NOTIZIE del 30/3/2025
SOLO UN DIO CI PUO’ SALVARE
La brusca affermazione di Heidegger (filosofo tedesco, 1889-1976) nell’intervista allo «Spiegel» del 1976: «Solo un Dio ci può salvare» ha sempre suscitato perplessità. Per intenderla è innanzitutto necessario restituirla al suo contesto.
Heidegger ha appena parlato del dominio planetario della tecnica che nulla sembra in grado di governare. La filosofia e le altre potenze spirituali – la poesia, la religione, le arti, la politica – hanno perduto la capacità di scuotere o comunque di orientare la vita dei popoli dell’Occidente.
Di qui l’amara diagnosi che esse «non possono produrre alcun cambiamento immediato dell’attuale stato del mondo» e l’inevitabile conseguenza secondo cui «solo un Dio ci può salvare».
Che in questione sia qui tutt’altro che una profezia millenaristica è confermato subito dopo dalla precisazione che dobbiamo prepararci non solo «per l’apparizione di un Dio», ma anche e piuttosto «per l’assenza di un Dio nel suo tramonto, per il fatto che noi andiamo a fondo davanti al Dio assente».
Va da sé che la diagnosi di Heidegger non ha perduto oggi nulla della sua attualità, è, anzi, se possibile, ancora più inconfutabile e vera.
L’umanità ha rinunciato al rango decisivo dei problemi spirituali e ha creato una sfera speciale in cui confinarli: la cultura.
L’arte, la poesia, filosofia e le altre potenze spirituali, quando non sono semplicemente spente e esaurite, sono confinate nei musei e in istituzioni culturali di ogni specie, dove sopravvivono come svaghi e distrazioni più o meno interessante dalla noia dell’esistenza (e spesso non meno noiose).
Come dobbiamo allora intendere l’amara diagnosi del filosofo? In che senso «solo un Dio ci può salvare»?
Da quasi due secoli – da quando Hegel (filosofo tedesco, 1770-1831) e Nietzsche (filosofo tedesco, 1844-1900) ne hanno dichiarato la morte, l’Occidente ha perduto il suo dio.
Ma ciò che abbiamo perduto è solo un dio a cui sia possibile dare un nome e un’identità. La morte di Dio è, in verità, la perdita dei nomi divini («mancano i nomi divini», lamentava Hölderlin (poeta tedesco, 1770-1843)).
Al di là dei nomi, resta la cosa più importante: il divino. Finché saremo capaci di percepire come divini un fiore, un volto, un uccello, un gesto o un filo d’erba, potremo fare a meno di un Dio che è possibile nominare. Ci basta il divino, l’aggettivo c’importa più del sostantivo.
Non «un Dio» – piuttosto: «solo il divino ci può salvare».
Giorgio Agamben, filosofo, 21/3/2025
Agamben è un filosofo italiano di fama mondiale. Ha scritto opere che spaziano dall’estetica alla filosofia politica, dalla linguistica alla storia dei concetti, proponendo interpretazioni originali di categorie come forma di vita, homo sacer, stato di eccezione e biopolitica. Già dal 2020 ha preso posizione contro la strategia del Grande Reset.
Ri-leggi QUI
ALLEGORIA DELLA POLITICA
Siamo tutti all’inferno, ma alcuni sembrano pensare che non ci sia qui altro da fare che studiare e descrivere minuziosamente i diavoli, il loro orrido aspetto, i loro feroci comportamenti, le loro infide trame.
Forse si illudono in questo modo di poter scampare all’inferno e non si rendono conto che ciò che li occupa interamente non è che la peggiore delle pene che i diavoli hanno escogitato per tormentarli.
Come il contadino della parabola kafkiana (Franz Kafka, scrittore boemo, 1883-1924), essi non fanno che contare le pulci sul bavero del guardiano.
Va da sé che nemmeno sono nel giusto coloro che all’inferno passano invece il loro tempo a descrivere gli angeli del paradiso – anche questa è una pena, in apparenza meno crudele, ma non meno odiosa dell’altra.
La vera politica sta tra queste due pene.
Essa comincia innanzitutto col sapere dove ci troviamo e che non ci è dato sfuggire così facilmente alla macchina infernale che ci circonda.
Dei demoni e degli angeli sappiamo quello che c’è da sapere, ma sappiamo anche che è con una fallace immaginazione del paradiso che è stato costruito l’inferno e che a ogni consolidamento delle mura dell’Eden fa riscontro un approfondimento dell’abisso della Gehenna.
Del bene conosciamo poco e non è un tema che possiamo approfondire; del male sappiamo soltanto che siamo stati noi stessi a costruire la macchina infernale con cui ci tormentiamo.
Forse una scienza del bene e del male non è mai esistita e comunque qui e ora non c’interessa.
La vera conoscenza non è una scienza – è, piuttosto, un via di uscita. Ed è possibile che questa coincida oggi con una tenace, lucida, svelta resistenza sul posto.
Giorgio Agamben, filosofo, 8/3/2025
Ecco, appunto, come si diventa senza “il divino”. Ecco, appunto, come la politica senza “conoscenza” diventa “inferno” e idiozia.
ARMIAMOCI E PAGATE!
L’Unione Europirla, nata per la pace, spenderà 800 miliardi per il riarmo mentre ha tagliato sanità e servizi da anni perché non c’erano soldi. Per farlo insiste su una inesistente minaccia russa verso un’Italia che però è già piena di basi militari, imponendo nuovi sacrifici ai cittadini con la retorica delle armi per la pace, in un paradosso che sfida ogni logica.
Silver Nervuti
Ascolta e vedi QUI
INCONTRI E CONVEGNI
Leggi QUI
FIRME
Leggi QUI
Anno VI del Regime Sanitario-Ecologico-Digitale
PERICOLO EURO DIGITALE
Ri-leggi QUI
PERICOLO SMART-CITY
Ri-leggi QUI
PERICOLO IT-WALLET
Ri-leggi QUI
ARTICOLI PUBBLICATI SUL NOSTRO SITO: vedi QUI
LEGGETE ALTRE NOTIZIE PUBBLICATE QUI
Tutti i “DALLA RETE: l’informazione libera” precedenti al 6/2/2025 li trovate QUI
Vedere con attenzione questi docufilm sui DANNI DELLO PSEUDO-VACCINO e leggi QUI
NON È ANDATO TUTTO BENE – LE VERITÀ NEGATE SUL COVID19: https://rumble.com/v65t5rj-non-e-andato-tutto-bene-le-verit-negate-sul-covid19.html
Invisibili – regia di Paolo Cassina: https://playmastermovie.com/invisibili/
La Morte Negata – regia di Alessandro Amori: https://playmastermovie.com/la-morte-negata/
Sospesi – regia di Marcello Rossi e Walter Zollino: https://www.buzzz.blog/buzzz-on-demand
Per altre testimonianze di danni dello pseudo-vaccino LEGGERE QUI
912 studi scientifici sui danni del vaccino LEGGERE QUI
Per acquistare il nostro Calendario Laico dei Santi QUI
Vedete il nostro video ” Il dovere della Memoria“: QUI