoltare con molta attenzione per capire tante cose sull’Occidente, sull’Europa e sulla Russia. E sul rischio fondato di una guerra nucleare prossima.

 

MESSAGGIO DELLA RUSSIA ALL’EUROPA: UN AVVERTIMENTO MOLTO, MOLTO SERIO!

Karaganov: “La pace richiede la caduta dei regimi europei”.

Putin: “Se Trump nelle elezioni del 2020 non fosse stato vittima della frode elettorale non avremmo avuto la guerra in Ucraina”. Questa affermazione di Putin può essere la spia di una trattativa e un’intesa già bene avviate? Trump ha parlato di volontà di un accordo per la denuclearizzazione delle potenze in gioco. Questa settimana c’è un passaggio estremamente importante per il futuro dell’amministrazione Trump: il Senato americano deve approvare le nomine come ministri di Tulsi Gabbard (destinata all’Intelligence), di Robert Kennedy jr (alla Sanità) e di Kash Patèl (all’ FBI). L’analisi di un articolo del professor Sergey Karaganov, presidente onorario del Consiglio per la politica estera e di difesa della Russia e supervisore accademico presso la Scuola di economia internazionale e affari esteri della Scuola superiore di economia a Mosca. UMBERTO PASCALI, giornalista indipendente ed esperto di geopolitica, in collegamento da Washington.

 

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Leggete anche QUI e QUI

 

 

 

 

In tutta Italia riprende la protesta dei trattori

A un anno da quelle che sono state denominate “proteste dei trattori”, gli agricoltori e gli allevatori di tutta Italia sono tornati a riversarsi sulle strade del Paese. Ieri, martedì 28 gennaio, decine di mezzi hanno occupato vari svincoli autostradali da nord a sud, bloccando il traffico e rilanciando la mobilitazione, come già fatto dai colleghi europei di Francia, Spagna e Polonia. Le proteste hanno interessato diverse province di Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Campania, Puglia e Calabria. Nei prossimi giorni sono attese altre manifestazioni in tutto lo Stivale, da Brescia fino a Reggio Calabria. Le richieste restano le stesse dello scorso anno: «Dallo scorso anno le cose non sono cambiate, anzi in alcuni casi i problemi sono raddoppiati a causa della burocrazia», ha detto Gabriele Ponzano, presidente nazionale degli Agricoltori autonomi italiani. I lavoratori chiedono maggiori tutele «contro il commercio sleale», meno burocrazia, prezzi più equi per la produzione e la dichiarazione dello stato di emergenza per affrontare la crisi che sta mettendo in ginocchio il settore…

 

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IL RITORNO DEI TRATTORI: “STAVOLTA SIAMO ORGANIZZATI, CHIEDIAMO AL GOVERNO STATO DI CRISI PER L’AGRICOLTURA”

Si è svolta questa mattina a Roma la conferenza stampa del movimento di protesta di agricoltori, pescatori e allevatori italiani: i trattori tornano a manifestare e stavolta si organizzano e chiedono lo stato di crisi al Governo. Si decanta il Made in Italy, lo si esalta a parole, dicono, ma in realtà i settori economicamente strategici e culturalmente portanti del nostro paese vengono schiacciati da quei rapporti di forza che vedono le grandi multinazionali esercitare una concorrenza sleale sui piccoli e medi imprenditori, veri produttori del patrimonio enogastronomico del nostro paese

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Che schifo italiano!!

 

MINISTRO DEGLI ESTERI ITALIANO LOBBYSTA PER ISRAELE

Franco Fracassi

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Robert Kennedy Jr.: “Siamo stati noi noi a volere la guerra. I russi si difendono per questione di sicurezza, non di territorio”

Lo ha affermato sul canale Daystar, Robert Kennedy Jr., prossimo segretario alla Salute nella’amministrazione del presidente eletto Donald Trump  “La guerra in Ucraina non sarebbe mai dovuta iniziare. Questa guerra riguardava davvero la sicurezza. Per i russi non è una questione di territorio. Lo dicono da 30 anni: non è possibile collocare la NATO in Ucraina”. ha affermato Kennedy, aggiungendo che “Quando Hitler li attaccò, uccise un russo su sette. Quindi hanno legittime preoccupazioni sulla sicurezza. Inoltre, negli ultimi 6 anni, ci siamo ritirati da due trattati missilistici a punta nucleare e da due trattati nucleari ad interim”…

 

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Il trionfo delle disuguaglianze

Mentre il mondo affronta crisi ecologiche, instabilità geopolitiche e economiche, una costante attraversa i decenni: la crescita inarrestabile delle disuguaglianze. Se da un lato l’élite globale rafforza le proprie posizioni con patrimoni esponenziali, dall’altro quasi metà della popolazione mondiale continua a lottare per sopravvivere con meno di 6,85 dollari al giorno. Il rapporto di Oxfam, “L’ora più buia per l’uguaglianza”, smaschera con brutale precisione le dinamiche alla base di un sistema che favorisce pochi privilegiati, perpetuando un ciclo di povertà per miliardi di persone…

 

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Occidente: la crisi che non vogliamo vedere

Un libro del sociologo francese Todd ne analizza la sconfitta, fatta di impoverimento economico e culturale. Eppure i media danno spazio quasi solo a chi ne esalta i successi. “Ci vada Lei, a vivere a Mosca!” (oppure, a scelta: “A Pechino!”, “A Teheran!”, eccetera: e così via blaterando). Era da quando ancor giovanissimo, una sessantina di anni or sono, prendevo parte a certi accesi dibattiti politici al tempo della “Guerra Fredda”, che non mi capitava più di esser oggetto di sragionamenti del genere. Oggi però, rispetto ad allora, il livello culturale degli interlocutori si è nella sostanza abbassato, ma esponenzialmente cresciute sono in cambio la superbia e l’arroganza…

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Il buono, il brutto e il cattivo

Roger Waters (1943), cantautore, musicista, compositore ed intellettuale britannico. E’ stato il cantante e il bassista del gruppo musicale dei Pink Floyd.


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“Ci ritroviamo quindi a vivere in uno spaghetti western, con il buono, il brutto e il cattivo. Il male, chiaramente, è lo stato genocida di Israele e tutti coloro in Occidente che lo sostengono. Ok, il buono è rappresentato per il resto di noi da Francesca Albanese, la relatrice speciale. Se non sapete chi è, scopritelo e andate ad ascoltare tutto quello che dice dice perché tutto quello che dice è la verità ed è una donna molto saggia ed è lì che dovresti prendere le tue informazioni. Okay, dimenticate Fox News, New York Times, tutte quelle stronzate. Francesca Albanese è il buono e il brutto è il nuovo presidente.

Trump protesta oggi che Gaza è un meraviglioso pezzo di proprietà immobiliare che dovrebbe essere ripulito etnicamente affinché Donald e la sua orribile famiglia possano costruire appartamenti sul mare e campi da golf e dimenticate, sbarazzatevi semplicemente di tutti gli indigeni, del popolo palestinese. Quindi, eccoci qui. Bene, comunque, la musica orribile degli spaghetti western è andata. Ecco dove siamo, solo che non lo permetteremo. Ci opporremo a Donald. Ci opporremo ai genocidi. Ci opporremo e io vi prometto, fratelli e sorelle in Palestina, non ce ne andremo mai finché non sarà fatta giustizia e la pace regni in Terra Santa.”

 

Donald Trump ha presentato il suo piano per “ripulire” Gaza

Pieno supporto a Israele nel portare a termine la pulizia etnica della Striscia di Gaza, con tanto di deportazioni di massa dei palestinesi verso Egitto e Giordania: è questo il piano per Gaza che Trump ha presentato ai giornalisti, mentre si trovava a bordo dell’Air Force One. Il presidente americano ha infatti detto di aver parlato ai leader dei due Paesi della necessità che accolgano i palestinesi così da «ripulire» l’area e finirla una volta per tutte. Non è chiaro se questa sia intesa come una soluzione temporanea o definitiva, ma i due Paesi menzionati hanno già rifiutato la soluzione proposta. Da Israele, invece, l’appoggio arriva dagli estremisti come il ministro delle Finanze, Bezalel Smotrich, e del capo di Otzma Yehudit (“Potere ebraico”), ormai ex ministro della Sicurezza Nazionale, Itamar Ben-Gvir…

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Sentenza clamorosa: DPCM Covid palesemente incostituzionali

La pronuncia del giudice di pace che dà ragione a Giovanni Preziosa

Il 15 gennaio 2021, in mezza Italia e anche a Bologna, esercenti e cittadini diedero vita alla manifestazione Io Apro, recandosi a cena in vari ristoranti e pizzerie del Paese, e della città, per denunciare l’inutilità e l’illegittimità degli ormai noti e famigerati DPCM dell’allora premier Giuseppe Conte, emanati tra furibonde polemiche col pretesto di contrastare la diffusione del Covid-19. A Bologna, l’appuntamento più significativo venne organizzato dal Regina Margherita di via Santo Stefano, dove convennero decine di persone, di varia estrazione sociale e in rappresentanza di diverse realtà sociali cittadine, anche su invito di Massimiliano Mazzanti – all’epoca una delle figure più attive delle proteste di piazza -, il quale, per altro, si assunse anche il compito di documentare le diverse iniziative, avvalendosi dei collaboratori abituali dei suoi format giornalistici, tra i quali anche Giovanni Preziosa…

 

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Il castello di carte della finanza green sta venendo giù?

La Fed, la banca centrale degli Stati Uniti, si ritira dall’alleanza delle banche centrali per la finanza verde.

Comincia a mostrare delle evidenti crepe il muro finora compatto costruito dai più grandi protagonisti del mondo della finanza a favore della lotta al cambiamento climatico. È di queste ultime ore la notizia che la Fed ha annunciato di essersi ritirata dal Network delle banche centrali e dei supervisori per la finanza verde (Ngfs), ovvero una delle maggiori coalizioni globali per l’implementazione degli standard green all’interno delle istituzioni che si occupano di politica monetaria. Il Presidente Jerome Powell  – che già mesi fa aveva espresso la sua opinione in modo inequivocabile – si è reso conto che tra i doveri statutari della Fed (evidentemente) non rientrava il contrasto al cambiamento climatico…

 

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Il lupo perde il pelo ma non il vizio!


VACCINI, VON DER LEYEN FIRMA CONTRATTO CON MODERNA DOPO ESSERE SCAMPATA AL CASO PFIZER

Mentre sembra essersi definitivamente salvata dal caso Pfizer, Ursula von der Leyen sigla un nuovo accordo per i vaccini anti Covid-19. Lo scorso 25 gennaio, l’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie della Commissione Europea (HERA) ha firmato un contratto di quattro anni per l’acquisto di dosi del prodotto di Moderna. Bruxelles ha sottoscritto l’accordo per conto di 15 Stati membri, che potranno ordinare fino a 146 milioni di dosi del vaccino mRNA Covid-19 Spikevax, in base alle necessità nazionali e senza una quantità minima di dosi da acquistare. Tra questi Paesi, non figura l’Italia…

 

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Genocidi in Palestina, Narciso e il Male manifesto

Il Male è Male sempre, anche quando è “normalizzato”, come in questi tempi bui…Vorrei spiegare bene un concetto: schierarsi, in certi contesti come quello storico attuale, non è solo doveroso, è essenziale per il mantenimento di uno stato di coscienza autentico. Nel mondo di certa “spiritualità”, dicono: “non bisogna schierarsi”, “bisogna guardare con distacco”, “non si deve prendere parte”, “non ci si deve far coinvolgere”, “è la gabbia del criceto”, “è il circo”, “tanto non si risolve nulla”, e così via… La lista di luoghi comuni e “normalizzanti” è lunga e Don Abbondio ne sarebbe fiero.

 

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IL CUORE NERO DI TRUMP

TRUMP PRONTO A “SVUOTARE” GAZA. HAMAS: “SVENTEREMO IL PROGETTO”

Lo aveva già lasciato intendere giorni fa, durante la firma dei primi ordini esecutivi e ora Trump torna sull’argomento con tutto il suo peso politico: Gaza va ripulita. C’è anche il piano che prevederebbe lo spostamento coatto dei palestinesi in Egitto e in Giordania, Paesi che si troverebbero a dover accogliere mezzo milione di persone. La Striscia di Gaza in fondo è un territorio ghiotto dal punto di vista imprenditoriale, come non ha mancato di sottolineare il neopresidente, definendola un “fenomenale posto di mare”

 

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PER CAPIRE UN PERICOLO CHE INCOMBE SU TUTTI NOI: ELON MUSK E I SUOI PIANI PER L’UMANITA’

Come ELON MUSK sta comprando il MONDO (e DONALD TRUMP)

Elon Musk dopo essere stato il più importante sostenitore di Donald Trump ha ottenuto un ruolo di rilievo nel governo degli Stati Uniti a cui si sggiunge la sua forte influenza sull’opinione pubblica e sullo stesso Trump. Con il sostegno di Trump Musk sembra voler conquistare il mondo, oltre al suo celebre obiettivo di raggiungere Marte. Musk ha saputo convincere investitori e governi a scommettere su di lui, ottenendo miliardi di dollari in finanziamenti pubblici e privati. Il suo rapporto con i social media, in particolare con Twitter (poi X), è un esempio del suo potere: un tweet di Musk può spostare mercati e plasmare l’opinione pubblica. Nonostante le tensioni con l’amministrazione Biden, Musk ha trovato in Donald Trump un alleato, supportandolo con la sua piattaforma e risorse economiche. La vittoria di Trump nel 2024 ha aperto un nuovo capitolo per Musk, con la creazione del Department of Government Efficiency (DOGE), un’istituzione dedicata a ridurre gli sprechi e il deficit del governo federale. Con la promessa di tagliare miliardi di dollari di spese e di rivoluzionare l’efficienza governativa, Musk si trova ora in una posizione unica: imprenditore e, di fatto, uno dei più influenti decisori politici degli Stati Uniti.

 

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TRA TRUMP, TECNOCRAZIA, WEF, DEEP STATE, EU E GUERRE


Biden Trump, la strana continuità in politica estera

Si è tenuta questa settimana a Davos in Svizzera l’annuale appuntamento del World Economic Forum. Tra le tante cose una premessa molto interessante: il gotha della finanza e della tecnologia invece che a Davos come gli anni scorsi era a Washington in prima fila alla cerimonia di insediamento di Trump. Trump: “Sull’Ucraina subito un accordo o ci saranno nuove sanzioni per la Russia”. Si può parlare di una continuità tra Biden e Trump della strategia americana in politica estera? Il vicepresidente esecutivo della Commissione Europea e Commissario europeo per l’Industria Stephane Sejournè fa sapere a Trump: la guerra commerciale all’Europa non ci permetterà di raggiungere l’obiettivo di spesa per la difesa”. “La Commissione Europea deve contribuire a prolungare il conflitto ucraino per contenere la Russia e prepararsi alla guerra entro i prossimi 5 anni”: così il Commissario europeo alla Difesa, il lituano Andrius Kubilius. Con l’economista e scrittore ARMANDO SAVINI – autore del canale Telegram CHAOS MEGA – e il giornalista d’inchiesta e scrittore FRANCO FRACASSI.

 

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L’AGENDA 2025 DEL WORLD ECONOMIC FORUM

Si è conclusa l’edizione 2025 del World Economic Forum, una quattro giorni dall’agenda fittissima che ancora una volta ha riunito i grandi del globo e preteso di dettare il nostro futuro, da qui al 2050.  A suscitare scalpore sono state in particolare le parole di Donald Trump, figura mai più lontana dall’agenda di Davos che ha ribadito l’intenzione di trovare la pace per l’Ucraina e l’addio alle liberticide politiche green.  Interessante osservare anche la classifica “dei rischi globali”, stilata ogni anno dal Wef per indirizzare i media e la politica. In compagnia della saggista Ilaria Bifarini, del giornalista Franco Fracassi e dell’analista geopolitico David Colantoni, cerchiamo di sviscerare tutti i temi questo WEF 2025.

 

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L’ONDA TRUMP: LA LEGA PRESENTA DDL PER USCITA DELL’ITALIA DALL’OMS

Carpe diem, cogli l’attimo, scrisse il poeta Orazio. Un suggerimento che Claudio Borghi e Alberto Bagnai, a nome della Lega, sembrano aver preso seriamente. Donald Trump ha appena detto addio all’OMS e i due parlamentari hanno già presentato un emendamento al decreto milleproroghe che consentirebbe all’Italia di seguire a ruota l’esempio degli Stati Uniti. Se l’emendamento fosse giudicato inammissibile, la Lega ha depositato anche un disegno di legge ad hoc che Borghi e Bagnai si sono impegnati a far calendarizzare al più presto…

 

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Il “deep state” europeo

Si è detto e scritto moltissimo a proposito del deep state statunitense – e, inevitabilmente, dicendone tutto ed il contrario di tutto, sino a perdere completamente di vista cosa sia effettivamente – ma non si è mai parlato di un deep state europeo; eppure esiste, e sta venendo fuori sempre più chiaramente. C’è naturalmente una differenza profonda con quello americano, laddove questo rappresenta sì un mondo composito, ma comunque focalizzato sul mantenimento dell’egemonia USA sul mondo, mentre quello europeo è centrato soprattutto sul preservare sé stesso ed il proprio potere…

 

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TRA TRUMP, OMS E WEF COME STIAMO MESSI?


FUORI DALL’OMS

Riccardo Rocchesso, Franco Fracassi e Davide Rossi

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EVVIVA L’EUROPA

Franco Fracassi

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Quello di Elon Musk che dovrebbe (realmente) preoccuparti

Chiedo scusa in anticipo per lo sfogo, ma è francamente insopportabile sentire l’ennesima discussione compunta o scandalizzata sul braccio teso di Elon Musk. E’ francamente deprimente scoprire (riscoprire, per l’ennesima volta) che l’intellighentsia progressista (ma non solo) del paese è così totalmente incapace di analizzare la realtà per quello che è, di guardare la storia corrente per quello che è, senza proiettarvi sopra fantasmi artificiali. Cosa abbia inteso fare o dire Elon Musk con le sue scomposte gesticolazioni sul palco è un NON-PROBLEMA…

 

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MAZZETTE  VERDI

 

 

 

 

WEF Davos 2025, più grottesco che mai: robotizzare e de-popolare

Il consueto spettacolo del World Economic Forum (WEF), che cattura e domina tutta Davos per una settimana, è iniziato lunedì 20 gennaio e durerà fino a venerdì 24. Si tratta di un fastidio sempre maggiore per la popolazione di Davos, un luogo di villeggiatura invernale altrimenti incantevole, trasformato ogni anno in un bordello di alto livello – per i piccoli piaceri carnali dei ricchi e famosi che partecipano allo spettacolo glamour del WEF. Quest’anno, i partecipanti d’élite saranno protetti e difesi da attacchi terroristici illusori da niente meno che dai caccia dell’esercito svizzero. BRAVI!

 

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TRUMP E DAVOS IN UN MONDO DIVENTATO IDIOTA

Davos 2025, le élite terrorizzate si chiudono nel fortino

Trump si insedia al Campidoglio e inizia il suo quadriennio alla Casa Bianca. Con le premesse e le promesse che accompagnano il suo mandato e con Putin che non più tardi di tre mesi fa al Forum di Valdai ha dichiarato la fine del Nuovo Ordine Mondiale, stiamo entrando in un territorio non mappato? Proprio ieri, lo stesso giorno dell’insediamento di Trump, a Davos in Svizzera è iniziato il WEF ma tutto il gotha delle finanza e delle big tech era a Washington. Una raffica di cento ordini esecutivi per ridisegnare velocemente la nuova America: la stretta sui migranti con il loro rimpatrio forzato (“deporterò milioni e milioni di migranti illegali” con la politica del “remain in Mexico”), l’abolizione dello Ius Soli, l’abolizione del mandato per le auto elettriche, il ritiro degli USA dall’accordo sul clima di Parigi, la fine del green deal, l’espansione delle trivellazioni (“drill baby drill”), il riconoscimento di soli due sessi – maschile e femminile. Trump lancia la sua criptovaluta “meme” e il suo valore registra in poche ore un aumento sbalorditivo del 1.300%, in continua salita. E’ lo specchio di cosa di questo sistema economico/finanziario? Trump: “Putin distrugge la Russia se non accetta un accordo… bisogna chiudere la guerra rapidamente”. Chi tra Trump e Putin ha più fretta e più bisogno di chiudere la guerra? Ursula Von der Leyen si è insediata da pochi mesi per il suo secondo quinquennio a capo della Commissione Europea ma la sua presidenza sembra già, se non addirittura al capolinea, destinata comunque a una fine ben prima dei tempi. La nostra intervista a GABRIELE GUZZI economista, presidente del movimento “L’Indispensabile”, docente di Storia Economica all’Università di Cassino.

 

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PROVIAMO A CAPIRE TRUMP


Il discorso di Trump analizzato punto per punto da Loretta Napoleoni

Loretta Napoleoni dagli Stati Uniti ha commentato in esclusiva per l’AntiDiplomatico il discorso di Donald Trump nel giorno dell’insediamento come nuovo presidente statunitense.

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I primi 42 decreti presidenziali annunciati da Donald Trump

Alle 18:00 (ora italiana) di ieri, lunedì 20 gennaio, è iniziata la cerimonia di insediamento di Donald Trump. Dopo un discorso di circa mezz’ora, il nuovo presidente degli Stati Uniti ha firmato, come da tradizione, i suoi primi ordini esecutivi per dare avvio al programma politico che guiderà il prossimo quadriennio del Paese…

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Trump 2.0. Prima vittima l’Unione Europea

STEFANO ORSI autore dell’omonimo canale YouTube, collaboratore della rivista “Il Sudest” e dei blog “Saker Italia” e “Lettera da Mosca”. GIACOMO GABELLINI autore del canale Youtube e Telegram “Il Contesto”, scrittore, collaboratore de “Il Fatto Quotidiano”.

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COSA CAMBIERÀ

sull’insediamento di Trump con Riccardo Rocchesso e Massimo Mazzucco.

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PARTE IL WORLD ECONOMIC FORUM 2025: A DAVOS PRESENTI ANCHE I JIHADISTI DEL NUOVO GOVERNO SIRIANO

Come un rituale religioso ogni anno sotto le cime della cittadina svizzera di Davos l’ingegnere tedesco Klaus Schwab organizza il punto di ritrovo di politici e affaristi di varia natura. Quest’anno sono attese circa 3.000 persone, più della metà di queste sono amministratori delegati di grandi banche e multinazionali. La quota restante è composta da politici e giornalisti. Questi ultimi non sono a Davos per realizzare scomode inchieste sul lato oscuro del potere, ma andranno a braccetto con gli organizzatori per moderare dibattiti, e poi chissà ottenere qualche scatto di carriera…

 

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Il World Economic Forum si riunisce a Davos nell’incertezza per il Trump 2

Da oggi, lunedì 20 gennaio, fino a giovedì, si svolge l’annuale appuntamento organizzato dal World Economic Forum (WEF), nella consueta località svizzera di Davos, sede dell’organizzazione. Il meeting di quest’anno, il 55°, prende il titolo di Collaborazione nell’era intelligente, in riferimento all’avvento dell’era dominata dall’intelligenza artificiale, tema che sarà il fulcro delle discussioni e dei dibattiti in scena quest’anno. Nonostante i presenti siano numerosi (sono circa 3000 i politici e i capitani d’industria che presenzieranno), vi sono molte assenze di rilievo. Questo ci racconta della spaccatura presente in seno alle élite politiche ed economiche mondiali in un periodo di grande incertezza…

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Robert Kennedy contro BlackRock, State Street e Vanguard

VANNO CANCELLATI DALLA FACCIA DELLA TERRA RIDISTRIBUENDO LA RICCHEZZA CHE HANNO RUBATO AL MONDO. È importante sottolineare che ci sono tre giganteschi fondi, BlackRock, State Street e Vanguard che però si possiedono a vicenda, quindi è in realtà un’unica grande corporazione, che possiede l’89% dell’S&P 500. Possiedono tutto…

 

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BLACKROCK ABBANDONA L’OSSESSIONE DELLA LOTTA AL CAMBIAMENTO CLIMATICO

I colossi finanziari dimostrano per l’ennesima volta che la lotta al cambiamento climatico non è scienza ma politica. Dopo la vittoria di Trump anche Blackrock abbandona la transizione “green“.

 

Gianmarco Landi, Pietro Battaglia e Alberto Contri

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L’ERA DELL’HARD POWER: IL RITORNO DELL’UTILIZZO SFACCIATO DELLA FORZA

 

UN CAMBIO EPOCALE

Riccardo Rocchesso e Giorgio Bianchi

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Il ddl 1660 lede il diritto di protesta: sei relatori ONU contro l’Italia

Sei Relatori Speciali delle Nazioni Unite hanno scritto una lettera al governo italiano esprimendo preoccupazione per le misure contenute nel disegno di legge 1660, attualmente in discussione al Parlamento. Secondo il loro parere, infatti, le disposizioni contenute nella bozza – con particolare riferimento al reato di occupazione arbitraria e di blocco stradale, oltre che alle aggravanti introdotte per una lunga serie di reati – violerebbero una lunga lista di diritti umani e civili, ponendosi in contraddizione con patti e trattati europei per la tutela dei diritti umani e civili sottoscritti e ratificati dall’Italia. Per tale ragione, i sei Relatori hanno chiesto al governo italiano di modificare o revocare del tutto alcune delle norme contenute nella bozza…

 

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Il Trump 2.0 e l’epicentro del nuovo Grande Gioco con la Cina

Tra pochi giorni Donald Trump entrerà nuovamente alla Casa Bianca. Il mondo è infinitamente piu’ caotico di quando ci fece il suo primo ingresso e molti sostengono che lo sia al punto di farci scivolare verso una polarizzazione simile a quella della Guerra Fredda. Geopoliticamente cio’ significherebbe che il baricentro del mondo continuerà ad essere l’Europa ed il Medio Oriente con Stati Uniti e Russia in posizioni opposte. E se non fosse cosi’? Le recenti dichiarazioni di Trump riguardo al ruolo che il Canada e la Groenlandia giocano nella sicurezza nazione ed economica degli Stati Uniti fanno sorgere il dubbio che il baricentro del mondo si stia invece spostando a nord, verso l’Artico. Canada e Groenlandia, non dimentichiamolo, sono paesi artici, che messi insieme all’Alaska ne rappresentano una grossa fetta…

 

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Il laboratorio FDA scopre l’eccessiva contaminazione del DNA nei vaccini COVID-19

Rivelazioni esplosive, come uno studio condotto presso il laboratorio della FDA, che ha scoperto che i livelli di DNA residuo superavano i limiti di sicurezza da 6 a 470 volte. Gli esperti affermano che è una “pistola fumante”. Un nuovo studio esplosivo condotto nel laboratorio della Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti ha rivelato livelli eccessivamente elevati di contaminazione del DNA nel vaccino mRNA COVID-19 di Pfizer…

 

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La gabbia d’acciaio di Weber e il neo-totalitarismo liberaldemocratico

Nel contesto contemporaneo, caratterizzato dalla pervasività crescente delle nuove tecnologie di comunicazione nei processi di formazione dell’opinione e delle decisioni, le riflessioni sociologiche di Max Weber sulla “gabbia d’acciaio” si rivelano uno strumento proficuo per comprendere le avvisaglie di quelle che possiamo definire le derive del sistema neo-liberaldemocratico.
Infatti, la connessione tra razionalizzazione tecnocratica, etica utilitarista e conformismo sociale e culturale, ben descritto da Weber, trova oggi nuova linfa nella crescente strumentalizzazione del fenomeno dell’intelligenza artificiale, nell’ascesa del politically correct e nella trasformazione delle democrazie occidentali in regimi che mostrano tratti di neo-totalitarismo…

 

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Zuckerberg ammette: “Abbiamo censurato!”

In diverse occasioni ho provato a spiegare come ci trovassimo di fronte a una questione POLITICA e che nulla aveva a che fare con la SCIENZA, come invece volevano farci credere. L’ammissione di Zuckerberg conferma totalmente quanto sostenevo.

 

Matteo Gracis

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La nuova strategia di Trump per il mondo

Siamo ormai prossimi all’insediamento di Trump al Campidoglio. L’attesa è altissima, quasi spasmodica. La figura di Trump e quella che sarà la sua amministrazione nei prossimi quattro anni sono oggetto di analisi sicuramente contrastanti nell’informazione indipendente. Analizziamo il filo conduttore che caratterizzerà la politica internazionale di Trump per i prossimi due anni almeno e poi i tre temi fondamentali che caratterizzeranno la politica interna della sua amministrazione. La nostra intervista a ROBERTO MAZZONI – in collegamento dalla Florida – che ci aggiorna sui principali temi riguardanti gli Stati Uniti. Già direttore responsabile di testate giornalistiche del gruppo Mondadori e del gruppo ILSOLE24ORE, Roberto Mazzoni vive negli Stati Uniti dal 2008 ed è cittadino americano.

 

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Il capitalismo woke dimentica le politiche ambientaliste

Un autentico spirito camaleontico caratterizza il grande capitale che dopo anni trascorsi nell’impegno, più di facciata che reale, a favore dell’ambiente , con la ascesa alla presidenza Usa di Trump pare aver cambiato idea. Proprio negli ultimi mesi le grandi multinazionali hanno fiutato il cambiamento del vento, e probabilmente quel vento lo hanno diretto loro stesse: una dopo l’altra stanno uscendo da associazioni che si occupano dei cambiamenti climatici….

 

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Il picco

“La consapevolezza che la vaccinazione sia un fondamentale strumento di prevenzione [...]”.
Come nulla fosse, Crisanti, in un alterco in tv contro Cerno, ha detto che anche il vaccino antipolio aveva rischi nocivi. Crisanti e quelli del suo lignaggio, cioè la maggioranza degli esperti da copertina e degli italiani da divano, passano così sopra i cadaveri veri e gli umiliati in vita che, la loro menzogna del “vaccino sicuro”, ha provocato. Menzogna non solitaria, s’intende. Il treno che le trasporta è lungo, più di quanto sia stata la artefatta pandemia, e corre ancora sui binari del dolore materiale e spirituale di molti di noi. È stata questa banale e ovvia ammissione di Crisanti, finora sempre omessa, negata e occultata dalla propaganda, a generare quelli che il sistema ha poi chiamato novax (4). Nient’altro che una schiatta di persone consapevoli che – da ben prima che il vaccino inutile alla prevenzione del covid ci piombasse addosso – tutti i vaccini, anche quelli degni di fare parte della categoria, hanno in sé un potenziale tossico e/o letale….

 

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LA TRAGEDIA DI GAZA E LE LOBBY ISRAELIANE DI PRESSIONE POLITICA IN ITALIA E IN EUROPA.

IL CORAGGIO DI REPORT ( 12/1/2025).

 

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COME 1984 È DIVENTATO REALTÀ, ZUCKERBERG: “BIDEN CI HA IMPOSTO DI ELIMINARE I DANNI DA VACCINO COVID”

Mark Zuckerberg lo aveva già riconosciuto nella lettera inviata lo scorso 26 agosto alla Commissione Giustizia di Washington, in cui aveva messo nero su bianco: “alti funzionari dell’amministrazione Biden hanno insistentemente pressato i nostri team affinché censurassimo alcuni temi relativi al Covid, inclusi quelli satirici e umoristici”. Nella recente intervista intervista rilasciata a Joe Rogan, il capo di Meta è stato ancora più esplicito e dopo aver detto che i fact-checkers (introdotti nel 2016 dopo la Brexit e la prima vittoria di Trump, avevano creato un clima “un po’ come in 1984 di Orwell”), ha specificato che le richieste di censura dell’amministrazione Biden riguardavano in particolare i danni da vaccino COVID….

 

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2025: l’allargamento dei Brics

Dal primo gennaio 9 paesi, Bielorussia, Bolivia, Cuba, Indonesia, Kazakistan, Malesia, Thailandia, Uganda e Uzbekistan, sono diventati partner del gruppo dei Brics. E’ il passo che precede la piena membership. Altri 4 paesi, Algeria, Nigeria, Vietnam e Turchia, sono stati invitati a fare lo stesso. Lo status di partner prevede la partecipazione agli accordi economici e di cooperazione su specifici progetti d’interesse comune e anche la possibilità di essere invitati ai summit, senza, però, diritto di  voto. I nuovi partner vanno ad affiancare i 5 paesi fondatori, Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica e gli altri 4 che dal 2024 sono membri a titolo pieno: Egitto, Etiopia, Iran, ed Emirati Arabi Uniti. Mentre scriviamo l’Indonesia da partner è diventata membro effettivo…

 

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FORSE NON E’ VERO. MA SE FOSSE VERO…

Di Los Angeles stavano facendo una “città 15 minuti”

Gli incendi devastanti che hanno colpito Los Angeles potrebbero non essere stati casuali. Secondo una fonte anonima affiliata al World Economic Forum (WEF), questi eventi sarebbero parte di un piano ben orchestrato dall’élite globalista per confiscare terreni, avvelenare l’ambiente e ristrutturare la città secondo i dettami del cosiddetto “Nuovo Ordine Mondiale”.

L’Agenda del “Build Back Better”

Dietro lo slogan apparentemente innocuo di “Build Back Better” si celerebbe una strategia sinistra: distruggere il vecchio per ricostruire un mondo nuovo, progettato per consolidare il potere nelle mani di pochi. L’insider sostiene che gli incendi sono stati deliberatamente innescati per devastare comunità e proprietà, spianando la strada alla creazione delle cosiddette “città di 15 minuti”.

Questi insediamenti urbani, promossi come innovativi e sostenibili, nasconderebbero una realtà ben diversa. Sarebbero infatti progettati come prigioni moderne, dove la libertà dei cittadini viene ridotta al minimo, intrappolandoli in un sistema di controllo totale, basato su sorveglianza costante e restrizioni alla mobilità.

La Trasformazione di Los Angeles

Los Angeles sarebbe stata scelta come “Ground Zero” per questo progetto ambizioso. La città, già vulnerabile a causa delle sue caratteristiche climatiche e infrastrutturali, è stata il bersaglio perfetto per un attacco mirato. Gli incendi hanno contaminato l’aria, l’acqua e il suolo, rendendo molte aree inabitabili e abbattendo il valore delle proprietà. Questo permetterebbe alle élite globaliste di acquisire terreni a basso costo, riconvertendoli per i loro scopi.

Città di 15 Minuti: Utopia o Dittatura?

La narrativa ufficiale descrive le città di 15 minuti come un sogno ecologico, in cui tutto – lavoro, servizi e intrattenimento – è raggiungibile in pochi minuti a piedi o in bicicletta. Tuttavia, l’insider avverte che questa visione idilliaca è solo una facciata. Queste città sarebbero in realtà strumenti di controllo, con i cittadini costantemente monitorati tramite tecnologie avanzate e limitati nei loro spostamenti.

Una Strategia Globale

L’insider del WEF sostiene che il piano per Los Angeles è solo l’inizio. Altre grandi città in tutto il mondo potrebbero presto subire lo stesso destino, con l’élite globale determinata a rimodellare l’umanità secondo i propri desideri.

Cosa possiamo fare?

Se queste affermazioni si rivelassero vere, la popolazione deve agire rapidamente. Informarsi, condividere la verità e opporsi a progetti che minacciano la libertà e i diritti fondamentali sono passi essenziali per resistere a questo piano globale.

DAVIDE ZEDDA  (Telegram T.me/Davide_Zedda)

 

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Enrico Mentana ha perso il lavoro

Enrico Mentana resta senza il suo lavoro preferito: quello del censore delle idee altrui. Il nostro Catone nazionale infatti sarà presto spogliato dall’autorità di fact-checker che gli aveva concesso Zuckerberg, grazie alla quale i redattori di Open potevano decidere le sorti dei post su Facebook secondo il loro piacimento…

 

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ISRAELE HA USATO L’ATOMICA

Nessuno si era mai spinto fino a questo punto dal 9 agosto 1945 quando venne rasa al suolo Nagasaki.

 

Franco Fracassi

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LA SIRIA MARTIRE “LIBERATA” DAI TERRORISTI

I militanti delle formazioni jihadiste e terroriste che hanno conquistato Damasco e ampie zone della Siria sono ora considerate dei “liberatori” dai governi e dalla stampa occidentale dopo essere stati considerati ufficialmente per anni solo dei feroci tagliagole guidati da un personaggio, ex membro dell’ISIS e di Al Qaida, sulla cui testa pendeva una taglia di milioni di dollari. Persino settori dei movimenti di contestazione di matrice religiosa nei paesi arabi, e persino alcuni settori di origine religiosa della Resistenza Palestinese si sono affrettati a congratularsi con i vincitori, commettendo un tragico errore. In realtà la vittoria dei terroristi (oggi rapidamente ripulitisi mettendosi in giacca e cravatta) è l’ennesimo atto del martirio che la Siria, paese dove diverse etnie e religioni hanno sempre convissuto pacificamente per secoli. La vittoria dei tagliagole in realtà è l’ultimo atto del massacro che la Siria sta subendo da 13 anni….

 

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Perchè il 2025 può essere l’anno della verità. E la testa delle persone?

I social cominciano ad adeguarsi all’era Trump. L’annuncio, che è anche un’ammissione di “colpa”, è arrivato questa settimana direttamente da MarckZuckerberg, e per ora vale solo per gli Stati Uniti: “Basta censura, abbiamo sbagliato… i fact checker hanno distrutto più fiducia di quanta ne abbiano creata… quello che è iniziato come un movimento inclusivo è stato sempre più usato per escludere le persone con idee diverse” ammettendo poi di aver ricevuto pressioni politiche. Come abbiamo ben sperimentato in questi ultimissimi anni, nell’informazione il dato di realtà viene ignorato e riscritto mentre l’irrealismo pervade come non mai la nostra società. Le più recenti rivoluzioni politiche però aprono scenari inediti per l’informazione. Ecco quindi i motivi per cui il 2025 può essere l’anno della verità. La nostra intervista a MARTINA PASTORELLI giornalista, esperta di comunicazione e DANILO BROGGI esperto di consulenza strategica.

 

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Fat-checking e potere: la struttura visibile della censura

Il proprietario di questa baracca feisbucchiana ha annunciato dunque di voler smantellare il suo ignobile, insopportabile, paternalistico apparato di censura. Lo aveva appaltato a una rete di mediocri invasati, che venivano investiti del ruolo immeritato di verificatori di fatti (fact-checkers). In realtà a ogni persona di buon senso e buona fede i fact-checkers sono apparsi sin da subito nella loro veste meschina e reale: sono dei censori al servizio del potere, dei manipolatori che in nome delle “regole della community” usano la violenza sorda dei passivo-aggressivi, il fanatismo glaciale e ipocrita dell’eterno leccapiedi piccoloborghese che deve anche sentirsi buono, il perfetto soldatino stronzo della nuova violenza “woke”, finto-inclusiva e finto-antifascista. Il potere capitalistico occidentale, in vista di nuove sfide, ha tuttavia cambiato i suoi equilibri….

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L’incognita del “Grande Israele”

La distruzione degli ebrei d’Europa perpetrata sotto il Terzo Reich hanno generato un’ondata di solidarietà in tutto il mondo che i principali esponenti del movimento sionista hanno convertito in capitale politico e morale. La Shoah, vale a dire l’insieme degli orrori e delle persecuzioni subite dagli ebrei hanno costituito da fondamenta per la creazione di un consenso generalizzato attorno alla nascita di Israele, uno Stato costruito su misura per gli ebrei. Sotto questo profilo, la Shoah è assurta sia a elemento strutturalmente costitutivo dell’identità ebraica delineando un’immagine internazionale degli ebrei come vittime, sia a evento storico da celebrare a scadenze regolari mediante appositi riti civili. Qualsiasi espressione di antisemitismo, di revisionismo storico o di decostruzione della metafisica della Shoah è diventata oggetto di riprovazione morale, con implicazioni legali piuttosto pesanti. Tuttavia, le politiche sempre più assertive portate avanti da Israele nei confronti dei palestinesi e delle popolazioni vicine hanno comportato una graduale erosione dell’immagine del popolo ebraico che era andata strutturandosi in seguito alla Seconda Guerra Mondiale, dapprima agli occhi dei popoli mediorientali – che non avevano alcuna responsabilità per i crimini perpetrati dagli europei – e successivamente un po’ ovunque nel mondo. Anche l’autopercezione degli israeliani e degli ebrei diasporici ne è risultata alterata, dando origine a una tendenza sempre più diffusa a mostrare forza e potere, e a rispolverare i classici temi messianici: la costruzione il Terzo Tempio (che comporterebbe la demolizione della moschea di al-Aqsa), l’incorporazione dei territori che si estendono “dal fiume al mare”. Nonché l’agevolazione del rimpatrio della Diaspora atta ad accelerare l’avvento del Messia, anche attraverso la risoluzione definitiva della questione palestinese. Queste idee, perorate da rabbini di spicco come Avraham Kook, Meir Kahane e Dov Lior, hanno trovato sostegno politico presso personaggi come Benjamin Netanyahu, Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich. Sul piano strategico, si riscontrano già nel noto piano di balcanizzazione del Medio Oriente elaborato nei primi anni ’80 a Oded Yinon, che all’epoca ricopriva l’incarico di consigliere speciale del generale Ariel Sharon. Stiamo andando verso un Grande Israele? Proviamo a comprenderlo assieme a Come Carpentier de Gourdon, politologo, consulente e saggista franco-indiano con all’attivo collaborazioni con numerose testate internazionali.

 

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La scommessa di Israele

Che la caduta di Assad in Siria non fosse poi questo gran successo, per l’occidente, è cosa che sta lentamente cominciando a chiarirsi; ciononostante, sono più o meno tutti concordi nel ritenere che – tra tutti gli attori regionali ed internazionali in scena – l’unico ad averne tratto sicuramente grande vantaggio è Israele. Il che effettivamente è difficile da contestare, visto che ha potuto ottenere, praticamente a costo zero, una serie di risultati niente affatto di poco conto…

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Rapporto scioccante nel Regno Unito:  Il 95% dei decessi di COVID-19 erano tra i vaccinati

I dati ufficiali del Regno Unito rivelano un’allarmante ondata di decessi tra quelli vaccinati con vaccini MRNA COVID-19. La popolazione vaccinata ha rappresentato il 95% di tutti i decessi di COVID-19 tra gennaio e maggio 2023. Nonostante il 30% della popolazione del Regno Unito rimanga non vaccinata, le persone vaccinate hanno sofferto in modo sproporzionato. Impennate di morte simili vengono segnalate a livello globale, anche nelle Filippine e negli Stati Uniti. Insufficienza catastrofica: i dati ufficiali del Regno Unito rivelano che il 95% dei decessi di COVID-19 erano tra i vaccinati. Le statistiche cupe rivelano che la morte è alle stelle nelle popolazioni vaccinate, che non vaccinate…

 

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GEOPOLITICA, INFORMAZIONE, UN PO’ DI RESISTENZA, CHI CI STA ROVINANDO LA VITA E PURGHE MONDIALI. E GLI ITALIANI?

con Riccardo Rocchesso, Davide Rossi e Franco Fracassi.

 

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L’ingloriosa fine di Justin Trudeau, il preferito delle élite globali

Il primo ministro canadese Justin Trudeau si è dimesso lunedì dalla sua carica di governo e da quella di capo del Partito Liberale. Trudeau ha comunicato che rimarrà nelle sue funzioni fino a quando il suo partito non potrà scegliere un nuovo leader e che il parlamento sarà prorogato – o sospeso – fino al 24 marzo. Trudeau, 53 anni, uno dei maggiori rappresentanti dell’establishment progressista mondiale, sostenuto dai globalisti e da organizzazioni come il World Economic Forum, aveva dovuto affrontare richieste di dimissioni sempre più numerose giunte dal suo stesso partito. Il suo tasso di gradimento era in costante discesa dal periodo di emergenza pandemica, quando il suo governo mise in atto una dura repressione del dissenso nei confronti dei manifestanti contrari agli obblighi vaccinali, arrivando a bloccarne i conti bancari…

 

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La censura nelle “Democrazie” del XXI secolo

Intervista a Enrica Perucchietti, autrice del libro “La censura nelle “Democrazie” del XXI secolo”, 2024, Arianna Editrice, a cura di Luigi Tedeschi

1) L’avvento dell’era digitale ha profondamente trasformato i rapporti sociali, ampliato la rete delle comunicazioni, assumendo le sembianze di una rivoluzione libertaria, che esaltasse l’individuo, le sue capacità espressive e la sua creatività. Ma la rete internet non si è rivelata uno strumento di coesione sociale o un luogo di convergenze ed elaborazione di tematiche politico – culturali alternative al sistema dominante. Ha creato semmai un mondo digitale pervaso da una anarchia mediatica di massa, che non di rado si è trasformata in una valvola di sfogo degli odi personali, degli istinti repressi, delle frustrazioni individuali. Internet non ha reso impotente il dissenso tramutando il conflitto sociale in velleità emotive individualiste, con la trasposizione delle contrapposizioni emergenti dal contesto storico – sociale nel mondo della virtualità mediatica?

 

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I BANCHIERI ESCONO DAL CARTELLO DEL CLIMA

43 banche avevano lanciato l’Alleanza bancaria Net-Zero come parte fondamentale dell’azione consolidata della COP di Glasgow per il clima. L’NZBA si univa nel 2021 a tre iniziative già esistenti: la Net-Zero Asset Owner Alliance, promossa dalle Nazioni Unite (convocata congiuntamente dall’UNEP FI e dai Principles for Responsible Investment), la Net Zero Asset Managers Initiative e la Paris Aligned Investor Initiative. Il cartello si sta sgretolando. Morgan Stanley (MS), Citigroup (C), Bank of America (BAC), Goldman Sachs (GS) e Wells Fargo (WFC) sono tra le principali banche che hanno lasciato la Net Zero Banking Alliance (NZBA).

È un inizio promettente per il 2025: il denaro sta iniziando silenziosamente ad uscire dal cartello bancario del mostro climatico. Dopo la vittoria di Donald Trump, i banchieri stanno improvvisamente prendendo le distanze dalla Net-Zero Banking Alliance (NZBA) delle Nazioni Unite, una suddivisione della GFANZ (Glasgow Financial Alliance for Net Zero) – il più grande e ricco club di attivisti per il clima del mondo. La GFANZ è il volto pubblico di una strategia finanziaria globale che finge di salvare il mondo ma esercita pressioni su Paesi e aziende attraverso il bullismo economico…

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Germania: falliscono anche le aziende del settore fotovoltaico

In Germania cala verticalmente anche la domanda di pannelli fotovoltaici e le aziende di istallazione , gestione e vendita iniziano a fallire e licenziare. La crescita della capacità di produzione di energia solare in Germania ha subito un netto rallentamento nel 2024, con il settore dell’energia solare residenziale in grave difficoltà a causa dell’aumento dei costi di finanziamento per i consumatori. Il rallentamento della domanda e il rallentamento delle installazioni hanno portato diverse aziende solari tedesche all’insolvenza nell’ultimo anno…

 

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Gli altri fanno come noi? Allora sono “terroristi”

ELENA BASILE. Confesso: non riesco a essere tollerante. Il dubbio è possibile verso tesi, opinioni, interpretazioni differenti di fatti riconosciuti. Se si è invece indulgenti verso la corruzione dei media, verso la mistificazione e il travisamento degli eventi storici attuali, verso il sacrificio dei popoli per interessi geopolitici dell’impero atlantico, allora si è complici delle menzogne della classe di servizio e dei crimini dell’impero.
Sui giornali che un tempo erano un punto di riferimento della sinistra, incluso il Manifesto, gli stessi giornalisti in grado di denunciare le politiche della Clinton in Siria e la manipolazione di al Queda in funzione anti-Assad oggi utilizzano doppi standard, accusano l’Iran e le sue prigioni senza fare riferimento ai ricatti dell’impero e alle celle altrettanto crudeli, alle condanne a morte dell’America profonda…

 

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Antonio Guterres (Nazioni Unite): siamo impreparati per la prossima pandemia…

 

Diego Fusaro

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ZELENSKY CI TOGLIE IL GAS RUSSO MA L’ITALIA STANZIA 13 MILIONI PER IL FONDO DI SOSTEGNO PER L’ENERGIA DELL’UCRAINA

L’ITALIA STANZIA 13 MILIONI PER IL FONDO DI SOSTEGNO PER L’ENERGIA DELL’UCRAINA – Fonte: Ministero degli Affari Esteri. Si dirà che 13 milioni di Euro sono una miseria. Certo, intanto “migliaia di docenti e personale supplente della scuola assunti a settembre con contratti brevi ad oggi non hanno ricevuto lo stipendio” (Fonte: Avvenire), perché i ministeri della pubblica istruzione e del tesoro comunicano mancanza di fondi.

 

 

 

 

TRUMP ALL’UE: ‘AUMENTATE LE IMPORTAZIONI DEL NOSTRO GAS O VI SARANNO TARIFFE!’

Donald Trump, presidente eletto degli Stati Uniti, ha avvertito l’Unione Europea di aumentare significativamente le importazioni di petrolio e gas dagli USA, altrimenti affronterà tariffe commerciali. Questo messaggio, pubblicato su Truth Social, riflette la strategia di Trump di utilizzare il potere energetico per ridurre il deficit commerciale con l’Europa e rilanciare la produzione domestica di energia. Trump ha dichiarato che l’UE deve colmare il suo enorme deficit commerciale con gli Stati Uniti acquistando in grande quantità petrolio e gas americani, altrimenti verranno imposte tariffe su tutti i prodotti. Questa dichiarazione evidenzia la visione economica e geopolitica di Trump, volta a rafforzare il dominio americano sulle dinamiche energetiche globali…

 

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L’Arkansas (USA) vuole ritenere penalmente responsabili i dirigenti farmaceutici per i danni causati dai vaccini

I legislatori dell’Arkansas stanno valutando una proposta di legge che potrebbe infrangere lo scudo di responsabilità federale dell’industria farmaceutica per i danni da vaccino, ritenendo i dirigenti aziendali penalmente responsabili per i “danni da vaccino ” se hanno nascosto prove di rischi associati a un vaccino che ha successivamente ferito gravemente o ucciso il destinatario…

 

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Il caso Sala/Abedini, clamoroso esempio di servilismo

E’ il caso diplomatico del momento per l’Italia. Oggi sia La Repubblica che il Corriere della Sera gli dedicano il titolo principale, che però descrive solo il 50% della situazione creatasi tra Italia e Iran; è una tecnica che è il marchio di fabbrica del mainstream. Manca infatti il terzo attore, guarda caso come sempre quello iniziatore: gli Stati Uniti. Un ingegnere svizzero-iraniano, Mohammad Abedini, è stato arrestato su disposizione degli Stati Uniti mentre era in transito alla Malpensa diretto a Istanbul, con l’accusa di avere aiutato Teheran a costruire alcuni droni. Per ritorsione, l’Iran ha arrestato una giornalista italiana, Cecilia Sala, arresto finalizzato allo scambio di detenuti. Nostri ospiti oggi in trasmissione il giornalista SALVO ARDIZZONE, collaboratore della rivista “Italicum”, attivista, autore della rubrica “Il Filo Rosso” riservata ai nostri abbonati alla piattaforma www.ivdp.it e ALBERTO BRADANINI già ambasciatore dell’Italia a Teheran e a Pechino, presidente del Centro Studi sulla Cina Contemporane.


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È Abedini ad essere trattato come una bestia

Alessandro Orsini. A coloro che dicono che l’Italia è moralmente e giuridicamente superiore all’Iran ricordo che, dopo tre settimane, Abedini si trova in carcere senza accuse. Gli Stati Uniti non hanno ancora inviato ai magistrati italiani la documentazione con le prove a carico di Abedini. I giornalisti che mi attaccano dicendo che le prove contro Abedini sono “precise e circostanziate” affermano il falso. Aggiungo che, quando Abedini è stato arrestato, il governo Meloni ha trattato Abedini come un animale, sbattuto senza accuse nel carcere peggiore di tutti per lui, il carcere di Rossano Calabro, pieno di terroristi sunniti nemici di Abedini, che, invece, è sciita…

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“Eccellenza” e liberazione

Temo che la madre di Cecilia Sala abbia fatto più danni che altro. Chiedendo al governo di fare di tutto per liberare la figlia e aggiungendo che occorre il massimo impegno perché Cecilia sarebbe “un’eccellenza”, in un paese che sembra celebrare solo prosciutti e cotechini, ha espresso un concetto estremamente classista…

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Massimo Mazzucco.  Cari dottori la colpa è nel vostro silenzio


 

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BENVENUTI IN UNA NUOVA ERA.

STRATEGIA DELLA TENSIONE E DEL CAOS: RESTATE A CASA E NIENTE GAS, TRA DEPRESSIONE E RASSEGNAZIONE.

 

Con Riccardo Rocchesso, Paolo Borgognone e Franco Fracassi.

 

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Bollette luce e gas, aumento nel 2025 fino a 365€ in più per famiglia dopo stop Kiev a gas russo verso l’Europa

Le bollette di luce e gas vedranno un aumento sostanziale nel 2025. Fino a 365 euro in più a famiglia dopo che Kiev ha interrotto il flusso di gas russo verso l’Europa. L’Ucraina non ha rinnovato l’accordo quinquennale tra Gazprom e la società nazionale Naftogaz, ragion per cui si è fermato il transito. Una mossa che oltre a rappresentare una svolta storica, dipinge una situazione difficile per le famiglie per il nuovo anno. Secondo le stime di Nomisma Energia si prevedono rincari fino al 30%, circa 365 euro in più a famiglia l’anno tra luce e gas….

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Zelensky chiude il gas e i fottuti siamo noi

Come preannunciato, dal 1° gennaio l’Ucraina ha interrotto il transito di gas russo verso l’Europa. L’Ucraina perderà così 800 milioni di euro annuali (che corrispondevano ai diritti di transito), mentre la Russia dovrebbe rinunciare ad un fatturato complessivo di circa 5 milardi annui, che corrisponderanno alle mancate vendite in Europa. I paesi più colpiti da questa mossa saranno Austria, Ungheria e Slovacchia, ma gli effetti di questa decisione si faranno sentire in tutto il continente (già da noi si parla di un aumento a breve del prezzo del gas)…

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Questo criminale, che ha mandato a morire 600.000 suoi connazionali per far piacere agli USA e alla NATO suoi burattinai, ha deciso di metterci al freddo e spaccia questo suo morso alla mano europea che lo sfama come una vittoria occidentale nella “guerra contro Putin”. Balle! Zelensky, mettendo al freddo la UE, fa un danno all’Europa collaborazionista e un piacere agli americani suoi padroni. Adesso saremo costretti ad approvvigionarci esclusivamente del gas liquido americano, che il mainstream ha la faccia tosta di chiamare “gas della libertà”. Il gas liquido Made in USA costa tre volte tanto il gas russo e comporterà rincari di 365 euro l’anno alle bollette di tutti noi. Gli USA ringraziano e la UE che si taglia i coglioni ogni giorno sostenendo guerre kamikaze volute dagli yankee per distruggerla e ridurla a terra di saccheggio per i loro interessi, pagherà un’altra volta il prezzo salatissimo della sua sudditanza. “Avanti fino alla Vittoria!”, strillano i sottoni degli americani che ci governano…

Paolo Borgognone, storico

Grazie a Zelensky rischiamo una stangata in bolletta del 30% che manderà in crisi milioni di italiani e darebbe il colpo di grazia al nostro settore industriale. Ci stanno economicamente uccidendo per Maastricht su ordine di Washington.

Gilberto Trombetta, economista

 

 

La guerra del gas!

Matteo Saudino

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Alessandro Orsini. Italia schiava della Cia da Abu Omar ad Abedini

Un accademico svizzero-iraniano, Mohammad Abedini Najafabadi, è stato arrestato in transito a Malpensa su mandato americano mentre si dirigeva a Istanbul con l’accusa di avere aiutato Teheran a costruire alcuni droni. Per ritorsione, l’Iran ha arrestato una giornalista italiana per uno scambio di detenuti. Sentiamo dire che l’Iran agisce in questo modo perché è l’incarnazione del Male universale. La realtà è diversa…

 

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I medici del mondo boicottino Israele: l’appello della Relatrice ONU Francesca Albanese

Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite per la Palestina, ha invitato i professionisti medici di tutto il mondo a interrompere ogni collaborazione con Israele in risposta alla distruzione del sistema sanitario di Gaza. «Esorto i professionisti medici a livello globale a rompere tutti i legami con Israele come gesto concreto per condannare fermamente la distruzione totale del sistema sanitario palestinese a Gaza, una componente chiave del genocidio in corso perpetrato da Israele», ha dichiarato Albanese sulla piattaforma X.. L’appello di Albanese arriva in uno dei momenti più bui per il sistema sanitario gazawi, che sta venendo colpito sempre più duramente: soltanto nell’ultima settimana, sei neonati palestinesi sono morti di ipotermia nella Striscia a causa della mancanza di strutture sanitarie. L’esercito israeliano sta attaccando senza sconti il sistema sanitario della Striscia di Gaza….

 

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Il vero discorso di fine anno 2024 di mattarella

Matteo Brandi

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TRUMP INSISTE PER LA GROENLANDIA. E LA DANIMARCA SI PREPARA ALLA GUERRA..CONTRO MOSCA

Persino Tajani, paragonato a qualche suo collega europeo, può essere scambiato per un buon ministro degli esteri. Beh, buono magari no, ma meno peggio. Soprattutto rispetto al genio che guida il governo in Danimarca. A cui, in teoria, fa capo la Groenlandia. E Trump ha già dichiarato che intende annettersela, fregandosene del diritto internazionale e, soprattutto, del volere degli abitanti dell’immensa isola. Cosa contano gli abitanti di fronte alle armi statunitensi?

 

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Trump vuole la Groenlandia per schierare missili a medio raggio puntati contro la Russia

Per chi sperava che Donald porterà la pace con Mosca

Già nel 1946, l’amministrazione americana Harry Truman dichiarò che l’isola era “essenziale per la sicurezza degli Stati Uniti” per contrastare la crescente minaccia sovietica, e offrì alla Danimarca 100 milioni di dollari per acquistarla. Ma la prima volta che le autorità americane presero in considerazione l’idea di acquisire la Groenlandia dalla Danimarca insieme all’Alaska dalla Russia risale al 1867. Per la Russia, l’attuazione dei piani di Trump riguardo alla Groenlandia avrà conseguenze militari. L’isola, che già oggi ospita la base di Thule, diventerà la più grande base militare USA con bombardieri strategici e aerei P-8A Poseidon per monitorare i sottomarini russi… L’interesse degli Stati Uniti per la Groenlandia è di natura strategica a prescindere dalle dichiarazioni di Trump. Dopo tutto, è qui che il Comando di Difesa Aerospaziale del Nord America intende rilevare e intercettare i missili russi in caso di Terza Guerra Mondiale. (Blondet, 30/12/2024)

 

 

 

 

Il caso Cecilia Sala spiegato bene: quel che non vi dicono…



Diego Fusaro

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UNA FACCIA…

 

 

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MA PER NOI NON E’ COSI’ MENTRE IL GOVERNO SI SDRAIA A PIEDI DELLE BANCHE.

Il 2024 è stato l’anno record per i profitti delle banche italiane

Trova conferma il trend di crescita delle banche italiane, che nel 2024 hanno registrato profitti senza precedenti. Malgrado i saldi finali dell’anno saranno resi noti solo all’inizio di febbraio 2025, i dati relativi ai primi nove mesi parlano chiaro: nel 2024, le cinque maggiori banche italiane (Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco BPM, BPER, MPS) supereranno gli utili netti dell’anno precedente, raggiungendo nuovi livelli record. È interessante sottolineare come, secondo un rapporto dell’Ufficio Studi e Ricerche FISAC CGIL, nel primo semestre del 2023 le sette principali banche italiane (le precedenti cinque, più Credem e Popolare di Sondrio) abbiano registrato profitti raddoppiati rispetto allo stesso periodo del 2022….

 

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Romano Prodi fa una rivelazione choc su Putin! Da non credere…


Diego Fusaro

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Come la manipolazione di massa opera in noi

Martino Nicoletti spiega come funzionino le tecniche di manipolazione di massa, come agiscano in noi e come sia possibile “smascherarle” e neutralizzarne gli effetti attraverso l’ascolto di sé. MARTINO NICOLETTI antropologo, scrittore e life coach. Già docente universitario e con un percorso di venticinque anni di ricerca in Asia. La sua attività professionale principale è l’accompagnamento di giovani e adulti nei momenti di crisi e nelle scelte fondamentali della vita, come anche nella riscoperta e valorizzazione del proprio potenziale profondo attraverso l’impiego del corpo, delle emozioni e dell’introspezione guidata.

 

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LA TERZA GUERRA MONDIALE: IL GRANDE PIANO PER LA DITTATURA GLOBALE

Da mesi avverto che ciò che stiamo vivendo non è altro che un tassello di un progetto molto più ampio e inquietante. La cosiddetta “terza guerra mondiale” non è una guerra tradizionale tra stati, ma un conflitto subdolo, lanciato contro ogni singolo cittadino del mondo. È iniziata nel 2020 con la “pandemia”, un evento orchestrato ad arte per instillare paura, dividere la popolazione e implementare strumenti di controllo senza precedenti. L’obiettivo finale? Creare un unico governo mondiale, una dittatura globale mascherata da “soluzione ai problemi planetari”…

 

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