Le Florentin», soprannome attribuitogli dalla stampa francese per sottolineare una certa spregiudicatezza nell’uso delle leve del potere. Del resto, lo stesso presidente francese si dichiarò ammiratore e lettore di Niccolò Machiavelli, oltre che del Rinascimento italiano. Agli inizi del Novecento era stato, invece, Benedetto Croce a ragionare sul complesso rapporto fra potere, etica e politica, affermando che nel governo della cosa pubblica l’etica è data dall’efficienza nel conseguire l’interesse collettivo e non dall’adesione ad astratte formule moralistiche. Si tratta di una linea di pensiero di cui Machiavelli (insieme a Dante, l’autore italiano più universale) è certamente il capostipite, seguito da Hobbes, Locke, Weber. Tutto ciò, naturalmente, non significa venir meno, e Croce lo chiarisce bene, ai principi di un’etica collettiva e soprattutto dell’onestà personale.
Il complesso tema del potere, del suo stile e della sua sostanza torna nell’attualità politica italiana attraverso il saggio conversazione di Luigi Bisignani e Paolo Madron, I potenti al tempo di Renzi, già coautori di un altro fortunato libro. Una sorta di manuale della nuova stagione italiana che si è aperta con l’ascesa di Matteo Renzi a palazzo Chigi. Pagine scorrevoli, ricche di aneddoti, retroscena, rivelazioni, profili biografici, gossip, allusioni, che vanno oltre la cronaca dei fatti conosciuta dai giornali. E se è vero che a volte i dettagli, i particolari apparentemente irrilevanti, precisano meglio i fatti, qui ce ne sono molti che meritano di essere conosciuti.
Matteo Renzi, piaccia o meno, ha ridefinito in breve tempo le categorie della politica italiana, negli schieramenti e nel linguaggio. Per un ventennio l’Italia ha vissuto nello schema berlusconismo versus antiberlusconismo, ora questo mondo è stato inesorabilmente rottamato. «Figlio perfetto dell’era post berlusconiana. Uno che ha capito che la politica è ritmo e comunicazione», secondo la definizione che ne danno gli autori Bisignani e Madron. Con il nuovo premier si è fatta avanti una nuova generazione di protagonisti, soprattutto toscani, ribattezzati dalle cronache come “giglio magico” e dietro di loro una tela più ampia di relazioni che avvolge imprenditoria, apparato dello Stato, militari, manager pubblici, banchieri. Gli autori ne descrivono ambizioni, abitudini, provenienze, un mondo nuovo, apparentemente difficile da inquadrare nelle categorie che ci venivano dal Novecento. Un affresco neorinascimentale dove Renzi a tratti appare come il nuovo Valentino, Cesare Borgia, il principe in cui Machiavelli aveva riposto le speranze dell’Italia.
Ma questo tempo è anche il racconto del tramonto di Berlusconi, dell’assenza di una credibile alternativa politica, dell’ascesa dell’altro Matteo, il leghista Salvini, di Papa Bergoglio e dei nuovi equilibri in Vaticano. Tutto in un contesto globale gravido di incertezze, geopolitiche ed economiche, all’interno del quale occorrerebbe definire ruolo e missione dell’Italia. A leggere il racconto di questa nuova stagione di potenti si ha l’impressione che dietro la moderna estetica e i volti decisamente più giovani ci sia quella vecchia prassi italiana di una politica giocata ancora sulla furbizia, sui trasformismi, sul potere fine a sé stesso, slegata dalle visioni ideali. Non necessariamente il nuovo è un valore se non è accompagnato da sostanza.
Gli esiti della stagione in atto sono ancora tutti da verificare. Sta di fatto che la politica non può essere solo amministrazione, deve avere un contenuto, essere la realizzazione di una visione di società, di una dimensione culturale. Bisignani e Madron fanno cronaca. Oltre il potere, inteso come palazzo, ci sono gli italiani, in una delle più drammatiche crisi economiche della storia nazionale, il futuro negato delle nuove generazioni, le aspirazioni di un Paese che vuole rimettersi in cammino. E ci sono soprattutto i principi di libertà e di democrazia ai quali non bisogna mai abiurare.
Gennaro Sangiuliano Il Sole Domenica 10.5.15
Luigi Bisignani, Paolo Madron, I potenti ai tempi di Renzi , ed. Chiarelettere, € 15,00