E la ursula se la ride alla faccia nostra.

E dietro la sua risata c’è, soprattutto, la risata alla faccia nostra di chi tiene i fili di questa marionetta e di quella farsa che è l’Unione Europea: l’aristocrazia finanziario-usuraia, il “Mucchio selvaggio” che ha il vero potere assoluto sul mondo: leggi QUI e QUI.

La ursula e i burattinai che la muovono ridono alla faccia delle nostre inutili elezioni europee e dei nostri stantii riti pseudo-democratici ( leggi QUI e QUI), ridicoli nel tempo del totalitarismo più devastante della storia: quello del progetto criminale globale chiamato Grande Reset, generato dalla mente psicopatica dei super-miliardari e super-banchieri dell’aristocrazia finanziario-usuraia e di cui le ursule sono le serve più fedeli, più micidiali, più mortifere.

E la ursula se la ride alla faccia di chi ancora non crede che ciò che appare non è la vera politica, il vero governo del mondo, la vera storia e ancora non crede, non sa nulla, ignora volutamente che la vera politica, il vero governo del mondo, la vera storia sono quelle che si svolgono nelle budella sotterranee del deep-state ( gestito sempre dalle menti “illuminate” del “Mucchio selvaggio“).

Soprattutto la ursula se la ride alla faccia della maggioranza della gente, del “bestiame” (leggi QUI) che va di qua o di la, indifferente, apatico, menefreghista, egocentrico, insensibile.

Se la ride pensando a quante vessazioni nei prossimi cinque anni sverserà ( a nome dell’èlite), tra pseudo-emergenze sanitarie, climatiche, energetiche, tra iper-digitalizzazione sorvegliante e impaurimenti continui, sulle loro capocce vuote. Ed anche sulle nostre, forse ormai ridotti in modalità zombi ( leggi QUI).

E’ veramente il tempo del “DIES IRAE“  (leggi QUI).

A proposito, la sentite la risata? No? Riascoltate meglio.

Adelante Pedro, “senza” juicio (GLR)

 

 

 

 

Ursula, un vaccino contro la realtà

Mi chiedo in che mondo viva chi si stupisce che Ursula von der Leyen sia stata eletta per la seconda volta a capo della commissione europea.

Ma come, una che ha contrattato al telefonino con l’amministratore delegato  della Pfizer, l’acquisto di 4,6 miliardi di dosi di vaccino sufficienti per inoculare 8 dosi di siero a tutti gli europei, neonati compresi, che ha fatto in sostanza una trattativa privata, è di nuovo a capo della commissione nonostante sia in corso un’indagine su questa compravendita  di cui sono scomparsi i documenti?


Chi si pone questa domanda non soltanto non ha capito proprio niente della natura elitaria della Ue e nemmeno del ruolo della pandemia come momento essenziale della conquista di potere da parte della finanza globalista.


Guardando la cosa dal punto di vista del potere reale la von der Leyen  – non estranea  in passato a queste trattative private quando era ministra della difesa in Germania – ha svolto un’opera preziosa non solo per rendere ricchi i produttori di sieri sperimentali e causare un danno da 20 miliardi ai cittadini, ma per impostare gli strumenti di controllo della popolazione che sono derivati dalla psicosi pandemica. Così ci si può anche permettere questo sberleffo a chi è morto o ha subito danni da sieri sperimentali, danni che proseguiranno per anni.


Andava dunque premiata: bene, brava, bis. Infatti sarebbe una sicurezza nel caso si voglia tentare una seconda pandemia.

Ma non è solo per questo che le eminenze grigie dei maggiori Paesi europei, tranne l’Italia lasciata fuori della porta come al solito,  hanno deciso di rieleggerla: sua altezza serenissima  (questo è il titolo che le spetta).

Ursula von der Leyen und zu Hohengeroldseck è stata la madrina della guerra e della russofobia, si è spesa senza risparmio e oltre ogni decenza per l’invio di armi al regime di Kiev e ultimamente sull’intervento europeo diretto nel conflitto.

Per non parlare della posizione stragista su Gaza.


Non eleggerla avrebbe significato in qualche modo  sconfessare questa linea che è quella di Biden, cioè del padrone in conto terzi dell’Europa. Per cui era gioco forza riportarla sul trono, nonostante gli scandali, il danno economico provocato all’intero continente e il pericolo estremo a cui lo sta esponendo.


Grazie alla sua riconferma  appare sempre più chiaro che la Ue non ha nulla a che fare con l’Europa, con i suoi Paesi e  con i suoi cittadini.

 

Anche il fatto che in alcune nazioni confinanti con la Russia, nonostante la martellante campagna della Ue, si sia arrivati a una partecipazione al voto pari ad appena il 20 per cento (dappertutto è stata comunque inferiore al 50% nonostante vi fossero numerose elezioni locali a fare da traino) ne evidenzia la natura di corpo estraneo alla stessa civiltà europea.

I figuranti del Parlamento di Strasburgo che partecipano, ovviamente ben retribuiti, a questa farsa la quale sta virando al tragico, alla fine l’hanno acclamata: fa parte del gioco, della grande messa in scena della falsa democrazia di cui ovviamente fanno parte anche il toto candidati, i franchi tiratori, le alleanze dell’ultimo minuto, le voci, i tradimenti.


Bisogna imitare bene il mondo reale,  altrimenti il parlamento di Strasburgo apparirebbe qual’è in effetti, solo un’elaborata finzione. Non c’è posto per pensieri, visione politica e anima, è un trastullo per far credere ai sudditi di essere adulti con un modellino in scala.

L’unica posizione decente, significativa e dotata di un carattere politico, sarebbe stata quella di voltare pagina rispetto alla von der Leyen e a ciò che ha rappresentato e che rappresenta, ovvero il disastro del continente.

Ma a questo i valletti del globalismo che reggono anche i governi nazionali,  non possono arrivare.

Però si avvicina  a grandi passi il momento in cui le fiabe lasceranno il posto al mondo reale. E sarà un gran brutto momento.

https://ilsimplicissimus2.com/   18/7/2024

 

 

 

 

 

Trump e Vance, cosa farà Ursula?

Nelle ultime settimane l’Unione Europea è protagonista di eventi che guideranno le politiche continentali per i prossimi cinque anni, e le influenzeranno anche più a lungo: le elezioni del 6-9 giugno, le nomine dei principali ruoli; la conferma o il rigetto da parte del Parlamento Europeo della Von der Leyen, i viaggi di Orban.

Ma su tutto questo aleggia il convitato di pietra delle elezioni americane e in particolare quanto sta accadendo proprio in questi giorni negli Stati Uniti.

Ne parliamo con FABIO SARZI AMADE’ che ha vissuto in passato questi momenti di persona come consulente per la regione Piemonte presso l’Unione Europea e con il giornalista d’inchiesta ROBERTO QUAGLIA.

Protagonista assoluto nelle ultime settimane è stato il premier ungherese Viktor Orban, per i suoi incontri con Zelensky, Putin, Xi Jimping e, a conclusione del tour, Donald Trump giusto pochi giorni prima dell’attentato in Pennsilvanya.

Protagonista Orbàn anche per aver costituito un nuovo gruppo all’europarlamento, i Patrioti per l’Europa. Orbàn sembra destinato a essere un fonte di forte destabilizzazione per l’Unione europea.

 

Ascolta e vedi QUI


 

 

 

 

 

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Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (51). Transumanesimo: la fine dell’Umanità.

Si scrive Wallet si legge schiavitù.

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GLR-CONSIDERAZIONI  62. Rivoluzione dove sei?

GLR-CONSIDERAZIONI  61. Dov’è la tua “zona d’interesse”?

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Verso la dittatura digitale (25). Preoccupiamoci: il cervello come campo di battaglia.

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Doni dall’OMS e dall’europa per il nuovo anno.

Disattenzione micidiale.

GLR-CONSIDERAZIONI  56. Cuori di pietra.

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Chi comanda nel mondo.

 


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