NOTIZIE (93)  21/4/2022

ANNO III DEL REGIME SANITARIO


Vedi “Notizie” precedenti QUI

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Green Pass e Lockdown. La società di controllo totale non è finita

Diceva Michel Foucault che il controllo della società sugli individui non è condotto solo attraverso la coscienza o l’ideologia, ma anche nel corpo e con il corpo. E sottolineava come, per la società capitalistica, la biopolitica fosse la cosa più importante: il corpo e il suo controllo, la sua amministrazione totale e totalitaria. Foucault non conobbe, è vero, l’emergenza epidemica del Coronavirus. Eppure le sue griglie ermeneutiche permettono di fare luce su molti aspetti e su molti dispositivi che si sono attivati in questi due anni di emergenza e ancora persistono, di fatto mutandosi in nuova condizione di normalità.

I lockdown e le app di tracciamento, ad esempio, non sono forse poderosi strumenti di controllo e di disciplinamento dei corpi, more solito giustificati come volti a proteggere la salute e tutelare la vita? E che dire del green pass o infame tessera verde che dir si voglia? Proprio in ciò consiste la biopolitica, nel controllo del corpo come posta in palio decisiva per la nuova politica al tempo del capitalismo assoluto-totalitario o turbocapitalismo. Con le lenti interpretative del solo Foucault – è vero – si resta miopi, tali e tante sono le novità intervenute nel mentre. Ma senza quelle lenti si è senz’altro condannati alla cecità.

Diego Fusaro, filosofo        Il Giornale d’Italia   20/4/2022

 

 

Intervento di grande importanza per chi è rimasto libero e pensante.

CDC INCONTRA – PROF. GUIDO CAPPELLI – CRISI DI CIVILTÀ E TRANSUMANESIMO

Per l’appuntamento del mercoledì sera con CDC Incontra abbiamo il piacere di avere ospite un amico della Redazione, che molti di voi già conosceranno: Guido Cappelli. Con il professore universitario faremo una panoramica della situazione attuale in cui versa il genere umano, nel pieno di una crisi di civiltà forse mai così radicale. Lo scoppio del guerra in Ucraina ci ha proiettati rapidamente in un mondo che necessita di un riassetto geopolitico. In questa situazione, l’Europa si trova schiacciata tra l’incudine e il martello, ma nonostante ciò i nostri leader non smettono di accelerare verso il precipizio. In questo scontro tra la NATO e la Russia si stanno mostrando tutti i problemi causati dalla volontà globalizzante del mondo occidentale, per troppo tempo sedutosi sugli allori dello sfruttamento degli altri.

Siamo alle porte di una crisi economica ed energetica che prende il posto di una sanitaria, entrambe affrontate mentre alla testa dei governi europei, marionette delle élite globalista continuano ad assecondare la necessità di una capillarizzazione del controllo degli individui. All’improvviso tutte le nostre certezze stanno venendo meno. In questa cornice, la digitalizzazione e il transumanesimo avanzano. Sfruttando la paura delle persone distratte, il capitalismo della sorveglianza affonda i suoi artigli e mostra, per chi sa vederli, i primi segnali della distopia che sarà.

Per i popoli l’unica scelta è lottare o soccombere, e fortunatamente negli ultimi due anni abbiamo assistito in tutta Italia alla nascita di movimenti e gruppi di resistenza alle decisioni totalitarie del nostro Governo. Con un’opposizione parlamentare praticamente assente o quasi, la speranza è che le persone comuni, i cittadini, scelgano di riprendere in mano le proprie vite e si mettano in gioco. Il bisogno di un fronte unito è più urgente che mai!

Sito CLNhttps://www.comitatoliberazionenazionale.it/

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https://comedonchisciotte.org/    20/4/2022


 

Due video per capire ancora di più come ci stanno “cucinando”…

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Servizio su danni del 5G

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COSA SIGNIFICA ESSERE CITTADINI ITALIANI IN QUESTO MOMENTO?

Comunicato da parte di “Universitari per i diritti” gruppo appartenente all’Università di Bologna, tra i partecipanti il professor Luigi Contadini.

Cosa significa essere cittadini italiani in questo momento?

Siamo un gruppo di docenti universitari preoccupati per lo stato di cittadinanza nel nostro paese, l’Italia. È una questione che riguarda tutti. Osserviamo con estrema preoccupazione l’evoluzione di una situazione politica che ha introdotto per tutta la popolazione una precarizzazione della cittadinanza sulla base di una serie di provvedimenti dal fondamento scientifico e giuridico alquanto discutibili e soprattutto non dibattuti. Quale strumento per realizzare tutto questo è stato adottato il green pass -nelle sue varie declinazioni- che ha introdotto la precarizzazione della cittadinanza, poiché può scadere se non si rinnova l’adesione incondizionata ai vari decreti che si susseguono cambiando imprevedibilmente le regole del momento. L’essere cittadini è diventato un contratto a termine, per di più con condizioni non definite, arbitrarie e che possono cambiare nel tempo. Il green pass, lungi dallo scopo inizialmente dichiarato di rendere gestibili gli spostamenti fra stati europei in periodo di intensa circolazione virale, risulta essere un dispositivo finanziario ed economico prima ancora che un dispositivo di tutela della salute. “Il green pass è una misura con cui gli italiani possono continuare ad esercitare le proprie attività con la garanzia di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose” (conferenza stampa di Mario Draghi, 22 luglio 2021). Affermazione che si è rivelata totalmente falsa e inattendibile, smentita tra l’altro dal numero di casi tra i vaccinati, e, tuttavia, passata sotto silenzio.


Siamo diventati cittadini a tempo determinato. Questa normativa e il modo di gestire la pandemia ha prodotto una distorsione nel modo di gestire i diritti civili: i diritti costituzionali vengono concessi previa accettazione dell’adesione ad una campagna vaccinale definita emergenziale ma oramai parte di un sistema, in tempi e modi continuamente ridefiniti.


“Mi vaccino perché non ho alternative.”
La coercizione con la quale si sta compiendo questa imposizione, è mascherata da una scelta “civica”, e veicolata attraverso l’accettazione di un “consenso” informato che in molti casi diventa una liberatoria per chi de facto impone l’obbligo. Anche laddove non vige l’obbligo, si genera una tale spirale di ansia generata dalla pressione a conformarsi, con tutte le frizioni relazionali e nel tessuto sociale che ne discendono, che basterebbe da sola a criticare la misura. Come prima cosa, la campagna vaccinale in Italia, portata avanti in modo assai virulento e intimidatorio, si è attivata producendo odio e discriminazione profonda, e non da ultimo arrivando addirittura a privare della possibilità di lavorare coloro che scelgono di non vaccinarsi (almeno tre volte, per il momento) – scelta garantita dall’articolo 32 della Costituzione Italiana, nonché dal regolamento 2021/353 del Parlamento Europeo e del Consiglio d’Europa del 14 giugno 2021.

Davanti a tutto ciò, l’Università tace, aderisce, ed esegue. E dal primo febbraio 2022 recepisce pedissequamente l’obbligo vaccinale per tutto il personale dipendente (strutturato, non strutturato, docente e tecnico-amministrativo) senza promuovere, anzi stigmatizzando, qualsiasi discussione o dubbio. Quale quindi il ruolo dell’università come Istituzione indipendente e fucina del pensiero critico e del confronto dialettico?
Davanti a tutto ciò siamo fortemente preoccupati. È tempo di parlare, confrontarsi, e provare ad uscire da questa situazione. Anche perché è inevitabile prendere comunque una posizione, anche con il silenzio. Quale “reputazione” ne consegue per il mondo accademico e della ricerca italiano a livello internazionale? Qui sta morendo la vocazione all’apertura e al confronto dialettico e inclusivo dell’università italiana. È importante recuperare la capacità di leggere le situazioni consapevolmente, informare in modo indipendente e dibattere in modo intellettualmente onesto, rifuggendo la polarizzazione sistematica tra due fazioni demagogicamente contrapposte e la censura. Questo sia nell’ambito della sanità pubblica, sia in uno scenario internazionale sempre più complesso quale quello che si è delineato nelle ultime settimane. Il metodo adottato è il medesimo e su questo l’Università, con la U maiuscola, può e deve fare tanto.

Chi volesse mettersi in contatto con il gruppo, può scrivere a: universitari.per.i.diritti@gmail.com

Universitari per i diritti – Università di Bologna

https://comedonchisciotte.org/    20/4/2022


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Continuiamo ad offrire riflessioni alternative su questa folle “guerra nella guerra”. Un modo di difenderci dalla propaganda mediatica asfissiante. E lo ripetiamo: questo non vuol dire che siamo filo-putin. Tutt’altro. Ma non siamo neanche filo-menzogne-NATO-governo…

 

Orsini: «Famiglie mi scrivono da Mariupol, follia dare armi»

«Sono in contatto con famiglie a Mariupol che mi scrivono tutti i giorni e mi dicono ‘professore, parli. Voi italiani siete impazziti a dare armi’. Queste donne che mi scrivono con bambini morti non hanno voce, la propaganda della Nato ci fa credere che tutte queste persone vogliano la guerra. Ci sono migliaia di mamme, bambini e genitori che non vogliono la guerra». A parlare è stato ieri sera a Cartabianca il professor Alessandro Orsini, docente di sociologia del terrorismo internazionale, «Se la Russia è in difficoltà, gli ucraini sono più in difficoltà della Russia. Se la Russia dovesse trovarsi in una condizione disperata ricorrerebbe ad armi devastanti con cui riuscirebbe a vincere la guerra: lo dice il capo della Cia, non lo dico io – ha detto ancora Orsini -. Tutte le previsioni che avevo fatto si stanno verificando una dopo l’altra. Avevo detto che la Russia era in grado di sventrare l’Ucraina come e quando vuole ed è quello che sta accadendo. Non riesco a comprendere questa esaltazione retorica della resistenza ucraina. Va benissimo lodare il coraggio dei combattenti ucraini, sono un loro ammiratore. Ma come si fa a non comprendere che Putin sta letteralmente devastando l’Ucraina da cima a fondo? Come si fa ad essere così ciechi?».scrive LaPressa.

https://www.lapekoranera.it/   21/4/2022

 

Importanti contributi video di informazione libera sulla “guerra” di regime li puoi rivedere in GLR-NOTIZIE-FLASH da 15 a 31 e SOPRATTUTTO i n. 32 e 33 che puoi scaricare QUI. Rileggi anche QUI

Altri contributi QUI e QUI


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Si, il nostro governicchio vuole il nostro bene, o no? I ricchi ringraziano.

Scandaloso: ai Benetton anche il «regalo Covid».

Quando il Ponte Morandi crollò, a cadaveri ancora caldi, Giuseppe Conte corse a Genova per rassicurare gli italiani, garantendo che il suo governo non avrebbe atteso i tempi della giustizia per punire i responsabili del disastro. Così è passata alla storia la promessa in puro legalese della «caducazione della concessione», da attuarsi in tempi brevissimi. Come tutti sanno, è finita dopo due anni con una maxi donazione di oltre 9 miliardi ai Benetton, i quali oggi si concedono il lusso di scalare la loro società, per impedire che qualcuno metta le mani sul congruo tesoretto ottenuto con i soldi degli italiani. Sì, perché invece di dover pagare per ciò che era accaduto, i magliai di Ponzano Veneto sono stati ripagati dallo Stato per aver mollato l’osso di Autostrade. Ovviamente dopo averlo spolpato. Ma a quanto pare il generoso esborso non è stato ritenuto sufficiente, perché il governo è tornato a mettere mano al portafogli, questa volta per risarcire direttamente la società che ha in gestione la concessione autostradale. La notizia è di questi giorni, perché si è scoperto che a differenza delle centinaia di migliaia di aziende che hanno chiuso a causa della pandemia, Aspi ha ricevuto un trattamento di favore che le ha consentito di ammortizzare al cento per cento la perdita di fatturato. Ricordate il decreto Ristori, quello che doveva assicurare un aiuto immediato a chi era stato costretto a interrompere l’attività per effetto del lockdown? Secondo il ministero, l’aiuto statale si è aggirato tra il 10 e il 20 per cento dei mancati ricavi, ma con un tetto di 150.000 euro per ogni singola azienda. La regola era dettata da una legge varata in piena epidemia, ma come si sa la legge non è uguale per tutti e basta la circolare di un funzionario per ampliare i benefici…..

A onor del vero, Autostrade non sarà la sola società del settore a ricevere questo trattamento, perché da quanto si capisce, accogliendo il grido di dolore del capogruppo Pd in commissione Trasporti, il quale una settimana fa si dichiarava preoccupato per i pesanti passivi rischiati dalle concessionarie dello Stato a causa del Covid, il ministero dell’Economia ha intenzione di applicare lo stesso meccanismo anche ad altre aziende che gestiscono la rete autostradale. Dunque, mentre gli automobilisti si leccano le ferite per gli aumenti della benzina e del gasolio, i concessionari si leccano i baffi per i profitti che potranno registrare nonostante la crisi e la guerra. Qualcuno potrebbe pensare che il gioco sulla pelle e il portafogli degli italiani sia fatto da un oscuro funzionario all’insaputa del governo. Difficile da credere, perché il maxi regalo è stato approvato dall’ex Cipe prima di Natale e in quella riunione, che di solito è presieduta dal ministro dell’Economia, c’era anche il presidente del Consiglio. Insomma, tutti d’accordo: la pandemia può pesare sui conti degli italiani, ma non su quelli di chi gestisce le autostrade. Tanto paga Pantalone.

https://www.laverita.info/     20/4/2022

 

La bassetteide continua, continua…

Mascherina al chiuso, Bassetti: «Obbligo fuori dal tempo e dalla scienza»

«La mascherina deve passare da essere un obbligo ad essere un presidio utilizzato in modo appropriato quando però serve. Altrimenti è una misura oggi fuori dal tempo e dalla scienza. Il compito del ministero della Salute non è obbligare le persone ad usare il dispositivo di protezione al chiuso ma ad usarlo nel modo migliore. Questo dovrebbe essere l’obiettivo di un ministero della Salute moderno e che sta dalla parte dei cittadini» ( ma che dicevi invece mesi fa nella tua fase iperservile? GLR).

Lo sottolinea Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, intervenendo sulla questione dell’obbligo delle mascherine al chiuso, una misura che dovrebbe essere discussa nella Cabina di regina del Governo per valutarne l’eliminazione dal primo maggio. «Dispiace – osserva Bassetti – che il ministro Speranza ascolti solo alcuni esperti che gli dicono di fare come lui vuole». «Continuare con la politica degli obblighi nel 2022, di fronte ad una situazione diversa rispetto al 2020 e al 2021, vuol dire avere una logica anacronistica più vicina a sistemi totalitari che alle democrazie europee ( e chi invece lo diceva mesi fa veniva messo al rogo, GLR)– aggiunge – Da oggi Biden ha tolto in Usa gli obblighi e tanti paesi europei l’hanno fatto. Noi in Italia siamo gli ultimi, c’è troppa ideologia e politica che non giova a nessuno». Secondo l’infettivologo: «Non è che si tratta di dire che da domani si leva la mascherina ma che si leva l’obbligo mantenendo l’suo per alcuni situazioni e soggetti. Questo è quello che fa un Paese moderno ( ma guarda un po’…, GLR)».

https://www.adnkronos.com/    19/4/2022


Ecco la risposta del regime e di un suo servo…

Covid, Locatelli a Sky TG24: «Mascherine ancora necessarie sui mezzi»

Nel corso di un’intervista a Sky TG24, Franco Locatelli, il presidente del Consiglio superiore di Sanità, ha parlato di temi legati al Covid. Sull’eventuale addio all’uso delle mascherine al chiuso dal primo maggio, l’esperto ha dichiarato che «la decisione verrà presa dal Governo e il parere del ministro Speranza avrà un peso decisivo». «A titolo personale, posso dire che in determinate situazioni le mascherine servono in maniera evidente», ha affermato Locatelli. Ha aggiunto che il primo contesto in cui i dispositivi di protezione individuale andrebbero ancora utilizzati è «il trasporto pubblico, soprattutto per quanto riguarda i treni a lunga percorrenza e gli aerei». Si tratta di una precauzione necessaria, considerando «la variante particolarmente contagiosa che sta circolando». «In generale, le mascherine proteggono dai virus respiratori», ha ricordato Locatelli. L’esperto si è poi soffermato sugli uffici – scrive SkyTg24 -, dichiarando che «anche quello è un contesto nel quale una riflessione può essere fatta, soprattutto se molte si trovano nello stesso spazio chiuso, anche se con la bella stagione si possono aprire le finestre». Per quanto la circolazione del coronavirus Sars-CoV-2 stia andando incontro a un lieve miglioramento, Locatelli invita a non abbassare la guardia. «L’occupazione dei posti letto, anche in terapia intensiva, è stabile: ce ne sono 422 occupati, ossia il 4,2% del totale. Il virus però non è scomparso e continua a circolare. Ieri 40 persone sono state ricoverate in terapia intensiva [in tutta Italia, ossia su circa 60milioni d’individui, ndr]( Ma capite voi di cosa stiamo parlando???, GLR) Per questo bisogna fare la massima attenzione, soprattutto alle proposte vaccinali ( E via, grafene a gogò…, GLR)“.

https://www.lapekoranera.it/   20/4/2022


Da altre parti altra magistratura, no?

SENTENZA IN FLORIDA: STOP A MASCHERINE SU AEREI E TRENI

Lunedì 18 aprile, la giudice della Corte distrettuale degli Stati Uniti Kathryn Kimball Mizelle ha emesso una sentenza fondamentale per l’eliminazione delle mascherine nei mezzi di trasporto, annullando la decisione del Centers for Disease Control and Prevention (CDC) che, solo 5 giorni prima, aveva stabilito di prolungare l’obbligo di mascherina per altri 15 giorni, fino quindi al 3 maggio. Secondo la giudice “l’imposizione della mascherina eccede l’autorità statutaria del CDC. […] Di conseguenza, la corte annulla l’obbligo e rimanda il provvedimento al CDC”. Il portavoce della Casa Binca Jen Psaki ha definito la sentenza “deludente”, ribadendo che Washington continua a “raccomandare alle persone di indossare le mascherine”….


Continua la lettura QUI (in lingua inglese)

https://comedonchisciotte.org/    19/4/2022

 

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Studio dimostra alterazioni fisiopatologiche dopo la vaccinazione COVID-19, prof. Giulio Tarro “un vaccino a RNA messaggero può alterare il DNA cellulare”

Uno studio pubblicato su Nature e su altre numerose riviste scientifiche, ha esaminato i profili di alcuni volontari sani dopo la vaccinazione COVID-19; dallo studio è emerso che nei soggetti vaccinati erano presenti alterazioni consistenti nell’emoglobina, livelli sierici di sodio e potassio, profili di coagulazione e funzioni renali. Nature, una delle più antiche e importanti riviste scientifiche esistenti, ha pubblicato uno studio  dimostrando che i soggetti arruolati e sottoposti alla vaccinazione contro il COVID-19,  hanno presentato alterazioni fisiopatologiche. Lo studio ha inoltre rivelato alterazioni drammatiche nell’espressione genica di quasi tutte le cellule immunitarie dopo la vaccinazione……..

https://fai.informazione.it/   13/4/2022

Continua la lettura qui


 

Chissà come sono felici i puntaspille-covidioti che sono già in crisi d’astinenza…

Covid, Speranza: «Possibile richiamo annuale o arco di tempo diverso»

«Valutiamo giorno per giorno, settimana per settimana. Tante valutazioni vanno ancora misurate, come le mascherine al chiuso che restano obbligatorie e per me restano un presidio molto importante. Dovremo valutare l’evoluzione di questo Covid e dobbiamo tenerci pronti per l’autunno che rappresenta la fase più difficile. Tenersi pronti significa proteggere i più fragili». Così Roberto Speranza, ministro della Salute, a “diMartedì” su La7, su cosa bisogna aspettarsi per il prossimo autunno. «Ora siamo con Omicron, ma nessuno può darci una certezza assoluta di quale sarà la variante prevalente tra 4-5 mesi. Di certo i vaccini sono stato uno scudo formidabile per la prima variante ma anche per le successive. Ora le case farmaceutiche stanno lavorando per fornire vaccini adeguati alle nuove varianti. Siamo in una corsa. Il virus – ha aggiunto – si evolve ma anche la scienza corre. Il vaccino ci protegge per un certo numero di mesi ma non per sempre. L’ipotesi di richiami, vedremo se annuali o in un arco di tempo diverso, è un’ipotesi assolutamente possibile e credibile», ha spiegato il ministro. «I numeri vanno mantenuti sotto controllo. È stato giusto superare la quarantena per i contatti, ma se si è positivi si va in quello che tecnicamente chiamiamo isolamento. Ed è giusto perché in Italia abbiamo più di 1 milione di positivi al Covid, se li lasciassimo in giro ci porterebbero a numeri non controllabili», ha concluso.

Italpress,   20/4/2022

 

 

Ottimo e prezioso intervento di MEDICI considerati eretici dal regime sanitario di stato.

CMS INDIPENDENTE: 24 MOTIVI PER DIRE NO ALLE VACCINAZIONI PEDIATRICHE ANTICOVID

Con un documento molto chiaro e preciso e di agevole consultazione che è stato da poco aggiornato (leggi) con informazioni rilevanti comparse negli ultimi tre mesi nella letteratura scientifica, la Commissione Medico Scientifica Indipendente ha ribadito il proprio NO alle vaccinazioni pediatriche antiCovid-19.

La CMS Indipendente è nata dopo 20 mesi dall’inizio dell’emergenza sanitaria legata al nuovo coronavirus dopo che, in questo periodo di tempo, sono state prese decisioni ad altissimo impatto politico e sociale, in assenza di un dibattito reale e aperto sui loro fondamenti scientifici. Attualmente è composta da: dott. Alberto Donzelli (medico specialista in Igiene e Medicina preventiva e in Scienza dell’Alimentazione, già membro del Consiglio Superiore di Sanità, Presidente Fondazione Allineare Sanità e Salute), prof. Marco Cosentino (docente di Farmacologia all’Università Insubria), prof. Giovanni Frajese (endocrinologo, docente all’Università di Roma, Foro italico), dott.ssa Patrizia Gentilini (medico oncologo ed ematologo, Comitato scientifico Fondazione Allineare Sanità e Salute), dott. Eugenio Serravalle (pediatra e presidente dell’Associazione Studi Scientifici e Informazioni sulla Salute).

Nel documento si legge: I vaccini si sono rivelati inefficaci nel prevenire l’infezione nelle due settimane circa successive all’inoculo, nel medio termine, perché la protezione dall’infezione, che parte bene dopo i primi 14 giorni, quasi si azzera 5 mesi dopo la 2a dose, sino persino a invertirsi, perché i soggetti completamente vaccinati diventano addirittura meno protetti dall’infezione.”

Inoltre è scritto: “I rischi della vaccinazione COVID-19 in età pediatrica superano in modo dimostrabile i benefici sia negli studi registrativi, sia nei pochi esempi di sorveglianza attiva, che mostrano reazioni avverse nella maggioranza dei vaccinati, e reazioni severe, con impatto sulla salute (dall’impedire la normale attività quotidiana al richiedere assistenza medica di intensità crescente), nell’11%~ di 12-17enni dopo la dose e nel 27% in media dopo la 2a dose.”

A tal proposito è precisato: “L’AIFA afferma ‘non si rilevano al momento segnali di allerta in termini di sicurezza’. Mentre il Rapporto Annuale AIFA, basato sulla sorveglianza passiva, cioè sulle segnalazioni spontanee, riporta (al 26-12-2021) sole 109 segnalazioni di sospette reazioni avverse in media ogni 100.000 dosi somministrate, il rapporto v-safe (sorveglianza attiva), pubblicato dai CDC (Centers for Disease Control and Prevention) negli USA (table 5) riporta per i 2 vaccini a mRNA 68.600 reazioni x 100.000 prime dosi somministrate e 71.700 reazioni x 100.000 seconde dosi. Ne consegue che il Report AIFA riporta una frequenza di segnalazioni ~640 volte inferiore a v-safe, dimostrando la totale inadeguatezza della sorveglianza passiva. Sbaglierebbe chi pensasse che tale incredibile divario riguardi solo reazioni lievi, di scarsa importanza. Se infatti si considerano le reazioni gravi (severe), ‘con impatto sulla salute’, la sottovalutazione per paradosso è ancora maggiore. Infatti, v-safe riporta ~1.250 volte più reazioni avverse severe rispetto al Rapporto AIFA.”

Infine, la preoccupante conclusione: “Bambini e adolescenti sarebbero esposti a rischi di eventi avversi anche severi non solo immediati, ma possibili anche a medio e lungo termine, che iniziano a emergere con aumento di miocarditi nei maschi, di irregolarità mestruali nelle femmine e di malattie autoimmuni. Gli eventi avversi possono aumentare con i richiami, prospettati ormai almeno ogni anno.”

Ci sono già altri Paesi che raccomandano cautela ai genitori: la Svezia, la Norvegia e il Regno Unito.

https://comedonchisciotte.org/    20/4/2022

 

 

Vaccino influenzale attiva virus covid

Vedi e ascolta:

vaccino-antiinfluenzale

 


E chi lo diceva tra medici e scienziati coraggiosi e liberi veniva dannato. Non dimenticate, gente, non dimenticate!!

“L’immunità naturale funziona e Pfizer lo sapeva”. I guariti NON DOVEVANO FARE IL VACCINO. Nuovi dettagli dei documenti rilasciati dalla FDA

L’ultima serie di documenti Pfizer, rilasciata il 1 ° aprile, conferma che Pfizer sapeva che l’immunità naturale era efficace quanto il vaccino COVID-19 dell’azienda nel prevenire gravi malattie. Nel segmento di lunedì di “Rising” di The Hill, il giornalista e commentatore politico Kim Iversen ha detto che i documenti hanno inoltre rivelato che il vaccino non poteva essere attestato come sicuro per le donne incinte o le donne alla ricerca di una gravidanza e che la miocardite era una reazione avversa nota al vaccino. I documenti facevano parte del rilascio ordinato dal tribunale di 340.000 pagine di documentazione presentata alla Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti da Pfizer nella domanda di autorizzazione all’uso di emergenza del suo vaccino…..

 

Continua la lettura  QUI

 

 

Sui pericoli del vaccino e delle mascherine leggi i tanti articoli dedicati qui

e sulle reazioni avverse dei vaccini leggi qui


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DALLA RETE

 


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Vi raccomandiamo di leggere o rileggere l’articolo che trovate QUI

Un po’ di vergogna non potrà che farci del bene… ( se non si è covidioti, naturalmente).


Leggi “GLR-NOTIZIE” e “ GLR-NOTIZIE FLASH” precedenti QUI

In particolare rileggete GLR-NOTIZIE FLASH 25 e 26

 

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