NOTIZIE del 1/4/2025
DONNETTE E OMICIATTOLI EUROPEI
Paranoie belliche: zaini, kit di sopravvivenza e oro alla patria
Ormai è chiaro che qui in Ue dobbiamo sottostare alla “dittatura delle donnette”. E non mi sento affatto rassicurata da questo “inferno rosa” che si agita contro tutti noi. Fuori i nomi, tanto per non restare sul vago: in primis, la baronessa Ursula von der Leyen (ha iniziato lei con la dittatura sanitaria prima, e con il concetto di “permacrisi” dopo; ovvero l’idea aberrante che dobbiamo aspettarci crisi permanenti). Senza contare il RearmEurope appena trasformato con la nuova etichetta Readiness 2030. Che è come dire pronti, partenza, via che il 2030 (ovvero l’anno degli espropri) è già qui. Oltre a ciò, Christine Lagarde la strozzina che dal FMI è passata alla BCE, con dei mutui-cappio; Kaia Kallas, le cui proposte irrazionali e il suo velleitarismo bellicista di chi vorrebbe attaccare la Russia hanno stancato perfino i suoi….
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BOLLE SPECULATIVE: DOPO I SIERI E IL GREEN, ECCO IL RIARMO
Attacco russo all’Europa, esercito europeo, spesa militare russa e spesa militare occidentale, ombrello nucleare francese sull’Europa, ricaduta economica, reindustrializzazione europea e infine reclutamento della società civile: spieghiamo le panzane su cui si fonda – e di conseguenza realisticamente affonderà – il “Rearm Europe”.
Salvo Ardizzoni
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PERICOLO INGLESE. PERICOLO CUPOLA OLIGARCHICA. UNIONE EUROPEA E NATO: ARMI USATE CONTRO DI NOI. E ATTENTI ALLA GERMANIA. E RESISTENZA!
RE CARLO, MA VACCI TU ALLA GUERRA…
In attesa della visita di re Carlo d’Inghilterra nel fu Belpaese è emersa la notizia che il Regno Unito ha offerto a Trump di entrare nel Commenwealth. I tabloid inglesi pompano aria sulla brace della guerra ma ricostruendo il recente passato arriviamo ai negoziati tra Donald Trump e Vladimir Putin. Quale messaggio verrà a portare il re d’Inghilterra? E verso dove sceglierà di camminare il primo ministro Giorgia Meloni? Ne parliamo con Umberto Pascali, giornalista, corrispondente da Washington. Intervista a cura di Jeff Hoffman.
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SI GIOCA CON LA GUERRA
Da una parte di alcuni governi europei nonché dalla stessa Unione Europea, è partita una narrazione emergenziale riguardante l’imminenza d’uno stato di guerra, con tanto d’indicazione ai cittadini di fare scorte di cibo. Come sempre, nulla è come appare; ma neanche si può pensare che atti di questo genere siano frutto di mera improvvisazione.
Osservando le diverse azioni e comunicazioni messe in campo, ritengo si possa ipotizzare che l’élite globalista-guerrafondaia stia dispiegando tre differenti livelli di strategia: uno inerente alla “vecchia” agenda di guerra mondiale e che si gioca sul lungo termine; un altro di natura finanziario-speculativa, che si gioca sul medio termine; infine, un terzo livello emergenziale e accelerazionista che riguarda nell’immediato la gestione del dissenso sociale.
Proviamo a descrivere uno per uno questi tre livelli:
1) Tutto quello che gli europei stanno decidendo di fare, appare privo di senso se visto alla luce degli indirizzi della nuova amministrazione americana e del possibile rafforzamento dei legami anche economici fra Stati Uniti e Russia. Non appare affatto privo di senso, però, qualora si considerasse l’ipotesi che i rapporti di potere all’interno degli Stati Uniti fra quattro-cinque anni possano capovolgersi nuovamente. Ecco, allora, che un piano di medio-lungo termine come “ReArm Europe”, se visto sotto tale ottica acquisisce senso e significato: esso appare cioè come un paziente investimento in vista di quel momento in cui, per il progetto di Terza Guerra Mondiale, torneranno a esserci le condizioni politiche; ovvero i rapporti di forza interni all’Occidente potrebbero tornare a pendere in favore dei globalisti e, questa volta, in misura schiacciante.
2) La crisi economica della UE può essere affrontata temporaneamente solo con una nuova bolla speculativa, che eviti di far sprofondare tutto all’improvviso. Dopo i giri d’affari sui vaccini e sulla riconversione green, ecco dunque un terzo sommovimento finanziario incentrato sugli armamenti. Il tutto garantito, come al solito, da figure politiche in plateale conflitto d’interessi come il cancelliere tedesco Merz, che è stato fino al 2020 consigliere del fondo d’investimento Blackrock, ovvero del principale azionista di quelle aziende tedesche ed europee che beneficeranno del progetto di riarmo. Insomma, una metodologia-zombie per animare il corpo d’un sistema economico defunto.
3) L’insostenibilità sociale del progetto Rearm Europe, si cala in un contesto di tracollo della produzione industriale e del potere d’acquisto delle famiglie in tutto il continente, nonché di sfiducia popolare crescente verso i governi nazionali e verso l’apparato eurofederale. Al fine di gestire tutto questo, per i governanti è necessario continuare a operare nello stato d’eccezione, come ormai avviene senza soluzione di continuità dal 2020.
E qui arriviamo ai già citati appelli alla popolazione, da parte di UE e governi, a fare scorte di cibo: quale false flag, quale nuova emergenza è in programma per far sì che i cittadini si comportino in maniera conseguente a questa pressione terroristica? La risposta a questo interrogativo, ovviamente, non è al momento disponibile. Quello che possiamo intuire, però, è che, se da una parte gli aspetti finanziari e geopolitici si giocano sui termini medio e lungo, il conflitto che in Occidente è alla base di tutti gli altri conflitti si sta invece per giocare a strettissimo giro: stiamo parlando della guerra che i governanti hanno avviato contro i propri popoli.
Riccardo Paccosi, Arianna editrice 28/3/2025
Orientamento alla guerra in un Liceo di Capo d’Orlando (Messina). Ma i genitori dicono No!
È accaduto nella città di Capo d’Orlando (Messina) dopo che la dirigente del Polo Liceale Statale “Lucio Piccolo” ha indirizzato una circolare alle famiglie, ai/alle docenti, agli studenti e alle studentesse delle classi del biennio e del V anno di tutti gli indirizzi con oggetto l’organizzazione di un incontro di orientamento scolastico con gli ufficiali del 24° Reggimento “Peloritani” di Messina, reparto della Brigata meccanizzata “Aosta” dell’Esercito italiano.
«Mercoledì 26 marzo 2025 il 24° Reggimento “Peloritani” incontrerà gli studenti del Liceo, in presenza e da remoto», riporta la circolare della dirigente, la professoressa Maria Larissa Bollaci. «Gli alunni del biennio parteciperanno alla conferenza con le Forze Armate, durante la quale verranno presentate le scuole di alta formazione culturale e militare, la Nunziatella di Napoli e la Teulié di Milano». A seguire l’incontro con gli alunni delle classi V, «durante il quale saranno fornite informazioni riguardanti la storia e le attività delle Forze Armate, i possibili sbocchi occupazionali nonché tutte le indicazioni relative al concorso per l’accesso all’Accademia Militare di Modena».
Alla vigilia della visita del 24° “Peloritani” al liceo orlandino, alcuni genitori degli alunni e delle alunne partecipanti hanno inviato una bellissima lettera alla dirigente «nella speranza di stimolare, anche tra i docenti, una seria riflessione sull’urgenza della pace e sulla necessità di lasciare la guerra fuori dalla scuola»…
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ANCHE QUESTO PER CAPIRE TANTE COSE…
I VALORI DELL’OCCIDENTE
Gaza: Israele lancia una nuova invasione e intanto spara a pompieri e ambulanze
L’escalation militare israeliana nella Striscia di Gaza non si ferma. Nelle ultime ore, l’esercito di Tel Aviv ha ampliato la sua offensiva terrestre nella regione meridionale, avanzando nel quartiere di al-Jneina a Rafah, con l’obiettivo dichiarato di creare una zona cuscinetto lungo i confini. Mentre le truppe affermano di voler colpire le infrastrutture di Hamas e presunti obiettivi militari con raid aerei, gli attacchi indiscriminati bersagliano anche ambulanze e squadre di soccorso: le forze israeliane hanno infatti ammesso di aver aperto il fuoco su veicoli di emergenza, uccidendo almeno un soccorritore. Intanto, le trattative per una tregua restano incerte, con Israele che ha risposto con una controproposta alla nuova offerta di cessate il fuoco proposta dall’Egitto, già accettata da Hamas…
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Gaza, ufficiale israeliano ammette: l’esercito usa “schiavi” palestinesi come scudi umani
A Gaza, quasi tutte le squadre dell’esercito israeliano attive usano i palestinesi come scudo umano almeno sei volte al giorno. A dirlo è un ufficiale superiore (l’equivalente di colonnello, tenente colonnello o maggiore nell’esercito italiano), con una testimonianza anonima inviata al quotidiano israeliano Haaretz. «Ho prestato servizio a Gaza per nove mesi e mi sono imbattuto per la prima volta in queste procedure, chiamate “protocollo zanzara”, nel dicembre 2023», si legge nella testimonianza. «Allora non mi rendevo conto di quanto sarebbe diventato onnipresente l’uso di scudi umani». Li chiamano shawish, parola araba traducibile con “sergente”, e li sfruttano per entrare in un’abitazione o in un luogo sospetto per «sgomberarlo» prima che venga effettuato il raid dalle forze israeliane. «Ci sono quattro “shawish” in una compagnia, dodici in un battaglione e almeno 36 in una brigata», ha detto l’ufficiale anonimo. «Gestiamo un sotto-esercito di schiavi»….
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INCONTRI E CONVEGNI
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FIRME
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Anno VI del Regime Sanitario-Ecologico-Digitale
PERICOLO EURO DIGITALE
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PERICOLO SMART-CITY
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PERICOLO IT-WALLET
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NON È ANDATO TUTTO BENE – LE VERITÀ NEGATE SUL COVID19: https://rumble.com/v65t5rj-non-e-andato-tutto-bene-le-verit-negate-sul-covid19.html
Invisibili – regia di Paolo Cassina: https://playmastermovie.com/invisibili/
La Morte Negata – regia di Alessandro Amori: https://playmastermovie.com/la-morte-negata/
Sospesi – regia di Marcello Rossi e Walter Zollino: https://www.buzzz.blog/buzzz-on-demand
Per altre testimonianze di danni dello pseudo-vaccino LEGGERE QUI
912 studi scientifici sui danni del vaccino LEGGERE QUI
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