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NOTIZIE BREVI prima del 29/12/2024 QUI
RILEGGIAMO: Difendiamoci dall’applicazione IO.
La gabbia d’acciaio di Weber e il neo-totalitarismo liberaldemocratico
Nel contesto contemporaneo, caratterizzato dalla pervasività crescente delle nuove tecnologie di comunicazione nei processi di formazione dell’opinione e delle decisioni, le riflessioni sociologiche di Max Weber sulla “gabbia d’acciaio” si rivelano uno strumento proficuo per comprendere le avvisaglie di quelle che possiamo definire le derive del sistema neo-liberaldemocratico.
Infatti, la connessione tra razionalizzazione tecnocratica, etica utilitarista e conformismo sociale e culturale, ben descritto da Weber, trova oggi nuova linfa nella crescente strumentalizzazione del fenomeno dell’intelligenza artificiale, nell’ascesa del politically correct e nella trasformazione delle democrazie occidentali in regimi che mostrano tratti di neo-totalitarismo…
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Zuckerberg ammette: “Abbiamo censurato!”
In diverse occasioni ho provato a spiegare come ci trovassimo di fronte a una questione POLITICA e che nulla aveva a che fare con la SCIENZA, come invece volevano farci credere. L’ammissione di Zuckerberg conferma totalmente quanto sostenevo.
Matteo Gracis
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La nuova strategia di Trump per il mondo
Siamo ormai prossimi all’insediamento di Trump al Campidoglio. L’attesa è altissima, quasi spasmodica. La figura di Trump e quella che sarà la sua amministrazione nei prossimi quattro anni sono oggetto di analisi sicuramente contrastanti nell’informazione indipendente. Analizziamo il filo conduttore che caratterizzerà la politica internazionale di Trump per i prossimi due anni almeno e poi i tre temi fondamentali che caratterizzeranno la politica interna della sua amministrazione. La nostra intervista a ROBERTO MAZZONI – in collegamento dalla Florida – che ci aggiorna sui principali temi riguardanti gli Stati Uniti. Già direttore responsabile di testate giornalistiche del gruppo Mondadori e del gruppo ILSOLE24ORE, Roberto Mazzoni vive negli Stati Uniti dal 2008 ed è cittadino americano.
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Il capitalismo woke dimentica le politiche ambientaliste
Un autentico spirito camaleontico caratterizza il grande capitale che dopo anni trascorsi nell’impegno, più di facciata che reale, a favore dell’ambiente , con la ascesa alla presidenza Usa di Trump pare aver cambiato idea. Proprio negli ultimi mesi le grandi multinazionali hanno fiutato il cambiamento del vento, e probabilmente quel vento lo hanno diretto loro stesse: una dopo l’altra stanno uscendo da associazioni che si occupano dei cambiamenti climatici….
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Il picco
“La consapevolezza che la vaccinazione sia un fondamentale strumento di prevenzione [...]”.
Come nulla fosse, Crisanti, in un alterco in tv contro Cerno, ha detto che anche il vaccino antipolio aveva rischi nocivi. Crisanti e quelli del suo lignaggio, cioè la maggioranza degli esperti da copertina e degli italiani da divano, passano così sopra i cadaveri veri e gli umiliati in vita che, la loro menzogna del “vaccino sicuro”, ha provocato. Menzogna non solitaria, s’intende. Il treno che le trasporta è lungo, più di quanto sia stata la artefatta pandemia, e corre ancora sui binari del dolore materiale e spirituale di molti di noi. È stata questa banale e ovvia ammissione di Crisanti, finora sempre omessa, negata e occultata dalla propaganda, a generare quelli che il sistema ha poi chiamato novax (4). Nient’altro che una schiatta di persone consapevoli che – da ben prima che il vaccino inutile alla prevenzione del covid ci piombasse addosso – tutti i vaccini, anche quelli degni di fare parte della categoria, hanno in sé un potenziale tossico e/o letale….
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LA TRAGEDIA DI GAZA E LE LOBBY ISRAELIANE DI PRESSIONE POLITICA IN ITALIA E IN EUROPA.
IL CORAGGIO DI REPORT ( 12/1/2025).
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COME 1984 È DIVENTATO REALTÀ, ZUCKERBERG: “BIDEN CI HA IMPOSTO DI ELIMINARE I DANNI DA VACCINO COVID”
Mark Zuckerberg lo aveva già riconosciuto nella lettera inviata lo scorso 26 agosto alla Commissione Giustizia di Washington, in cui aveva messo nero su bianco: “alti funzionari dell’amministrazione Biden hanno insistentemente pressato i nostri team affinché censurassimo alcuni temi relativi al Covid, inclusi quelli satirici e umoristici”. Nella recente intervista intervista rilasciata a Joe Rogan, il capo di Meta è stato ancora più esplicito e dopo aver detto che i fact-checkers (introdotti nel 2016 dopo la Brexit e la prima vittoria di Trump, avevano creato un clima “un po’ come in 1984 di Orwell”), ha specificato che le richieste di censura dell’amministrazione Biden riguardavano in particolare i danni da vaccino COVID….
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2025: l’allargamento dei Brics
Dal primo gennaio 9 paesi, Bielorussia, Bolivia, Cuba, Indonesia, Kazakistan, Malesia, Thailandia, Uganda e Uzbekistan, sono diventati partner del gruppo dei Brics. E’ il passo che precede la piena membership. Altri 4 paesi, Algeria, Nigeria, Vietnam e Turchia, sono stati invitati a fare lo stesso. Lo status di partner prevede la partecipazione agli accordi economici e di cooperazione su specifici progetti d’interesse comune e anche la possibilità di essere invitati ai summit, senza, però, diritto di voto. I nuovi partner vanno ad affiancare i 5 paesi fondatori, Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica e gli altri 4 che dal 2024 sono membri a titolo pieno: Egitto, Etiopia, Iran, ed Emirati Arabi Uniti. Mentre scriviamo l’Indonesia da partner è diventata membro effettivo…
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FORSE NON E’ VERO. MA SE FOSSE VERO…
Di Los Angeles stavano facendo una “città 15 minuti”
Gli incendi devastanti che hanno colpito Los Angeles potrebbero non essere stati casuali. Secondo una fonte anonima affiliata al World Economic Forum (WEF), questi eventi sarebbero parte di un piano ben orchestrato dall’élite globalista per confiscare terreni, avvelenare l’ambiente e ristrutturare la città secondo i dettami del cosiddetto “Nuovo Ordine Mondiale”.
L’Agenda del “Build Back Better”
Dietro lo slogan apparentemente innocuo di “Build Back Better” si celerebbe una strategia sinistra: distruggere il vecchio per ricostruire un mondo nuovo, progettato per consolidare il potere nelle mani di pochi. L’insider sostiene che gli incendi sono stati deliberatamente innescati per devastare comunità e proprietà, spianando la strada alla creazione delle cosiddette “città di 15 minuti”.
Questi insediamenti urbani, promossi come innovativi e sostenibili, nasconderebbero una realtà ben diversa. Sarebbero infatti progettati come prigioni moderne, dove la libertà dei cittadini viene ridotta al minimo, intrappolandoli in un sistema di controllo totale, basato su sorveglianza costante e restrizioni alla mobilità.
La Trasformazione di Los Angeles
Los Angeles sarebbe stata scelta come “Ground Zero” per questo progetto ambizioso. La città, già vulnerabile a causa delle sue caratteristiche climatiche e infrastrutturali, è stata il bersaglio perfetto per un attacco mirato. Gli incendi hanno contaminato l’aria, l’acqua e il suolo, rendendo molte aree inabitabili e abbattendo il valore delle proprietà. Questo permetterebbe alle élite globaliste di acquisire terreni a basso costo, riconvertendoli per i loro scopi.
Città di 15 Minuti: Utopia o Dittatura?
La narrativa ufficiale descrive le città di 15 minuti come un sogno ecologico, in cui tutto – lavoro, servizi e intrattenimento – è raggiungibile in pochi minuti a piedi o in bicicletta. Tuttavia, l’insider avverte che questa visione idilliaca è solo una facciata. Queste città sarebbero in realtà strumenti di controllo, con i cittadini costantemente monitorati tramite tecnologie avanzate e limitati nei loro spostamenti.
Una Strategia Globale
L’insider del WEF sostiene che il piano per Los Angeles è solo l’inizio. Altre grandi città in tutto il mondo potrebbero presto subire lo stesso destino, con l’élite globale determinata a rimodellare l’umanità secondo i propri desideri.
Cosa possiamo fare?
Se queste affermazioni si rivelassero vere, la popolazione deve agire rapidamente. Informarsi, condividere la verità e opporsi a progetti che minacciano la libertà e i diritti fondamentali sono passi essenziali per resistere a questo piano globale.
DAVIDE ZEDDA (Telegram T.me/Davide_Zedda)
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Enrico Mentana ha perso il lavoro
Enrico Mentana resta senza il suo lavoro preferito: quello del censore delle idee altrui. Il nostro Catone nazionale infatti sarà presto spogliato dall’autorità di fact-checker che gli aveva concesso Zuckerberg, grazie alla quale i redattori di Open potevano decidere le sorti dei post su Facebook secondo il loro piacimento…
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ISRAELE HA USATO L’ATOMICA
Nessuno si era mai spinto fino a questo punto dal 9 agosto 1945 quando venne rasa al suolo Nagasaki.
Franco Fracassi
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LA SIRIA MARTIRE “LIBERATA” DAI TERRORISTI
I militanti delle formazioni jihadiste e terroriste che hanno conquistato Damasco e ampie zone della Siria sono ora considerate dei “liberatori” dai governi e dalla stampa occidentale dopo essere stati considerati ufficialmente per anni solo dei feroci tagliagole guidati da un personaggio, ex membro dell’ISIS e di Al Qaida, sulla cui testa pendeva una taglia di milioni di dollari. Persino settori dei movimenti di contestazione di matrice religiosa nei paesi arabi, e persino alcuni settori di origine religiosa della Resistenza Palestinese si sono affrettati a congratularsi con i vincitori, commettendo un tragico errore. In realtà la vittoria dei terroristi (oggi rapidamente ripulitisi mettendosi in giacca e cravatta) è l’ennesimo atto del martirio che la Siria, paese dove diverse etnie e religioni hanno sempre convissuto pacificamente per secoli. La vittoria dei tagliagole in realtà è l’ultimo atto del massacro che la Siria sta subendo da 13 anni….
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Perchè il 2025 può essere l’anno della verità. E la testa delle persone?
I social cominciano ad adeguarsi all’era Trump. L’annuncio, che è anche un’ammissione di “colpa”, è arrivato questa settimana direttamente da MarckZuckerberg, e per ora vale solo per gli Stati Uniti: “Basta censura, abbiamo sbagliato… i fact checker hanno distrutto più fiducia di quanta ne abbiano creata… quello che è iniziato come un movimento inclusivo è stato sempre più usato per escludere le persone con idee diverse” ammettendo poi di aver ricevuto pressioni politiche. Come abbiamo ben sperimentato in questi ultimissimi anni, nell’informazione il dato di realtà viene ignorato e riscritto mentre l’irrealismo pervade come non mai la nostra società. Le più recenti rivoluzioni politiche però aprono scenari inediti per l’informazione. Ecco quindi i motivi per cui il 2025 può essere l’anno della verità. La nostra intervista a MARTINA PASTORELLI giornalista, esperta di comunicazione e DANILO BROGGI esperto di consulenza strategica.
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Fat-checking e potere: la struttura visibile della censura
Il proprietario di questa baracca feisbucchiana ha annunciato dunque di voler smantellare il suo ignobile, insopportabile, paternalistico apparato di censura. Lo aveva appaltato a una rete di mediocri invasati, che venivano investiti del ruolo immeritato di verificatori di fatti (fact-checkers). In realtà a ogni persona di buon senso e buona fede i fact-checkers sono apparsi sin da subito nella loro veste meschina e reale: sono dei censori al servizio del potere, dei manipolatori che in nome delle “regole della community” usano la violenza sorda dei passivo-aggressivi, il fanatismo glaciale e ipocrita dell’eterno leccapiedi piccoloborghese che deve anche sentirsi buono, il perfetto soldatino stronzo della nuova violenza “woke”, finto-inclusiva e finto-antifascista. Il potere capitalistico occidentale, in vista di nuove sfide, ha tuttavia cambiato i suoi equilibri….
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L’incognita del “Grande Israele”
La distruzione degli ebrei d’Europa perpetrata sotto il Terzo Reich hanno generato un’ondata di solidarietà in tutto il mondo che i principali esponenti del movimento sionista hanno convertito in capitale politico e morale. La Shoah, vale a dire l’insieme degli orrori e delle persecuzioni subite dagli ebrei hanno costituito da fondamenta per la creazione di un consenso generalizzato attorno alla nascita di Israele, uno Stato costruito su misura per gli ebrei. Sotto questo profilo, la Shoah è assurta sia a elemento strutturalmente costitutivo dell’identità ebraica delineando un’immagine internazionale degli ebrei come vittime, sia a evento storico da celebrare a scadenze regolari mediante appositi riti civili. Qualsiasi espressione di antisemitismo, di revisionismo storico o di decostruzione della metafisica della Shoah è diventata oggetto di riprovazione morale, con implicazioni legali piuttosto pesanti. Tuttavia, le politiche sempre più assertive portate avanti da Israele nei confronti dei palestinesi e delle popolazioni vicine hanno comportato una graduale erosione dell’immagine del popolo ebraico che era andata strutturandosi in seguito alla Seconda Guerra Mondiale, dapprima agli occhi dei popoli mediorientali – che non avevano alcuna responsabilità per i crimini perpetrati dagli europei – e successivamente un po’ ovunque nel mondo. Anche l’autopercezione degli israeliani e degli ebrei diasporici ne è risultata alterata, dando origine a una tendenza sempre più diffusa a mostrare forza e potere, e a rispolverare i classici temi messianici: la costruzione il Terzo Tempio (che comporterebbe la demolizione della moschea di al-Aqsa), l’incorporazione dei territori che si estendono “dal fiume al mare”. Nonché l’agevolazione del rimpatrio della Diaspora atta ad accelerare l’avvento del Messia, anche attraverso la risoluzione definitiva della questione palestinese. Queste idee, perorate da rabbini di spicco come Avraham Kook, Meir Kahane e Dov Lior, hanno trovato sostegno politico presso personaggi come Benjamin Netanyahu, Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich. Sul piano strategico, si riscontrano già nel noto piano di balcanizzazione del Medio Oriente elaborato nei primi anni ’80 a Oded Yinon, che all’epoca ricopriva l’incarico di consigliere speciale del generale Ariel Sharon. Stiamo andando verso un Grande Israele? Proviamo a comprenderlo assieme a Come Carpentier de Gourdon, politologo, consulente e saggista franco-indiano con all’attivo collaborazioni con numerose testate internazionali.
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La scommessa di Israele
Che la caduta di Assad in Siria non fosse poi questo gran successo, per l’occidente, è cosa che sta lentamente cominciando a chiarirsi; ciononostante, sono più o meno tutti concordi nel ritenere che – tra tutti gli attori regionali ed internazionali in scena – l’unico ad averne tratto sicuramente grande vantaggio è Israele. Il che effettivamente è difficile da contestare, visto che ha potuto ottenere, praticamente a costo zero, una serie di risultati niente affatto di poco conto…
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Rapporto scioccante nel Regno Unito: Il 95% dei decessi di COVID-19 erano tra i vaccinati
I dati ufficiali del Regno Unito rivelano un’allarmante ondata di decessi tra quelli vaccinati con vaccini MRNA COVID-19. La popolazione vaccinata ha rappresentato il 95% di tutti i decessi di COVID-19 tra gennaio e maggio 2023. Nonostante il 30% della popolazione del Regno Unito rimanga non vaccinata, le persone vaccinate hanno sofferto in modo sproporzionato. Impennate di morte simili vengono segnalate a livello globale, anche nelle Filippine e negli Stati Uniti. Insufficienza catastrofica: i dati ufficiali del Regno Unito rivelano che il 95% dei decessi di COVID-19 erano tra i vaccinati. Le statistiche cupe rivelano che la morte è alle stelle nelle popolazioni vaccinate, che non vaccinate…
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GEOPOLITICA, INFORMAZIONE, UN PO’ DI RESISTENZA, CHI CI STA ROVINANDO LA VITA E PURGHE MONDIALI. E GLI ITALIANI?
con Riccardo Rocchesso, Davide Rossi e Franco Fracassi.
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L’ingloriosa fine di Justin Trudeau, il preferito delle élite globali
Il primo ministro canadese Justin Trudeau si è dimesso lunedì dalla sua carica di governo e da quella di capo del Partito Liberale. Trudeau ha comunicato che rimarrà nelle sue funzioni fino a quando il suo partito non potrà scegliere un nuovo leader e che il parlamento sarà prorogato – o sospeso – fino al 24 marzo. Trudeau, 53 anni, uno dei maggiori rappresentanti dell’establishment progressista mondiale, sostenuto dai globalisti e da organizzazioni come il World Economic Forum, aveva dovuto affrontare richieste di dimissioni sempre più numerose giunte dal suo stesso partito. Il suo tasso di gradimento era in costante discesa dal periodo di emergenza pandemica, quando il suo governo mise in atto una dura repressione del dissenso nei confronti dei manifestanti contrari agli obblighi vaccinali, arrivando a bloccarne i conti bancari…
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La censura nelle “Democrazie” del XXI secolo
Intervista a Enrica Perucchietti, autrice del libro “La censura nelle “Democrazie” del XXI secolo”, 2024, Arianna Editrice, a cura di Luigi Tedeschi
1) L’avvento dell’era digitale ha profondamente trasformato i rapporti sociali, ampliato la rete delle comunicazioni, assumendo le sembianze di una rivoluzione libertaria, che esaltasse l’individuo, le sue capacità espressive e la sua creatività. Ma la rete internet non si è rivelata uno strumento di coesione sociale o un luogo di convergenze ed elaborazione di tematiche politico – culturali alternative al sistema dominante. Ha creato semmai un mondo digitale pervaso da una anarchia mediatica di massa, che non di rado si è trasformata in una valvola di sfogo degli odi personali, degli istinti repressi, delle frustrazioni individuali. Internet non ha reso impotente il dissenso tramutando il conflitto sociale in velleità emotive individualiste, con la trasposizione delle contrapposizioni emergenti dal contesto storico – sociale nel mondo della virtualità mediatica?
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I BANCHIERI ESCONO DAL CARTELLO DEL CLIMA
43 banche avevano lanciato l’Alleanza bancaria Net-Zero come parte fondamentale dell’azione consolidata della COP di Glasgow per il clima. L’NZBA si univa nel 2021 a tre iniziative già esistenti: la Net-Zero Asset Owner Alliance, promossa dalle Nazioni Unite (convocata congiuntamente dall’UNEP FI e dai Principles for Responsible Investment), la Net Zero Asset Managers Initiative e la Paris Aligned Investor Initiative. Il cartello si sta sgretolando. Morgan Stanley (MS), Citigroup (C), Bank of America (BAC), Goldman Sachs (GS) e Wells Fargo (WFC) sono tra le principali banche che hanno lasciato la Net Zero Banking Alliance (NZBA).
È un inizio promettente per il 2025: il denaro sta iniziando silenziosamente ad uscire dal cartello bancario del mostro climatico. Dopo la vittoria di Donald Trump, i banchieri stanno improvvisamente prendendo le distanze dalla Net-Zero Banking Alliance (NZBA) delle Nazioni Unite, una suddivisione della GFANZ (Glasgow Financial Alliance for Net Zero) – il più grande e ricco club di attivisti per il clima del mondo. La GFANZ è il volto pubblico di una strategia finanziaria globale che finge di salvare il mondo ma esercita pressioni su Paesi e aziende attraverso il bullismo economico…
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Germania: falliscono anche le aziende del settore fotovoltaico
In Germania cala verticalmente anche la domanda di pannelli fotovoltaici e le aziende di istallazione , gestione e vendita iniziano a fallire e licenziare. La crescita della capacità di produzione di energia solare in Germania ha subito un netto rallentamento nel 2024, con il settore dell’energia solare residenziale in grave difficoltà a causa dell’aumento dei costi di finanziamento per i consumatori. Il rallentamento della domanda e il rallentamento delle installazioni hanno portato diverse aziende solari tedesche all’insolvenza nell’ultimo anno…
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Gli altri fanno come noi? Allora sono “terroristi”
ELENA BASILE. Confesso: non riesco a essere tollerante. Il dubbio è possibile verso tesi, opinioni, interpretazioni differenti di fatti riconosciuti. Se si è invece indulgenti verso la corruzione dei media, verso la mistificazione e il travisamento degli eventi storici attuali, verso il sacrificio dei popoli per interessi geopolitici dell’impero atlantico, allora si è complici delle menzogne della classe di servizio e dei crimini dell’impero.
Sui giornali che un tempo erano un punto di riferimento della sinistra, incluso il Manifesto, gli stessi giornalisti in grado di denunciare le politiche della Clinton in Siria e la manipolazione di al Queda in funzione anti-Assad oggi utilizzano doppi standard, accusano l’Iran e le sue prigioni senza fare riferimento ai ricatti dell’impero e alle celle altrettanto crudeli, alle condanne a morte dell’America profonda…
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Antonio Guterres (Nazioni Unite): siamo impreparati per la prossima pandemia…
Diego Fusaro
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ZELENSKY CI TOGLIE IL GAS RUSSO MA L’ITALIA STANZIA 13 MILIONI PER IL FONDO DI SOSTEGNO PER L’ENERGIA DELL’UCRAINA
L’ITALIA STANZIA 13 MILIONI PER IL FONDO DI SOSTEGNO PER L’ENERGIA DELL’UCRAINA – Fonte: Ministero degli Affari Esteri. Si dirà che 13 milioni di Euro sono una miseria. Certo, intanto “migliaia di docenti e personale supplente della scuola assunti a settembre con contratti brevi ad oggi non hanno ricevuto lo stipendio” (Fonte: Avvenire), perché i ministeri della pubblica istruzione e del tesoro comunicano mancanza di fondi.
TRUMP ALL’UE: ‘AUMENTATE LE IMPORTAZIONI DEL NOSTRO GAS O VI SARANNO TARIFFE!’
Donald Trump, presidente eletto degli Stati Uniti, ha avvertito l’Unione Europea di aumentare significativamente le importazioni di petrolio e gas dagli USA, altrimenti affronterà tariffe commerciali. Questo messaggio, pubblicato su Truth Social, riflette la strategia di Trump di utilizzare il potere energetico per ridurre il deficit commerciale con l’Europa e rilanciare la produzione domestica di energia. Trump ha dichiarato che l’UE deve colmare il suo enorme deficit commerciale con gli Stati Uniti acquistando in grande quantità petrolio e gas americani, altrimenti verranno imposte tariffe su tutti i prodotti. Questa dichiarazione evidenzia la visione economica e geopolitica di Trump, volta a rafforzare il dominio americano sulle dinamiche energetiche globali…
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L’Arkansas (USA) vuole ritenere penalmente responsabili i dirigenti farmaceutici per i danni causati dai vaccini
I legislatori dell’Arkansas stanno valutando una proposta di legge che potrebbe infrangere lo scudo di responsabilità federale dell’industria farmaceutica per i danni da vaccino, ritenendo i dirigenti aziendali penalmente responsabili per i “danni da vaccino ” se hanno nascosto prove di rischi associati a un vaccino che ha successivamente ferito gravemente o ucciso il destinatario…
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Il caso Sala/Abedini, clamoroso esempio di servilismo
E’ il caso diplomatico del momento per l’Italia. Oggi sia La Repubblica che il Corriere della Sera gli dedicano il titolo principale, che però descrive solo il 50% della situazione creatasi tra Italia e Iran; è una tecnica che è il marchio di fabbrica del mainstream. Manca infatti il terzo attore, guarda caso come sempre quello iniziatore: gli Stati Uniti. Un ingegnere svizzero-iraniano, Mohammad Abedini, è stato arrestato su disposizione degli Stati Uniti mentre era in transito alla Malpensa diretto a Istanbul, con l’accusa di avere aiutato Teheran a costruire alcuni droni. Per ritorsione, l’Iran ha arrestato una giornalista italiana, Cecilia Sala, arresto finalizzato allo scambio di detenuti. Nostri ospiti oggi in trasmissione il giornalista SALVO ARDIZZONE, collaboratore della rivista “Italicum”, attivista, autore della rubrica “Il Filo Rosso” riservata ai nostri abbonati alla piattaforma www.ivdp.it e ALBERTO BRADANINI già ambasciatore dell’Italia a Teheran e a Pechino, presidente del Centro Studi sulla Cina Contemporane.
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È Abedini ad essere trattato come una bestia
Alessandro Orsini. A coloro che dicono che l’Italia è moralmente e giuridicamente superiore all’Iran ricordo che, dopo tre settimane, Abedini si trova in carcere senza accuse. Gli Stati Uniti non hanno ancora inviato ai magistrati italiani la documentazione con le prove a carico di Abedini. I giornalisti che mi attaccano dicendo che le prove contro Abedini sono “precise e circostanziate” affermano il falso. Aggiungo che, quando Abedini è stato arrestato, il governo Meloni ha trattato Abedini come un animale, sbattuto senza accuse nel carcere peggiore di tutti per lui, il carcere di Rossano Calabro, pieno di terroristi sunniti nemici di Abedini, che, invece, è sciita…
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“Eccellenza” e liberazione
Temo che la madre di Cecilia Sala abbia fatto più danni che altro. Chiedendo al governo di fare di tutto per liberare la figlia e aggiungendo che occorre il massimo impegno perché Cecilia sarebbe “un’eccellenza”, in un paese che sembra celebrare solo prosciutti e cotechini, ha espresso un concetto estremamente classista…
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Massimo Mazzucco. Cari dottori la colpa è nel vostro silenzio
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BENVENUTI IN UNA NUOVA ERA.
STRATEGIA DELLA TENSIONE E DEL CAOS: RESTATE A CASA E NIENTE GAS, TRA DEPRESSIONE E RASSEGNAZIONE.
Con Riccardo Rocchesso, Paolo Borgognone e Franco Fracassi.
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Bollette luce e gas, aumento nel 2025 fino a 365€ in più per famiglia dopo stop Kiev a gas russo verso l’Europa
Le bollette di luce e gas vedranno un aumento sostanziale nel 2025. Fino a 365 euro in più a famiglia dopo che Kiev ha interrotto il flusso di gas russo verso l’Europa. L’Ucraina non ha rinnovato l’accordo quinquennale tra Gazprom e la società nazionale Naftogaz, ragion per cui si è fermato il transito. Una mossa che oltre a rappresentare una svolta storica, dipinge una situazione difficile per le famiglie per il nuovo anno. Secondo le stime di Nomisma Energia si prevedono rincari fino al 30%, circa 365 euro in più a famiglia l’anno tra luce e gas….
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Zelensky chiude il gas e i fottuti siamo noi
Come preannunciato, dal 1° gennaio l’Ucraina ha interrotto il transito di gas russo verso l’Europa. L’Ucraina perderà così 800 milioni di euro annuali (che corrispondevano ai diritti di transito), mentre la Russia dovrebbe rinunciare ad un fatturato complessivo di circa 5 milardi annui, che corrisponderanno alle mancate vendite in Europa. I paesi più colpiti da questa mossa saranno Austria, Ungheria e Slovacchia, ma gli effetti di questa decisione si faranno sentire in tutto il continente (già da noi si parla di un aumento a breve del prezzo del gas)…
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Questo criminale, che ha mandato a morire 600.000 suoi connazionali per far piacere agli USA e alla NATO suoi burattinai, ha deciso di metterci al freddo e spaccia questo suo morso alla mano europea che lo sfama come una vittoria occidentale nella “guerra contro Putin”. Balle! Zelensky, mettendo al freddo la UE, fa un danno all’Europa collaborazionista e un piacere agli americani suoi padroni. Adesso saremo costretti ad approvvigionarci esclusivamente del gas liquido americano, che il mainstream ha la faccia tosta di chiamare “gas della libertà”. Il gas liquido Made in USA costa tre volte tanto il gas russo e comporterà rincari di 365 euro l’anno alle bollette di tutti noi. Gli USA ringraziano e la UE che si taglia i coglioni ogni giorno sostenendo guerre kamikaze volute dagli yankee per distruggerla e ridurla a terra di saccheggio per i loro interessi, pagherà un’altra volta il prezzo salatissimo della sua sudditanza. “Avanti fino alla Vittoria!”, strillano i sottoni degli americani che ci governano…
Paolo Borgognone, storico
Grazie a Zelensky rischiamo una stangata in bolletta del 30% che manderà in crisi milioni di italiani e darebbe il colpo di grazia al nostro settore industriale. Ci stanno economicamente uccidendo per Maastricht su ordine di Washington.
Gilberto Trombetta, economista
La guerra del gas!
Matteo Saudino
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Alessandro Orsini. Italia schiava della Cia da Abu Omar ad Abedini
Un accademico svizzero-iraniano, Mohammad Abedini Najafabadi, è stato arrestato in transito a Malpensa su mandato americano mentre si dirigeva a Istanbul con l’accusa di avere aiutato Teheran a costruire alcuni droni. Per ritorsione, l’Iran ha arrestato una giornalista italiana per uno scambio di detenuti. Sentiamo dire che l’Iran agisce in questo modo perché è l’incarnazione del Male universale. La realtà è diversa…
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I medici del mondo boicottino Israele: l’appello della Relatrice ONU Francesca Albanese
Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite per la Palestina, ha invitato i professionisti medici di tutto il mondo a interrompere ogni collaborazione con Israele in risposta alla distruzione del sistema sanitario di Gaza. «Esorto i professionisti medici a livello globale a rompere tutti i legami con Israele come gesto concreto per condannare fermamente la distruzione totale del sistema sanitario palestinese a Gaza, una componente chiave del genocidio in corso perpetrato da Israele», ha dichiarato Albanese sulla piattaforma X.. L’appello di Albanese arriva in uno dei momenti più bui per il sistema sanitario gazawi, che sta venendo colpito sempre più duramente: soltanto nell’ultima settimana, sei neonati palestinesi sono morti di ipotermia nella Striscia a causa della mancanza di strutture sanitarie. L’esercito israeliano sta attaccando senza sconti il sistema sanitario della Striscia di Gaza….
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Il vero discorso di fine anno 2024 di mattarella
Matteo Brandi
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TRUMP INSISTE PER LA GROENLANDIA. E LA DANIMARCA SI PREPARA ALLA GUERRA..CONTRO MOSCA
Persino Tajani, paragonato a qualche suo collega europeo, può essere scambiato per un buon ministro degli esteri. Beh, buono magari no, ma meno peggio. Soprattutto rispetto al genio che guida il governo in Danimarca. A cui, in teoria, fa capo la Groenlandia. E Trump ha già dichiarato che intende annettersela, fregandosene del diritto internazionale e, soprattutto, del volere degli abitanti dell’immensa isola. Cosa contano gli abitanti di fronte alle armi statunitensi?
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Trump vuole la Groenlandia per schierare missili a medio raggio puntati contro la Russia
Per chi sperava che Donald porterà la pace con Mosca
Già nel 1946, l’amministrazione americana Harry Truman dichiarò che l’isola era “essenziale per la sicurezza degli Stati Uniti” per contrastare la crescente minaccia sovietica, e offrì alla Danimarca 100 milioni di dollari per acquistarla. Ma la prima volta che le autorità americane presero in considerazione l’idea di acquisire la Groenlandia dalla Danimarca insieme all’Alaska dalla Russia risale al 1867. Per la Russia, l’attuazione dei piani di Trump riguardo alla Groenlandia avrà conseguenze militari. L’isola, che già oggi ospita la base di Thule, diventerà la più grande base militare USA con bombardieri strategici e aerei P-8A Poseidon per monitorare i sottomarini russi… L’interesse degli Stati Uniti per la Groenlandia è di natura strategica a prescindere dalle dichiarazioni di Trump. Dopo tutto, è qui che il Comando di Difesa Aerospaziale del Nord America intende rilevare e intercettare i missili russi in caso di Terza Guerra Mondiale. (Blondet, 30/12/2024)
Il caso Cecilia Sala spiegato bene: quel che non vi dicono…
Diego Fusaro
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UNA FACCIA…
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MA PER NOI NON E’ COSI’ MENTRE IL GOVERNO SI SDRAIA A PIEDI DELLE BANCHE.
Il 2024 è stato l’anno record per i profitti delle banche italiane
Trova conferma il trend di crescita delle banche italiane, che nel 2024 hanno registrato profitti senza precedenti. Malgrado i saldi finali dell’anno saranno resi noti solo all’inizio di febbraio 2025, i dati relativi ai primi nove mesi parlano chiaro: nel 2024, le cinque maggiori banche italiane (Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco BPM, BPER, MPS) supereranno gli utili netti dell’anno precedente, raggiungendo nuovi livelli record. È interessante sottolineare come, secondo un rapporto dell’Ufficio Studi e Ricerche FISAC CGIL, nel primo semestre del 2023 le sette principali banche italiane (le precedenti cinque, più Credem e Popolare di Sondrio) abbiano registrato profitti raddoppiati rispetto allo stesso periodo del 2022….
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Romano Prodi fa una rivelazione choc su Putin! Da non credere…
Diego Fusaro
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Come la manipolazione di massa opera in noi
Martino Nicoletti spiega come funzionino le tecniche di manipolazione di massa, come agiscano in noi e come sia possibile “smascherarle” e neutralizzarne gli effetti attraverso l’ascolto di sé. MARTINO NICOLETTI antropologo, scrittore e life coach. Già docente universitario e con un percorso di venticinque anni di ricerca in Asia. La sua attività professionale principale è l’accompagnamento di giovani e adulti nei momenti di crisi e nelle scelte fondamentali della vita, come anche nella riscoperta e valorizzazione del proprio potenziale profondo attraverso l’impiego del corpo, delle emozioni e dell’introspezione guidata.
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LA TERZA GUERRA MONDIALE: IL GRANDE PIANO PER LA DITTATURA GLOBALE
Da mesi avverto che ciò che stiamo vivendo non è altro che un tassello di un progetto molto più ampio e inquietante. La cosiddetta “terza guerra mondiale” non è una guerra tradizionale tra stati, ma un conflitto subdolo, lanciato contro ogni singolo cittadino del mondo. È iniziata nel 2020 con la “pandemia”, un evento orchestrato ad arte per instillare paura, dividere la popolazione e implementare strumenti di controllo senza precedenti. L’obiettivo finale? Creare un unico governo mondiale, una dittatura globale mascherata da “soluzione ai problemi planetari”…
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