SUPER GREEN PASS: DITTATURA COVIDIOTA!

Oggi nel Belpaese è andato in onda un altro delirio di potere delle autorità istituzionali, addirittura apicali.

Ecco tutte le misure fuorilegge (incostituzionali e anticostituzionali) del ricattatorio decreto legge denominato “Super Green Pass senza uno straccio di supporto epidemiologico (privo di valenza scientifica, sanitaria e medica), appena approvato dal Consiglio dei ministri, valido dal 6 dicembre 2021 al 15 gennaio 2022 che riceverà come di consueto, l’avallo dell’inquilino uscente del Quirinale.

Il primo rilievo significativo è l’insussistenza dei presupposti giuridici, nonché di necessità e urgenza per l’obbligo vaccinale, poiché in netto contrasto con gli articoli 1, 2, 3, 4, 13, 32 e 77 della Costituzione repubblicana italiana, nonché con la sentenza della Corte costituzionale numero 118, datata 15 aprile 1996.

Peraltro, l’insussistente stato d’emergenza – inventato a tavolino dai maggiordomi covidioti in ossequio a Pig Pharma – stabilito il 31 gennaio 2020, scade il 30 gennaio 2022 e non può piu’ essere prorogato.

Inoltre, l’ennesimo decretino del governicchio di mister Britannia, viola la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e pure la Convenzione di Oviedo, ma soprattutto calpesta il Codice di Norimberga: esso traccia una linea di divisione tra sperimentazione lecita e tortura e su sperimentazioni non regolate, prive di fondamenti etici, come nel caso dell’Italia svenduta da Draghi a partire dal 1992.

Che fare? Intanto, non lasciarsi spaventare e rassegnarsi al peggio, ma combattere una battaglia di civiltà con dignità per la libertà.

Civilmente protestare, ostacolare e boicottare queste disposizioni disumane che pretendono forzatamente di iniettare negli organismi umani – sull’onda disinformativa di una pandemia inventata – sostanze pericolose estranee alla vita.

Un regime per definizione classica non si puo’ riformare, ma soltanto abbattere per ripristinare la democrazia e la legalità dello Stato di diritto.

 

– Introdotto dal 6 dicembre il green pass “rafforzato”: si ottiene solo con vaccinazione o guarigione.

– La validità del green pass “rafforzato” scende da dodici a nove mesi.

– Dal 6 dicembre al 15 gennaio valgono le nuove regole transitorie per le zone colorate.

– Il green pass “base” sarà obbligatorio dal 6 dicembre anche per: alberghi, spogliatoi per l’attività sportiva, trasporto ferroviario regionale e trasporto pubblico locale.

– L’accesso a spettacoli, eventi sportivi, bar e ristoranti al chiuso, feste e discoteche, cerimonie pubbliche sarà consentito in zona bianca e gialla solo ai possessori di “green pass rafforzato”.

– Ulteriori limitazioni della zona arancione valide solo per chi non possiede il “green pass rafforzato”.

– Vaccinazione obbligatoria estesa a personale amministrativo sanità, docenti e personale amministrativo scuola, militari, forze di polizia, soccorso pubblico dal 15 dicembre.

– Richiamo obbligatorio per professioni sanitarie dal 15 dicembre.

– Rafforzamento sistema dei controlli: entro tre giorni dall’entrata in vigore del dl, i Prefetti sentono il Comitato provinciale ordine e sicurezza, entro cinque giorni adottano il nuovo piano di controlli coinvolgendo tutte le forze di polizia, relazionando periodicamente. Il decreto non cambia il regime di adozione delle mascherine.

– La mascherina resta non obbligatoria all’aperto in zona bianca e obbligatoria all’aperto e al chiuso in zona gialla, arancione e rossa. Sempre obbligatorio in tutte le zone portarla con sé e indossarla in caso di potenziali assembramenti o affollamenti.

– Restano invariate le tipologie e la durata dei tamponi.

Per i vaccinati resta l’unico limite della zona rossa. Per i no vax stretta fin dalla zona bianca. È la filosofia che ispira il decreto sul green pass rafforzato. In zona gialla e arancione, quindi, non ci saranno le chiusure delle attività commerciali. Ma vi potranno accedere solo i possessori del super green pass.

Accolta la richiesta delle Regioni, che volevano fare partire il nuovo certificato verde dal 6 dicembre, mentre Cts e ministero della Sanità proponevano di anticipare già al 29 novembre. Il super green pass, valido per i vaccinati e i guariti dal Covid, entrerà in vigore già in zona bianca. Mascherina all’aperto per tutti – vaccinati o no – dalla zona gialla in poi.

Per i trasporti di lunga percorrenza come l’alta velocità resta in vigore il green pass tradizionale, ottenibile anche coi tamponi. Per il tpl e per i regionali deve essere ancora raggiunta un’intesa, visto che si tratta dei mezzi di trasporto utilizzati per andare al lavoro. Sui posti di lavoro si accede con tampone. Obbligo vaccinale dal 15 dicembre per comparto sicurezza, difesa e istruzione.

Gianni Lannes, giornalista, http://sulatestagiannilannes.blogspot.com/,    24/11/2021

 

Riferimenti:

https://media.tghn.org/medialibrary/2011/04/BMJ_No_7070_Volume_313_The_Nuremberg_Code.pdf

http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2018/1/16/18G00006/sg

http://bioetica.governo.it/media/170970/m11_2012_ratifica-oviedo_it.pdf

https://www.coe.int/it/web/conventions/full-list/-/conventions/treaty/16

 

 

 

 

Covid, la rabbia dei vaccinati ricoverati: «Questo Stato ci ha tradito»

Qualche giorno fa sul Corriere della Sera è stata pubblicata una intervista sulla emergenza sanitaria per molti versi drammatica. A parlare era la primaria di Malattie infettive dell’Azienda ospedaliera di Padova, dottoressa Annamaria Cattelan. Raccontava il progressivo affollamento dei posti in ospedale: “Fino a poco tempo fa avevamo degenti colpiti da Tbc. Ora no, solo Covid. Il giornalista le chiedeva: “Sono tutti no vax?”. E la sua risposta è stata: “Il 60% di loro: hanno fra 40 e 60 anni.

E poi c’è un 40% di malati, in gran parte anziani e con co-morbilità, che ha fatto il ciclo completo anti Covid, ma non ha ottenuto la risposta immunitaria desiderata.

Siamo fra due fuochi: dobbiamo gestire dal punto di vista clinico, comportamentale e psicologico da una parte chi ha rifiutato il vaccino ritenendolo sperimentale e pericoloso e dall’altra i delusi dal Servizio sanitario nazionale, a cui si sono affidati seguendone ciecamente le raccomandazioni, ma finendo ugualmente in ospedale. Si sentono traditi, ma purtroppo tutti i vaccini su certi setting di popolazione funzionano meno”.

C’è un termine tremendo in queste parole: “tradimento”.

Non pochi italiani che hanno seguito ogni indicazione ricevuta dalle autorità sanitarie e politiche, si sono messi in fila per fare la prima e poi la seconda dose del vaccino, hanno seguito alla lettera le raccomandazioni del governo, si sono contagiati lo stesso, finendo ricoverati in reparti dell’ospedale o in terapia intensiva e oggi si sentono traditi dallo Stato italiano.

Hanno ragione, sono stati davvero ingannati, e non solo dallo Stato: dai politici, dai conduttori dei talk show tv e dalla stragrande maggioranza dei giornalisti.

Quelli che hanno detto e scritto che eravamo di fronte a una pandemia dei non vaccinati, e solo loro stavano causando la diffusione del virus che altrimenti sarebbe già stato debellato.  Quelli che hanno detto e scritto che se ti vaccinavi – tanto più se eri fragile – poteva capitarti di contagiarti, ma con carica virale minore e senza rischiare nulla di grave. Quelli che quindi hanno assicurato l’esatto contrario di quanto avvenuto ai vaccinati che riempono al 40% i reparti Covid a Padova.

Nel bollettino di sorveglianza diffuso dall’Istituto superiore di Sanità il 15 settembre scorso venivano riportati 96.900 contagi fra non vaccinati e 44.990 fra vaccinati con ciclo completo (meno della metà). Nell’ultimo bollettino, quello del 17 novembre, i contagi registrati sono stati 50.564 fra i non vaccinati e 72.159 fra i vaccinati con ciclo completo. Il 15 settembre le ospedalizzazioni dei non vaccinati erano 6.841, quelle dei vaccinati 2.331, circa un terzo.

Nel rapporto del 17 novembre risultavano ospedalizzati 3.220 non vaccinati e 2.936 vaccinati. In due mesi anche le terapie intensive hanno cambiato quella proporzione: i non vaccinati che vi finivano erano quattro volte i vaccinati, oggi la proporzione si è ridotta a due volte. Sui decessi è andata peggio. Nel rapporto del 15 settembre l’esito fatale era registrato per 770 non vaccinati e per 405 non vaccinati (che erano quasi la metà), nel rapporto del 17 novembre i deceduti erano 384 fra i non vaccinati e 444 fra i vaccinati.

Fra le due date – 15 settembre e 17 novembre – è cambiata notevolmente il numero assoluto delle due popolazioni. Quella non vaccinata è scesa da 13,3 milioni a 7,8 milioni e quella vaccinata con doppia o tripla dose è salita da 35,5 a 43,7 milioni.

Con questi numeri ovviamente l’incidenza percentuale di contagi, ospedalizzazioni, terapie intensive e (assai meno) di decessi è nettamente più alta nel campione di chi non ha fatto il vaccino rispetto a chi ha seguito a puntino le indicazioni delle autorità sanitarie. Si vede bene nei grafici che pubblichiamo oggi mettendo in fila i vari bollettini usciti ogni 15 giorni: la curva blu dei non vaccinati è sempre sopra quella dei vaccinati, salvo che nel campione dei decessi che è identico anche percentualmente. L’andamento delle curve di questi due mesi è invece parallelo fra non vaccinati e vaccinati sia nelle ospedalizzazioni che nelle terapie intensive.

Quindi mentre si parlava solo di no vax, pensando a provvedimenti che restringessero la loro libertà di movimento, la protezione dei vaccinati stava decisamente scendendo e la pandemia aggrediva in maniera seria anche la popolazione che veniva considerata immune e tale non era.

Solo ora ci si sveglia all’improvviso correndo sulla terza dose. Due mesi buttati via in ciance. Sì, è proprio un tradimento.

Franco Bechis, https://www.iltempo.it/ 24/11/2021

 

 

 

Ed ora è bene vedere e sentire questo video:


Ingannati e vacincazzati

16/9/2021

 

Vi avevano detto che sareste stati liberi, che sarebbe andato tutto bene. E adesso?

Ma tanto il covidiota non s’incaz… E’ sotto ipnosi da paura indotta e da piattume cerebrale. Magari s’incaz…, sarebbe un bene per tutti, soprattutto per chi, invece, è incaz… dal 9 marzo 2020, l’inizio del golpe sanitario.

Ma tanto il covidiota non s’incaz…

Vi avevano detto che tutto sarebbe andato bene con il vaccino miracoloso degno di lourdes. Appunto…

 

Vedi e ascolta:

mortalita-dei-giovani-2021

 

Ma tanto il covidiota ( forse) non s’incaz… Buon apartheid a tutti.  Ma, soprattutto, per i non-covidioti: DIGNITA’ e RESISTENZA! (GLR)

 

 

 

 

 

ANNO II DEL REGIME SANITARIO

 

 

 

Raccolta di sospetti eventi avversi da “vaccini anti Covid-19”, in ordine cronologico, provenienti dalla stampa italiana e internazionale. Inseriti così come pubblicati in origine, anche in lingua originale non tradotta. Lista aggiornata continuamente.

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LEGGETE LE

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In particolare leggete:

Una guerra nella guerra.

6/12/2021: un lunedì nero di fascismo e di vergogna

Considerazioni al tempo del regime sanitario (28). Dittatura patologizzata e ipnosi

Considerazioni al tempo del regime sanitario (27). Vivere in questa dittatura

 

 

Potete scaricare il PDF di questo articolo qui:

apartheid-8-super-apartheid

 

 


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