Senza magistrati e senza forze dell’ordine con il senso del dovere, la sicurezza della persona e delle proprietà può solo degenerare nell’arbitrio dei violenti e della criminalità. Senza medici e personale sanitario con il senso del dovere, il diritto alla salute diventa una crudele finzione. Senza insegnanti con il senso del dovere, il diritto all’educazione e alla cultura rimane privilegio di pochi. Senza doveri, insomma, niente libertà.
In un Paese in cui per molto tempo le battaglie sui diritti hanno offuscato la questione dei doveri e in cui sempre più spesso chi sceglie di opporsi alla discriminazione e all’individualismo politico e sociale viene bollato come “moralista”, la vera sfida per tutti i cittadini, ma soprattutto per le élites politiche, imprenditoriali e intellettuali, è quella di battersi con forza per una rinascita civile a partire dalla fondamentale lezione sull’equilibrio tra diritti e doveri che ci viene dal Risorgimento, dalla Resistenza e dalla nostra Costituzione. In questo saggio ricco di esempi tratti dalla storia, dalla letteratura e dalla cronaca, Maurizio Viroli riflette non solo sulla bellezza e la dignità del senso del dovere, ma ci indica anche una strada, tanto difficile quanto necessaria, per riappropriarci di un valore dimenticato.
Tutto questo è la grande eredità di Mazzini, del suo pensiero e della sua visione dell’Italia, che Viroli sa riportare nel nostro tempo grigio e volgare, nell’Italia contemporanea dove il senso del dovere è l’idea più lontana e misconosciuta. Un libro prezioso per chi non vuole celebrare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia con inutile retorica ma vuole partire da questo anniversario per impegnarsi personalmente, affinchè un giorno l’Italia sia quella sognata da Mazzini, Garibaldi e da quegli uomini e donne che offrirono la loro vita per un’altra Patria.
di Maurizio Viroli, ed. Rizzoli 2008, € 12,00
Vedi: Educazione al dovere per conquistare i diritti