Oggi proponiamo a tutti noi quattro video per poter riascoltare più volte ciò che ci viene proposto. E la domanda che il filosofo Agamben ha posto nell’immagine qui sopra aleggia su tutto: Come è possibile che…? ( vedi: Considerazioni al tempo del regime sanitario (11). Si sta facendo notte...)
Com’è possibile che ci facciamo calpestare come uomini/donne, come cittadini, come esseri pensanti? Com’è possibile che siamo così paurosi, manipolabili, condizionabili, manovrabili, maneggiabili? Ma quanto è imperfetta la nostra natura umana, proprio come la storia ci mostra, non solo oggi? Ci siamo mai fermati a riflettere su questo, su cosa siamo veramente con tutta la nostra prosopopea di esseri superiori agli animali che vanno su Marte?
Occorrerebbe farlo e ciò ci farebbe capire tante cose del progetto criminale chiamato Grande Reset ( vedi articoli a questo link: https://www.gruppolaico.it/category/rassegna-stampa/emergenza-rassegna-stampa/ ) e perchè ci ridurrà proprio come Orwell immaginò insieme ad Huxley e come Pasolini descrisse disegnando profeticamente il nostro futuro di calpestati dal potere. (GLR)
L’ultima intervista a George Orwell: (su 1984, futuro, dittatura)
In questa breve porzione dell’intervista del 1949 George Orwell (1903- 1950), grande scrittore britannico, sintetizza ciò che lui prevedeva come futuro distopico dell’umanità e che era il contenuto del suo capolavoro 1984, pubblicato proprio nel 1949. Insieme ad Aldous Huxley (1894- 1963, altro grande scrittore britannico che pubblica il suo capolavoro distopico Il mondo nuovo nel 1932) è uno dei principali autori per comprendere l’epoca che stiamo vivendo oggi sotto l’ombra criminale del Grande Reset.
Pubblicato da Razza Estinta, canale youTube, il 22/1/2021.
Vedi e ascolta: https://www.youtube.com/watch?v=bLGTlOyKdB0&feature=youtu.be
L’intervento che segue di questa coraggiosa operatrice scolastica ( nel nostro sito ci sono altri suoi interventi, vedi: Scuola: salviamo i bambini! (3) Scuola di sottomissione) denuncia come la visione distopica e tragica di Orwell si sta realizzando nelle nostre scuole al tempo del Grande Reset. Lo stivale sui bambini, i nostri bambini. (GLR)
“GOVERNO, SEI COLPEVOLE CON DOLO”
Il durissimo sfogo di Solange Hutter alla Camera dei deputati
“Una scuola per la Costituzione”: questa è la proposta presentata il 10 febbraio presso la Camera dei Deputati da Solange Hutter, preside dimessa dal pubblico impiego come segno di ribellione nei confronti delle iniziative del Governo in ambito scolastico. Nel corso delle conferenza stampa Hutter ha espresso la sua visione su un’istruzione che ormai “contribuisce alla deriva del popolo italiano”.
“Questa è una vera e propria vessazione che io qui davanti a tutti gli italiani denuncio. Il mio discorso è dedicato a tutti i nostri ragazzi, vessati e mortificati da un Governo infame. Sono qui a difesa dei nostri giovani, molti dei quali ogni giorno stanno decidendo di arrendersi, di gettare la spugna, di rinunciare alla loro vita. Avete creato un deserto attorno alle nostre vite. Un deserto buio e infinito dove annegano i sogni dei nostri figli. Siete colpevoli, colpevoli con dolo“.
Vedi e ascolta: https://www.youtube.com/watch?v=WOZQAF_fwUo&feature=youtu.be
14/2/2021
Scienziati, medici, economisti, artisti, intellettuali non allineati al racconto ufficiale sul covid sono molto numerosi ma ad essi non è dato spazio sui giornaloni e sui media ufficiali secondo il buon stile della censura propria di ogni dittatura e soprattutto della dittatura incipiente del Grande Reset. Molte di queste voci “eretiche” sono sul nostro sito e in vari social e necessitano di ricerca ed impegno per ascoltarle. Ecco la straordinaria riflessione del poeta Marco Guzzi per la nostra salute mentale e psichica. Intanto i covidioti si nutrano pure dei burioni, dei crisanti, dei galli, dei mentana, ecc. e si facciano calpestare (GLR)
Marco Guzzi: menti lucide e nervi d’acciaio
CONTRO CANTO – IL CONTAGIO DELLE IDEE: THE GREAT RESET. Il primo think show del buon pensiero e dell’azione etica. Con Mariano Bizzarri, scienziato, Guido Grossi, economista, Marco Guzzi, poeta, Gianluca Marletta, scrittore. Video trasmesso in diretta venerdì 6 novembre 2020 (parziale, ndr).
“Tutto ciò che non è essenziale a breve andrà tolto”, dice Massimo Galli, primario di Malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano e uno dei famigerati membri del comitato tecnico scientifico che tormenta le nostre esistenze. “Il tenore di vita degli americani non è negoziabile”. Diceva Ronald Reagan negli anni ’80.
Ma ora siamo in stato di emergenza. E’ finita la società dell’abbondanza, la crescita infinita, senza che però sia ancora avvenuto un cambio di valori, di priorità, di civiltà. Così la politica è costretta, dalla crudezza della crisi, a prendere decisioni in uno stato di emergenza, appunto, ma senza avere più i binari della tradizione su cui correre.
Per questo le decisioni molto spesso sono irresponsabili.
Essendo venute meno le basi istituzionali su cui si fondava la società del finto benessere, le decisioni sono come librate nel vuoto, private dalla capacità di incidere su coloro che ne sono i destinatari; irresponsabili in quanto i decisori non sono in grado di misurare i loro effetti su un contesto che per definizione non conoscono e di prevedere le reazioni del popolo.
Tutto lo scenario del XXesimo secolo è stato smantellato ed è in atto una transizione verso una nuova commedia che non sarà più soltanto umana, come diceva lo scrittore francese Honorè de Balzac (1799- 1850), perché dai molti segnali che essa emette sembra configurare una condizione disumana, in cui aumenta il pericolo.
Ecco cosa significa stato di emergenza: stato di pericolo, cambiamento di fase. Di fatto la crisi in atto è molto più grave di quello che pensiamo. Non sono in ballo solo i diritti. E’ in gioco la nostra sopravvivenza umana: o si vive o si muore.
Perché il lavoro, il cibo, la cultura, i beni essenziali non saranno più garantiti. Da nessuno. E purtroppo siamo caduti nella trappola già preparata da tempo dai padroni universali, perché in assenza di una teoria della crisi, pensando che il nostro modo di vivere non fosse negoziabile, abbiamo contribuito inconsapevolmente a preparare la guerra contro noi stessi.
Ma noi non vogliamo essere catastrofisti e vogliamo provare a costruire un mondo nuovo, fatto di educazione, garbo, rispetto, gentilezza, saggezza, poesia e conoscenza. Un luogo finora solo agognato, in cui ritrovare il tempo dell’Uomo e le risposte del nostro spirito come della Natura che non intende più essere comprata.
Vedi e ascolta: https://www.youtube.com/watch?v=OX2lZxKcw5I&feature=emb_title
6/11/2020
Un forte contributo di riflessione che proviene dal mondo buddista italiano come opposizione e resistenza al mondo distopico che si sta realizzando proprio come Orwell aveva “laicamente” profetizzato. Un’opposizione a quello stivale… (GLR)
Una meditazione buddista urgente.
COVID E VACCINI: ANCHE I BUDDISTI SI “INCAZZANO”
Un video degno di essere portato all’attenzione della cronaca. Probabilmente, queste parole i cattolici avrebbero voluto sentirle proferire dal Pontefice, che invece sta avallando ogni scelta governativa.
Rev. Bhante Dhammasila, monaco buddista di tradizione zen (al secolo dr. Silvio Strano: ha studiato, insegnato e svolto attività di ricerca in varie Università italiane, tedesche e spagnole. Possiede complessivamente nove titoli accademici).
Vedi e ascolta: https://www.youtube.com/watch?v=ds_9Dgj-weU&feature=share
20/2/2021
ANNO II DEL REGIME SANITARIO
Per approfondire le riflessioni proposte cliccate sui “tag” che trovate in fondo a questa pagina.
In particolare leggete:
Com'è potuto avvenire che un intero paese...
Sapevano tutto! E noi ci fidiamo ancora di questi.
Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (16). La tenaglia propaganda-censura del regime sanitario.
Considerazioni al tempo del regime sanitario (13). Il filosofo Agamben e il tradimento della scienza
Considerazioni al tempo del regime sanitario (10). Meglio sudditi e senza carne che morti.
Considerazioni al tempo del regime sanitario (6). Il Grande Reset secondo un filosofo.
UMILIATI E OFFESI (2). Ci vuole così poco ad abituarci...