“Roma o morte!” è la frase che Giuseppe Garibaldi pronunciò quando tenne un discorso durante il raduno delle Camicie Rosse a Marsala, il 19 luglio del 1862, in cui annunciò la partenza dei volontari garibaldini dalla Sicilia per giungere a conquistare e liberare Roma dal potere papale. Purtroppo la spedizione ebbe un drammatico epilogo all’Aspromonte, in Calabria, dove il 29 agosto del 1862 le truppe del neonato regno d’italia fermarono i Garibaldini ferendo pure Garibaldi. Già l’italia cominciava ad uccidere i grandi valori del Risorgimento in ossequio a trame politiche indicibili.
Così come oggi un’italia ancora peggiore di quella del 1862, peggiore nei suoi abitanti e nei suoi governanti, sta continuando ad uccidere i valori del Risorgimento uniti a quelli della Resistenza.
Ora è un governucolo draghiano sottomesso alle trame criminali del progetto criminale globale chiamato Grande Reset ( vedi, vedi gli articoli qui: https://www.gruppolaico.it/category/rassegna-stampa/emergenza-rassegna-stampa/ ) a gridare ossessionatamente “vaccino o morte!“.
Ogni epoca ha le mete che si merita e la nostra epoca, abitata da milioni e milioni di covidioti italopitechi che non hanno altro fine nella vita che salvarsi “la pellaccia” facendosi addomesticare in modo ignobile, ha ora come meta “il vaccino salva-pellaccia” (secondo loro) e non certo il completamento della liberazione dell’italia, com’era nei sogni di Garibaldi, Mazzini e tanti tanti Patrioti/e che hanno sacrificato inutilmente ( ora purtroppo possiamo dire…) le loro vite.
Il nostro osceno governucolo draghiano con i suoi seguaci covidioti nasconde, dietro il grido “vaccino o morte!” un altro grido, quello vero, quello importante, quello definitivo: “grande reset o morte!“.
Ed in fondo è un grido che nasconde la verità: “vaccino morte” ( senza la “0″). Morte dei diritti, della cittadinanza, della Repubblica, della Costituzione, della libertà, della dignità, della Memoria del Risorgimento e della Resistenza, della salute ed integrità fisica e personale ( come tanti e tanti articoli spiegano al link sopra citato).
Il simbolo di questa tragedia, in cui Garibaldi non viene ferito ma ucciso e con lui Mazzini e i magnifici altri Patrioti/e, è il miserabile green pass emblema del nuovo apartheid verso cui sbavano i covidioti per illudersi di avere un po’ di cosiddetta libertà, libertà in mano a chi tiene il loro guinzaglio.
Gli articoli di resistenza legale che seguono sono dedicati alle nuove “Camicie Rosse” di oggi, che vogliono resistere, salvare la propria dignità, la Repubblica e la propria integrità e salute. Che anche oggi gridano “Roma o morte!” e vogliono stare con i Garibaldi, i Mazzini, i Patrioti/e e i Partigiani/e e non con draghi, speranza, schwab e bill gates. (GLR)
Non mi farò mai iniettare una sostanza sperimentale per essere accettato da una società malata! Anche sotto regime totalitario i diritti civili sono irrinunciabili. La disobbedienza civile – segno di elevata civiltà e progresso etico – è una valore universale di resistenza all’oppressione dittatoriale.
Gianni Lannes
OBBLIGO “VACCINALE PER GLI ITALIANI!
La farsa sfocia in tragedia annunciata, come già descritto e anticipato in modo documentato nell’anno 2017. Dalla democrazia incompiuta alla tecnocrazia imperante, per mano di un governicchio mascherato alle dipendenze del sistema finanziario criminale di caratura mondiale.
Rendere il siero sperimentale anticovid-19 (peraltro privo di efficacia e sicurezza) obbligatorio e discriminatorio andrebbe contro la Costituzione repubblicana in Italia e contro il diritto alla vita sana dei cittadini a partire dai bambini.
Il Belpaese, ormai privo di sovranità e indipendenza, in ossequio a Pig Pharma, ora potrebbe seguire le orme della Francia, di fatto costringendo le persone a sottoporsi all’inoculazione per accedere alle attività o addirittura prevedendo un trattamento sanitario obbligatorio.
Non c’è un interesse alla salute della collettività da tutelare: la sicurezza sanitaria è solo un pretesto di regime (senza riscontro epidemiologico) sia pure eterodiretto dal sistema di dominio globale.
Sono due le scelte che potrebbero fare a breve i telecomandati onorevoli covidioti nello Stivale. Quella di rendere il trattamento obbligatorio in modo generalizzato, oppure quella di limitarsi a raccomandarlo dietro ricatto di massa.
La vaccinazione obbligatoria può tra l’altro essere prevista dalla legge solo per alcune categorie, in modo ragionevole e con tutte le cautele che sempre vanno adottate verso i soggetti a rischio. Al contrario è possibile “prevedere la vaccinazione come un onere.
L’onerosità per il soggetto diventa un elemento che l’ordinamento può decidere di introdurre al fine di impedire il contagio rispetto a certe attività o specifici ambienti. Ovviamente anche in questo caso ci deve sempre essere una ragionevole e comprovata giustificazione alla base della scelta legislativa.
Con l’obbligo i soggetti sono tenuti a vaccinarsi indipendentemente dalle specifiche attività cui si vogliono dedicare, con l’onere la vaccinazione è imposta solo se si intende svolgere, ad esempio, una determinata attività o frequentare alcuni ambienti, come ad esempio, scuole, università, ristoranti, bar, teatri, cinema, nonché per accedere ai mezzi di trasporto pubblico
Gianni Lannes, giornalista, in http://sulatestagiannilannes.blogspot.com/ 15/7/2021
OBBLIGO “VACCINALE” IN ITALIA PER TUTTI!
Nella nuova era del covidiotismo di massa va sempre peggio per la democrazia, ma soprattutto per gli esseri umani annichiliti dalla barbarie eugenetica.
Totalitarismo telecomandato dall’estero in Italia dopo l’ubriacatura calcistica di eurolandia.
L’ennesimo diktat in spregio alla vita umana non è ancora in Gazzetta Ufficiale, ma poco ci manca. Il governicchio Draghi, dopo gli arresti domiciliari della popolazione tricolore, in spregio alla Costituzione repubblicana, appronta l’obbligo di marchiatura vaccinale per tutti, mentre i cosiddetti “vaccini” ovvero i sieri sperimentali anticovid-19 hanno già ucciso nell’Ue più di 16 mila persone, mostrando inefficacia e pericolosità.
Peraltro, le autorità tricolori nascondono i dati relativi alla presunta immunizzazione e si accingono a ricattare gli italiani sottraendo la libertà.
Il Green Pass sarà obbligatorio anche per entrare al bar, al ristorante e ovunque.
Gianni Lannes, giornalista, in http://sulatestagiannilannes.blogspot.com/ 14/7/2021
CDC incontra l’avv. Brusa – Appunti della resistenza
Intervista all’avvocato italo-francese che ha denunciato il governo e sbugiardato le menzogne a fondamento della dittatura sanitaria.
In questa puntata CDC incontra Carlo Alberto BRUSA, Avvocato al foro di Parigi dal 1994. Italo-francese, fonda nel 2020 l’associazione Réaction19 ( https://reaction19.fr/ ) che aiuta le persone multate o condannate per motivi di violazione delle norme sanitarie a difendere i propri diritti, a contestare le multe e a lottare contro la dittatura sanitaria.
Brusa ha effettuato inoltre un lavoro fondamentale sporgendo varie denunce relative all’uso delle mascherine e all’obbligo vaccinale dimostrando l’inefficacia e l’illegalità di queste misure con le operazioni Oxymètre, a difesa degli alunni dai 6 ai 18 anni, e Oxyjob, per tutelare i dipendenti dai danni causati dall’uso prolungato di mascherina facciale.
Ha dimostrato inoltre l’incompatibilità dell’insieme del quadro normativo creato dal governo francese a partire dal mese di marzo 2020 con la legislazione vigente, la Costituzione e i vari trattati internazionali.
Esiste un modo per creare un’azione legale condivisa a tutela dei diritti umani e civili calpestati dagli stati d’emergenza coatti? Cos’è davvero l’Unione Europea, se invece di farsi garante dei diritti del popolo europeo, è il cane da guardia di Soros & Co.?
L’avvocato Brusa non ha peli sulla lingua. Si unisce così alla cerchia purtroppo ancora ristretta degli uomini di legge, in Francia e negli altri paesi europei, che hanno il coraggio di schierarsi contro lo slittamento continuo dei governi occidentali verso forme dittatoriali sempre più palesi e la soppressione, giorno dopo giorno, dello stato di diritto.
Conduce Lucien Bôle-Richard. Produzione Bagony Snikett.
https://comedonchisciotte.org 30/6/2021
Intervista all’avvocato Carlo A. Brusa
Vedi e ascolta: https://www.youtube.com/watch?v=BBMIXgdvUzY
24/6/2021
Avv. Edoardo Polacco: novità giudiziare e green pass
Importantissimo contributo legale di Resistenza all’obbligo vaccinale sul sito dell’avv. Polacco. Lo trovate scorrendo molto brevemente la pagina iniziale oppure, per chi lo ha, potete seguire il suo intervento su facebook.
Vedi e ascolta in: http://www.iostoconlavvocatopolacco.it/news/
15/7/2021
Nascita del sindacato per tutelare chi non vuole vaccinarsi
Rumble — Nascita del sindacato per tutelare chi non vuole vaccinarsi, perchè il vaccino anticovid non è obbligatorio e nessuno può obbligarlo e tantomeno un datore di lavoro, ecco come aderire. E’ NATO IL SINDACATO DELL’ERETICO CONTRO L’OBBLIGO VACCINALE
. Per la Sanità
. Per la Scuola
. Per i Trasporti
. Per i Trasporti marittimi
https://www.pasqualebacco.com/
https://www.leretico.org/adesione-fisi/
http://www.fisinazionale.it/iscriviti.html
Vedi e ascolta: https://rumble.com/vjr9yb-nascita-del-sindacato-per-tutelare-chi-non-vuole-vaccinarsi.html
12/7/2021
GREEN PASS: appello e raccolta firme
Come Presidente della Società Cooperativa di Generazioni Future che dedica a Stefano Rodotà la propria azione a tutela dei beni comuni, dei diritti e delle generazioni future oltre che come giurista sento il dovere di esprimere la mia apprensione per le spericolate dichiarazioni giornalistiche rilasciate da tre ex giudici costituzionali relative alla voce, da più parti riportata, dell’introducendo obbligo del c.d. “green pass” per accedere a tutta una serie di esercizi pubblici o aperti al pubblico, secondo il c.d. “modello francese”.
Tale operazione di schedatura sanitaria di massa rende obbligatoria, nella sostanza se non nella forma, la pratica vaccinale anticovid che è ad oggi sperimentale ed i cui benefici verso terzi restano del tutto ipotetici, non potendosi perciò invocare la copertura dell’art 32 della Costituzione il quale ammette l’imposizione di un sacrificio al singolo ma solo a fronte di un beneficio collettivo certo ed anche a condizione che il sacrificio sia certamente vantaggioso, in termini di salute, anche per il singolo stesso, requisito che non può dirsi soddisfatto laddove il farmaco sia ancora in fase sperimentale (così la sentenza storica della Corte Cost. 307/90, richiamata anche dalla recente sentenza Corte Cost. 5/2018 che i tre ex giudici costituzionali dimostrano, evidentemente, di non conoscere).
A nome di Generazioni Future denunciamo la estrema e pericolosissima strumentalizzazione di principi giuridici complessi quali la proporzionalità nelle scelte politiche sanitarie o il bilanciamento tra diritti costituzionali che, inquinati da interpretazioni frutto di meri rapporti di forza, vengono utilizzati per giustificare il trasferimento di poteri di polizia in capo a soggetti del tutto privi di qualifiche.
Il bilanciamento tra i diritti coinvolti e la proporzionalità delle misure da adottare, al fine di perseguire un qualunque obiettivo in tema di salute collettiva, sono appannaggio del legislatore e della giurisdizione. Mai bisognerebbe dunque generare confusioni ricoperte di retorica giuridica che rischiano di autorizzare categorie di cittadini senza alcuna legittimazione a ergersi a depositari di scelte “giuridiche” su libertà civili inalienabili quali la mobilità sul territorio, l’accesso ai servizi e più in generale il perseguimento del pieno sviluppo della persona umana sancito dall’art. 3 Cost.
Per fortuna il Garante per la Protezione dei Dati personali ha già avuto modo di esprimersi al riguardo dichiarando il green pass costituzionalmente “irricevibile”.
Chi, avvalendosi della propria fama di giurista, si presta a legittimare un sistema che elargisce libertà fondamentali solo a condizione che si sia detentori di un “pass” e così facendo rinuncia a denunciare l’ obbrobrio costituzionale in corso, non contribuisce all’edificazione di una società giuridicamente sana, nella quale mai può spettare al controllore ferroviario, al negoziante o al poliziotto la scelta sul se far accedere o meno un libero cittadino a servizi anche essenziali.
Invito pertanto ogni collega che abbia a cuore la Costituzione e che parli pubblicamente come giurista o come costituzionalista a non utilizzare la propria visibilità mediatica per assecondare l’imposizione, di fatto, di un farmaco sperimentale come condizione di esercizio di una piena cittadinanza. Una tale imposizione di fatto o di diritto va invece respinta senza esitazione sia sul piano etico che su quello costituzionale.
Nel licenziare la presente nota comunico che ho dato mandato ai costituzionalisti dell’ Osservatorio Permanente per la Legalità Costituzionale di approfondire il tema del green pass.
Presidente Soc. Coop. Ugo Mattei
FIRMATE A QUESTO INDIRIZZO: https://generazionifuture.org/green-pass-appello-e-raccolta-firme/
Vi, ci proponiamo una sequenza del bel film Gandhi che Richard Attenborough diresse nel 1982 sulla vita del grande Mahatma indiano.
Siamo nel 1893 a Pretoria, in Sudafrica, dove un giovane Gandhi svolge il suo ufficio di avvocato in difesa dei diritti civili e sociali degli Indiani emigrati per lavoro in quel paese, parte dell’impero britannico.
Gli Indiani, insieme ai Neri, vengono oppressi da leggi vessatorie e segregazioniste inglesi e obbligati ad avere un lasciapassare ( un green pass ante litteram) per potersi muovere liberamente. Durante una manifestazione di protesta, presente anche la stampa internazionale, Gandhi coraggiosamente brucia il lasciapassare come simbolo di oppressione, d’ingiustizia, di segregazione, di apartheid.
Questa sequenza possa diventare il simbolo del coraggio di rifiutarsi di farsi vaccinare e quindi di rifiutare che la propria vita sia legata ad un ignobile green pass. Possa diventare il simbolo della Resistenza di chi ancora tiene alla dignità e alla libertà di cittadini più della “pellaccia”. Possa diventare il simbolo di trovare in questi Valori la forza di sopportare le “manganellate” del regime granderesettiano. (GLR)
LA RESISTENZA DI GANDHI IN SUDAFRICA
Dal film Gandhi di Richard Attenborough, 1982
Vedi e ascolta bene: https://www.youtube.com/watch?v=sAGPNRgQdco
ANNO II DEL REGIME SANITARIO
Per approfondire i temi proposti in questo articolo cliccate sui “tag” in fondo alla pagina, in particolare il “tag” vaccino.
V’invitiamo a leggere:
Apartheid (7). " E l'italia giocava alle carte e parlava di calcio nei bar"
Apartheid (2). Segregazione à gogo!
Pericolo vaccino (17). Passaporto per l'apartheid
Pericolo vaccino (23). Caccia aperta.
Consapevolezza e resistenza legale (13). Tutti a Norimberga!
Discorso sulla dignità al tempo della "nuova normalità".
FIRMATE CONTRO LA PROROGA DELLO STATO D’EMERGENZA. Firma qui: Petizione contro la proroga dello stato d’emergenza