“Ma cos’è la Carità? La prego a non voler rimpicciolire fino alla pusillanimità più meschina questo termine sacro. La Carità è anche violenza (violenza d’amore), la Carità è anche rampogna. Legga S.Paolo, legga S.Girolamo, legga santa Caterina da Siena o rilegga semplicemente – ma più attentamente – il Vangelo. Quando Cristo dice “guai a voi”, “ipocriti”, “sepolcri imbiancati” era mosso da carità come quando guariva i lebbrosi o sbendava Lazzaro richiamato dal sepolcro. La carità esige anche le parole dure, quando sono necessarie. Altrimenti, col bruciarci l’incenso l’un l’altro, finiremo con l’accecarci di più. Non si scandalizzi dunque, brava signora, delle parole forti, della carità che grida. Si scandalizzi piuttosto del quieto e sonnolente conformismo che ci sta prendendo…”.
Don Primo Mazzolari
Febbraio del 1950,: rispondendo ad una “pia donna” scandalizzata per la durezza del suo linguaggio contro le facili e inutili elemosine