Poche cattedrali di canti e oro,
molte cappelle di fango ed assi.
Pochi ricchi addestrati all’indifferenza,
molti poveri esperti in passione condivisa.
Pochi letterati calcolatori e prudenti,
molti semplici che sanno di fede e di speranza.
Pochi dottori molto sicuri della loro dottrina,
molti testimoni che ascoltano la verità.
Poco potere di farisei e sacerdoti di carriera,
molto servizio umile ai fratelli più piccoli.
Pochi progetti di dollari e marchi,
molti lavoretti di sudore e canto.
Poche cerimonie in palazzi e caserme,
molte feste in villaggi e quartieri marginali.
Poche benedizioni di armi, banche e governi,
molte marce per la pace, la giustizia e la libertà.
Poco timore del Dio del castigo e della morte,
molto rispetto per il Dio dell’amore e della vita.
Poco culto di spalle al popolo
al Cristo re eterno nell’alto dei cieli.
Molto amore e fedeltà al Gesù di Maria,
Compagno, Profeta, Figlio del Padre.
Poco, sempre meno, molto, sempre più.
Ronaldo Muñoz, teologo cileno, in “La Chiesa che amo” 2007