La questione dei beni comuni è la cartina di tornasole dello stato di salute di una democrazia. Dove non c’è altra legge al di fuori di quella del mercato non c’è posto per i beni comuni, quei beni condivisi che appartengono all’umanità. (…) L’idea neoliberista che il movente essenziale dell’essere umano sia solo quello di massimizzare piaceri, comfort e proprietà, in una parola utilità, è ideologia pura, contraddetta dai fatti. L’ homo non è solo oeconomicus e le relazioni tra individui non sono solo mercantili. (…) Oggi una delle reazioni alle diseguaglianze economiche è proprio quella di scambi gratuiti e di servizi pubblici. Ma solo la costruzione di una nuova etica può rendere possibile la società del Convivialismo. Una passione quasi religiosa, uno slancio delle coscienze come quelli che stavano dietro la nascita del liberalismo o del socialismo. Senza sogni collettivi e grandi ideali il nuovo non avanza.
Alain Caillé, fondatore, assieme a Serge Latouche, del MAUSS, il movimento antiutilitarista