“La Repubblica è principio d’amore, di maggiore incivilimento, di progresso fraterno con tutti e per tutti, di miglioramento morale, intellettuale, economico per l’universalità dei cittadini… vittoria…del principio del bene su quello del male, del diritto comune sull’arbitrio dei pochi, della santa eguaglianza che Dio decretava a tutte le anime sul privilegio e sul dispotismo”. Proclama del TRIUMVIRATO ( Mazzini, Armellini e Saffi), 5 aprile 1849.
Quasi mille uomini, donne e ragazzi morirono a Roma e altrove per difendere quella Repubblica, quell’idea di Repubblica da cui, nel grande sogno di Mazzini e di Garibaldi, doveva nascere un’Unità d’Italia ben diversa da quella che avverrà. Quegli uomini, quelle donne e quei ragazzi morirono combattendo fino al 30 giugno 1849 quando la Repubblica dovette arrendersi all’oscurantismo e ai suoi eserciti.
Ora quegli uomini, quelle donne e quei ragazzi “dormono” lì, sulla collina intorno alla tomba di uno di loro, di un ragazzo come molti di loro: Goffredo Mameli. “Dormono” all’interno del Mausoleo Ossario Garibaldino sulla Collina del Gianicolo. Essi non sono il passato. Essi sono il futuro che ancora dobbiamo realizzare nella nostra povera Italia di oggi.
Il nostro amico Enrico ha portato, giovedì 27 giugno 2019, la Rosa del Gruppo Laico di Ricerca davanti alle loro tombe, lasciando un bellissimo messaggio per tutti coloro che andranno in quel luogo. E per voi che lo leggete attraverso la Rete…
Articoli che vi raccomandiamo di leggere:
La donna che pugnò come uomo: COLOMBA ANTONIETTI.
Il soldato dall'esempio efficace: LUCIANO MANARA
La nostra Rosa sul Gianicolo (2023)