L’immagine qui sopra mostra il pericolo più grande dell’uso della mascherina: un addomesticamento micidiale gestito da una “manona” non tanto misteriosa. E’ la “manona” del nostro governucolo draghiano agli ordini delle “manone” dei gestori del piano criminale globale chiamato Grande Reset: Big Money, Big Pharma, Big Tech, Big Agricolture ( per approfondire leggete gli articoli che trovate qui: https://www.gruppolaico.it/category/rassegna-stampa/emergenza-rassegna-stampa/ )
“Manone” che devono portare avanti, celato dal paravento dello pseudo-virus da cui salvarci, il progetto devastante che si chiama “nuova normalità”. “Manone” che devono portare avanti la base della “nuova normalità”: l’ADDOMESTICAMENTO di noi tutti attraverso l’imposizione micidiale di mascherine e pseudo-vaccini. “Manone” che debbono aumentare i profitti miliardari delle aziende che producono mascherine alla faccia ( è proprio il caso di dirlo) di noi tutti.
Sul nostro sito abbiamo pubblicato moltissimi articoli su danni sanitari e fisici che l’uso ignobile della mascherina provoca ( cliccate sul “tag” vaccino in fondo a questa pagina o sul link proposto sopra). Ma il danno più grande è psicologico e diremmo sociale e politico: vivere perennemente senza volto, senza espressioni, senza comunicazione. Sottomessi ad una cricca di squinternati. Ed uno straccetto sul viso che te lo deve ricordare ogni momento.
Chi pensa di voi ai danni psicologici ( e fisici) dei bambini obbligati da un governucolo, una scuola e dei genitori irresponsabili a vivere mascherati ore ed ore? Chi si accorge che con questo metodo criminale si “educano” alla sottomissione e all’addomesticamento le nuove generazioni usando come ignobile paravento il raccontino che farebbero ammalare i nonnini ( cosa smentita da centinaia di esperti e medici, quelli che voi non dovete sentire in televisione)?
Chi si è accorto che la propaganda martellante del mascheramento passa anche attraverso delle pubblicità televisive spregevoli in cui i commessi di un supermercato lavorano mascherati e clienti giulivi come l’oca da mascherati comprano? O attraverso la pubblicità di creme per alleviare i rossori della pelle creati dall’uso smodato delle mascherine? O attraverso ridicoli giornalisti corrispondenti di un qualsiasi tg che parlano al microfono mascherati che manco Zorro? Chi si è accorto che tutto questo ha lo scopo di abituare i covidioti alla mascherina perenne ieri, oggi e domani? Eh si, il rimbambimento provocato dalla tv continua ( come già denunciava Pasolini negli anni ’60) a servizio del Grande Reset.
Si “deve” vivere perennemente con questo segno addosso di sottomissione allo stato terapeutico previsto dal Grande Reset e iniziato in italia con il golpe del 9 marzo 2020. Con questo segno a cui vi state già tragicamente abituando ( come vogliono “loro”), nuova “camicia nera” da indossare obbligatoriamente come tributo al nuovo “fascismo” globale. Segno che, come vedete, mentre il governucolo “concede” riaperture ( ma dove sono più i diritti costituzionali del cittadino ridotti a “concessioni”?) non si deve assolutamente togliere. E il covidiota ubbidisce in cielo, in terra, in ogni luogo…
E così via: in gita, in vacanza, al cinema, al teatro, in crociera, al museo, in treno, durante una partita, al bar, per strada, di fronte alla bellezza dei monti e del mare, ecc. E così via: potete andare, fare, girare, ballare, giocare, illudervi di essere liberi, ma, SIA CHIARO, mascherati come la Banda Bassotti, perchè nessuno dimentichi che ormai il vostro corpo, il vostro respiro, i vostri progetti, le vostre emozioni APPARTENGONO ALLO STATO, un orrendo “stato terapeutico” che vi addomestica ad un’altra visione della vita ancora più orrenda. E il covidiota ubbidisce, si maschera e si fa “vaccinare” in cielo, in terra, in ogni luogo…
Stato terapeutico ( non più stato di diritto) fondato su una nuova visione della politica e del potere: bio-politica e bio-potere, come aveva ben previsto il grande filosofo francese Michel Foucault negli anni ’80 e come aveva approfondito il nostro filosofo Giorgio Agamben già negli anni ’90 con la sua ricerca su un potere che cercherà di ridurre tutti noi ad una mera “nuda vita“.
Ma già, chi li ascolta i filosofi occupati come siete a farvi rimbambire dai gates, schwab, burioni, crisanti, galli, speranza, draghi e compagnia cantante. Rimbambire di paure e narrazioni apocalittiche di varianti affinchè docili, docili come cagnolini addomesticati e complici vi mettiate la museruola e vi facciate puncicare d’intrugli.
Si, badrone! E addio dignità umana…. (GLR)
Il covidiota è l’individuo con la museruola. Senza volto si è schiavi!
Quali sono i danni causati dalla Programmazione Neuro Linguistica – fondata sulla paura – messa ìn atto durante questi ultimi 16 mesi, con la complicità dei collaborazionisti chiamati giornalisti?
Ecco la risposta: «Secondo un recente, allarmante sondaggio sulle mascherine, realizzato da Emg- Different/Adnkronos, ben 7 italiani su 10 dichiarano di continuare ad utilizzarle anche quando ne verrà tolto l’obbligo».
Raccapricciante. Mi corre l’obbligo, a questo punto, di citare Giorgio Agamben, uno dei più acuti osservatori, e critici, dell’infodemia e della rieducazione sociale in atto. In uno dei suoi articoli, ha proprio scritto di come l’annullamento del volto umano sia strategico perla continuazione della distopia in corso.
Ha scritto a tal proposito:
Che la visione del proprio volto e del volto degli altri sia per l’uomo un’esperienza decisiva era già noto agli antichi: «Ciò che si chiama “volto ” – scrive Cicerone – non può esistere in nessun animale se non nell’uomo» e i greci definivano lo schiavo, che non è padrone di se stesso, aproposon, letteralmente «senza volto». Certo tutti gli esseri viventi si mostrano e comunicano gli uni agli altri, ma solo l’uomo fa del volto il luogo del suo riconoscimento e della sua verità, l’uomo è l’animale che riconosce il suo volto allo specchio e si specchia e riconosce nel volto dell’altro. Il volto è, in questo senso, tanto la similitas, la somiglianza che la simultas, l’essere insieme degli uomini. Un uomo senza volto è necessariamente solo.
Per questo il volto è il luogo della politica. Se gli uomini avessero da comunicarsi sempre e soltanto delle informazioni, sempre questa o quella cosa, non vi sarebbe mai propriamente politica, ma unicamente scambio di messaggi. Ma poiché gli uomini hanno innanzitutto da comunicarsi la loro apertura, il loro riconoscersi l’un l’altro in un volto, il volto è la condizione stessa della politica, ciò in cui si fonda tutto ciò che gli uomini si dicono e scambiano.
Il volto è in questo senso la vera città degli uomini, l’elemento politico per eccellenza. È guardandosi in faccia che gli uomini si riconoscono e si appassionano gli uni agli altri, percepiscono somiglianza e diversità, distanza e prossimità. Se non vi è una politica animale, ciò è perché gli animali, che sono già sempre nell’aperto, non fanno della loro esposizione un problema, dimorano semplicemente in essa senza curarsene. Per questo essi non s’interessano agli specchi, all’immagine in quanto immagine. L’uomo, invece, vuole riconoscersi e essere riconosciuto, vuole appropriarsi della propria immagine, cerca in essa la propria verità. In questo modo egli trasforma l’ambiente animale in un mondo, nel campo di una incessante dialettica politica.
Un paese che decide di rinunciare al proprio volto, di coprire con maschere in ogni luogo i volti dei propri cittadini è, allora, un paese che ha cancellato da sé ogni dimensione politica. In questo spazio vuoto, sottoposto in ogni istante a un controllo senza limiti, si muovono ora individui isolati gli uni dagli altri, che hanno perduto il fondamento immediato e sensibile della loro comunità e possono solo scambiarsi messaggi diretti a un nome senza più volto. E poiché l’uomo è un animale politico, la sparizione della politica significa anche la rimozione della vita: un bambino che nascendo non vede più il volto della proprio madre rischia di non poter più concepire sentimenti umani.
Ogni epoca ha le sue immagini rappresentative. La bimba che fugge dalle bombe al napalm ci ricorda la Guerra del Vietnam, il marinaio che bacia la fidanzata a Manhattan richiama la fine della Seconda Guerra Mondiale, il padroncino con la museruola ( vedi foto a lato, ndr) che porta a spasso il proprio cane senza alcuna protezione sarà l’icona che rappresenterà negli anni a venire la dittatura parasanitaria del XXI secolo.
Che dire? So bene che “è inutile parlare di libertà ad uno schiavo che è convinto di essere un uomo libero “ (Gianni Rodari, ndr).
Leonardo Facco in https://www.miglioverde.eu/ 10/6/2021
VENTI RAGIONI PER CUI LE MASCHERINE FACCIALI OBBLIGATORIE SONO MALSANE, INEFFICACI E IMMORALI
Nove pericoli potenziali e provati per chi si mette la museruola
1. Cavità: I dentisti di New York riferiscono, che la metà dei loro pazienti soffre di denti cariati, gengive che si ritirano e alito gravemente inacidito per aver indossato le mascherine. “Stiamo vedendo infiammazioni delle gengive di persone che sono state sempre sane, e carie in persone che non le hanno avute prima”, ha detto il dottor Rob Ramondi a FOX News.
2. Deformazioni facciali: Il mascheramento dei bambini favorisce la respirazione con la bocca che, come è stato dimostrato, causa “facce lunghe e strette, bocche strette, palati alti, malocclusione dentale, sorrisi timidi e molte altre caratteristiche facciali poco attraenti”, secondo il Journal of General Dentistry.
3. Acne Vulgaris: L’umidità e i germi che si raccolgono nella mascherina causano “lesioni della pelle del viso, dermatiti irritanti… o peggioramento dell’acne” (secondo Public Health Ontario) che stressa il sistema immunitario, può portare a cicatrici permanenti ed è stato collegato alla depressione e ai pensieri suicidi (secondo il Journal of Dermatologic Clinics). I bambini sviluppano anche l’impetigine, un’infezione batterica che produce piaghe rosse e può comportare danni ai reni (secondo la Mayo Clinic).
4. Aumento del rischio di COVID-19: “L’uso della maschera da parte delle persone in generale potrebbe essere in relazione ad un rischio potenzialmente elevato di COVID-19 attraverso… l’autocontaminazione”, afferma la Public Health Ontario in Wearing Masks in Public and COVID-19. “Indossando una mascherina, i virus esalati non saranno in grado di sfuggire e si concentreranno nei passaggi nasali, entreranno nei nervi olfattivi e giungeranno al cervello”, ha teorizzato il neurochirurgo riconosciuto a livello nazionale, Dr. Russell Blaylock, MD (in un articolo su The Centre for Research on Globalization).
5. Polmonite batterica: In una conferenza stampa in Oklahoma, il dottor James Meehan, MD ha testimoniato: “I rapporti provenienti dai miei colleghi di tutto il mondo suggeriscono che le polmoniti batteriche sono in aumento” come risultato dell’umidità raccolta nelle maschere.
6. Soppressione immunitaria: Le mascherine sono frequentemente indossate da criminali che cercano di nascondere la loro identità mentre commettono un reato (furto, violenza, stupro, omicidio, ecc.). Le mascherine producono ansia e paura nel subconscio. La paura e l’ansia attivano il sistema nervoso “fight-or-flight” (combattere o fuggire) che abbassa il sistema immunitario, come mostrato in uno studio dell’American Psychological Association.
7. Germofobia: le mascherine creano una paura irrazionale dei germi e un falso senso di protezione dalle malattie, portando a un comportamento antisociale (o addirittura ostile) verso chi non indossa una maschera. (Vedere l’articolo nel Journal of Obsessive-Compulsive and Related Disorders intitolato “COVID-19, disturbo ossessivo-compulsivo e forme di vita invisibili che minacciano il sé”).
8. Tossicità: Molte (se non la maggior parte) mascherine e coperture per il viso (incluso il panno) sono fabbricate con sostanze chimiche tossiche e cancerogene, tra cui ritardanti di fiamma, fibra di vetro, piombo, NFE, ftalati, sostanze chimiche polifluorate e formaldeide che fuoriescono e vengono inalate da chi le indossa. (Vedi “5 principali sostanze chimiche pericolose nell’abbigliamento proveniente dalla Cina” di Fashion United).
9. Danno psicologico: “Credo che la vera minaccia in questo momento sia quello che stiamo facendo per sabotare la salute mentale, emotiva e fisica dei… nostri bambini, che dipendono per il loro sviluppo dalle interazioni sociali, dal contatto fisico e dalle espressioni facciali”, scrive il Dr. Joseph Mercola di Mercola.com. ” Tra il fatto di indossare la mascherina e il distanziamento sociale, temo che le conseguenze sui bambini in particolare possano essere di lunga durata, se non permanenti”.
Sei prove che le mascherine non riducono le infezioni
1. Insufficiente: Una rivisitazione finanziata dal CDC sulla mascheratura, effettuata nel maggio 2020, è giunta alla conclusione che: “Sebbene gli studi meccanicistici confermino il potenziale effetto dell’igiene delle mani o delle mascherine, le prove di 14 studi randomizzati e controllati su queste misure non dimostrano un effetto sostanziale sulla trasmissione dell’influenza confermata in laboratorio.”…Nessuno degli studi condotti in famiglia ha riportato una riduzione significativa delle infezioni secondarie da virus dell’influenza accertate in laboratorio per quanto riguarda il gruppo con mascherina facciale”. Se le mascherine non possono fermare l’influenza normale, come possono fermare il SAR-CoV-2?
2. Irragionevole: “Le prove che il mascheramento sia uno strumento di controllo e che porti a una riduzione sostanziale della trasmissione sono scarse, aneddotiche e, complessivamente, carenti… [e il mascheramento obbligatorio] è l’esatto contrario di un atteggiamento ragionevole”,ha stabilito l’arbitro di un ospedale in una controversia tra l’Ontario Nurses’ Association e il Toronto Academic Health Science Network.
3. Inefficace: “Le mascherine per la bocca in individui sani sono inefficaci contro la diffusione delle infezioni virali”, scrivono i medici belgi in una lettera aperta pubblicata su The American Institute of Stress, il 24 settembre 2020.
4. Antigienico: “Non è mai stato dimostrato che indossare maschere chirurgiche diminuisca le infezioni post-operatorie delle ferite”, scrive Göran Tunevall, M.D. sul World Journal of Surgery. “Al contrario, è stata riportata una diminuzione del 50% [dell’infezione batterica] dopo aver eliminato le mascherine”.
5. Nessuna protezione: “C’erano 17 studi idonei…. Nessuno degli studi ha stabilito una relazione conclusiva tra l’uso della mascherina ⁄ dispositivo di respirazione e la protezione contro l’infezione da influenza”, conclude una revisione della ricerca nella rivista Influenza and Other Respiratory Viruses.
6. Non provato: Il ministro olandese della sanità pubblica, Tamara van Ark, ha dichiarato dopo una verifica dell’Istituto Nazionale della Salute il 29 luglio 2020 (secondo la Reuters), che “da un punto di vista medico, non è dimostrata l’efficacia delle mascherine”.
Cinque ragioni per le quali il mascheramento forzato è immorale
1. Irresponsabile: “Emanando raccomandazioni e linee guida sull’uso delle maschere per il grande pubblico o condonando esplicitamente la pratica, i governi hanno sia ignorato l’evidenza scientifica che agito contro il principio di precauzione”, scrive Denis Rancourt, PhD nel suo documento del 2020 ” Le mascherine non funzionano.”
2. Manipolatori: il dottor Andreas Voss, membro del team di esperti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e capo della microbiologia di un ospedale olandese di Nijmegen, ha detto il 24 luglio 2020 a I Am Expat, che l’obbligo della mascherina “non è stato introdotto a causa di prove scientifiche, ma a causa della pressione politica e della pubblica opinione”.
3. Terrorizzazione: “In effetti, non c’è alcuno studio che suggerisca che abbia senso per gli individui sani indossare mascherine in pubblico”, scrivono i dottori Karina Reiss, Phd e Sucharit Bakdi, MD in “Corona, falso allarme?” Si potrebbe sospettare che l’unica ragione politica per far rispettare la misura sia quella di alimentare la paura nella popolazione”.
4. Totalitarismo: “Se si guarda alla storia dei regimi totalitari… fanno tutti la stessa cosa, cioè cercano di annientare la cultura, e sopprimere qualsiasi testimonianza di auto-espressione…” spiega Robert F. Kennedy, Jr. in un’intervista sulle mascherine facciali. “E qual è il miglior veicolo per l’auto-espressione? Sono le vostre espressioni facciali…. [Eppure] tutti noi siamo stati obbligati a mettere il burqa e ad essere obbedienti”.
5. Mostrare virtu’: “Le mascherine sono completamente inutili”, ha testimoniato il dottor Roger Hodkinson, un patologo, certificato dal Royal College of Physicians and Surgeons of Canada, in una riunione del consiglio comunale. “…le mascherine sono semplicemente una dimostrazione di virtù… È assolutamente ridicolo vedere queste persone disgraziate e ignoranti – non lo dico in senso dispregiativo – che vanno in giro come dei lemming (piccoli roditori artici, ndr), obbedendo senza alcuna base di conoscenza, mettendosi la mascherina in faccia”.
John C. A. Manley, 11/6/2021
John C. A. Manley ha trascorso oltre un decennio a fare il ghostwriter per medici, naturopati e chiropratici. Da marzo 2020, ha scritto articoli che mettono in discussione ed espongono le contraddizioni nella narrazione e nelle misure di controllo del COVID-19. Sta anche completando un romanzo, Much Ado About Corona: A Dystopian Love Story. Potete visitare il suo sito web all’indirizzo MuchAdoAboutCorona.ca.
In https://www.nogeoingegneria.com 13/6/2021
E giusto per riassumere. (GLR)
Cinque ragioni parlano contro l’uso delle mascherine:
a. i virus della SARS-CoV-2 sono più piccoli dei pori delle “maschere di tutti i giorni” e quindi i virus passano;
b. il rebreathing di CO2 (ipercapnia) causa scarse prestazioni e mal di testa;
c. l’umidità durante l’uso prolungato è un terreno fertile per le infezioni batteriche e virali;
d. la frequente messa e rimozione e lo smaltimento delle maschere porta alla diffusione di virus.
e. le conseguenze psicologiche, sociali ed economiche sono notevoli.
Da un articolo in https://www.nogeoingegneria.com 3/10/2020
ANNO II DEL REGIME SANITARIO
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