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Il disegno qui sopra bene sintetizza cosa sarà il futuro “uomo” secondo la “nuova normalità“, prevista dal progetto criminale chiamato Grande Reset gestito da Big Money, Big Pharma, Big Tech, Big Agricolture e dai governucoli allineati come quello italiano.

Verrebbe da citare il titolo del capolavoro di PRIMO LEVI: Se questo è un uomo” (1947). No, questo non è più un “uomo” ma un burattino in mano a forze oscure ( ma neanche tanto) che progettano il dominio planetario, una governance globale veicolata, oggi, dal racconto mediatico di un virus presentato come la peste nera del 1346 ( quella presente nel Decamerone di Giovanni Boccaccio ( 1313- 1375) ). Un racconto che grazie alla paura, anzi, al terrore indotto attraverso i media sta creando da mesi milioni di lobotomizzati, di ipnotizzati, di “cecati” che sono il prodomo del futuro “uomo normalizzato“.

 

 

Con questi individui è già impossibile ogni discorso, ogni riflessione su ciò che sta accadendo che svii da ciò che dicono i telegiornali, dai bollettini “di guerra” e dai discorsi terroristici continui di pseudo-politici e pseudo-esperti.

La paura, la “fifa blu” ben gestite dal Grande Reset e dai governucoli ha spento ogni residuo di razionalità, di analisi critica, di ricerca di informazioni alternative ( ben censurate, tra l’altro), di costruzione di una propria idea su ciò che sta accadendo da un anno. L’opinione di questi individui è ormai quella di speranza, galli, ricciardi, crisanti, draghi e, senza che neanche lo sappiano ( e non vogliono neanche saperlo), di schawb, di bil gates, di Big Money e di Big Pharma.

La loro mascherina compulsiva, l’ossessione per il vaccino ( senza volersi informare su cos’è e cosa provocherà sulla salute nel futuro), il terrore per ogni contatto sociale e fisico, la violenza sui loro bambini imbavagliati sono il segno di quanto avanzi l’uomo/donna (?) della “nuova normalità“.



La caratteristica principale, però, dell’uomo/donna (?) già “normalizzato” o in via di “normalizzazione” è la perdita totale di ogni DIGNITA’. Se stesso e il proprio corpo sono messi a disposizione del regime sanitario dello “stato terapeutico” senza alcuna obiezione, resistenza, opposizione. Sono, questi uomini/donne (?), pronti ad ogni manipolazione fisica, ad ogni sperimentazione, ad ogni modificazione che lo “stato terapeutico” decide e deciderà: vaccinarli, chiuderli in casa, limitare i loro diritti ( di cui non sono più ormai consapevoli), mascherarli, distanziarli, impoverirli economicamente, ottunderli di paura continua tra ondate, varianti, virus volanti, repressione se non sono obbedienti. Rosolandoli a fuoco lento.

 

La parola DIGNITA‘ è scomparsa dal vocabolario di questi uomini/donne (?) in via di “normalizzazione” ( probabilmente parola già poco presente prima del tempo del covid) sommersa da una paura immensa di morire, di ammalarsi, d’infettarsi. E dicono con i fatti, più che con le parole: “ecco i nostri corpi, fatene ciò che volete, tirateli dove volete, manipolateli come volete ma aiutateci a non ammalarci perchè abbiamo negli occhi le bare che ci fate vedere continuamente. Bare che c’erano anche prima, certo e forse anche di più, ma ancora il progetto del Grande Reset non si era dispiegato e quindi ce ne fregavamo e non le vedevamo. Grazie perchè ce le fate vedere ora ed ecco i nostri corpi. Fatene ciò che volete, vi ripetiamo, perchè abbiamo una paura “fottuta”!“.

 


A questi uomini/donne (?) non interessa sapere che le case farmaceutiche (Big Pharma) s’ingrassano di soldi grazie ai loro corpi offerti, non interessa sapere che i mega ricchi si arricchiranno ancora di più attraverso la distruzione dell’economia ( Big Money), che le grandi aziende tecnologiche si preparano a digitalizzare tutta la vita ( o ciò che resta) e i loro corpi offerti (Big Tech).

A questi uomini/donne (?) non interessa nulla se non la loro “nuda vita” perchè non sanno più cos’è la DIGNITA‘, il valore supremo di ogni essere umano rimasto tale. Quella DIGNITA’ che fu la stella-guida degli uomini-donne resistenti di ogni tempo, i Santi presenti nel nostro Calendario laico dei Santi ( e di quelli, tanti, che non ci sono) che considerarono la DIGNITA’ di uomini/donne liberi da ogni tirannia, la DIGNITA‘ sorretta dai loro IDEALI, qualcosa di talmente immenso per cui valeva anche la pena morire. Altro che considerare i loro corpi vaccinabili, mascherabili, tamponabili, manipolabili a dismisura da una nuova tirannia sanitaria, espressione di potere che è diventato bio-politica.

 

 

 

E non si può sperare in una vera rivolta contro tutto ciò che sta accadendo in italia e nel mondo se prima non avviene dentro gli uomini/donne (?) in via di “normalizzazione” la rivoluzione della riscoperta della propria DIGNITA’ umana. La riscoperta che la salute (ormai la nuova religione a cui anche le chiese, le sinagoghe, le moschee, i templi si sono piegati) non è e non può essere il valore supremo per cui vivere ( come ha sempre detto un proverbio popolare tra i più ignobili: finchè c’è la salute c’è tutto!). E su questa assolutizzazione della salute, invece, preme il nuovo tirannico “stato terapeutico” con medici ed infermieri che sono allineati e complici.

La salute è importante, certo, ma se per essa, spaventati a morte dalle strategie del Grande Reset, vale svendere tutto, mente, cuore, corpo, DIGNITA’, allora questo è dis-umano, è negazione dell’umano perchè la salute è una componente dell’uomo/donna, non l’unico componente, non la componente principale, come i Santi ci hanno insegnato ( ma a chi, visto ciò che si vede…).

Cos’è un uomo/donna senza DIGNITA’? Con il suo corpo/mente in mano a orrendi politici che ne decidono ciò che vogliono senza soluzione di continuità, in mano a orrendi esperti che lo manipolano come vogliono,  in mano a nuovi orrendi padroni del mondo che lo riprogettano come vogliono attraverso un’ingegneria sociale perversa. E’ questo ancora un uomo ( parafrasando il titolo del capolavoro di Primo Levi) ?



Se gli uomini/donne (?) in via di “normalizzazione” si ponessero almeno questa domanda esclamazione “Se questo è un uomo” forse ci potrebbe essere la speranza di un recupero di DIGNITA’. Ma noi che scriviamo, nella nostra piccolezza, dubitiamo fortemente che il già “normalizzato” pronto per la “nuova normalità” si possa porre domande, perchè se lo facesse, anche con una sola domanda, con un microscopico dubbio, con una tenue perplessità vorrebbe dire che non è ancora “normalizzato”.

Solo gli uomini/donne che hanno o ritrovano la DIGNITA’ hanno il potere di far cadere questo immondo castello di carte che sta schiacciando l’esistenza, ora e nel futuro prossimo, costruito sulla paura di un virus fatto passare ad hoc per la peste nera del 1346 ( come dimostrano ampiamente i dati sui morti sui siti dell’ Istituto Superiore della Sanità o dell’OMS, con le percentuali in funzione degli abitanti, con le comparazioni con altri anni: basta leggerli!).


Ma in fondo all’uomo/donna (?) senza dignità piace essere spaventato, rassicurato, coccolato, manipolato, strapazzato, “puncicato”, lusingato, mascherato e messo nella culla-casa-lockdown da uno stato diabolico scambiato per una grande chioccia affettuosa. Poveracci!

Alla fine di questa nostra riflessione ci viene solo da dire: UOMINI, DONNE DIGNITA’!!!

Gruppo Laico di Ricerca  7/3/2021


 

Quando uno si trovava solo a vedere delle folle di decine migliaia di persone che perdevano la testa, che scandivano “du-ce du-ce “, che arrivavano fino a uno stato di isterismo, il singolo si trovava proprio sbigottito. Come faccio io a resistere a questa massa, a questa bestialità trionfante? Che cosa posso fare io, singolo?…

A poco a poco veniva di fatto di chiedersi: possibile che abbiano  tutti torto e solo io sia dalla parte della ragione? …

…e cosa potevano sperare, con la loro “azione diretta”, gli sparuti gruppi di oppositori, senza mez­zi, con scarsissimi collegamenti tra loro, quasi tutti già peco­re segnate dalla polizia? Sembrava veramente [...] che muo­vessero all’assalto del Monte Bianco armati con uno stuzzi­cadenti. Chi diceva “no” al fascismo non poteva proporsi di conseguire con la sua “azione diretta” alcun risultato immediato. Diceva no, perchè voleva testimoniare la sua fede in cui credeva: diceva no per salvare l’anima.

Ernesto Rossi (1897- 1967), Antifascista, politico, Azionista. Coautore del “Manifesto di Ventotene”.

 

Ma cos’è dunque il senso vero dell’onore? L’onore è innanzitutto un rifiuto, un rifiuto di scendere a patti con ciò che è brutto, basso, volgare, interessato, non gratuito; un rifiuto di inchinarsi dinanzi alla forza in quanto tale; dinanzi alla pace in quanto tale; dinanzi alla fortuna in quanto tale.

L’onore implica, in colui che lo porta in sé, un senso altero e risoluto del rischio, del gioco in cui si rischia di perdere la vita o di guadagnarsi la stima dei propri pari, un senso tragico del destino e al tempo stesso della dignità nella cattiva sorte e tutto ciò si affianca sovente a un grande desiderio di isolamento, a un grande rifiuto di venire a patti col mondo, col male, e una gran voglia di ritrarsi nella propria torre d’avorio…

Lucien Febvre (1878- 1956), storico francese,   testo da un corso tenuto al College de France nel 1945

 

Tra i doveri essenziali dell’uomo Kant pone quello dell’orgoglio, della Fierezza morale. Egli dice: “Non farti servo di nessuno”! E questo vuol dire: “Non subordinare la tua coscienza ai timori e alla speranza della vita inferiore: non avvilire la tua personalità piegandola servilmente dinnanzi ad altri uomini”! Soltanto chi sente in sé l’esigenza di questa dignità morale, di questa fierezza inflessibile, è un uomo nel vero senso della parola: il resto è gregge nato per servire.

Piero Martinetti (1872- 1943), filosofo e Antifascista,  1926

 

Carissima mamma,

non ti vorrei ripetere ciò che ti ho spesso scritto per rassicurarti sulle mie condizioni fisiche e morali. Vorrei, per essere proprio tranquillo, che tu non ti spaventassi o ti turbassi troppo qualunque condanna siano per darmi.

Che tu comprendessi bene, anche col sentimento, che io sono un detenuto politico e sarò un condannato politico, che non ho e non avrò mai da vergognarmi di questa situazione.

Che, in fondo, la detenzione e la condanna le ho volute io stesso, in certo modo, perché non ho mai voluto mutare le mie opinioni, per le quali sarei disposto a dare la vita e non solo a stare in prigione. Che perciò io non posso che essere tranquillo e contento di me stesso. Cara mamma, vorrei proprio abbracciarti stretta stretta perché sentissi quanto ti voglio bene e come vorrei consolarti di questo dispiacere che ti ho dato: ma non potevo fare diversamente.

La vita è cosí, molto dura, e i figli qualche volta devono dare dei grandi dolori alle loro mamme, se vogliono conservare il loro onore e la loro dignità di uomini.

Ti abbraccio teneramente.
Nino

Lettera inviata da ANTONIO GRAMSCI (1891- 1937) il 10 maggio 1928 alla madre, poco prima della sua condanna a 20 anni di reclusione, comminata dal Tribunale Speciale Fascista il 4 giugno 1928.

 

Accade talvolta di restare vivi perché qualcuno, in nome di quei princìpi, muore, per difendere chi è minacciato… la vita è certo un valore, ma non è detto sia il valore supremo; gli antichi ammonivano a non perdere, per amore della vita, per sopravvivere a ogni costo, le sue ragioni e il suo significato…. Chi vuol salvare la propria vita la perderà e chi è disposto a perderla la salverà, sta scritto nel Vangelo, testo non certo incline alle trombonate.

Claudio Magris (1939), da Livelli di guardia. Note civili (2006- 2011)

 

 

 

ANNO II DEL REGIME SANITARIO

 

 

V’invitiamo caldamente a cliccare sui “tag” alla fine di questa pagina. E a leggere gli articoli a questo link:

https://www.gruppolaico.it/category/rassegna-stampa/emergenza-rassegna-stampa/

e questi articoli:

"Ma non provate vergogna per voi stessi?"

Considerazioni di fondo al tempo del regime sanitario (29). CONSAPEVOLEZZA.

Lettere della dignità nell'epoca dei servi addomesticati.

I ruggiti dei conigli.

I bei carri armati di una volta...

UMILIATI E OFFESI (2). Ci vuole così poco ad abituarci...

NON MOLLARE

Apartheid (6). La miserabile libertà del vaccinato.

Apartheid (4). Meglio essere cittadini di serie B.

Consapevolezza e resistenza legale (14). "Vaccino o morte!"

Considerazioni al tempo del regime sanitario (17). Vivere di paura, morire di paura.

Consapevolezza e resistenza legale (9). La dignità di difendersi per amore della Costituzione.

Consapevolezza e resistenza legale (12). Storie di ordinaria dittatura.

Pericolo vaccino (26). I vaccinati sono pericolosi.

 

 


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