Il 1 novembre del 1944 viene fucilata a Savona da un plotone di fascisti PAOLA GARELLI (28 anni, nome di battaglia Mirka) parrucchiera e Partigiana.
Paola nacque a Mondovì (Cuneo) in una famiglia di modeste condizioni e intraprese l’attività di pettinatrice e parrucchiera. Si sposò ed ebbe una figlia.
Subito dopo l’8 settembre 1943 sentì forte il bisogno d’impegnarsi nella nascente Resistenza e dall’ottobre del 1943 entrò nella Brigata SAP “Colombo” che operava a Savona e faceva parte della divisione partigiana “Antonio Gramsci”.
Col nome di copertura di Mirka Paola cominciò a svolgere varie attività clandestine con compiti di collegamento tra varie unità partigiane e di rifornimento di viveri e materiali per le formazioni che operavano intorno a Savona.
Improvvisamente dei militi delle Brigate Nere l’arrestarono nella notte tra il 14 e il 15 ottobre 1944 nella sua abitazione di Savona e la tradussero nella sede della Federazione Fascista di Savona. Per due settimane venne interrogata e seviziata con ferocia.
Senza alcun processo Paola il 1 novembre del 1944 venne portata nel fossato della Fortezza ex Priamar di Savona e fucilata da un plotone di fascisti insieme con i Partigiani GIUSEPPE BALDASSARRE, PIETRO CASSANO, LUIGINA COMOTTO, FRANCA LANZONI e STEFANO PELUFFO. I resti di Paola Garelli riposano nel cimitero di Savona.
Poco prima di essere fucilata Paola scrisse una breve lettera alla sua bambina di grande valore morale e civile:
“Mimma cara, la tua mamma se ne va pensandoti e amandoti, mia creatura adorata, sii buona, studia ed ubbidisci sempre gli zii che t’allevano, amali come fossi io.
Io sono tranquilla.
Tu devi dire a tutti i nostri cari parenti, nonna e gli altri, che mi perdonino il dolore che do loro.
Non devi piangere né vergognarti per me. Quando sarai grande capirai meglio.
Ti chiedo una cosa sola: studia, io ti proteggerò dal cielo.
Abbraccio con il pensiero te e tutti, ricordandoti. La tua infelice mamma”
Vedi: La pettinatrice morta con onore: DIMITRA TSATSOU
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