La vita non è data all’uomo perché la sfrutti gratuitamente a proprio vantaggio: la vita e un insieme di facoltà di che Dio c’investiva, onde abilitarci a adempiere, per noi e pei nostri fratelli, il debito nostro verso il fine del comune progresso.
Chi spende i giorni del viver suo solo pe’ suoi piaceri, chi non segue altra legge da quella in fuori delle proprie passioni – in una parola l’uomo egoista, nelle sue diverse e tutte misere forme – usurpa un posto che non gli compete nell’umana famiglia; vien meno al patto che distingue l’uomo dal bruto, il patto che tutti ci stringe a svolgere in noi stessi e altrui l’educazione e l’opera della vita, secondo gli intenti ideali a questa proposti dalle eterne norme del Vero, del Buono, del Giusto.
Aurelio Saffi (1819- 1890), Patriota Risorgimentale, Triumviro della Repubblica Romana del 1849
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