GLR-NOTIZIE-FLASH (45) – 26/8/2022

ANNO III DEL REGIME SANITARIO-DIGITALE

Vedi “Notizie” precedenti QUI

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Grande ed importante notizia. Aumentano i giudici che prendono posizione contro la dittatura sanitario-digitale ( altri interventi di giudici sono nelle GRL-NOTIZIE precedenti).

Si, “c’è un giudice a Berlino”… (GLR)

 

OBBLIGO VACCINALE LEDE LA DIGNITÀ DELL’INDIVIDUO. LA PRONUNCIA DEL TRIBUNALE DI BRESCIA

Dopo il giudice del lavoro di Siena (vedi QUI)  che ha recentemente reintegrato una sanitaria sospesa, un nuovo provvedimento solleva la questione di legittimità costituzionale dell’obbligo vaccinale.

Siamo a Brescia dove lo scorso 22 agosto il Tribunale ha esaminato il ricorso di un’ostetrica sospesa dall’azienda ospedaliera per la quale lavora da diversi anni e con un contratto a tempo indeterminato, perché non in regola con il ciclo vaccinale. Dopo aver fatto le prime due dosi, infatti, l’ostetrica si è rifiutata di fare la terza perché nel frattempo aveva contratto il Covid.

Nonostante ciò, il Consiglio dell’Ordine ha comunque proceduto alla sospensione senza retribuzione, che le è stata notificata il 30 maggio di quest’anno, negando anche qualsiasi possibilità di essere collocata in altra mansione.

Il giudice del lavoro Mariarosa Pipponzi ( scarica QUI il PDF della sentenza ordinanza), ha rilevato la “violazione del principio di uguaglianza ex art.3 della Costituzione”l’irragionevolezza delle disposizioni sull’obbligo, in quanto i soggetti non vaccinati per scelta godono di un trattamento diverso rispetto ai non vaccinati per esenzione o differimento: questi ultimi infatti possono essere ricollocati in altra mansione, salvando così lo stipendio.


Ciò apre un’altra questione che il giudice ritiene incostituzionale: “Nel precludere al personale non vaccinato per libera scelta la possibilità di lavorare” si legge nell’ordinanza, “lo Stato viene meno al compito di rendere effettivo il diritto al lavoro (ex articolo 4 della Costituzione) ed introduce una misura che si espone al dubbio di rivelarsi eccessivamente sbilanciata e sproporzionata, ad eccessivo detrimento del valore della dignità umana”.


La ricorrente ha sottolineato inoltre come la retribuzione erogatale dal datore di lavoro, è fondamentale per il sostentamento suo e della propria famiglia. Il giudice del lavoro sottolinea quindi l’esistenza di un pregiudizio “grave” in relazione proprio alla sussistenza materiale dell’individuo.


Nulla infatti giustifica l’adozione di misure “che possano arrivare sino al punto di ledere la dignità della persona come può avvenire quando alla persona sia preclusa ogni forma di sostentamento…  Come noto, il diritto al lavoro costituisce una delle principali prerogative dell’individuo su cui si radica l’ordinamento italiano che trova protezione nell’ambito dei principi fondamentali della Carta Costituzionale”.


I sanitari sospesi dunque sono stati posti dallo Stato in un limbo dove oltre a non poter esercitare la propria professione, non possono accedere neanche all’indennità di disoccupazione, visto che formalmente non lo sono, né possono usufruire di pensionamento per via dell’età anagrafica.

Il Giudice del lavoro ha dunque rilevato come l’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari sia sostanzialmente in contrasto con la Costituzione, rimettendo gli atti alla Corte Costituzionale.

https://www.byoblu.com/  25/8/2022

Vedi anche: GLR-NOTIZIE-FLASH  44 - 1/8/2022

 

 

 

 

Oh si che serve la mascherina! Eccome! Non certo per ragioni di salute o di prevenzione ( questo lo credono i gonzi, cioè i covidioti). Serve, eccome, la mascherina  come segno di sottomissione psicologica e sociale alla “nuova normalità” che il progetto criminale globale chiamato Grande Reset vuole imporre ( vedi i tanti articoli QUI). Tanto i gonzi non mancano, come vedete in giro. E vai!! (GLR)

 

Svarione dei medici sulle mascherine. «Servono? Boh. Però voi mettetele»

Il sito Web gestito dall’Ordine ammette: non ci sono evidenze sull’utilità dei bavagli. Per difenderli, allora, s’appiglia alla «buona educazione». E alla faccia dei miliardi buttati, conclude: «Sono misure a basso costo».

In dubio pro reo? No, l’antico brocardo latino, in era pandemicamente corretta, sarebbe rivisitato così: in dubio pro bavaglio. Come dire: prima imbavagliatevi, e poi eventualmente capiremo se le mascherine servano a qualcosa.

Sembra uno scherzo, e invece è la surreale risposta che abbiamo trovato sul sito www.dottoremaeveroche.it, gestito dalla Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri, dove ieri è comparso ieri il seguente quesito: «Le mascherine sono ancora utili contro il Covid-19?».


Il testo si apre in modo disarmante: «La risposta onesta e veloce a questa domanda è “non lo sappiamo”. Non sappiamo se proteggere il viso con una mascherina protegga dal contagio e, se sì, in quale misura». E già dopo questo esordio un lettore di medio buon senso vedrà la propria calma messa a dura prova: ma come? Ci avete fatto andare in giro imbavagliati perfino per strada, e, ora, dopo due anni mezzo, ci dite soavemente che «non lo sappiamo»?

Ma è solo l’inizio. Il sito procede infatti all’esame della cosiddetta «revisione sistematica» (cioè un’analisi degli studi già svolti su una certa materia) compiuta dai ricercatori del Pacific Northwest evidence-based practice center di Portland, negli Usa, che si sono concentrati sulla letteratura scientifica pubblicata sul tema. E che è venuto fuori? Tenetevi forte: poiché, giudiziosamente, i ricercatori americani hanno considerato tutto ciò che potesse confondere i risultati, sui 1.600 articoli esaminati «solo uno si riferiva a un nuovo studio […] controllato, e cinque a nuovi studi osservazionali […]. Davvero molto pochi». Chiaro? Siamo stati imbavagliati ma nel frattempo gli studi specifici sarebbero stati pochissimi.


 

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Peggio ancora. Il sito ci fa sapere che «nessuno studio era di buona qualità: […] tutti gli studi avevano difetti che non rendevano credibili i risultati ottenuti. Leggere il dettaglio delle mancanze metodologiche […] è sconfortante». Quasi quanto aver vissuto due anni e mezzo di vita con una specie di passamontagna.

E qui, superata la potente irritazione, il lettore si attenderebbe qualche conseguenza. E invece no. Alla domanda «in attesa dei risultati di studi più credibili, cosa consiglia di fare?», ecco la sconcertante risposta. Si comincia così: «Il buon senso insegna […] che coprire la bocca e il naso è un modo per ridurre la trasmissione delle goccioline […] e, in effetti, se si ha la tosse è una questione di buona educazione farlo, a prescindere dalle prove che possono essere scaturite da studi clinici». Quindi siamo addirittura allo Stato dispensatore di precetti di buona educazione, perché lo Stato etico non era già abbastanza autoritario, evidentemente ( consigli di sottomissione per i gonzi.  GLR)


Ma non finisce qui. Il sito prosegue citando un seminario Oms pre pandemia relativo all’influenza tradizionale: «Si era concluso che, sebbene non vi fossero prove della capacità di ridurre la trasmissione, la plausibilità meccanica della potenziale efficacia di questa misura facevano ritenere che in una grave emergenza influenzale sarebbe stato opportuno prendere in considerazione l’uso delle mascherine in pubblico».

Avete capito? È stato messo un obbligo in base a un principio di «plausibilità». E allora perché non obbligare tutti anche alla maglia di lana? È plausibile che riscaldi durante l’inverno…

Gran finale: «Ritenere inefficace un intervento a basso costo come indossare una mascherina perché non ci sono prove di efficacia dagli studi clinici non sembra un’idea brillante». Avete letto bene: «a basso costo».

Dunque, c’è qualcuno che, nell’agosto del 2022, dopo i soldi dei contribuenti buttati dalla finestra per acquistare mascherine di tutti i tipi, e dopo il massacro delle nostre libertà individuali, ci dice che si è trattato di un intervento «a basso costo».

Ed ecco il fervorino (a sfondo elettorale): «[…] Le parti politiche dovrebbero essere estremamente attente ai messaggi […] perché potrebbero influenzare le opinioni dei cittadini inducendoli a essere meno scrupolosi nel proteggersi dal contagio. […] È importante che le istituzioni e gli enti che lavorano nella sanità pubblica forniscano messaggi chiari e orientati a un principio di precauzione».

E volete sapere chi viene citato a supporto? John Ioannidis, il ricercatore che fu al centro di un caso per i suoi studi per lo meno critici rispetto ai lockdown ultrarigidi (che, sostenne all’epoca Ioannidis, non ottengono «benefici in più rispetto a misure più blande e meno distruttive»). A onor del vero, Ioannidis pone l’accento sul rischio di disorientamento indotto da regole contraddittorie, e infatti osserva: «Vado a un congresso medico e nelle sessioni scientifiche sono obbligatorie le mascherine anche quando le persone si siedono tranquillamente a cinque metri di distanza l’una dall’altra, ma le mascherine non sono più obbligatorie al banco delle iscrizioni dove ognuno ha 50 persone nel raggio di 5 metri».


Ma evidentemente qualcuno ne trae lo spunto per ritenere che ci si debba mascherare sempre e comunque, in saecula saeculorum. Poi, non si sa bene quando, ci spiegheranno perché.


 

Daniele Capezzone, La Verità,  25/8/2022

 

 

 

Che per caso vogliamo pure dire grazie a questo nostro s-governo complice del progetto criminale globale chiamato Grande Reset? Vogliamo pure dire grazie? Come Fantozzi vogliamo dire “come è buono lei! Come è umano lei”? (GLR)

 

1 SETTEMBRE: FINE DELLE DISCRIMINAZIONI. I DOCENTI SOSPESI POSSONO TORNARE NELLE LORO CLASSI

“Insegnanti pronti ad essere rimpiazzati come pedine, perché potenziali serbatoi del contagio. Non volevo arrivare a questo punto e non era questo il destino che avrei voluto vivere. Ho studiato tanto per insegnare. Ancora lo sto facendo. Con 42 anni ancora mi ritrovo a dare esami e pochi giorni fa mi è stata comunicata la brutta notizia sul nuovo Decreto”.

Queste sono le parole contenute in una lettera inviata a Byoblu (leggi  QUI) da una insegnate che aveva appena appreso di essere stata sospesa. Una dei tantissimi docenti lasciati a casa dal Governo perché contrari all’obbligo vaccinale covid.

“Qual è il prezzo della libertà di scelta? E di quella individuale?”- si domandava nella lettera l’insegnate – “Qual è il prezzo per poter lavorare e svolgere la propria attività con amore e dedizione? Il ricatto non è la via per ottenere i consensi, sopratutto in un ambiente educativo come la scuola”.


Queste parole risalgono a dicembre 2021 e adesso pesano ancora come un macigno. Ma qualcosa di positivo, per tutti questi insegnanti allontanati dal loro lavoro, sta per succedere.

Con una nota il ministero dell’Istruzione ha disposto, a tutte le scuole, il reintegro, dei docenti non vaccinati che potranno dal primo settembre tornare in classe a fare lezione. Lo stesso vale per bidelli e amministrativi che potranno ripresentarsi al lavoro pur senza essersi sottoposti all’obbligo vaccinale.

Il documento del Miur, indirizzato a presidi e dirigenti scolastici, dichiara concluse alla data del 31 agosto le disposizioni emergenziali che avevano regolato l’attività didattica fino allo scorso anno scolastico. Per lo svolgimento delle attività didattiche a contatto con gli alunni veniva richiesta la vaccinazione “come requisito essenziale“. Adesso tale requisito decade.


Quante immagini e racconti diretti di docenti allontanati dai loro alunni, perché definiti “inadempienti”, spostati in attività di supporto, spesso addirittura confinati in stanzini o scantinati perché considerati un pericolo per gli altri.

Il primo aprile scorso un nuovo decreto, infatti, aveva cancellato l’iniziale sospensione nei loro confronti, stabilendo che potessero continuare a lavorare ma non a contatto con gli studenti.  Si è trattato di un vero e proprio demansionamento.


La nota del Ministero, ora, stabilisce che queste norme hanno “esaurito la loro validità al 31 agosto 2022 e, in assenza di ulteriori specifiche proroghe o rinnovi, non prolungano i loro effetti nel prossimo anno scolastico 2022/2 023”.

“La scuola per chi la ama è come una famiglia e in un certo senso andare a scuola è come tornare a casa. Questo è il vero vaccino dell’umanità e lo affermo in nome di tutti coloro che come me devono salutare i ragazzi e probabilmente non li vedranno più“. Si concludeva così la lettera inviata a Byoblu dall’insegnante appena sospesa e che da settembre, finalmente, potrà tornare dai suoi alunni.

Ma chi gli restituirà mai, a lei come a tanti altri, questo periodo di vita?

https://www.byoblu.com/  20/8/2022

 

 

 

 

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Importante, da leggere: GLR-NOTIZIE-VOTO  3 -   24/8/2022

Tirannia prossima ventura.

Verso la dittatura digitale (12). Internet dei Corpi, il fine del Grande Reset.

Verso la dittatura digitale (10). Schiavi digitali.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione  (25). La Bestia.

La strada verso l’inferno

GLR-CONSIDERAZIONI 35. Teste a perdere.

Terza guerra mondiale e Grande Reset

GLR-CONSIDERAZIONI 34. Dalla deterrenza nucleare a quella biologica.

 

 

Il sito di La PekoraNera riporta un prezioso elenco continuamente aggiornato di notizie su malori e morte improvvise, assolutamente in continuo aumento. I giornali citati nell’elenco quasi mai creano una correlazione tra vaccinazione e malori o morti improvvise.

Ma sappiamo ( o dovremmo sapere) che siamo sotto un regime sanitario, quindi… Comunque a voi leggere, sapere  e riflettere.

LEGGERE QUI

 

Raccolta di sospetti eventi avversi da “vaccini anti Covid-19”, in ordine cronologico, provenienti dalla stampa italiana e internazionale. Inseriti così come pubblicati in origine, anche in lingua originale non tradotta. Lista aggiornata continuamente.

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Tante notizie sui danni delle mascherine, dei tamponi e degli pseudo-vaccini QUI

 

 

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