GLR-NOTIZIE 115 26/4/2023
ANNO IV DEL REGIME SANITARIO-ECOLOGICO-DIGITALE
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Resistenza al progetto criminale globale chiamato Grande Reset ( gestito dalla follia dell’aristocrazia finanziario-usuraia e dai suoi manutengoli locali), declinato attraverso pseudo-emergenze come quelle sanitarie, climatiche, ambientali, energetiche, belliche e finalizzato alla completa digitalizzazione delle nostre vite con conseguenti addomesticamento e schiavizzazione.
La folle “nuova normalità” che menti del deep state, devastate dalla demenza e dal delirio di onnipotenza, stanno architettando da decenni.
Resistenza totale attraverso la propria assoluta consapevolezza con conseguenti disubbidienze civili, manifestazioni, firme di appelli e referendum, impegno a diffondere l’informazione ( come quella che trovate in questo GLR-NOTIZIE) alternativa al racconto asservito del mainstream di TV, radio e “giornaloni”.
Resistenza totale soprattutto attraverso la riaffermazione o il recupero della nostra dignità di uomini/donne liberi da opporre al “loro” progetto di trattarci da carne da macello ( come hanno già fatto dal 9/3/2020 con la pseudo-pandemia). (GLR)
Fate precedere, per favore, la lettura delle informazioni e la visione dei video che seguono dalla lettura di questo articolo QUI.
Comunicato stampa di Resistenze al nanomondo e Assemblea popolare Resistere al Transumanesimo – Bergamo ( 23/4/2023), relativo all’evento “FERMIAMO LA GUERRA BIOLOGICA – CONTRO TUTTI I BIOLABORATORI” organizzato in preparazione alla manifestazione nazionale del Primo Maggio a Pesaro.
Ormai lo sappiamo. Nei biolaboratori si sviluppano ricerche con bio e nanotecnologie altamente pericolose per la vita su questo pianeta. Come ci siamo opposti alle armi atomiche dobbiamo opporci a queste ricerche: il nuovo progetto Manhattan è in atto.
Non c’è distinzione tra laboratori che lavorano per “difendere” dalle minacce biologiche e quelli che le sviluppano. Dalla minaccia biologica all’arma biologica il passaggio è breve e non c’è alcuna differenza sostanziale: fanno esattamente lo stesso lavoro.
Quando un laboratorio biologico manipola geneticamente una minaccia, ad esempio un virus mutato, sia che lo faccia per attuarla o per prevenirla, deve fabbricare la minaccia. Un laboratorio di guerra biologica può svolgere due lavori allo stesso tempo: la produzione di armi biologiche da un lato e la produzione di sieri genici dall’altro.
Prima ancora dell’inizio della produzione di massa, la distinzione tra ricerca per la prevenzione o per la diffusione della minaccia non esiste più. Il confine tra Fort Detrick e una rispettabile università scompare.
Il ruolo di questi biolaboratori va compreso nel contesto di una riprogettazione sociale e biotecnologica dei nostri corpi e dell’intero vivente.
In tempi di emergenze perenni servono nuovi laboratori per creare nuove emergenze. Da Sigonella, Trieste, Siena, Pesaro… la minaccia ci circonda, sappiamo che questo è solo l’inizio e non hanno alcuna intenzione di fermarsi.
Difendiamo i nostri corpi e il pianeta da bionanotecnologie, eugenetica, transumanesimo e da ogni arma di distruzione di massa.
TUTTI A PESARO IL PRIMO MAGGIO 2023 PER DIRE NO ALLA COSTRUZIONE DI UN PERICOLOSO BIO – LABORATORIO
La volontà delle autorità di costruire un bio – laboratorio a Pesaro sta mobilitando migliaia di cittadini, da tutta Italia e non solo, per esprimere il proprio dissenso nei confronti dell’iniziativa.
Quest’ultima viene giudicata molto pericolosa perché il personale che lavorerà nella struttura sarebbe in grado di manipolare virus che potrebbero diffondersi e causare danni gravissimi.
La nostra collega Elisabetta Barbadoro, inviata di Byoblu all’importantissimo evento, commenta: “Ci sono 84 realtà da tutta Italia impegnate, a vario titolo, per organizzare questa iniziativa in collaborazione con gruppi francesi e tedeschi. Ci sarà un grande corteo composto da decine di migliaia di persone. L’evento ci sarà. Non fatevi ingannare dai titoli dei giornali che invitano a rimanere a casa. Potete reperire tutte le informazioni dal sito internet I cittadini, che arriveranno da tutta Italia e non solo, protesteranno ma faranno adeguate proposte che speriamo vengano accolte dalle istituzioni competenti”.
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PESARO COME WHUAN. MANIFESTAZIONE PER FERMARE LA RIPETIZIONE DI UN IPOTETICO NUOVO DISASTRO
Continuano i preparativi dell’ampia manifestazione che si terrà a Pesaro il primo maggio 2023 e che Byoblu seguirà in diretta con l’inviata Elisabetta Barbadoro.
Vi è la paura che la costruzione di un nuovo bio – laboratorio in loco possa rappresentare un forte pericolo, specialmente per i residenti, dal momento che la struttura potrebbe essere il luogo di esperimenti di agenti patogeni simili al Coronavirus.
Il giornalista Franco Fracassi, impegnato nell’organizzazione dell’iniziativa, commenta: “Mi ha molto colpito l’entusiasmo. Ho girato, negli ultimi tempi, numerose città italiane e ho incontrato tanta gente. Mi sono reso conto che le persone, italiane e non, avevano voglia di partire per andare a Pesaro. Molte arriveranno anche dal resto del mondo. Noi siamo usciti dall’incubo, che è durato tre anni, a causa del Covid.
La nostra vita ha cambiato completamente senso in tutto questo tempo. La costruzione di un bio –laboratorio a Pesaro sarà la ripetizione di quanto è stato compiuto a Whuan. Il rischio di tornare chiusi in casa, tramite restrizioni che scatterebbero immediatamente in tutto il mondo perché così vuole l’OMS, è molto alto”.
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Franco Fracassi sulla manifestazione del 1 maggio 2023
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franco-fracassi-sulla-manifestazione-del-1-maggio-2023
UNITI PER PESARO. Coordinamento Roma e Lazio
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ITALIA: ESPERIMENTI PERICOLOSI E SEGRETI!
Nel Belpaese al peggio non sembra esserci fine. Ecco ciò che gli italiani ignorano…
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italia-esperimenti-pericolosi-e-segreti
Manifestazione internazionale effetti avversi del 13 maggio 2023: un giorno per testimoniare.
La vera pandemia si chiama Big Pharma.
Vedi e ascolta:
manifestazione-internazionale-13-maggio-2023
REFERENDUM GUERRA: COME RACCOGLIEREMO 700 MILA FIRME.
QUI REFERENDUM è il nuovo format di BYOBLU per conoscere ed approfondire con maggior consapevolezza la tematica referendaria proposta e sostenuta dai promotori del comitato “Ripudia la Guerra”, con portavoce Enzo Pennetta e di “Generazioni Future” con Presidente Ugo Mattei.
In un momento di grande rilevanza storica, il popolo italiano torna dopo tanto tempo ad avere la possibilità di esprimere la propria sovranità riprendendo in mano il proprio destino.
Oggi, 22 aprile 2023, si inaugura la raccolta firme per il referendum “L’Italia per la pace”, organizzato su due quesiti volti ad impedire il continuo e dispendioso trasferimento di armi in Ucraina e sulla legittimità della partecipazione alla guerra, più un quesito sui conflitti di interesse nella sanità pubblica.
La raccolta firme per il referendum terminerà il prossimo 15 luglio. In questi due mesi e mezzo che ci separano dall’obiettivo, BYOBLU vi accompagnerà alla scoperta di questo importante strumento fornito dalla nostra Costituzione.
In studio con Claudio Messora, per questa prima puntata, oltre ad Enzo Pennetta ed Ugo Mattei, ci sarà anche Carlo Freccero, storico autore televisivo, già consigliere d’amministrazione Rai e direttore di Rai2.
In questa sorta di “battesimo”, impariamo a conoscere i quesiti che verranno presentati:
QUESITO SULLA DEROGA ALLA NORMA SULL’INVIO DI ARMI CON DCM, DECRETO DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Che consente di colpire la legge che consente di inviare armi a Paesi in guerra col consenso del Governo
«Vuoi tu che sia abrogato l’art. 1 del decreto-legge 2 dicembre 2022, n. 185 (Disposizioni urgenti per la proroga dell’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle Autorita’ governative dell’Ucraina), convertito in legge n. 8 del 27 gennaio 2023 nelle parole: “E’ prorogata, fino al 31 dicembre 2023, previo atto di indirizzo delle Camere, l’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorita’ governative dell’Ucraina, di cui all’art. 2-bis del decreto-legge 25 febbraio 2022, n. 14, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 aprile 2022, n. 28, nei termini e con le modalita’ ivi stabilite.”?»
QUESITO SULL’INVIO DI ARMI
Che va a colpire più in particolare l’attuale deroga fatta per l’Ucraina dai governi Draghi e Meloni
«Volete voi che sia abrogato l’art. 1, comma 6, lettera a), legge 09 luglio 1990, n. 185, rubricata “Nuove norme sul controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento”, e successive modificazioni (che prevede: “6. L’esportazione, il transito, il trasferimento intracomunitario e l’intermediazione di materiali di armamento sono altresì vietati: a) verso i Paesi in stato di conflitto armato, in contrasto con i princìpi dell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, fatto salvo il rispetto degli obblighi internazionali dell’Italia o le diverse deliberazioni del Consiglio dei Ministri, da adottare previo parere delle Camere” limitatamente alle parole “o le diverse deliberazioni del Consiglio dei Ministri, da adottare previo parere delle Camere”?»
QUESITO SUL CONFLITTO DI INTERESSI NELLA SANITÀ
Che consente di decidere di non contribuire al massacro di popolazioni civili utilizzando gli stessi fondi per curare la nostra popolazione.
«Vuoi tu abrogare l’art. 1 (Programmazione sanitaria nazionale e definizione dei livelli uniformi di assistenza), comma 13, decreto legislativo n. 502/1992 (Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’art. 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421 (Gazzetta Ufficiale n. 305 del 30 dicembre 1992 – Supplemento ordinario n. 137)) limitatamente alle parole “e privati e delle strutture private accreditate dal Servizio sanitario nazionale”?»
BYOBLU, come emittente nazionale, sarà uno strumento che arriverà nelle case degli italiani, dando ampio spazio al dibattito con appuntamenti settimanali aperti a tutti, fino all’ultimo giorno disponibile per la campagna di raccolta firme per il referendum. La TV DEI CITTADINI sarà megafono di un pensiero volto alla pace ricordando che, come sottolinea Carlo Freccero “la parola guerra deve ritornare al suo antico valore: orrore, nausea, rifiuto!”
VAI QUI PER LA RACCOLTA FIRME
https://raccoltafirme.cloud/app/user.html?codice=SANITA
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Dittatura ecologica-green in azione!
FERMIAMO LA ZTL IN FASCIA VERDE …SALVIAMO ROMA
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Dietro l’Ecologia Metropolitana si nasconde la follia?
Significativo il comunicato stampa che riceviamo e pubblichiamo dal Sindacato Libertà E Sicurezza della Polizia di Stato che contesta la scellerata ordinanza del Sindaco di Roma che vuol fermare a Roma la maggior parte delle autovetture, allargando la Zona ZTL ed istituendo oltre 50 varchi di ingresso.
Sulla falsa riga del Sindaco di Milano, che ha già adottato lo stesso provvedimento penalizzando le persone meno abbienti e favorendo i “RICCHI”…..
Continua la lettura QUI
Con la scusa di salvare il Clima
Il governo britannico ha recentemente confermato il suo impegno a porre fine alla vendita di nuove auto e furgoni a benzina e diesel entro il 2030, come parte della spinta per Net Zero. Ma l’agenda Net Zero limiterà sempre più la vita delle persone.
Il professore di Risk Information Management, Norman Fenton, ha analizzato un rapporto finanziato dal governo intitolato “Absolute Zero”, un rapporto che suggerisce, tra le altre cose, la chiusura di tutti gli aeroporti entro il 2050.
Promemoria su cosa significhi veramente “zero netto”. Punti chiave: tutti gli aeroporti tranne Heathrow, Belfast e Glasgow chiuderanno entro il 2030. NESSUN VOLO AEREO per la gente comune entro il 2050. Nessuna nuova auto a benzina/diesel entro il 2030; entro il 2050 uso stradale limitato al 60% del livello attuale.
Cibo, riscaldamento ed energia limitati al 60% del livello odierno entro il 2050. Ciò significa una popolazione più fredda e affamata o un massiccio spopolamento….
Ovviamente le “città da 15 minuti” che vengono diffuse ovunque sono la chiave di tutto questo. Come ho detto nel 2020, i blocchi covid sarebbero sempre stati i precursori dei blocchi climatici.
https://www.maurizioblondet.it/ 26/4/2023
SIENA: TRIBUNALE REINTEGRA LA LAVORATRICE SOSPESA PER LA MANCATA INOCULAZIONE DEL VACCINO ANTI – COVID
Il Tribunale di Siena ha statuito l’obbligo di reintegrare una lavoratrice sospesa per non essersi sottoposta alla vaccinazione anti – Covid.
La vicenda ha riguardato una dipendente dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese. La stessa aveva ricevuto il 12 aprile 2022 una lettera che la invitava a presentare all’ente la documentazione riguardante la vaccinazione anti Covid e/o quella attestante – citiamo testualmente dalla sentenza di cui Byoblu ha preso visione – “l’omissione o il differimento” della stessa, oppure la richiesta di inoculazione del siero da “eseguirsi entro 20 giorni”.
Coloro che hanno imposto tutto ciò non hanno considerato che la circolare 32884, emanata dal ministero della Salute il 21 luglio 2021, ha stabilito che l’iniezione venga somministrata nei soggetti con pregressa infezione da SARS – CoV – 2 “preferibilmente entro i 6 mesi dalla stessa e comunque non oltre i 12 dalla guarigione”.
La lavoratrice era in possesso però di un green pass che testimoniava la sua guarigione. Il certificato sarebbe scaduto inoltre il 2 luglio e quindi l’obbligo rivoltole non era valido.
Il commento dell’avvocato
Emerge da questa sentenza come il Giudice del Lavoro di Siena, il Dott. Delio Cammarosano, abbia avuto una visione, relativa alla questione attinente all’obbligo vaccinale, rispettosa della Costituzione. Lo ha sottolineato a Byoblu il legale Antonio Parella della persona colpita dal provvedimento, evidenziando la pena sproporzionata che ha subito e l’inefficacia dei sieri volti all’ immunizzazione della popolazione.
L’avvocato Antonio Parella ha ricordato quanto sostenuto dalla delegata della Pfizer, Janine Small, in sede di Commissione COVI del Parlamento Europeo. La Small aveva ammesso l’assenza di uno studio specifico, da parte della società produttrice del vaccino, sulla possibilità di immunizzare le persone dal contagio. Tale aspetto non è stato considerato – ha sottolineato il legale – dalla Corte Costituzionale nelle 3 sentenze emesse in merito alla legittimità costituzionale dell’obbligo vaccinale.
“Il ragionamento del Giudice del Lavoro – prosegue l’avvocato – ha evidenziato l’illegittimità della sospensione irrogata dall’Azienda sanitaria anche in considerazione del fatto che la lavoratrice, in qualità di impiegata amministrativa, non era soggetta ad alcun obbligo vaccinale (essendo quest’ultimo limitato solo ai sanitari in senso stretto), oltre al fatto che la stessa era esentata da detto obbligo per un periodo di 12 mesi, decorrenti dalla precedente infezione dal Covid che aveva contratto.
Nel caso specifico, inoltre, è apparso singolare l’atteggiamento tenuto dall’Azienda sanitaria, la quale, sebbene ritenesse che il periodo di esenzione dall’obbligo vaccinale dovesse applicarsi per un periodo di 6 mesi dall’infezione, ha inspiegabilmente provveduto a sospendere la lavoratrice dopo appena 3 mesi dall’infezione medesima.
Atteggiamento, quest’ultimo – ha concluso l’avvocato -, che ha determinato un’inutile dispersione di denaro pubblico, considerato che ora l’Azienda sanitaria dovrà riversare alla lavoratrice le mensilità non usufruite, oltre le spese legali, per una somma complessiva di oltre 8.000,00 euro”.
La posizione giuridica sui vaccini della Consulta pare essere minoritaria
Così la posizione della Consulta, sul tema in questione, pare trovare un consenso sempre minore nel dibattito giuridico. Aumenta infatti il numero degli addetti ai lavori che evidenziano le illegittime prese di posizione sulla questione vaccinale.
L’avvocato Mauro Sandri ha rivelato infatti la violazione da parte della Corte Costituzionale di ben 4 articoli della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo. L’ideologia, che ha santificato il siero e impoverito la Scienza trasformandola in dogma, sta venendo meno in nome di un senso di Giustizia che nessuna sentenza della Corte Costituzionale potrà mai soffocare.
Byoblu, 24/4/2023
Ecco un esempio della malvagità del Grande Reset…
NON TI VACCINI CONTRO LA COVID? NIENTE TRAPIANTO DI RENE
In Georgia (USA) è stato negato il trapianto di rene ad una madre di 7 figli per aver rifiutato il vaccino anti-Covid
Una 41enne della Georgia, madre di sette figli piccoli, è stata rifiutata dalla Emory Healthcare Inc. come candidata a un trapianto di rene, nonostante sia in dialisi e potenzialmente in pericolo di vita.
Il motivo? La donna, che aveva già precedentemente contratto la Covid-19, ha rifiutato la vaccinazione per motivi religiosi e medici. Secondo il Liberty Counsel (LC), un’organizzazione legale nazionale no-profit che rappresenta la donna, cui ci riferiremo come Jane Doe per proteggere la sua privacy, è stata indirizzata all’Emory di Atlanta dal suo nefrologo dopo aver improvvisamente sviluppato una malattia renale allo stadio terminale.
La gravità delle condizioni della Doe richiede che sia sottoposta a dialisi tre volte alla settimana per mantenerla in vita. Dopo una valutazione da parte di uno degli infermieri professionisti del centro trapianti, la Doe è stata inizialmente ritenuta un candidato accettabile per un nuovo rene, anche se ha dichiarato di non essere stata vaccinata contro la Covid-19.
Decisione di vita o di morte
Le speranze della Doe si sono presto infrante quando, dopo un’altra consultazione con il personale dell’Emory, un assistente sociale l’ha informata che non poteva essere inserita nella “lista d’attesa attiva” del programma di trapianti finché non avesse fatto il vaccino.
Secondo un’analisi del Liberty Counsel, l’Emory Healthcare fa parte di quel 35% di centri di trapianto americani che ancora richiede ai pazienti la vaccinazione contro la Covid-19. Questo nonostante il fatto che l’11 aprile il presidente Joe Biden abbia dichiarato che l’emergenza nazionale causata dalla pandemia Covid-19 è ufficialmente finita.
Questo nonostante il fatto che l’11 aprile il presidente Joe Biden abbia dichiarato ufficialmente conclusa l’emergenza nazionale causata dalla pandemia di COVID-19.
Il 17 aprile, il LC ha inviato una lettera all’Emory Healthcare chiedendo che, entro il 30 aprile, alla Doe venissero concesse esenzioni religiose e mediche dall’obbligo di vaccinazione contro la Covid-19 e ha chiesto che venisse reinserita nella lista d’attesa attiva per il trapianto di rene….
“È inconcepibile negare a chiunque una soluzione religiosa o medica ad un vaccino sperimentale, specialmente a chi ha bisogno di un trapianto di organi”, ha dichiarato nella lettera il fondatore e presidente del Liberty Counsel Mat Staver. “La Emory dovrebbe vergognarsi delle sue azioni e revocare questa politica irragionevole”.
“La Emory deve fare immediatamente la cosa giusta e permettere a questa donna di ricevere il rene di cui ha bisogno per salvarsi la vita”.
La Emory Healthcare non ha risposto a una richiesta di commento. Affiliato alla Emory University (intitolata al vescovo metodista John Emory, N.d.T.), l’Emory Healthcare è uno dei principali centri di trapianto di organi del Sud ( degli USA).
Steven Kovac, The Epoch Times, 24 aprile 2023
Dittatura ecologica-green in azione!
DALLA RETE
ANNO IV DELLA DITTATURA SANITARIO-ECOLOGICO-DIGITALE
UNA FIRMA PER OPPORSI AL TRATTATO PANDEMICO QUI
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