Come e perché siamo arrivati alla notte della Repubblica

In una situazione politica di stallo in cui il berlusconismo sembra definitivamente in crisi e gli scenari futuri del Paese appaiono quantomai incerti, Nicola Tranfaglia e Anna Petrozzi propongono una riflessione dialogica sulla storia italiana dal 1943 a oggi. La loro puntuale disamina mette in luce come settori della classe dirigente italiana, degli apparati dello Stato e dell’establishment economico – spesso responsabili di stragi e delitti eccellenti – abbiano condizionato l’alternanza democratica dei governi per mantenere il più possibile inalterati gli equilibri di una società conservatrice e talvolta reazionaria. A questa colpa indelebile ha fatto da contraltare l’incapacità dei cittadini e, con qualche eccezione, degli intellettuali di pensare e realizzare alternative riformatrici o rivoluzionarie che modificassero lo status quo.
Fare i conti con questo «peccato originale» è oggi cruciale per capire in che modo gli arcana imperii dell’ultimo settantennio della nostra storia abbiano allargato la spaccatura tra società civile e politica, introducendo metodi mafiosi nella vita pubblica e minando, in maniera sempre più preoccupante, il dettato costituzionale che pure dovrebbe essere alla base della nostra convivenza civile e impedire che la nostra Repubblica sprofondi in una notte senza fine. Una storia d’Italia dal dopoguerra ad oggi sintetica ( ma assolutamente non superficiale, anzi…), chiara, inquietante e ricchissima d’informazioni e riflessioni sulla nostra disgraziata vicenda storica. Anche questo è un libro fondamentale e urgente per ogni italiano che vuole essere cosciente di qual’è il Paese in cui vive e per potere maturare decisioni d’impegno civile e di resistenza.

 

di  Nicola Tranfaglia e Anna Picozzi,   ed. Dalai editore 2011,   € 16,50

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