NOTIZIE del 19/3/2025
GAZA, 18/3/2025
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DAL PURGATORIO ALL’INFERNO
Tutto, a mio giudizio, è cominciato nel 2008: la psicopandemia, le narrazioni climatiche, la guerra in Ucraina e infine lo smascheramento del potere Ue come autoritario e guerrafondaio. La crisi dei subprime ha reso evidente agli occhi dei grandi capitalisti che il sistema neoliberista – globalista stava avviandosi alla sua fase terminale nella quale non era più possibile sostenere lo schema Ponzi della finanza con nuovi miracoli economici: l’ultimo, la rivoluzione tecnologica dell’informatica, era già stato assimilato e bruciato.
In poche parole stava finendo la benzina e senza un rabbocco di enormi somme di denaro da estorcere necessariamente ai ceti popolari e a quelli medi, attraverso la creazione di giganteschi giochi di investimenti creati dal nulla, la grande e gloriosa macchina della fine della storia e del capitalismo per sempre si sarebbe fermata. Ma gli unici carri attrezzi disponibili erano quelli dei nemici di sempre, la Russia, la Cina, e in generale l’Asia. Così dapprima un virus creato nell’ambito della ricerca della guerra biologica è casualmente fuggito da un laboratorio cinese, dove queste ricerche, legalmente non più possibili in Usa, erano state trasferite dal clan Fauci.
La grande paura che ha attraversato il mondo nel 2020 e che ha consentito di mettere in moto strumenti più efficienti di controllo della popolazione, senza che questa reagisse come avrebbe fatto senza il terrore virale; la rassegnazione e lo sgomento che il panico ha creato, riportando buona parte della gente allo stadio di mera preservazione biologica e all’attesa numinosa di un vaccino sperimentale rivelatosi per giunta inutile, disceso dall’empireo dei salvatori, ovvero Big Pharma, la Scienza, i grandi filantropi padroni dell’Oms che adesso si appresta a fare carne di porco della sovranità sanitaria dei Paesi che vorranno vendersi a questa organizzazione, espressione delle multinazionali farmaceutiche.
Sì, questa è stata la base di azione che si è approfittata dell’angoscia delle persone e che ancora adesso tenta di nascondere le gravi conseguenze di un vaccino creato senza una seria sperimentazione e imposto attraverso ricerche falsate. Ma basterebbe vedere il collegamento che tutto questo mondo ha con le centrali finanziare e di conseguenza con i media e con la politica per risalire ai registi della vicenda.
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L’ESPROPRIO di URSULA & MARIO
Credo di avere individuato la ragione profonda della grottesca manifestazione del 15 marzo – con pullman gratuiti di pensionati in gita offerti dall’ Opera Nazionale Dopolavoro Coop, Arci, Cgil – dei progressisti, dei responsabili, degli illuminati, a favore dell’Europa dei banchieri, dei burocrati e dei mercanti d’armi. I partecipanti, alla fine, sono tristi orfanelle del buon vecchio comunismo di ieri. Hanno trovato rifugio nel radicalismo liberale, ma sono, nel fondo, insoddisfatti. Poi sono arrivati Putin, Trump, Elon Musk e i cuori si sono riaperti alla speranza. Ora hanno due nemici per rianimare le stanche truppe, persuase che l’Unione Europea sia quanto di più vicino al comunismo esista al mondo. Il piano di riarmo di Ursula, della morente industria tedesca, del galletto francese che fa chicchirichì al fischio dei Rothschild, della cupola finanziaria dei Draghi ne sono la dimostrazione. Siamo a una tappa fondamentale del piano elaborato a Davos: non avrai nulla e sarai felice.
A chi le armi, a chi il denaro? A noi! Per entusiasmare il popolo hanno mobilitato Maria Elena Boschi in versione Gea della Garisenda. Al posto del tricolore in cui era avvolta l’interprete di Tripoli bel suol d’amore, l’ abito blu con le stelle della bandiera europoide della fascinosa deputata aretina. L’oligarchia estrattiva ha elaborato il piano perfetto: una cricca di malintenzionati – il nuovo Asse del Male Washington-Mosca – vuole abbattere i nostri superiori valori. Roberto Vecchioni lo ha detto con senile sincerità, nella Piazza dell’ ex Popolo zeppa di coetanei. Combatteranno sino all’ultimo risparmio. Degli europei, non loro, ovvio. Il piano è di una semplicità disarmante (scusate il bisticcio di parole): servono armi per combattere Cattivik. Per le armi servono soldi. Qui entrano in scena Mario (Draghi) e i suoi fratelli. Ci pensiamo noi, assicurano, pigeremo il pulsante della creazione di moneta delle banche centrali e di quelle d’affari. Naturalmente, abbiamo bisogno di garanzie. Adesso lo chiamiamo collaterale, fa più fine e meno strozzino. Non c’è problema, risponde Ursula dal palazzo di Babele a Bruxelles. Gli europei hanno miliardi di risparmi – forse diecimila – almeno duemila dei quali in mano a quelle formichine degli italiani.
Diecimila miliardi sono una discreta sommetta. I banchieri conoscono a uno ad uno i nomi dei detentori, i nostri, e le somme di ciascuno. Poiché i prodotti finanziari (si dice così) in cui abbiamo investito sono stati creati da loro e sono quindi cosa loro (espressione che ricorda sinistramente la mafia) hanno già in tasca il collaterale. Ossia i risparmi di ognuno di noi, il frutto del lavoro di una vita, il tesoretto, spesso modesto, a cui milioni di persone hanno affidato il futuro, il benessere dei figli. Ora è il momento dell’ esproprio ufficiale. Da tempo hanno separato la proprietà – formalmente ancora nostra – dal possesso, ossia dalla concreta padronanza, capacità di uso e godimento dei nostri soldi. In autunno partirà la tirannia legalizzata definitiva, la moneta digitale dematerializzata della banca centrale. Tutto ciò che è di nostra proprietà, ma in loro possesso, non potrà essere ritirato, trasferito, rivendicato. L’ illusionista Giucas Casella ipnotizzava gli spettatori. Ti sveglierai solo quando lo dirò io, era il suo tormentone, la sua beffarda manifestazione di potere. E’ la stessa cosa, ma i banchieri sono immensamente più potenti di lui. Con la moneta digitale, ti darò i tuoi soldi quando lo dirò io, ci grida in faccia il banchiere globale. Solo se lo dirò io, nella misura, nei tempi e per le spese che deciderò io… (Roberto Pecchioli, filosofo)
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SANGUISUGHE, STROZZINI, SISTEMA, ARMI, IMPOVERIMENTO, RIMBAMBIMENTO, SOTTOMISSIONE E PIAZZE
Franco Fracassi
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Mentre Trump e Putin siglano le basi per chiudere velocemente il conflitto in Ucraina, la criminale EU, telecomandata dal furibondo deep state, cerca a tutti i costi di arrivare ad una impossibile guerra con la Russia
Analizziamo per punti:
- L’Europa non ha i missili ipersonici Oreshnik che ha la Russia (praticamente invisibili ai radar, viaggiano a oltre 12 mila Km/h), inoltre ha circa 515 testate nucleari contro le oltre 5500 della controparte.
Putin ha poi già fatto intendere di avere altre armi mai mostrate prima, quindi parliamo di manifesta superiorità tecnologica
- L’Europa vuole finanziare armamenti con soldi che non hanno reale copertura, non tiene in considerazione le tempistiche per la produzione, ed oltretutto sottovaluta i costi aumentati dell’energia e delle materie prime. Da considerare anche l’eventuale impatto dei dazi di Trump su alcune dinamiche del commercio globale.
Tutti questi aspetti potrebbero far aumentare significativamente i costi. Alla fine, opteranno probabilmente per economiche pistole riciclabili giocattolo, rigorosamente color arcobaleno. I valori dell’EU sono importanti!
- Chi ha le carte, quindi Trump e Putin, non vuole in nessun caso la guerra. Ursula è quindi sfortunata, i conflitti sono come i matrimoni, si fanno in due
- Altro che 2030: da qui a poco il conflitto sarà terminato. L’EU, se vuole ancora fare la guerra, può comprare tanti Risiko, quello è l’unico campo di battaglia dove, con un po’ di fortuna, può vincere
- Tutto il mondo ha perfettamente compreso chi vuole davvero la guerra perpetua e chi la pace. L’esposizione è ormai completa
- Fallito il Finto Green, che aveva come scadenza temporale il 2030, Ursula – vaccinara, bellicista e sull’orlo di una crisi di nervi – rilancia la stessa data per il suo illusorio riarmo. Spoiler: fallirà anche questo.
La follia si può definire nel ripetere la stessa cosa in modo reiterato, aspettandosi un risultato diverso
Il famoso “La guerra è pace”, diventa: “Se vuole evitarla, l’Europa si prepari alla guerra”. Stilisticamente più bruttino rispetto a quello dell” insider Orwell, meno efficace come slogan motivazionale, ma contenente la stessa dose di dissonanza cognitiva tanto ghiotta agli aficionados del tormentato e straziato deep state. Con gli accordi fra Trump e Putin anche la possibile e classica false flag è stata di fatto disinnescata. Il deep state è adesso in un recinto blindato mobile il cui perimetro vitale interno si stringe ogni giorno di più, producendo nel contempo agghiaccianti stridori metallici. Non esistono né porte né finestre né alternative: possono solo perdere. (In Telegram Veritas)
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Invisibili – regia di Paolo Cassina: https://playmastermovie.com/invisibili/
La Morte Negata – regia di Alessandro Amori: https://playmastermovie.com/la-morte-negata/
Sospesi – regia di Marcello Rossi e Walter Zollino: https://www.buzzz.blog/buzzz-on-demand
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