Chi comanda nel mondo veramente ( leggi QUI) lo ha già deciso: saremo tutti impiccati da un cappio digitale ( leggi QUI). Chi comanda nel mondo veramente, attraverso istituzioni mondiali ed europee e governi asserviti come il nostro, lo ha già deciso: saremo tutti stretti da una catena digitale.

Chi comanda nel mondo ha sempre posto la digitalizzazione totale delle nostre esistenze, con super controllo e super sorveglianza conseguenti, come scopo finale del progetto criminale globale in corso chiamato Grande Reset.

Una devastante dittatura digitale globale come forma finale della “nuova normalità” paventata dai farabutti dell’aristocrazia finanziario-usuraia (l’èlite) che tengono nelle loro luride mani i fili del Grande Reset. Farabutti che concepiscono il loro potere immenso come possesso e manipolazione dei nostri corpi e delle nostre menti:  leggi QUI.

La “nuova normalità“: schiavi digitali ( leggi QUI) in città di schiavi ( smart city) digitalizzate all’inverosimile  (leggi QUI e  tutti gli articoli che trovate QUI)).

Le pseudo-pandemie, con tutte le pseudo-emergenze che si susseguono senza soluzione di continuità ( con spolverate continue di paure e angosce ad uso dei covidioti), sono servite e servono come apripista ( leggi QUI) al totalitarismo digitale: se la maggioranza di noi non fosse smemorata e follemente resiliente lo avremmo capito tutti il giochino micidiale in corso, presentato, in maniera fedifraga, come una rivoluzione che porterà ad una vita più comoda, più agile, più efficiente ( vedete  gli allucinanti video alla fine di questo articolo).

Questa impiccagione digitale in corso è la via verso la tragedia più grande della storia: la transumanizzazione ( leggi QUI), iniziando proprio dai bambini: leggi QUI e QUI.

Sapete, però, qual’è il vero problema, il problema più grande, il problema più tragico, il problema più devastante? E’ in questo: quanti di noi sanno cos’è il transumanesimo? E voi che leggete lo sapete? Quanto sapete? Quanto ve ne interessate? O forse pensiamo, pensate che sia una cosa da scienziati pazzi, roba da Silicon Valley e che non ci riguarda? Ma di che parlate in famiglia?

Beh, lo sanno bene, invece, molto bene i mostri dell’aristocrazia finanziario-usuraia cosa sia il transumanesimo. Molto, molto bene. E fra qualche anno lo sapremo anche noi, di riffa o di raffa…

Leggete con attenzione gli articoli e vedete i video che seguono e non state, non stiamo tranquilli. (GLR)

 

 

 

 

IDENTITÀ DIGITALE, L’OCCASIONE DEL GRANDE RISVEGLIO

L’ IDENTITA’ DIGITALE: perché è fondamentale non aderire.

La recente esperienza Covid ha portato alla luce del sole la vera faccia autoritaria e disumana del potere che controlla l’Ue, lo stato, i suoi organi, e i governi che si sono succeduti nella gestione della nostra società, in particolare negli ultimi tre anni.

Abbiamo anche capito che la via giudiziaria, in cui tutti i cittadini contavano e speravano, è di fatto impraticabile perché presidiata militarmente, salvo qualche rara eccezione. Infatti, la magistratura ha legittimato prontamente l’obbligo vaccinale voluto da Draghi.

Non si tratta di un caso esclusivamente italiano, infatti è successa la stessa cosa anche in Canada dove i giudici hanno approvato, definendoli legittimi, gli arresti e il blocco dei conti bancari dei manifestati.

Una prossima scadenza importate è la fine di questo mese di febbraio entro cui il Governo Meloni dovrà decidere se firmare o meno il contratto con l’OMS e cedere la nostra sovranità sanitaria adottando il passaporto vaccinale internazionale che è parte integrante del Portafoglio Digitale Europeo (European Identity Digital Wallet) che dal prossimo mese di marzo entrerà in fase sperimentale.


In altre parole, si sta aprendo un’altra finestra di Overton che rappresenta una delle PRIORITÀ chiave dei prossimi 12 mesi per la nostra società per la difesa dei diritti costituzionali e umani nel nostro paese. Sia chiaro che chi può far cambiare la situazione siamo soltanto noi. Non esiste alcuna possibilità di aiuto che possa arrivare dall’esterno o chicchessia: “uomo della domenica”.


Il 27 dicembre 2022, come Associazione ContiamoCi, abbiamo scritto al Primo Ministro On. Meloni per esortarla a non firmare il contratto con OMS, motivando in modo oggettivo la nostra raccomandazione. Copia delle lettera la trovate in fondo alla pagina. Ovviamente, il neo Primo Ministro non ci ha risposto.


Ma visto come stanno andando le cose, bisogna premunirsi e decidersi a disinnescare le loro “trappole di marketing emozionale” a livello dei meccanismi di base, invitando direttamente la gente a NON aderire e a NON attivare l’Identità Digitale che per il cittadino e la nostra società comporta soltanto gravi rischi. Il problema è ricostruire la consapevolezza nelle persone dai fatti, non in modo emozionale. Aiutarli a ripristinare, laddove possibile e d’interesse, il ragionamento e il pensiero critico

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Alcuni dati prima di entrare nel merito dell’ID digitale.

Ad oggi risulta che 33 milioni d’italiani utilizzino lo SPID come sistema di riconoscimento digitale verticale, cioè che non mette in connessione le nostre informazioni sensibili contenute nei vari sistemi e data base tramite cui si accede. 32 milioni, invece, sono quelli dotati di carta d’identità elettronica (CIE) che diventerà obbligatoria, alla scadenza, per quelli che sono ancora dotati di quella cartacea.

Il Documento d’Identità Digitale (sistema d’identità unico), nella testa del governo e dell’Ue, rappresenta il superamento dello SPID. Sarà molto probabilmente offerto gratuitamente e l’adesione non può essere che volontaria. Ricordo un vecchio adagio: “Quando ti offrono qualcosa di gratuito, ricordati che il prodotto in vendita sei tu”.


Ma cos’è e in cosa consiste l’Identità Digitale?

L’Identità Digitale (o Digital  Identity Wallet o Portafoglio digitale) è uno spazio elettronico unico, centralizzato, dove tutti i dati personali, sensibili, possono essere raccolti, conservati e gestiti in modo integrato da aziende e governi, da remoto.

Tramite i quali ogni utente può, via internet, essere tracciato, identificato e collegato in modo univoco ad una persona fisica, con un QR code. Questo significa la fine dell’anonimato su internet e della privacy.


Ogni commento, ogni dato sanitario, ogni pagamento e ogni “twitt” può essere ricondotto a te, come persona. Significa anche che i governi e le aziende possono decidere le condizioni del tuo accesso o meno ai loro servizi e/o alle loro strutture sulla base di quei dati e delle opinioni espresse.


Rappresenta il salto evolutivo, pianificato, del Green Pass che con il suo QR code, durante l’emergenza sanitaria, dettava le condizioni d’accesso alla vita sociale (potevi accedere solo se avevi fatto la dose prevista), controllava e tracciava il numero di dosi fatte di vaccino di ciascuno di noi.

A tutti gli effetti, un “lasciapassare” che è stato progettato per essere applicato a tutti i settori della vita umana e a diventare in prospettiva, nel suo sviluppo esteso, anche una vera “tessera annonaria” per i razionamenti, anticipati da anni dai vari governi, di beni quali: energia, carburante, spostamenti, carbon footprint, ecc.


Il punto d’arrivo del Green pass è, quindi, l’Identità Digitale che completa il progetto di sorveglianza e controllo delle persone tramite questa “gabbia digitale”. In pratica viene applicata una libertà subordinata alla “buona condotta” del singolo individuo, che dipenderà dalla declinazione del cosiddetto “bene comune” che lo stato (etico) definirà arbitrariamente. Come già avvenuto con gli otto mesi di lockdown durante il Covid.


L’ID Digitale è esattamente il sistema tecnologico di gestione della società in vigore in Cina, cui ambiscono molti degli stati occidentali cosiddetti democratici. In tutti questi, il processo di sorveglianza sociale completo è già in atto da anni con strumenti parziali e meno evoluti, e non vedono l’ora d’introdurre quello elettronico dotato di QR code.


I cinesi per come si comportano possono avere accesso o meno alle operazioni di pagamento. Possono andare o meno in vacanza. Possono accedere o meno ai trasporti pubblici, agli impianti sportivi, alle discoteche. Controllano anche i loro contatti per distinguere e trattare in modo differenziato i “cittadini buoni e quelli cattivi”. A tutti gli effetti, un sistema soft di segregazione e trattamento differenziato e stratificato dei gruppi di persone e singoli cittadini, controllato da remoto. ( vedi il video sotto, glr)


Da far invidia alle più orride serie TV distopiche di Netflix degli ultimi 20 anni (che garantiscono tramite la programmazione predittiva, tecnica persuasiva subliminale, una progressiva desensibilizzazione delle masse) con un potenziale d’applicazione molto vasto, grazie alla tecnologia 5G, al denaro elettronico e al riconoscimento facciale.


Tutte le tecnologie sono di per sé neutre, ma è l’uso che se ne fa che le rende utili o dannose per l’essere umano. Noi vogliamo una tecnologia che sia al servizio dell’uomo, lo aiuti a migliorarsi e a migliorare la sua condizione di vita. Non viceversa, cioè quello che hanno in mente i nostri governanti: “l’uomo al servizio della tecnologia e del potere”.

Vogliamo vivere una vita piena e libera, non sopravvivere vessati da sociopatici disadattati.

Quello che abbiamo già vissuto con il Covid nel nostro paese, e i preoccupanti segnali di continuità del nuovo governo, devono necessariamente farci riflettere e aprire la mente con i circuiti ossidati dal lavaggio del cervello Covid.

Esperti e scienziati è da tempo che ci mettono in guardia ma i loro avvertimenti non vengono mai ripresi dai giornali mainstream e le persone, come sempre, sono tenute al buio. Il pericolo non solo è molto concreto, ma anche molto serio.

L’infrastruttura che supporterà l’ID Digitale centralizzata è prevista dal PNRR e sarà finanziata, a debito (altra gabbia, quella finanziaria, classica), dall’Ue. Con la scusa della Salute pubblica stanno indirizzando tutti gli investimenti del nostro governo dove interessa esclusivamente loro, verso un inquietante sistema di controllo e vigilanza della popolazione.

 



È opportuno, quindi, iniziare a sensibilizzare tutte le persone al fatto di NON attivare il documento d’identità digitale o portafoglio digitale.


Ricordiamo, poi, come ragionano i nostri governanti, la loro “forma mentis”, sia italiani che europei. Ormai dovremmo averlo capito molto bene. Però guardiamo i fatti concreti, sganciandoli dai 3 anni di cosiddetta pandemia Covid.

Un’occasione ce la offre JEAN-CLAUDE JUNCKER, ex-presidente della Commissione Europea dal 2014 al 2019 con le sue esternazioni “senza freni” dovute al senso di onnipotenza, superiorità, disprezzo e indifferenza verso i cittadini europei. Qui di seguito la sua descrizione dei cardini su cui si muove storicamente il processo decisionale della Commissione Ue:

Prendiamo una decisione, poi la mettiamo sul tavolo e aspettiamo un po’ per vedere che succede. Se non provoca proteste né rivolte, perché la maggior parte della gente non capisce niente di cosa è stato deciso, andiamo avanti passo dopo passo fino al punto di non ritorno“. (Fonte: 2000: AUSLAND – DIE BRÜSSELER REPUBLIK).

Decidono quello che interessa loro e poi applicano il principio millenario della “rana bollita” e del “popolo bue” che è anche il principio della setta dei Fabiani. Tony Blair è uno dei suoi rappresentanti. Vi ricordo che è stato indagato per crimini di guerra. Ne abbiamo molti (troppi) anche in Italia in posizioni di potere.

Giocano con i termini per confondere le persone e raggirarle. Usano l’Inglese a sproposito come forma di scherno e di test per raccogliere i riscontri e sondare.

 

L’accettazione dell’ID Digitale è volontaria, nessuno ce la può imporre. L’adesione è, quindi, una libera scelta della singola persona. Faranno però di tutto e di più per “incentivarci” a aderire o di tutto per costringere ad accettarla chi non vorrà aderire.

Sull’entrata in vigore del PORTAFOGLIO DIGITALE si basano anche le SMART CITIES/cosiddette Città dei 15 minuti dell’agenda 2030 dell’ONU. Veri “ghetti elettronici”. È tutto collegato.

 



Questo passaggio chiave può diventare, quindi, un “giro di torchio” assoluto per la sottrazione definitiva di tutti i nostri diritti costituzionali e umani, non ultima la libertà. Pensare che i diritti ci siano dovuti per definizione è stato il grande errore commesso durante l’emergenza covid, che ci ha portati dove siamo oggi.


È fondamentale quindi che la maggioranza dei cittadini italiani questa volta non aderisca a questa iniziativa per fargli fare esattamente la stessa fine dell’App IMMUNI.

 

 

Cosa si deve fare in particolare per non attivarla?


Quando vi consegneranno i codici PIN e PUK del Documento di ID Digitale, da abbinare a quelli della vostra carta d’identità elettronica (CIE), è fondamentale non usarli, non andare sul sito indicato per NESSUNA RAGIONE, NON aprire alcun vostro account e NON attivarlo, abbinando i due PIN e PUK CONSEGNATI con quelli della vostra carta d’identità (CIE).


Se lo farete, attiverete in automatico il vostro PORTAFOLIO DIGITALE / IDENTITA’ DIGITALE con delega perenne allo stato e non potrete più uscirne. Dobbiamo imparare dagli errori commessi per evitare che la storia si ripeta…quindi, “Errare humanum est, perseverare diabolicum !

A tutti noi la scelta.

Leonardo Guerra, https://www.nogeoingegneria.com/ 23/2/2022

Biologo Molecolare con laurea sperimentale nel ‘82 sul mRNA (beta Talassemia). Senior Scientist e Project Leader Area Anti-Infettivi Europa. Rapporti Governativi in primarie multinazionali del Farmaco per oltre 30 anni. Esperto di Economia Sanitaria, Sanità e relativa normativa. Co-Fondatore di “RareSplice” srl, Start Up e Spin Off di UNIFE, per la ricerca e lo sviluppo di terapie geniche, basate sull’mRNA, destinate alla cura di malattie genetiche rare e rarissime. Da Luglio 2020 Consulente indipendente. Da Dicembre 2023 vice coordinatore regione Veneto Associazione ContiamoCi.

 

 

Lettera aperta al Presidente del Consiglio on. Giorgia Meloni. Considerazioni di ContiamoCi! sulla Cessione della Sovranità Sanitaria all’O.M.S.


Scarica il PDF:

lettera-aperta-a-giorgia-meloni


 

 

 

 

 

 

 

PORTAFOGLI DIGITALE EUROPEO, MA IN ITALIA PUÒ SALTARE LO SPID

Nulla sarà più come prima (…) tornare indietro sarà impossibile (….) l’umanità è a un bivio”, quante volte l’abbiamo sentito ripetere dall’avvio accelerato della Quarta Rivoluzione Industrialeun cambio di paradigma come stravolgimento epocale avallato dai governi centrali, partorito da un grumo elitario tra tycoon della Silicon Valley e multinazionali dell’Hi-Tech, ma pure consessi sovranazionali di eletti e non eletti come la Commissione europea e il Forum Economico Mondiale.


Messo in pausa lo shock planetario dell’asserita emergenza pandemica, ora quel “nulla sarà più come prima” sta però cercando di entrare nella fase 2 del progetto, schiudendo le porte alla tecno-gabbia liberticida e transumana: a marzo parte infatti anche in Italia la sperimentazione dell’European Digital Identity Wallet, cioè il cosiddetto portafogli digitale, il nuovo sistema di identità digitale voluto dall’Unione europea ma preconizzato dall’éliteDavos nel 2018, un sistema interoperabile per i cittadini d’Europa per accedere a tutti i servizi pubblici, come la richiesta certificati di nascita, certificati medici, segnalazione di cambio di residenza, apertura di un conto corrente in banca, richiesta di un prestito bancario, presentazione della dichiarazione dei redditi, accesso all’università, a casa o in un altro Stato membro, conservare una ricetta medica utilizzabile ovunque in Europa, noleggiare un’auto utilizzando una patente di guida digitale, accedere ad Internet con un certificato di autenticazione Web qualificato solo su siti ritenuti affidabili, fare il check-in in un hotel, etc, etc…cioè, in sostanza, praticamente l’intera vita civica di un cittadino trasformata in digitale, monitorata da remoto, archiviata e concentrata all’interno di una Super App installata sullo Smartphone.


Se dovesse andare in porto la sperimentazione dell’European Digital Identity Wallet, cioè una sorta di Super Mega Green Pass rafforzato ed omnicomprensivo, rimanerne senza o anche solo esserne tenuti volutamente fuori con un blackout, un hackeraggio o disconnessi come avviene in Cina coi puniti dal Sistema di Credito Sociale a punti, potrebbe significare come non avere più una propria identità, niente certificato di nascita, niente certificato medico, nessun accesso ai servizi bancari, restare senza lavoro e istruzione, interdetto persino il Web o la libera circolazione in hotel o su un’automobile noleggiata.


Solo che poi, oltre l’over-promise liberticida e tecnocratica sbandierata da Bruxelles, accade che a Roma si è costretti a fare i conti con la realtà.

Così il paradosso è che proprio da noi, in Italia, dove col progetto pilota europeo il borsellino digitale del Wallet System lo scorso anno era già stato presentato dall’ex ministro Colao nell’esecutivo Draghi, se entro metà aprile tra Stato e gestori non verrà trovato un accordo sulla convenzione scaduta il 31 Dicembre scorso, il 95% dei servizi digitali dello SPID non sarà più accessibile, con buona pace di 33,5 milioni di utenti già attivi sul Sistema Pubblico di Identità Digitale.

Prossima tappa fine aprile – scrive La Stampa – senza un accordo e una volontà politica chiara, per lo SPID sarà l’ultimo accesso”.

Un modo come un altro per far saltare il banco, il classico gioco delle parti o solo ‘melina’ all’italiana?

Maurizio Marinucci, giornalista   https://comedonchisciotte.org/   22/2/2023

 

 

 

 

Tutto il carbonio che abbiamo sulla coscienza

Nel Grande Esperimento in cui abbiamo il privilegio di vivere, il Mondo Nuovo prende forma attraverso tante microrivoluzioni della quotidianità che hanno lo scopo di educare il gregge a seguire, senza titubanze, la via indicata dai Grandi Pastori.

Questi ultimi hanno stabilito che adesso è giunto il momento di salvare il pianeta dal “cambiamento climatico”, i cui responsabili sono gli stessi cittadini, che ad ogni gesto si lasciano dietro una scia di carbonio e distruzione.

Gli sciagurati vanno dunque riprogrammati, e per raggiungere questo nobile scopo nulla funziona meglio dei gingilli elettronici che gli sono stati messo in mano.

Dopo aver persuaso queste pecorelle sempre smarrite della necessità di usare le pratiche e moderne “carte” in luogo dello scomodo e demodé denaro contante, il passo successivo è sbattere loro in faccia, attraverso gli opportuni numerini, quale danno infliggono al pianeta con il loro insensato belare.

A questo pensa Cogo, una app che è in grado di calcolare, tramite un algoritmo intelligentissimo (un miliardo di volte più intelligente di noi pecoracce), qual è il quantitativo di carbonio che ci si lascia alle spalle dopo ogni singolo acquisto di beni o servizi.

Cogo non si limita a misurare i chili di carbonio che si hanno sulla coscienza, ma ha una funzione apertamente pedagogica: ad ogni transazione rilascia infatti un carbon feedback, ovvero un consiglio su come ridurre e, se è il caso, compensare la propria scelleratezza climatica.

Dopo aver fatto benzina, ad esempio, Cogo suggerisce di usare i mezzi pubblici o la bici (ma è sempre meglio se ce ne stiamo a casina nostra); dopo aver comprato una bistecca o un pollastro agli antibiotici, Cogo invita a preferire cavallette e vermetti per gli acquisti successivi.

Per raggiungere il suo nobile scopo, la piattaforma ha bisogno di lavorare di concerto con le banche, ovvero con gli organismi che controllano i flussi di denaro elettronico.

A questo scopo, sono stati stipulati negli ultimi tre anni accordi di cooperazione con istituti di credito particolarmente sensibili allo slogan Be on the Right Side of History (“Stai dalla parte giusta della Storia”) attraverso il quale Cogo si è lanciata alla conquista del Mondo Nuovo.

La NatWest, ad esempio, banca commerciale britannica che, con tutte le sussidiarie, raggiunge una decina di milioni di clienti nel Regno Unito e in Irlanda, ha inaugurato la partnership con Cogo nel 2021, dopo aver appurato tramite un sondaggio che il 62% dei correntisti desiderava che l’istituto li aiutasse a ridurre l’impronta di carbonio lasciata nel mondo.

E così (ma solo perché lo chiedevano i clienti che hanno sempre ragione), la NatWest ha messo a loro disposizione la piattaforma Cogo, alla quale hanno aderito nei primi mesi 300000 pecorelle coscienziose.

Il calcolo dell’impronta di carbonio, infatti, viene fatto (per ora) solo a chi ne fa richiesta: pare che i seguaci di questo grillo parlante elettronico e transumanista crescano esponenzialmente di mese in mese.

Per raggiungere questo risultato, determinante è stato il contributo del Behavioural Insights Team, il “gruppo della spintarella” che ha suggerito di introdurre premi, incentivi, sconti, tessere esclusive, raccomandandosi di battere sulla gamification di tutto il processo, ovvero su come rendere il salvataggio del pianeta un gioco divertente in grado di rendere meno pecoreccia la vitaccia delle pecore.

Cogo ha visto la luce nel 2016 grazie a Ben Gleisner, “attivista” neozelandese (già fondatore della ONG Conscious Consumers) che, a suo dire, si batte per “cambiare il mondo” attraverso “il potere della gente, della tecnologia e dei dati”.

Nel biennio 2021-2022, l’azienda ha prodotto un’impronta di carbonio pari a 18,35 tonnellate di gas serra; plausibile che la app abbia suggerito agli “attivisti” che vi prestano servizio di lavorare ancora di più per compensare le emissioni prodotte per salvare il mondo e salvarlo così ancora di più.

Cogo sta dalla parte giusta della Storia.

Giuseppe Russo,  https://avanti.it/  24/2/2023

 

 

 

 

 

Verso il transumanesimo, tragico e devastante per l’umanità. E gli imbecilli nel video sono contenti ed esilarati…


Uomini chip.

 

Vedi e ascolta:

uomini-chip

 

 


 

Ed ecco cosa ci aspetta in un futuro prossimo di cui il wallet è l’apripista. No, non stiamo tranquilli!!


Credito Sociale: così la Cina controlla i suoi cittadini

 

Vedi e ascolta QUI

 

 

 

 

 

 

 

 

Scegliamo di farci curare solo da medici no-vax: anche questo è una scelta di Resistenza!

Da La Verità, 22/11/2022

 

 

 

 

ANNO IV DELLA DITTATURA SANITARIO-ECOLOGICO-DIGITALE

 

 

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Ultimi articoli che vi raccomandiamo di leggere e rileggere:

Il covid fu creato per salvare la finanza globale.

Gli "smemorati di Collegno".

GLR NOTIZIE  114 - 18/2/2023. Controlli e paure per tutti.

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GLR-NOTIZIE-FLASH  53 – 27/1/2023. Contro la spettacolarizzazione della guerra.

Chi comanda nel mondo?

 


 

 


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