Il ricatto è lo strumento principale di ogni dittatura, di ogni fascismo. Anche per il progetto criminale globale chiamato Grande Reset per instaurare una “nuova normalità” secondo le visioni folli di Big Money, Big Pharma e Big Tech. Naturalmente un ricatto per amore… per la nostra salute e il nostro bene, come crede il covidiota ( leggi i tanti articoli qui: https://www.gruppolaico.it/category/rassegna-stampa/emergenza-rassegna-stampa/ ).

Siamo stati ricattati, all’inizio, attraverso la paura indotta per uno pseudo virus presentato come la peste nera. Da questo ricatto iniziale ne sono derivati tutti gli altri: se non ti fai il tampone… Se non ti metti la mascherina… Se non ti distanzi… E poi soprattutto: se non ti fai il vaccino ti renderemo la vita impossibile ( leggi qui: Medici e scienziati non allineati al regime sanitario (6). Vaccino e ricatti del potere. ).

Il ricatto funziona, eccome. I covidioti ricattati dal governucolo draghiano, al grido di un’iniezione per la libertà, affollano farmacie, stand, anfratti, cunicoli, stadi, sottoscale, sgabuzzini, chiese, bugigattoli, ambulatori, grotte e stamberghe dove ora si praticano tamponi veloci e puncicature salvifiche  per ottenere il pezzo di carta verde che permette di fare le vacanze, andare ai matrimoni, allo stadio e al bagno.

La pseudo-libertà dei bovi e… vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare” (Dante, Inferno, Canto V).

C’è ansia di dignità e verità, come fu per Giordano Bruno. E di una libertà che non sia una concessione del potentucolo di turno. Di questa libertà con il guinzaglio c’è ancora qualcuno che non sa che farsene.

Ora il ricatto ha nome “variante delta”, in attesa di altri nomi fantasiosi. Ora il ricatto ha la forma della minaccia, che parte dagli anfratti del governucolo draghiano, che ad ottobre ricominceremo da capo con rossi, gialli, arancioni.

Ora il ricatto ha l’aspetto di una minaccia per spingerci ancora di più a farci puncicare. Ora il ricatto ha il profilo di un “stop and go” all’infinito per stremarci insieme ai danni fisici di mascherine e vaccini. Il Grande Reset non conosce pietà come ogni fascismo d’hoc. Altro che la piovra-mafia sulle città…

E per tutto questo “ringraziate” il “bove covidiota” tamponato, mascherato, distanziato, disinfettato e vaccinato che vi è più vicino. (GLR)

 

 

 

 

L’ILLUSIONE DELLA LIBERTÀ E IL GRANDE RESET: DAL PARADISO ALL’INFERNO

Finalmente, liberi tutti!! Forse l’incubo è finito, forse la Salvifica Iniezione ci ha restituito la libertà. Dimentichiamo Cenerentola e il coprifuoco, godiamoci di nuovo la vita!

Cari Italiani, non illudetevi, presto suonerà la campanella come a scuola, per segnalare la fine della Ricreazione. Come lo scorso anno ci concederanno due o tre mesi di vacanza; ma a ottobre si ricomincia. Un tempo a ottobre si tornava a scuola, adesso torneremo alla Nuova Normalità; messi dietro la lavagna per punizione, perché abbiamo marinato il Distanziamento Sociale.

Spiace fare le cassandre, ma le premesse ci sono tutte, e fanno parte della gigantesca operazione d’ingegneria sociale che in nome della Ricostruzione e Resilienza ci stanno preparando con somma cura. Per il nostro bene, beninteso. Quelli che hanno causato il disastro – guarda un po’ – sono gli stessi che ci propongono la cura, ma a caval donato…

Fase uno: Morte e Dannazione. A partire dal febbraio 2020, la paura è stata dominante, e continua ad esserlo. Un crescendo di terrore mediatico H24, alimentato ad arte con ‘eventi’ ad alto impatto emotivo, come i camion di Bergamo che portano via le bare, le sanificazioni di spiagge e strade, gli arresti domiciliari, i bollettini dei morti e dei contagi. Se il morbo fosse stato davvero così letale, saremmo già morti tutti. Ma niente paura, abbiate fiducia nella Dea Scienza: presto arriverà l’Unico Rimedio, la “Soluzione Finale” (come diceva Billgates) cioè la Salvifica Iniezione. Parola sua e di Antonyfauci, i migliori esperti della materia in tutto il pianeta (con qualche lieve conflitto di interessi).

Fase due: Salvezza e Resurrezione. A partire da gennaio 2021 è iniziato il martellamento non-stop. In collaborazione col Ministero della Salute, la Dea Scienza di ha dato un’altra Speranza: finalmente è pronta la Salvifica Iniezione, fonte di ogni Bene: ovvero “libera nos a malo”, «liberaci da ogni male, passato, presente e futuro». Qualche miliardo di persone sperimenteranno felici le nuove e prodigiose tecnologie biologiche e transgeniche, ma vale la pena di sacrificarsi per il Bene Comune. Meglio ancora se lo si fa due o tre volte all’anno, con richiami vari e controlli. Anche qui ‘eventi’ simbolici: l’arrivo in sacra processione degli austeri furgoni scortati dalla Polizia, coi primi scatoloni del portentoso medicamento. All’inizio dovevano essere tenuti a -70°, poi è bastato il frigo di casa, e già lì sorgeva qualche dubbio.

L’Iniezione è subito diventata un dogma di Fede. Già nel 2020 l’Italia (e il mondo) si era divisa fra Guelfi e Ghibellini, cioè fra chi vive nel terrore e mette la mascherina anche a letto, e chi non ci crede più, perché ha capito che troppe menzogne sono state raccontate, e troppe cose non quadrano. Nel 2021 il mondo si è nuovamente diviso in due fazioni: gli Eletti e Benedetti – che hanno ricevuto l’Iniezione – e i Dannati e Reietti, che si rifiutano di accedere al Paradiso e preferiscono l’Inferno.

I medici sono di nuovo in prima fila per una serie di ragioni. Innanzitutto perché sono stati obbligati a farsi l’Iniezione, e gli obiettori minacciati di sospensione dal lavoro. Devono per forza seguire i Protocolli ufficiali (antipiretico & “aspetta e spera che già l’ora s’avvicina”: ovvero biglietto di sola andata verso il disastro). Se non lo fanno, dovranno rispondere in prima persona e l’assicurazione non li coprirà.

Le proteste dei Medici Veri – quelli che onorano il Giuramento di Ippocrate, hanno fatto le autopsie di nascosto e curano i malati a casa con farmaci a basso costo – vengono sistematicamente censurate. La Santa Inquisizione a confronto era un club di educande: gli Algoritmi dei social tutto vedono e tutto sentono, non si scappa. La cura è una sola: l’Iniezione.

Poi ci sono i medici integralisti (culo e càmice con le Case farmaceutiche) secondo i quali chi non si sottopone all’Iniezione è pericoloso per sé e per gli altri: un untore della peste da sottoporre a TSO (trattamento sanitario obbligatorio).

Domande senza risposta. Finalmente si è levata una voce fuori dal coro, che non può in alcun modo essere screditata bollandola come fascista, negazionista, no-vaks & compagnia bella. Si tratta di Michele Santoro, ex-icona della Sinistra televisiva, che è riemerso dall’oblio in una memorabile trasmissione TV, prima da Floris e poi dalla inviperita Annunziata.

Finalmente ha dato voce a quel «30% o più di Italiani» che hanno osato esprimere qualche dubbio sull’Iniezione ed in generale sulla gestione dell’epidemia, ma sono stati sistematicamente messi a tacere da gennaio in poi, bollandoli come incoscienti ed eretici.

Qualche semplice domanda (sua e nostra): se l’Iniezione è davvero efficace

1 – Perché aver paura di chi non la fa? È lui che si assume dei rischi.

2 – Perché bisogna continuare a portare la mascherina e fare distanziamento sociale?

3 – Perché bisogna lo stesso fare i tamponi, per vedere se si è positivi e non si contagiano gli altri?

4 – Perché l’anno scorso si moriva solo di “coro-navirus” e mai di malattie pregresse; e viceversa adesso tutti muoiono “per altre patologie” e mai nessuno per gli effetti avversi dell’Iniezione?

5 – Perché c’è una vera e propria roulette russa sulle marche e relativi “benefici”?

6 – Perché nessuno spiega quali possano essere gli effetti collaterali a lungo termine, soprattutto sui bambini e sui ragazzi, anche in materia di fertilità e di mutazioni genetiche?

Il Dito e la Luna. In realtà stiamo guardando il dito e non la Luna, perché l’Iniezione è un mezzo, e non un fine.

Si comincerà con il “Green pass” (Draghi ha appena firmato il decreto) e la mitica App Immuni, per identificare i potenziali untori della peste, stanarli, ed eventualmente confinarli negli appositi containers, provvidenzialmente acquistati dallo Stato Italiano: 8000 per ogni regione, roba che neanche per un terremoto.

( leggi qui:  Apartheid (1). Campi di concentramento?, ndr)

Legalmente non ti possono obbligare a fare l’Iniezione, ma faranno di tutto per renderti la vita impossibile.

Iniziando col Passaporto Sanitario (cosa buona e giusta) si arriverà all’Identità Digitale obbligatoria (già prevista da Agenda 2020), senza la quale non potrai nemmeno pagare un caffè con la carta di credito. Il Certificato di avvenuta Iniezione, guarigione o il tampone (altro business miliardario assieme alle mascherine) saranno indispensabili per andare allo stadio, a teatro, e in genere per viaggiare. Poi verranno estesi a tutto il resto, grazie all’eliminazione del denaro contante.

Il vero fine è il controllo totale della popolazione, dei suoi movimenti, spese e consumi, dati da rivendere a fini commerciali con guadagni miliardari per le Piattaforme.

Grazie all’Intelligenza Artificiale si va verso il modello sociale cinese: un sistema ‘a punti’, che premia chi si comporta bene e riduce allo stato di paria senza diritti tutti gli altri.

Alla faccia della libertà di movimento delle persone, in teoria garantita dalla Costituzione e dall’ineffabile Trattato di Schengen; la cui applicazione è però una variabile indipendente, specie in materia di immigrazione clandestina.

Intanto stanno già arrivando le ‘varianti’ con le lettere dell’alfabeto greco. L’Inghilterra come sempre è all’avanguardia: Boris Johnson parla già di rimandare le aperture appena iniziate. Ma che strano, la stragrande maggioranza degli Inglesi ha ricevuto l’Iniezione e si ammalano lo stesso? Misteri della… Fede nella Scienza.

Dulcis in fundo, preparatevi al Grande Evento del 9 di Luglio! Seguite con trepidante devozione il Grande Profeta, Klaus Schwab, il capo del World Economic Forum: quello che nelle Simulazioni prevede il futuro, e ci azzecca più del Mago Otelma.

Ha iniziato nel 2019 con Event 201, che simulava una Pandemia di Coro-Navirus. Ha appena pubblicato un libro sul Grande Reset, dove afferma che «la pandemia rappresenta una rara, ma stretta finestra di opportunità per riflettere, reimmaginare e resettare il nostro mondo».

Ci aspetta il Nuovo ordine mondiale verde, per ridurre le emissioni di Co2. Il che comporta un nuovo ordine sociale, digitalizzazione totale, “distruzione creativa” della piccola impresa (specie italiana) e di tutto ciò che non si conforma ai nuovi parametri ecologici. Un delirio.

Il 9 luglio prossimo Schwab lancerà Cyber Polygon, la «Simulazione di una pandemia informatica che potrebbe avere effetti molto più devastanti del virus». Un attacco informatico che simulerà la distruzione della catena di approvvigionamento alimentare (hanno già fatto le prove negli USA): basta carne, mangiate gli insetti e i surrogati vegetali, che fa tanto Green Economy.

Il passo successivo, vedrete, sarà un attacco informatico mondiale che di colpo cancellerà i ‘Social: così le voci non allineate e la possibilità di contatto fra i dissidenti verranno azzerate.

Non per colpa delle Istituzioni (o del Ministero dell’Amore), che naturalmente sono a favore della Libertà d’Informazione, ed con cortese sollecitudine censurano le Fake News o le Bufale per il nostro bene, per guidarci lungo la Retta Via della Verità Vera.

Sarà colpa dei soliti malignissimi Hacker russi! Ma l’Unione Europea sicuramente ci proteggerà, siatene certi: dovrà solo scegliere fra Cina e America (“purché se magna”, come ai vecchi tempi). Ed il Dragopardo è pronto a fare la sua parte: seguendo le istruzioni di Klaus Schwab, ha già creato il ministero della Transizione ecologica, che non è altro che la piattaforma per il Great Reset italiano.

Concludiamo con le parole di Ida Magli, scritte quasi vent’anni fa, quando fondò ItalianiLiberi:

«Oggi gli Italiani sono privati dell’unica, vera libertà: quella di essere responsabili di se stessi, di poter affermare il proprio Io, sia come individui che come popolo.

Respingere la creazione di un impero totalitario e distruttivo che porta il nome di Unione Europea non è lecito: pertanto non trova nessuno spazio legittimo dove esprimersi, e viene negato con il procedimento della tabuizzazione.

Chiunque si azzardi a parlare [dell’Unione Europea] in maniera negativa cade sotto la condanna dell’impurità, dell’evitazione tabuistica, e di conseguenza della illegittimità. L’evitazione, il tabù, la contaminazione, su queste basi è stato creato il Potere stesso: la delimitazione fra ciò che è sacro e tutto il resto, che non lo è».

Stesso meccanismo censorio viene usato oggi contro chi non si uniformi al pensiero unico ufficiale in materia di pandemia, con i Comitati Tecnico Scientifici eretti a custodi della sacra ortodossia. O in materia di ‘cambiamenti climatici’, ai quali viene data la colpa di ogni evento atmosferico avverso, e guai a dire il contrario.

Ancora Ida Magli: «Un desiderio di onnipotenza e di conquistare dell’Europa, analogo a quello [di Hitler], spinge oggi i politici alla costruzione dell’Unione Europea.

Nessuno si lasci ingannare dalle apparenze. Non si vedono le armi, ma la violenza con la quale i popoli vengono privati della propria identità, della propria libertà, è analoga. E finirà con le armi. Il detto del nostro tempo è: se vuoi la guerra, prepara la pace».

La (pseudo) libertà che ci hanno appena concesso sarà solo un’illusione, prima di tornare nel Purgatorio?

Marina Mascetti, archeologa   in https://www.lagazzettadimassaecarrara.it 18/6/2021

 

 

La storia tragica dei ricatti del potere per addomesticare mandrie di bovi è lunga, lunghissima. Ricatti fondati su bufale assurde come questa che l’articolo che segue ci ricorda. Come le bufale del Grande Reset e dei suoi governucoli complici. Ma il problema più vero sono i bovi, milioni di bovi, maree di bovi. (GLR)

 

 

Ipnosi sociale Covid, l’eterna sindrome di Colin Powell

L’intera vicenda del Covid – qualunque cosa questa sigla significhi esattamente, sotto l’aspetto scientifico – ricorda in modo sinistro la storiella di Colin Powell alle Nazioni Unite: platea davanti a cui l’allora segretario di Stato agitò una fialetta, sostenendo che si trattasse di antrace.

Un falso favoloso, ma inquietante: serviva a scatenare l’inferno della guerra in Iraq e a insanguinare la sospensione della democrazia occidentale all’alba del terzo millennio, e nel frattempo introduceva – come incubo – il fantasma della guerra biologica, incarnato da agenti tossici invisibili e inafferrabili quanto, secondo la narrazione dell’epoca, i terribili terroristi islamici, che poi si sarebbero reincarnati ininterrottamente fino ad assumere le sembianze dei barbarici tagliagole dell’Isis.

A tracciare l’analogia tra il Covid e Colin Powell è Matt Martini, co-autore di “Operazione Corona” (Edizioni Aurora Boreale) nonché voce – con Tom Bosco e Nicola Bizzi – de “L’Orizzonte degli Eventi”, il giovedì sera sul canale YouTube di “Border Nights”.

Comunque li si voglia leggere, i drammatici eventi che hanno travolto l’Occidente a partire dal 2020, emergono due dati sovrastanti: da un lato la totale intattendibilità delle fonti ufficiali, e dall’altro l’altrettanto sconfortante remissività della popolazione, che ha dimostrato ai manipolatori di essere pronta a subire qualunque vessazione, anche se non motivata da alcuna ragione credibile e seriamente presentata.

A valle di questo doppio assunto, ogni altra considerazione si alleggerisce fatalmente di peso specifico, perdendo rilevanza. Se oggi il mainstream si divide, tra i falchi che vorrebbero proseguire in eterno con il delirio emergenziale e le colombe che hanno invece avviato una sostanziale de-escalation (fondata sull’imposizione propagandistica delle terapie geniche come unica possibile soluzione), dal canto loro i media continuano a recitare un copione surreale, mentre le voci indipendenti riescono a dividersi a loro volta, tra complotti ammissibili e cospirazioni immaginarie.

Per l’enormità dell’accaduto – l’enfatizzazione allarmistica del pericolo, l’arresto dell’economia e della vita sociale, la sospensione delle libertà,

colin powell e la sua "fialetta"

l’imbuto stretto attraverso cui far passare la “ripartenza”, verso modelli socio-economici comunque inediti e disegnati dall’alto – non si vede come possano coltivare qualche forma di ottimismo quei (pochi) cittadini così ingenui da aver sperato di poter accedere in tempi ragionevoli a una qualche verità effettiva, conquistabile attraverso ordinari procedimenti politici orientati al raggiungimento di una giustizia condivisa, capace di mettere in ordine il prima e il dopo, il come e soprattutto il perché.

Al massimo, sotto i riflettori finiranno capri espiatori, insieme alla sensazione – ormai solida – che almeno per il momento il cittadino comune non toccherà palla, essendo il suo destino (in un senso o nell’altro) interamente nelle mani di gestori sottili.

Buoni o cattivi, nessuno di loro pare disposto a uscire allo scoperto, mettendo fine al genere di fitcion inaugurato nel 2003 dal vecchio Colin Powell.

In https://www.libreidee.org/ 16/6/2021

 

 

I progetti d’impoverimento  e distruzione delle medie e piccole imprese è sostanziale al Grande Reset e agli appetiti immondi dei miliardari che compongono Big Money. Naturalmente le banche centrali, come la nostra, si sono prontamente allineate ( leggi qui: Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (12). Un cavallo di Troia per "resettare" l'uomo e il lavoro. e qui: Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (11). Golpe finanziario per futuri schiavi.).

Ma la meta finale è l’impoverimento di tutti, il dipendere dagli stati terapeutici che controlleranno i nostri corpi e i nostri soldi. Resi cani al guinzaglio senza più nessuna autonomia: una società distopica peggiore degli stati comunisti che abbiamo conosciuto. Cina docet!   (GLR)

 

 

Bankitalia vuole il Grande Reset

Un lungo discorso, durato circa un’ora, dettagliato sull’andamento economico registrato durante l’annus horribilis della dichiarata pandemia, ma allo stesso tempo dal carattere programmatico, che ben delinea il disegno per il futuro dell’Italia: è la presentazione della Relazione annuale sul 2020 di Bankitalia tenuta ieri al Senato dal governatore Ignazio Visco.

Non è possibile un futuro costruito su sussidi e incentivi pubblici“, ha spiegato senza mezzi termini, annunciando l’uscita graduale dai sostegni, che saranno rivolti a chi affronta difficoltà contingenti ma presenta capacità di ripresa e non a quelle imprese prive di prospettive di rimanere sul mercato.

Un mercato del futuro che rispecchia le linee guida e di investimento del PNRR, incentrato, come esemplificato dai nuovi ministeri del governo Draghi, su transizione ecologica e digitale.

Quali sono le attività produttive ormai obsolete in questo nuovo contesto e destinate dunque a sparire?  Sono le “molte microimprese”, troppe per il governatore e per il piano da realizzare, che presentano scarsa produttività rispetto alle altre più competitive dei Paesi virtuosi, imprese con meno di 10 dipendenti, che in Italia rappresentano quasi il 50% del tessuto produttivo, il doppio che nel resto d’UE.

“La specializzazione in attività tradizionali e la piccola dimensione riducono la domanda di personale specializzato, innescando quel circolo vizioso di bassi salari e modeste opportunità di impiego che scoraggiano investimenti in ricerca e istruzione”

Storico fiore all’occhiello dell’economia nazionale, le PMI nel Belpaese costituiscono un universo variegato, fatto di imprese a conduzione familiare, piccole eccellenze dell’artigianato locale, aziende enogastronomiche, filiere di lavorazione, dislocate tanto nel Nord industriale che nel meridione delle tradizioni culinarie.

Offrono  lavoro al 78,6% delle persone occupate (dati pre Covid) e costituiscono la quasi totalità delle attività in Italia, con una percentuale superiore al resto d’Europa e seconda tra i Paesi Ocse.

Una peculiarità che non piace ai fautori del neoliberismo, che da tempo hanno dichiarato guerra al “nanismo” imprenditoriale, tacciando la ridotta dimensione come il principale ostacolo alla produttività e all’innovazione della nostra economia.

Analogo discorso viene fatto per il sistema bancario. Il modello della piccola banca tradizionale, secondo Visco, è ormai superato e va rivisto con aggregazioni da attuare nell’immediato per sostenere la redditività:

“diversi intermediari per la maggior parte di piccole dimensioni e con un’operatività tradizionale, presentano debolezze strutturali; in taluni casi esse sono dovute a un governo societario non adeguato e alla debolezza dei controlli interni, in altri alla ridotta capacità di accedere ai mercati dei capitali, di innovare e di sfruttare economie di scala e di diversificazione”.

Come per le imprese

“anche nella gestione del credito e del risparmio il nuovo equilibrio sarà differente da quello attuale, chi non saprà prepararsi in anticipo al cambiamento e non si adatterà con prontezza sarà destinato a perdere rapidamente terreno”.

La "nuova normalità" degli italiani

La visione del futuro e della nuova normalità è chiara, la stessa espressa già da Draghi, da Monti prima di lui, da tutto il gotha dell’ideologia neoliberista e massimamente rappresentata dal Grande Reset dichiarato a Davos, per la cui realizzazione l’emergenza Covid ha rappresentato un’occasione preziosa e irripetibile.

È la tanto agognata attuazione della Quarta Rivoluzione Industriale, basata su intelligenza artificiale e rete 5G, che necessita un preventivo repulisti del nostro sistema imprenditoriale, ormai considerato anacronistico, a favore di un gigantismo aziendale, fatto per lo più di grandi multinazionali iperdigitalizzate, con una pennellata di green per far spazio alla sostenibilità, termine tanto abusato quanto ambiguo nei contenuti, al pari dell’onnipresente resilienza.

Ovviamente l’intero discorso è stato infarcito di elogi all’operato dell’UE, al rafforzamento dei meccanismi unionali e di cooperazione e all’auspicio della realizzazione prossima di un bilancio comune, nonché di un euro digitale, cui Banca d’Italia sarà impegnata in prima linea.

Non manca una nota positiva, ripresa con entusiasmo da tutte le agenzie in concomitanza con il comunicato dell’OCSE: il Pil tornerà a crescere nel 2021, superando il 4%. Il dato assume valore solo se confrontato al crollo del nostro prodotto interno lordo del 2020, pari all’8,9%, il doppio della perdita del Pil mondiale (4,4%) e ben superiore al resto d’UE (6,3%), cui va aggiunta una caduta di occupazione di quasi 1 milione di lavoratori (945 mila).

La performance particolarmente negativa dell’Italia è dovuta alla durata e al rigore delle misure restrittive -siamo stati i primi a chiudere e tra gli ultimi a riaprire- e il peso preponderante del settore turistico, circa il 13% del Pil, fortemente danneggiato dalle misure governative.

Un rimbalzo inevitabile, e anzi piuttosto contenuto possiamo dire, ma per Visco, neanche a dirlo, la presunta ripresa sarebbe da attribuire alla vaccinazione di massa in corso. Peccato che lo stesso Draghi abbia affermato che le mutazioni possono rendere inutili i vaccini.

Il merito di questa esaustiva relazione da parte del titolare di via XX Settembre consiste nell’aver spazzato il campo da ogni equivoco: dopo una fase assistenzialista e paternalista dello Stato, volta a traghettare la popolazione verso la nuova normalità, si passa alla realizzazione operativa del piano del Grande Reset.

Con la fine del blocco dei licenziamenti, delle garanzie statali sui prestiti e delle moratorie sui debiti, che hanno consentito a molte aziende di sopravvivere nonostante l’imposizione del divieto di lavorare, e la concessione di sussidi solo alle attività in linea con il modello di sviluppo pianificato, non c’è più spazio per le piccole imprese e per le tradizioni locali.

Il futuro è dei giganti e dell’omologazione iperdigitale.

Ilaria Bifarini, economista   in https://ilariabifarini.com 1/6/2021

 

 

 

Dittatura sanitaria e ricatti

Il vaccino di fatto viene reso obbligatorio senza essere obbligatorio…

 

Gianluigi Paragone, giornalista e parlamentare

Vedi e ascolta:

https://www.facebook.com/gianluigi.paragone/videos/845791622986666/

16/6/2021

 

 

ANNO II DEL REGIME SANITARIO


 

Per approfondire i temi proposti da questo articolo cliccate sui “tag” in fondo alla pagina.

In particolare leggete:

Pericolo vaccino (25). Un inferno basato sui vaccini.

Apartheid (5). Il tempo della cattiveria.

Pericolo vaccino (23). Caccia aperta.

Pericolo mascherina (5). Addomesticamento e sottomissione.

Medici e scienziati non allineati al regime sanitario (11). Non dobbiamo guarire!

Terrore sanitario (41). Difendersi dalla biopolitica e dalla biosicurezza!

 

 

 


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