Il 16 febbraio del 1922 muore dopo una lunga malattia nella Contea di Jasper (Stato del Mississippi, USA) NEWTON KNIGHT (84 anni) fattore, soldato Unionista del Sud e Antischiavista.
Knight nacque nel 1837 nella Contea di Jones, una provincia dello Stato del Mississippi negli USA, in una famiglia modesta di contadini pur possedendo una fattoria. Il nonno era stato un ricco proprietario terriero con molti schiavi Neri ma il padre di Newton non ereditò nè terreni nè schiavi e non ne comperò in seguito. Anche Newton non possedette mai schiavi e suo figlio ricorderà che il padre era moralmente e assolutamente contro ogni forma di schiavitù anche per i principi della sue fede cristiano-battista.
Siamo nel Sud degli Stati Uniti in cui vige un forte sfruttamento della popolazione Nera per il lavoro nei campi, soprattutto di cotone, e la schiavitù è una piaga endemica. Questa sarà la causa principale ( insieme ad altre cause di carattere economico) dello scoppio, nell’aprile del 1861, della Guerra Civile tra gli Stati del Nord degli Stati Uniti, contrari allo schiavismo, e gli Stati del Sud che volevano mantenere questa enorme forza lavoro a costo zero ( nel 1860 si contavano più di 4 milioni di schiavi) a fronte delle prime leggi per l’emancipazione degli schiavi decise a partire dal 1859/60. Si contrapposero gli eserciti della Confederazione (gli Stati del Sud che per mantenere la schiavitù avevano deciso di staccarsi dagli Stati Uniti e per questo saranno chiamato secessionisti) e gli eserciti Unionisti ( Stati del Nord) guidati dal presidente degli Stati Uniti Abramo Lincoln (1809- 1865), in una guerra estremamente feroce che si concluderà soltanto il 9 aprile del 1865 con la vittoria dell’esercito nordista dell’Unione: le vittime furono circa 1.030.000 di cui 650.000 soldati di entrambi le parti.
Dopo questa vittoria la schiavitù sarà abolita definitivamente in tutti gli USA ma le conseguenze psicologiche e sociali e le contrapposizioni dureranno fino ad oggi e i Neri potranno avere riconosciuti i loro diritti civili sono negli anni 60 del ‘900 con la fine di molte forme di segregazione razziale. Ma non tutti i problemi sono ancora risolti.
Knight visse in pieno il tempo della Guerra Civile entrando nell’esercito della Confederazione fin dal luglio del 1861 poiché il Mississippi era uno Stato del Sud, fortemente schiavista ( ancora oggi il Mississippi è uno degli Stati con maggiori difficoltà per l’integrazione razziale). Ma nell’ottobre del 1862 Newton disertò poiché stava maturando in lui una decisa scelta politica di opposizione allo schiavismo: dirà anni dopo: “Se loro avevano il diritto di chiamarmi per combattere quando non volevo combattere contro l’Unione, allora io avevo il diritto di smettere di combattere”.
All’inizio del 1863 fu arrestato per diserzione ma riuscì a fuggire per unirsi ad altri disertori e schiavi neri che si erano liberati. Quasi subito divenne il loro leader e nacque un gruppo composto di ex soldati, contadini, disertori, unionisti ed anche banditi che sarà chiamato “Knight Company” e che fece guerriglia contro i Confederati nelle aree attorno alla contea di Jones. La “Knight Company“ fu una Comunità di cittadini liberi e fu la prima Comunità interrazziale della storia americana.
L’azione di guerriglia della Company fu efficace tanto da creare un territorio libero nella Contea di Jones ( che venne chiamato Stato libero di Jones) in cui Knight e i suoi compagni si dettero un’organizzazione politica e sociale ( a somiglianza delle Repubbliche Partigiane durante la Resistenza in Italia) in cui abolire ogni forma di schiavitù e chiedere le tasse che venivano redistribuite secondo le necessità degli abitanti. Un enclave in cui Newton guidava probabilmente un centinaio di uomini e donne combattenti, una specie di avamposto Unionista dentro il territorio della Confederazione.
La Guerra Civile finì il 9 aprile del 1865 e Knight non cercò di mantenere nessun potere politico e militare e ritornò alla sua piccola fattoria. Nel 1870 chiese al governo USA sovvenzioni e aiuti di vario tipo, per i servizi svolti durante la guerra, per lui, per tutti i membri della Knight Company e, soprattutto, per i familiari dei caduti: purtroppo la Corte Federale rifiutò la richiesta in quanto l’essere contro la Confederazione della Company non significava necessariamente essere a favore dell’Unione.
Il rifiuto non portò Knight ad abbandonare il Partito Repubblicano ( quello di Abramo Lincoln e che aveva guidato la lotta antischiavista) continuando le sue attività politiche ed amministrative in funzione di un miglioramento delle condizioni civili degli ex-schiavi Neri.
Per dare un segnale ancora più forte dell’assoluta necessità dell’integrazione razziale, durante gli anni ’70, Knight divorziò dalla moglie Serena ( sposata nel 1858), che gli era stata vicina negli anni della lotta, e sposò Rachel, un ex-schiava Nera che forse aveva lavorato in schiavitù, da giovane, per suo nonno: che un Bianco sposasse una Nera, per di più ex schiava, era un fatto assolutamente inammissibile in quel tempo, uno scandalo. Comunque Serena rimase a vivere con loro.
Rachel morì nel 1889, Knight nel 1922 a 84 anni. Lui aveva espresso il desiderio di essere sepolto accanto alla tomba di Rachel ma una legge dello Stato del Mississippi impediva che Bianchi e Neri potessero essere sepolti nello stesso cimitero. I suoi figli ( avuti dalla prima e dalla seconda moglie) allora lo seppellirono vicino a Rachel creando un cimitero privato su una collina vicino alla fattoria di Newton, noto ancora oggi come il Knight Family Cemetery. Sulla sua tomba fu posta questa scritta: “ Visse per gli altri”.
Nel 2016 il regista americano Gary Ross ha diretto il film Free State of Jones, un ottimo film sulle vicende di Knight interpretato con grande intensità dall’attore Matthew McConaughey.
Vedi: L'uomo che aveva un sogno: MARTIN LUTHER KING
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