Continueremo dunque a cercare la salvezza nel mutare gli ordinamenti costituzionali, mentre la radice del male è altrove: l’ignoranza politica della classe dirigente italiana, intendendo per classe dirigente i giornalisti, gli alti funzionari civili e militari, i candidati alla Camera, gli eletti, i senatori, gli organizzatori, le persone influenti. Questo è lo spaventoso malanno dell’Italia. E non si rimedia cambiando la legge elettorale!
… Un democratico può essere un conservatore in un Paese formato di istituzioni democratiche, contro l’opera di partiti che vogliono modificare quelle istituzioni in senso antidemocratico.
Gaetano Salvemini (1873- 1957), lettera a Giuseppe Donati, 22 novembre 1922
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