Giordano Bruno, l’Uomo degli infiniti mondi. Oggi 17 febbraio 2024 è la Memoria dell’uccisione brutale di Giordano Bruno a Roma per opera dell’oscurantismo della chiesa cattolica e della sua feroce inquisizione ( vedi QUI).
Giordano Bruno, l’Uomo degli Infiniti Mondi che solca con le ali del suo pensiero l’immensità dello spazio. Giordano Bruno, addio!
Addio perchè oggi vince l’umanoide degli INFIMI mondi, del “terra terra”, della “nuda vita”, del culto ossessionante della “sicurezza”. L’umanoide terrorizzato a dovere dal progetto criminale globale chiamato Grande Reset, inoculato, mascherato, ossequiente a regole pseudo-green, iper-digitalizzato, manipolato dal mainstream di regime.
Normalizzato dalla “nuova normalità” prevista dal Grande Reset ( leggi i tanti articoli QUI) e quindi spinto non a “volare verso gli Infiniti Mondi” del pensiero e dell’agire esistenziale ma condotto a vivere unicamente teso a salvaguardare la sua egoistica salute, ad avere come unico orizzonte “la pellaccia”, a vivere incatenato ad un regime-stato terapeutico che manipola il suo corpo a piacimento, come prevede il prossimo Trattato pandemico dell’OMS ( leggi QUI).
Il 15 febbraio scorso abbiamo detto addio anche a Piero Gobetti ( leggi QUI) e all’Antifascismo, di cui è stato uno dei Grandi Padri, e ci siamo domandati:
a cosa serve un cosiddetto antifascista che non sa riconoscere il fascismo quando si manifesta con la sua faccia più feroce solo perchè nascosta dietro una pseudo-lotta contro uno pseudo-virus o contro una pseudo-crisi climatica?
A cosa serve un cosiddetto antifascista che non sa riconoscere il fascismo quando si sta instaurando una soffocante dittatura digitale fatta di ID digitale, di wallet digitale europeo, di sorveglianza e controllo continuo, di città dei 15 minuti, di intossicazione da social e da 5G?
Così oggi, di fronte allo spettacolo di milioni di “normalizzati” secondo l’Agenda 2030 del Grande Reset, diciamo addio a Giordano Bruno, al suo pensiero laico, libero e alla sua determinazione coraggiosissima, anche a costo della vita, di opporsi ad ogni intolleranza e pregiudizio religioso che impediscano il “volare” degli uomini, la ricerca di un senso alto del vivere, l’affrancarsi da dogmi indiscutibili, la dignità.
E ci chiediamo oggi:
a cosa serve uno che si dice laico (quindi oppositore di ogni inquisizione religiosa, di ogni pregiudizio, di ogni intolleranza e che quasi certamente ha eletto Giordano Bruno a suo modello di riferimento) ma che non sa riconoscere, per opporsi con forza assoluta, la nuova intolleranza “religiosa”, la nuova inquisizione, i nuovi dogmi indiscutibili: quelli della scienza eletta a nuova religione a cui bisogna piegarsi proni ed adoranti allo stesso modo che ordinavano le chiese e le religioni?
A cosa serve un dicentesi laico che casomai andrà oggi a Campo di Fiori, a Roma, sotto la statua di Bruno eretta nel luogo dove venne bruciato vivo per la libertà di pensiero e per la dignità umana è farà una pseudo-commemorazione… casomai mascherato e vaccinato e disposto ad obbedire prono alle regole regole imposte da uno stato autoritario e dalla nuova religione di stato, la scienza?
Naturalmente la scienza di regime e non la Scienza alta e preziosa, che riconosce nel dubbio, nella ricerca, nel confronto, nel rispetto dell’uomo la sua essenza. Così come Giordano Bruno accusò veementemente le religioni cattolica e protestante di regime, non il messaggio cristiano originario, che non conosceva inquisizioni e che aveva nella libertà e nel miglioramento umano il cuore del messaggio del Cristo.
Ma noi oggi, più che mai, viviamo in’epoca ignobile in cui l’ipocrisia, la retorica, l’ignoranza dominano sovrani tra intellettuali di regime e tra covidioti qualsiasi. “Una notte in cui tutte le vacche sono nere“ come scrisse Hegel.
A cosa servono “antifascisti” che non sanno riconoscere il fascismo quando ritorna anche se in forma esteriormente nuova? A che servono “laici” che non sanno riconoscere l’inquisizione religiosa e l’intolleranza quando ritornano anche se sotto la veste di una pseudo-scienza, opprimente allo stesso modo?
Il Vangelo avrebbe una risposta: “ Voi siete il sale della terra; ma, se il sale diventa insipido, con che lo si salerà? Non è più buono a nulla se non a essere gettato via e calpestato dagli uomini.” ( Matteo 5,13).
E se si è talmente distratti e obnubilati nel cervello, dopo quattro anni di propaganda di regime, da non riconoscere l’autoritarismo, il totalitarismo, il dogmatismo che sono dentro le imposizioni, gli apartheid, le vessazioni verso chi dissente, la censura, le violenze psicologiche, la paura distribuita a dosi industriali, allora vuol dire che siamo diventati insipidi, che siamo morti dentro, nel cervello e nell’animo. Che non serviamo più a nulla. Altro che antifascismo o laicità! Si è solo degni di “essere calpestati” da chi passa.
Gobetti e Giordano Bruno si ergono come Uomini Liberi, obstinate contra, in un’epoca di esseri che scappano e si piegano ( leggi QUI). Uomini veramente Antifascisti e Laici in un’epoca di asserviti senza dignità, troppo presi da tante cose per pensare alla DIGNITA’ (leggi QUI).
Se però non siamo veramente Antifascisti e veramente Laici e non abbiamo capito niente di ciò che sta tragicamente accadendo, per favore, non pronunciamo i loro nomi.
Gruppo Laico di Ricerca, 17 febbraio 2024
ANNO V DEL REGIME SANITARIO- ECOLOGICO- DIGITALE