In un regime dittatoriale sanitario come questo il covidiota servile soggiace silente ad ogni manipolazione e vessazione da parte dei governucoli ( legati al progetto criminale globale chiamato Grande Reset) mentre l’uomo/donna che ha conservato un po’ di dignità e senso critico cerca di resistere e di difendersi. D’altra parte è così in ogni dittatura, la storia lo dimostra.
La ragione principale che guida la resistenza legale alle vessazioni governative e sostiene la disubbidienza civile è il valore supremo del dettato costituzionale e dei diritti civili e sociali che ne derivano, per sè e per gli altri ( anche se incoscienti covidioti). Nessun dpcm o decreto legge del governucolo o di un presidentucolo di regione può calpestare la Costituzione, anche se è ciò che sta avvenendo dal 9/10 marzo 2020, giorno del golpe dittatoriale sanitario ( non solo per l’Italia).
Inoltre la resistenza legale e la disubbidienza civile sono radicate nella MEMORIA di quanto sangue e quanti sacrifici sono costate le libertà costituzionali. Questa MEMORIA ( non un ricordo) impedisce che si possa svendere a un draghi o a uno speranza o a uno schwab ciò che Uomini e Donne della Resistenza ci hanno donato con la loro vita.
Ma tutto questo oggi non è più di moda. Oggi è di moda la “fifa blu” ben indotta dalla propaganda del Grande Reset. Oggi è di moda solo lo squallido accartocciarsi su se stessi per paura del virus e la Costituzione è solo un accidente secondario. Poi i morti della Resistenza sono lontani e oggi ci sono invece le bare messe in mostra dai media, più di moda, quindi…
A chi invece è “fuori moda” offriamo questo articolo “legale” ( gli altri simili e tanti altri li trovate a questo link: https://www.gruppolaico.it/category/rassegna-stampa/emergenza-rassegna-stampa/ ). (GLR)
I giudici smontano le autocertificazioni: “Incostituzionali”
La libertà di movimento è ancora un valore garantito in Italia a giudicare dalla sentenza del tribunale di Milano che ha assolto un giovane di ventiquattro anni che durante il lockdown aveva sostenuto nell’autocertificazione di tornare a casa dal lavoro nonostante quel giorno non fosse di turno.
Il giovane è stato assolto dall’accusa di falso “perché il fatto non sussiste” ed è interessante leggere le motivazioni: “Un simile obbligo di riferire la verità non è previsto da alcuna norma di legge” e, anche se ci fosse, sarebbe “in palese contrasto con il diritto di difesa del singolo” previsto dalla Costituzione.
De facto viene detto che l’obbligo di compilare l’autocertificazione cozza con i diritti sanciti dalla nostra Costituzione poiché: “È evidente come non sussista alcun obbligo giuridico, per il privato che si trovi sottoposto a controllo nelle circostanze indicate, di ‘dire la verità’ sui fatti oggetto dell’autodichiarazione sottoscritta, proprio perché non è rinvenibile nel sistema una norma giuridica”.
Ma non è tutto: secondo il giudice è anche incostituzionale sanzionare penalmente “le false dichiarazioni”.
Una sentenza che arriva a pochi giorni da un pronunciamento analogo del tribunale di Reggio Emilia in cui era stata assolta una coppia che aveva esibito ai Carabinieri un’autocertificazione falsa. Secondo il Gip “il fatto non costituisce reato” poiché “ciascun imputato è stato ‘costretto’ a sottoscrivere un’autocertificazione incompatibile con lo stato di diritto del nostro Paese”.
Ciò significa che mentire nell’autocertificazione non costituisce un falso ideologico in atto pubblico poiché il Dpcm ha istituito l’obbligo di permanenza domiciliare che rappresenta una limitazione della libertà personale.
Il Dpcm, secondo il Gip, costituisce una violazione dell’articolo 13 della Costituzione che afferma “la libertà personale è inviolabile”.
Francesco Giubilei, www.nicolaporro.it 26/3/2021
I TAMPONI TRASCINATI IN TRIBUNALE: “SONO INATTENDIBILI, TROPPI FALSI POSITIVI”
MAURO SANDRI:“ CHIEDIAMO IL RICONOSCIMENTO DELL’ERRONEITÀ DEI DATI DEL TEST PCR. DATI SU CUI SI REGGE IL SISTEMA DELLE REGIONI A COLORI ED UN BUSINESS PIÙ REDDITIZIO DEI VACCINI”.
“Il 24 marzo verrà discusso, avanti il tribunale di Roma, il ricorso di urgenza per il riconoscimento dell’erroneità dei dati scaturenti dai test PCR. L’atto redatto con l’apporto di molti medici, ha l’intento di far dichiarare che anche qualora sia accertata la positività al detto test, il dato non possa essere ritenuto attendibile sia perché non sorretto da diagnosi medica sia, soprattutto, perché gli alti cicli di sviluppo in laboratorio ne pregiudicano totalmente il fondamento scientifico”.
A dichiararlo è l’avvocato Mauro Sandri in un post che è diventato virale ma che ha dato molto fastidio ragion per cui su di esso si è abbattuta la censura della piattaforma facebook. “Noi non ci fermiamo” ha commentato Sandri. E ha aggiunto: “Ci sarebbe da ridire se non ci fosse da piangere ma raggiungono il risultato opposto: amplificare all’infinito il post”.
“Nella causa in corso – spiega l’avvocato – abbiamo prodotto tabelle e referti dadi quali si ricava che i cicli di sviluppo dei test utilizzati dai laboratori italiani sono tarati ad oltre 35, addirittura un referto di un laboratorio dell’Emilia Romagna attesta che in quella regione i test si sviluppino a 40 cicli. Varrà rammentare che sopra la soglia dei 25 cicli il margine di errore è talmente elevato da pregiudicare ogni credibilità.
I falsi positivi, dovuti agli errori fino ad ora commessi negli sviluppi dei test di laboratorio,sono percentualmente elevatissimi probabilmente oltre l’80%.
Se si eliminano dai conteggi dei casi confermati di COVID-19 l’80% di quelli quotidianamente prospettati in maniera allarmistica, e tale operazione si compie ex nunc, vale a dire dal marzo 2020, cade de plano tutta la narrativa che ha sostenuto e sostiene la legislazione di emergenza.
Gli effetti sarebbero devastanti per il governo per le regioni che lo hanno utilizzato ed estremamente benefici per tutti i cittadini italiani. Cadrebbe tutta la divisione dell’Italia a colori, cadrebbe l’obbligo imposto a milioni di lavoratori di sottoporsi ad un test palesemente marginale per l’effettiva diagnosi di positività al covid 19.
Finirebbe anche il vergognoso business molto più lucroso per entità addirittura di quello dei vaccini. Un tampone ha un costo da 70 a 120 €, viene reiterato spesso su un unico soggetto più di una volta, viene fatto a tappeto su pressoché tutta la popolazione perché obbligatorio per poter accedere ai principali servizi primo tra tutti quello sanitario.
Il risultato è a portata di mano e deve essere assolutamente raggiunto. Le recenti prese di posizione di dicembre 2020 e di gennaio 2021 dell’OMS sono conclusive nel senso di confermare pienamente la nostra tesi.
Nel ricorso abbiamo contestato all’Istituto superiore di sanità, al governo e al ministro della sanità di non essersi adeguati all’indirizzo dettato dalla massima autorità sanitaria mondiale attuando un comportamento di inaudita illegittimità finalizzato a mantenere in essere un grave travisamento dei fatti.
L’India ha dichiarato la cessazione dell’emergenza proprio alla luce del ricalcolo corretto dei positivi effettuato dopo l’intervento dell’OMS. È importante – conclude Sandri – che vi sia una partecipazione corale a questa causa nella quale si può intervenire da qui al 24 marzo. Per informazioni scrivere a popolo.governo@gmail.com”.
in www.orticaweb.it 5/3/2021
TUTTO QUEL CHE IL MAINSTREAM NON TI DICE...
..te lo racconta l’Avv. Mauro Sandri.
Ti basti pensare che ieri (24/3/2021, ndr) si è svolta l’udienza della causa sui tamponi, e che, né il Ministro della Salute, nè l’Istituto Superiore di Sanità si sono costituiti a giudizio. La “fiction” volge a termine. L’emergenza sanitaria diventa una questione giuridica...
Vedi e ascolta:
https://www.facebook.com/MicheleRizziArtista/videos/469619037725727/
25/3/2021
I giudici penali fanno a pezzi i decreti emergenziali
Avvocato Edoardo Polacco
Per chi ha facebook accedete a questo link:
https://www.facebook.com/AvvocatoPolacco/videos/346857756736448
26/3/2021
La seconda parte dei video proposti dall’avvocato Fusillo che seguono la trovate a questo indirizzo: Consapevolezza e resistenza legale (11). Contro lo stato d'eccezione.. (GLR)
I consigli dell’avv. Fusillo: cosa fare quando si viene fermati (prima parte)
L’avvocato Alessandro Fusillo, cassazionista del Foro di Roma, specializzato in diritto internazionale, amministrativo e tributario, è diventato nell’ultimo mese molto popolare nel mondo dell’internet grazie ad alcuni video in cui spiega ai cittadini come comportarsi nel caso si venisse fermati dalle forze dell’ordine.
Tra i primi avvocati attivatisi per contrastare l’incostituzionalità dei DPCM, sta assistendo molti ristoratori che hanno aderito all’iniziativa #ioapro, nata su Telegram e diffusasi su tutto il territori nazionale, nonchè tantissimi cittadini che, ripudiando gli “arresti domiciliari” imposti in Italia nell’ultimo anno, hanno sfidato i DPCM e hanno agito a tutela della propria libertà di movimento e aggregazione sociale.
In attesa dell’intervista che Come don Chisciotte farà all’avv. Fusillo questa settimana, ripubblichiamo gli interessantissimi video girati dal canale LuxAlibi.
In questi video l’avv. Fusillo ed il suo intervistatore si mettono nei panni di un comune cittadino, analizzando non solo il corretto comportamento che le forze dell’ordine devo tenere, ma anche spiegando dettagliatamente come far valere i nostri diritti, tanto durante il confronto con gli agenti quanto successivamente nella fase di giudizio, nel caso si decidesse di impugnare il verbale ed agire per vie legali.
Difendersi ora: 1 – Il dialogo con le forze dell’ordine
Vedi e ascolta: https://youtu.be/uxPJuM_raqw
Difendersi ora: 2 – Tutto sul verbale
Vedi e ascolta: https://youtu.be/2U5wcOelIH8
Difendersi ora: 3 – Mascherine all’aperto
Vedi e ascolta: https://youtu.be/pjsWRSFDaDg
Difendersi ora: 4 – Gli spostamenti fra Comuni e Regioni
Vedi e ascolta: https://youtu.be/ik07tbmoa04
Difendersi ora: 5a – Le vostre domande (1 di 2)
Vedi e ascolta: https://youtu.be/IgPrcyHMVFs
Difendersi ora: 5b – Le vostre domande (2 di 2)
Vedi e ascolta: https://youtu.be/GqfwZmxVb1w
Difendersi ora: 6 – Quanto costa difendersi?
Vedi e ascolta: https://youtu.be/DdvnSJI-YD
Massimo Cascone, dottore in giurisprudenza in https://comedonchisciotte.org 23/3/2021
Le due immagini che seguono (da allargare) sono, dopo gli interventi dell’avvocato Fusillo, un ulteriore contributo su come difendersi dall’obbligo dell’uso della mascherina e su come agire se si viene fermati dalle forze dell’ordine. (GLR)
Molto importante questo breve articolo finale che offre lo spettacolo orrendo della marea di covidioti che sostengono questo regime sanitario con la loro irresponsabilità e incapacità di senso critico. Ma anche offre un grande stimolo alla disubbidienza civile per riconoscersi tra resistenti in mezzo alla “mandria”. (GLR)
La civile disobbedienza aiuta a riconoscersi
È vero, siamo in nettissima minoranza, ma in realtà siamo molti di più di quello che crediamo di essere.
Il problema, banalmente, è il conformismo di tanti. Per quieto vivere molte persone, consapevoli degli avvenimenti in corso, quotidianamente si mascherano come dei ladri ed annuiscono quando quel conoscente / parente / collega che incontrano, attacca bottone con stupidaggini sentite alla tv sulla “pandemia”.
Molti hanno timore di venire esclusi dalla propria cerchia di amicizie e si adattano alla corrente.
Poi ci sono gli indecisi, quelli che: “qualcosa non mi torna”. Costoro vengono riportati coi piedi per terra facilmente da chiunque gli dica “Eh, vedi che io ho un amico che è stato intubato, era sano!” o dal medico che lo bacchetta “vieni a farti un giro negli ospedali!”.
Altri soggetti da nascondino sono poi i tiepidi, quelli che introducono i discorsi con “io non sono negazionista eh, il virus c’è c’è c’è!”. Anche tali elementi si mimetizzano nella nebbia pandemica.
Infine ci sono quelli che negano ma che nel profondo hanno compreso che sta accadendo qualcosa di anomalo. Costoro hanno però bisogno di negarlo a se stessi. Il riconoscere la verità, li obbligherebbe ad assumersi delle responsabilità, il loro é semplice istinto di autoconservazione, preferiscono mettere in dubbio chiunque li induca al pensiero critico definendoli complottisti.
Insomma, già siamo pochi, se poi si conduce una vita ordinaria obbedendo a qualsiasi cosa, defilandosi di continuo, diviene difficile anche solo incrociarsi in mezzo alla mandria manipolata ed ipocondriaca.
La civile disobbedienza aiuta a riconoscersi.
In https://100giornidaleoni.it/ 24/ 3/ 2021
ANNO II DEL REGIME SANITARIO
Per approfondire tutto ciò che “gira” intorno a questo orrendo regime sanitario bisogna informarsi fuori dai canali ufficiali, asserviti al regime. Anche il nostro sito offre un deciso contributo di riflessione. Cliccate sui “tag” in fondo alla pagina e in particolare leggete:
Consapevolezza e resistenza legale (10). Il prezzo della liberazione da questo regime sanitario.
Considerazioni al tempo del regime sanitario (10). Meglio sudditi e senza carne che morti.
Consapevolezza e resistenza legale (4). Prove di opposizione ad un regime sanitario.
Informazione e pensiero per difendersi dal terrore di stato e dalla stupidità (3)
Considerazioni al tempo del regime sanitario (15). Tanti morti per farci morire.
I bei carri armati di una volta...
Discorso sulla dignità al tempo della "nuova normalità".