GLR-CONSIDERAZIONI (32)
ANNO III DEL REGIME SANITARIO-DIGITALE
Le altre “Considerazioni al tempo del regime sanitario ” le trovate QUI
_________________________________________________________________________________________________________________________________
Non sanno niente, mentre il “lupo se le magna” o programma di pasteggiare prossimamente con le loro carni.
Non sanno niente di Davos o forse qualcuno sa solo che è un’amena località sciistica svizzera. Non sanno niente di Ginevra o forse qualcuno in più sa che è un’importante città svizzera. Non sanno niente le “pecore”-covidiote, ammalate di resilienza ( vedi QUI), preoccupate delle loro vacanze. Felici (?) di non sapere niente e di fidarsi. Come amebe.
Non sanno che in questi ultimi giorni di maggio 2022 a Davos e a Ginevra i gestori del progetto criminale globale chiamato Grande Reset si sono riuniti, hanno discusso, hanno programmato come “magnasse la pecora” nel prossimo futuro, rifarla, ricalibrarla (vedi QUI) e riaggiustare i loro progetti rapaci e famelici ( vedi QUI e QUI).
Non sanno niente, le pecore, di ciò che le attende se un dio non fermerà questi pazzi di Davos, se la consapevolezza generale non aumenterà vincendo pigrizia, stupidità, familismo ed egoismo atavico.
Ma non fa nulla, loro, i RAPACI, sanno molto bene cosa fare e cosa vogliono: ciò che la foto sopra mostra.
No, il pericolo enorme che incombe non è il ridicolo “vaiolo delle scimmie”. Il pericolo enorme che incombe sono le prove di dominio globale dell’OMS come strumento principale dei progetti criminali del Grande Reset e indicati nell’Agenda 2030. Per capire meglio i mefitici progetti dell’OMS rileggete con attenzione GLR-NOTIZIE 101 ( QUI) e 100 (QUI) e GLR-NOTIZIE-FLASH 35 (QUI). E poi questi articoli che seguono.
Ma noi diciamo che il pericolo più grande sono le pecore. In assoluto.
E che oggi la forma d’amore verso gli altri più importante è allarmare, allarmare come fece Cassandra a Troia per avvisare del pericolo tremendo che rappresentava il Cavallo che i Greci avevano donato. Ma come sappiamo ( rileggi il canto II dell’Eneide), Cassandra non fu ascoltata, fu osteggiata e ridicolizzata dai suoi concittadini ( leggi assolutamente QUI ).
Quando i Troiani si pentiranno di non averla ascoltata sarà troppo tardi. (GLR)
DAVOS 2022: L’AFFANNOSA PASSERELLA DEI MAESTRI DEL CAOS
Il Forum Economico Mondiale quest’anno ha scoperto le carte su vaccini, crisi alimentare, credito sociale, transumanesimo e sui problemi con l’emergere del multipolarismo.
Il Forum Economico Mondiale di Davos quest’anno si è concluso il 26 maggio, dopo cinque giorni di finti dibattiti sull’economia e altisonanti panegirici per il Nuovo Ordine Mondiale. Complici i riflettori messigli addosso dalla sempre crescente consapevolezza delle masse dovuta ai plateali abusi dell’Operazione Covid, il Forum ha leggermente mutato la sua fisionomia: perso l’aplomb di affettata segretezza, Davos oggi è una passerella del potere degli squali del Club di Roma, che fanno sfoggio di una capacità decisionale e previsionale maggiore di quella di cui dispongono in effetti.
E – triste paradosso di questi anni bui – i primi a crederci sono proprio i circuiti dell’informazione indipendente, che molto spesso con il loro sensazionalismo acchiappa-clic e disfattismo prêt-à-porter riescono a fare da megafono ai padroni del discorso molto meglio dei mainstream media.
Sono infatti circolati in lungo e in largo, senza che venisse approfondito alcun aspetto delle effettive discussioni, due spezzoni di video: il primo un posticcio che mostra Albert Bourla affermare che il piano della compagnia di cui è amministratore delegato, Pfizer, è di ridurre del 50% la popolazione mondiale, subito smentito dai pochi che sono andati a guardarsi l’originale conversazione con Klaus Schwab, fondatore e patron del Forum; il secondo uno spezzone del discorso di apertura dello stesso Schwab in cui afferma che loro sono i padroni del futuro, subito rilanciato ovunque da alcuni canali indipendenti come un’ammissione del fatto che ci siano loro dietro a tutto, che controllino e pianifichino ogni singolo evento storico.
Esiste, stando alla narrazione indipendente dei suddetti canali, una élite che comanda il mondo, e questa si riunisce a Davos per gestire e aggiornare i propri piani. Questa narrazione è pericolosa, perché coincide esattamente con ciò che le famiglie che si incontrano nel Club di Roma e nel Comitato dei Trecento vogliono farci credere; e se non si scardina questa narrazione non solo non si può contrastare la politica sostenuta dal Forum Economico Mondiale, ma non se ne possono capire neanche le stesse azioni e discussioni.
Diversamente da ciò che i padroni di Schwab vogliono farci credere, non esiste una élite che comanda il mondo: esiste una gruppo di criminali legati da filiazioni familiari, storiche ed economiche che cerca di tessere la trama della storia nel mondo occidentale, e che ha iniziato a farlo sin dal rovesciamento delle monarchie aristocratiche, a cavallo tra il XVIII e XIX secolo, creando gli stati nazionali e le cosiddette democrazie liberali con gli strumenti utilizzati poi per controllarli da dietro, cioè massoneria e lobbismo.
Non si tratta quindi di un’élite, perché nessun popolo ha mai riconosciuto a queste famiglie uno status di “migliori, scelti”, né per censo né per valore umano o militare, si tratta bensì di una cricca, un’organizzazione criminale sovrastatale.
Non è vero che costoro controllano il mondo, in quanto esistono poteri statali non occidentalizzati – Russia, Cina, paesi arabi e alcuni sudamericani – che sebbene inevitabilmente collusi con loro, tuttavia non hanno alcuna intenzione di permettere l’instaurazione del governo globale del capitale, il cosiddetto Nuovo Ordine Mondiale. Ed esiste un altro fattore che terrorizza costoro, di cui non hanno mai il pieno controllo, e sono i miliardi di esseri umani che popolano questa terra: da qui l’ossessione per il depopolamento.
Stando queste premesse, il lettore capirà perché questo nuovo appuntamento con il Forum Economico Mondiale non è stato tutto rose e fiori, e quest’anno la kermesse globalista è stata più chiara che mai nell’attribuire ai propri think tank la pianificazione della pandemia e la campagna vaccinale. Innanzitutto è parso visibilmente l’affanno degli ospiti d’onore in rappresentanza della Scienzah: insieme a Bourla anche il CEO di Moderna, Stéphane Bancel, che ha magnificato la campagna vaccinale e biasimato i governi che lo hanno costretto a “buttare 30 milioni di dosi nella spazzatura perché nessuno le vuole” perché nel mondo “ci sono un sacco di persone che non vogliono i vaccini”; così anche l’ad di Pfizer ha dovuto difendersi da tutte le illazioni dei suoi nemici anti-vaccinisti.
Un altro punto di forza del Nuovo Ordine Mondiale è la rivoluzione tecnologica: “Gli esseri umani verranno sostituiti dalle macchine. L’avvento dell’intelligenza artificiale rende l’essere umano economicamente inutile e politicamente impotente” ha detto pochi giorni fa uno dei pupilli di Schwab, Yuval Noah Harari, e al Forum Pekka Lundmark, ad di Nokia, ha spiegato come nel 2030 gli smartphone saranno obsoleti, perché la tecnologia sarà impiantata direttamente nel corpo umano, e gli hanno fatto eco altri interventi – come quello di Peggy Johnson, ad di Magic Leap, sulla perfetta fusione in un futuro imminente di mondo fisico e digitale – non meno altisonanti quanto in verità praticabili più nella fantasia che nella realtà, considerata la bassa tolleranza del corpo umano all’immissione di nanomateriali metallici che i molteplici effetti avversi della campagna vaccinale stanno dimostrando. Ma Bourla non si è scomposto, pubblicizzando anche le pillole tech, di prossima produzione della sua compagnia, capaci di inviare un segnale alle “autorità competenti” una volta che il principio attivo è stato digerito: una manna per la salute.
Ma il fiore all’occhiello di questo appuntamento con il Forum è stata la parte economica e geopolitica. In apertura della kermesse, un video mostra agli astanti come il mondo si stia riversando sempre più nel caos, tra sconvolgimenti politici e sociali dovuti alla crisi economica sempre più stringente – causata proprio dalle politiche promosse a Davos. In primo piano la crisi alimentare e della catena di approvvigionamenti delle grandi industrie: la cricca globalista ha implicitamente ammesso con interventi e contributi video che nella loro visione l’operazione Covid prima, e la guerra d’Ucraina poi, sono entrambe tappe che hanno proprio questo scopo.
Infatti la crisi alimentare è il presupposto necessario per l’instaurazione del caos globale, condizione essenziale della distruzione del vecchio ordine mondiale fondato sull’economia fossile e il mercato globale.
“De-globalizzazione”, “insicurezza alimentare”, “ristrutturazione delle catene di approvvigionamento delle grandi multinazionali” sono le previsioni degli economisti – in realtà ideologi – del Forum, che presentate come ipotesi oggettive e conseguenze dei loro piani, sono in realtà gli obiettivi a brevissimo termine posti nella fretta di contrastare l’avanzamento dell’asse russo-cinese.
Qui si è dovuta mettere una piccola toppa dopo il battibecco tra George Soros, vecchio squalo dei Rothschild e oltranzista anti-russo, e il navigato Henry Kissinger, unico tra gli ospiti a uscire dalle maglie della propaganda NATO e ricordare a tutti che l’unica soluzione sensata al conflitto russo-americano in Ucraina è la rinuncia di quest’ultima ad alcuni territori, e il ritorno a un modello di accordi tipo Minsk 2. Lo stesso Soros, poi, a inizio anno ha speso durissime parole nei confronti di Xi Jinping, definendolo un pericolo per la “società aperta”, eppure al Forum del 2021 era stato proprio il dittatore cinese a fare il discorso di apertura. Cosa si è rotto tra i Rothschild e la leadership cinese? A testimonianza dell’avvedutezza delle autoproclamatesi élite, il cancelliere tedesco Scholz ha fatto un discorso proprio sul multipolarismo, e sulle nuove opportunità che da esso scaturiscono.
Dunque, gli specialisti del caos stanno fabbricando una crisi alimentare su scala globale, e lo ammettono candidamente, sicuri dell’impunità; ma non è tutto: Davos 2022 ha mostrato anche in anteprima quello che sarà l’esito delle politiche draconiane sdoganate dalla crisi sanitaria da loro creata.
Ad essere utilizzata sarà la propaganda del cambiamento climatico, citata da John Kerry nel suo intervento nel quale ha anche ammesso candidamente l’esistenza di tecniche di manipolazione climatica.
Ma qui si va oltre: il colosso cinese Alibaba ha dichiarato di star lavorando a un’app capace di tracciare l’ “impronta di carbonio” di ciascun singolo utente. È il primo passo verso il green pass climatico: fingendo un mondo sempre più sull’orlo della distruzione a causa dell’eccesso di anidride carbonica emessa dai combustibili fossili, con la complicità degli stati costoro assegneranno a ciascun individuo una quantità massima di CO2 emettibile, oltre la quale sarà passibile di perdita dei diritti.
Proprio questi ultimi sono stati oggetto di un dibattito fondamentale in quel di Davos: gli squaletti vogliono che sia sancito una volta per tutte il fatto che non esistono diritti naturali e inviolabili, ma la cittadinanza è “a punti”, va meritata ed è messa costantemente in discussione da un sistema di controllo e assegnazione, appunto, di punteggio.
Come da vecchia strategia Rothschild, la cricca ha scoperto tutte le sue carte fino al 2030, e se questo è senza dubbio un segnale di certezza dell’impunità, mostra anche chiaramente come il diktat che i padroni globalisti hanno dato ai maggiordomi di Davos e di tutte le loro ramificazioni nei governi occidentali è chiaro: massima rapidità di esecuzione, anche se questo deve costare l’uscire allo scoperto.
Perché ogni attimo trascorso è un passo in più verso la consapevolezza popolare sulla rete criminale globalista, e spingere la Russia via dall’Europa e tra le braccia della Cina, partner inaffidabile della cricca, non è più una strategia appetibile come si poteva credere.
Anche la campagna vaccinale, che aveva lo scopo di distruggere il sistema immunitario innato per abbattere o rendere dipendente a vita dai farmaci i tre quarti della popolazione mondiale, è fallita proprio nei paesi cui era principalmente diretta: USA, Canada, Australia e gran parte dell’Europa.
L’instaurazione del transumanesimo, del capitalismo della sorveglianza e del governo mondiale del capitale incontra sempre più ostacoli, e quella di Davos per molti versi più che una passerella è sembrata un precipizio.
Marco di Mauro, Avanti.it 31/5/2022
Gli Stati Uniti falliscono a Ginevra con il loro piano per una dittatura sanitaria dell’OMS, per il momento
Una proposta radicale del governo degli Stati Uniti per inasprire le Regole sanitarie internazionali (IHR) è fallita alla 75a Assemblea mondiale della sanità dell’OMS a Ginevra a causa della resistenza dell’Africa e di altri paesi che non volevano sottomettersi facilmente alla dittatura sanitaria di Washington e Ginevra. I negoziati sono ora in corso fino al 2024 in parallelo con il previsto accordo sulla pandemia globale.
Dal 22 al 28 maggio i ministri della Salute si sono incontrati a Ginevra per la 75a Assemblea Mondiale della Sanità (OMS), l’organo decisionale dell‘Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per tutto ciò che il Direttore Generale non può decidere da solo.
All’ordine del giorno c’erano cose importanti, anche spettacolari, anche se i consumatori dei media standard non si erano accorti di nulla: come riportato su alcuni altri media alternativi, il governo degli Stati Uniti aveva presentato una proposta per inasprire drasticamente le norme sanitarie internazionali (IHR) .
Equivaleva a conferire al Direttore Generale dell’OMS e ai direttori regionali ampi poteri per dichiarare vari tipi di emergenze sanitarie in modo quasi arbitrario, senza dover coinvolgere i governi interessati. L’assistenza tecnica dell’OMS e dei team internazionali di esperti avrebbe dovuto essere imposta ai governi nei cui paesi si fossero manifestati sospetti incidenti sanitari pericolosi.
L’OMS a labbra serrate
Era solo nel riassunto quotidiano dell’OMS per i media del penultimo giorno, il 27 maggio, che si poteva leggere che i delegati avevano concordato di modificare l’IHR in modo che le future modifiche alle regole sarebbero entrate in vigore dopo un anno, invece dei due anni precedenti in cui sarebbero dovute entrare in vigore. Questa era, in forma annacquata, una proposta contenuta nel documento di riforma del governo degli Stati Uniti. Per inciso, è stato menzionato che un “processo completo per apportare future integrazioni all’IHR” era già stato deciso “all’inizio della settimana”.
Il sospetto che la proposta statunitense fosse per il momento fallita, senza che l’OMS lo ammettesse e che i media non volessero denunciarlo, dovrebbe essere motivato. Al termine dell’incontro del 28 maggio, Health Policy Watch ha pubblicato un primo rapporto sostanzioso, seppur fortemente abbellito, tra le righe del quale si può leggere quanto accaduto. Health Policy Watch vuole informare i responsabili delle politiche sanitarie, in particolare nei paesi in via di sviluppo. La rivista online è finanziata dal Wellcome Trust, che è estremamente influente nella politica sanitaria, e da altre fondazioni.
Senza nominare specificamente la proposta statunitense, si dice:
“Le decisioni prese questa settimana hanno avviato un processo per aggiornare le vaghe e spesso indirette regole sull’IHR del 2005, mentre continuano i negoziati su un accordo più ampio sulla pandemia. All’inizio della settimana, questa risoluzione procedurale ha incontrato un’opposizione inaspettata da parte di alcuni paesi, incluso il Gruppo africano, che temevano che le modifiche all’IHR potessero essere apportate senza un controllo o un coinvolgimento sufficienti”.
Altrove, invece, si dice che le decisioni fanno “parte di un pacchetto di misure altamente tecnico proposto dagli Usa”.
In un post del 25 maggio, Health Policy Watch è stato ancora più schietto, riconoscendo (“certamente”) che le proposte statunitensi erano di vasta portata e quindi non avevano possibilità di consenso. Ma poiché sapevano dove andavano le cose, con sorpresa degli Stati Uniti, non solo Cina e Iran, ma anche molti paesi africani guidati dal Botswana si sono opposti al suggerimento di Stati Uniti, UE e altri paesi di abbreviare inizialmente le scadenze e avviare il processo di riforma in modo strutturato. La decisione finale è un compromesso con questi paesi.
Quindi possiamo concludere dalla sintesi dei pochi rapporti sorvolati: del pacchetto di misure (per niente tecnico, ma estremamente politico) del governo degli Stati Uniti, è stata decisa solo la moderata riduzione dei tempi di attuazione di eventuali modifiche, e come dovrebbero essere ora negoziate eventuali modifiche. La ragione del temporaneo fallimento è stata la resistenza dei paesi più poveri e più deboli, che non hanno voluto accettare alcuna riforma che li depotenziasse senza essere stati coinvolti nel processo di riforma.
Il nuovo programma
Tuttavia, il fallimento è solo temporaneo. Loyce Pace, Segretario alla Salute e ai Servizi Umani degli Stati Uniti, avrebbe affermato :
“Se non succede questa settimana, non ci fermeremo. Continueremo a lavorare per raggiungere il nostro obiettivo”.
Si può essere certi che ora, con promesse e minacce, si eserciteranno pressioni sui paesi riluttanti.
Secondo Health Policy Watch , la tempistica concordata prevede che tutti i paesi presentino le proprie proposte di riforma entro settembre, che saranno riportate entro gennaio. I negoziati si svolgeranno nel 2023 e un comitato per la riforma dell’IHR di nuova creazione presenterà le proprie proposte. Una decisione sarebbe poi presa nel 2024.
Questo calendario corre più o meno in parallelo con i negoziati pianificati per un trattato sulla pandemia globale per cui l’OMS si sta battendo. Ciò che questo conterrà è ancora aperto, ma sembra che ci sarà una forte enfasi sui test di massa per agenti patogeni nuovi e conosciuti e, naturalmente, sulle campagne di vaccinazione.
Se gli Stati Uniti riusciranno anche solo parzialmente a portare a termine le loro idee di riforma dell’IHR e verrà approvato un trattato pandemico globale, le aziende farmaceutiche possono sperare di poter accettare ordini all’ingrosso anticipati di vaccini e medicinali molto più spesso di prima e di supportare campagne di vaccinazione di massa.
E le popolazioni possono adattarsi alla vita in un regime di emergenza sanitaria cronica con diritti fondamentali parzialmente sospesi.
Cosa possiamo fare?
- mantieni la calma quando viene dichiarata la prossima pseudo-pandemia,
- Informare le persone nel proprio ambiente
- non accettare regole senza senso
- Firma petizioni sul trattato sulla pandemia e sulle norme sanitarie,
- chiarire agli eurodeputati con lettere e telefonate che la questione è importante per i loro elettori, in modo che non la ignorino più,
- scendere in piazza.
PS (30/5): Rapporti di Politico
Il ramo europeo della rivista statunitense Politico fornisce un esempio particolarmente valido della disinformazione che circonda IHR. Il post: “I paesi raggiungono un accordo sulle modifiche alle regole sanitarie globali – L’Assemblea mondiale della sanità adotta una risoluzione guidata dagli Stati Uniti sulla tempistica per le modifiche ai regolamenti sanitari internazionali”. Titolo e sottotitolo che l’Assemblea mondiale della sanità ha approvato una risoluzione guidata dagli Stati Uniti non è sbagliata, ma nasconde completamente, anche nel testo principale, che le sostanziali proposte degli USA di modificare le normative sanitarie non sono state accolte.
Articolo originale QUI (in lingua tedesca)
https://norberthaering.de/ 29/5/2022
Chiediamo scusa ai lupi che sono animali straordinari. Li abbiamo solo usati come metafora per altri”lupi” la cui ferocia e malvagità i lupi veri non conoscono. (GLR)
ANNO III DEL REGIME SANITARIO
Sui pericoli del vaccino e delle mascherine leggi i tanti articoli dedicati qui e presenti in molti GLR-NOTIZIE ( soprattutto in GLR-NOTIZIE 96)
e sulle reazioni avverse dei vaccini leggi qui
Importanti contributi video di informazione libera sulla “guerra” di regime li puoi rivedere in GLR-NOTIZIE-FLASH da 15 a 31 e SOPRATTUTTO i n. 32 e 33 che puoi scaricare QUI. Leggete le importanti informazioni in GLR-NOTIZIE da 92 a 96
Leggi “GLR-NOTIZIE” e “ GLR-NOTIZIE FLASH” QUI
In particolare rileggete GLR-NOTIZIE FLASH 25 e 26
Leggi GLR-CONSIDERAZIONI 30 e 31
INFORMAZIONI DI RESISTENZA
SENTI IL DOVERE DI DIFFONDERE QUESTE CONSIDERAZIONI