Il progetto di regime sanitario per condurre verso la dittatura digitale e una società del controllo non riguarda solo l’Italia ma tutto il mondo. Il progetto di una “nuova normalità” all’interno di futuri “stati terapeutici” non riguarda solo l’Italia ma tutto il mondo. E in questi progetti il ruolo dei media per propagandare il pensiero unico sul virus e la conseguente paura permanente è fondamentale. Ma c’è (e ci deve essere) “chi resiste” e non si adegua! (GLR)
Mascherine all’aperto? Follia! Intervista al Dott. Stefano Montanari, nanopatologo
Vedi e ascolta: https://www.youtube.com/watch?v=QDzLgEcbpRo
22/9/2020
Il terrore oramai governa il Paese
Ieri mattina il ministero dello Sviluppo economico è stato completamente evacuato in fretta e in furia. C’era forse una bomba, una minaccia di attacco terroristico, il pericolo di un crollo strutturale? Niente di tutto questo. Per svuotare il grande edificio burocratico è bastata la positività al Covid-19 di un dipendente, peraltro già a casa da qualche giorno come misura precauzionale. Ora, dato che i demenziali protocolli elaborati dal Comitato tecnico scientifico prevedono anche la completa sanificazione di tutti i relativi locali, ci vorranno almeno due giorni prima di riprendere la normale attività.
A questo proposito, interpellato in diretta da una sconcertata Myrta Merlino, il professor Matteo Bassetti ha così commentato: “Il Sars-Cov-2 non è l’Ebola, questi sono estremismi, se lo facessimo nel nostro ospedale (Il San Martino di Genova), lo evacueremmo tutte le mattine. Sono esagerazioni che portano la popolazione ad avere terrore di questo virus, che è sbagliatissimo”.
Non solo, mi permetto di aggiungere, mantenendo questa folle linea prudenziale, che ha di fatto paralizzato gran parte della funzionalità del settore pubblico, i suoi costi diretti e indiretti saranno altissimi, andando ad aggravare ulteriormente una situazione del sistema Paese già piuttosto drammatica.
Inoltre, pur condividendo pienamente lo sconcerto della conduttrice de L’aria che tira, non possiamo non rilevare pure in questa stimata professionista la medesima contraddizione che caratterizza molti suoi colleghi in questi tempi di pandemia.
Infatti, poco prima di affrontare il grottesco caso del Mise, la Merlino aveva dato ampio risalto al tema dei contagi, come se questi ultimi rappresentassero la malattia grave.
Ebbene, se per pure ragioni di audience si continua ad indugiare su questo devastante equivoco, quando i numeri ci dicono che la stragrande maggioranza dei soggetti infetti lo sono senza sintomi, non si può poi cadere dal pero se per un positivo si sgombera d’emblée uno dei più grandi ministeri dello Stato italiano.
Sul piano delle ridicolaggini autolesionistiche l’enfasi giornalistica sui contagi, che genera una paura ingiustificata, non è certamente da meno rispetto al “si salvi chi può” rivolto ai suoi dipendenti dal ministro grillino Stefano Patuanelli.
Ma al di là di tutto, questo ennesimo episodio di ordinaria follia sanitaria dimostra ancora una volta, se ce ne fosse ancora bisogno, che il terrore governa da troppo tempo questo disgraziato Paese.
Claudio Romiti L’Opinione 25/9/2020
ANNO I DEL REGIME SANITARIO
Uno che si “sente in pericolo” permanente ( vuoi per la situazione economica o il virus) non potrà mai essere un uomo/donna libero e ragionante. Appunto… (GLR)
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