GLR-NOTIZIE 119 25/8/2023
ANNO IV DEL REGIME SANITARIO-ECOLOGICO-DIGITALE
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“La libertà non si perde tutta assieme. La rana gettata nell’acqua bollente avverte il pericolo e cerca di fuggire; immersa nell’acqua tiepida si accorge troppo tardi di essere bollita a fuoco lento (leggi QUI).
Rosa Luxemburg – non una bieca reazionaria- diceva che la libertà è sempre libertà di dissentire. Si riempiono la bocca di parole magiche come dialogo, ma il dialogo è per definizione tra diversi. Altrimenti si chiama monologo; non è permesso suonare altra musica che quella voluta da chi paga l’orchestra. Sono tollerate poche variazioni su un unico spartito.
La chiamano libertà e perfino democrazia. Osano tessere le lodi della “costituzione più bella del mondo” dopo averla massacrata, disapplicata sin dai principi fondamentali.
L’articolo 21 recita: tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure…”
Roberto Pecchioli, 19/8/2023
Entra in vigore da oggi, 25/8/2023, il Digital Services Act.
Il regolamento europeo consente la divulgazione delle informazioni ritenute veritiere dagli enti sovranazionali, restringendo così la libertà di pensiero e di parola.
UE: DIGITAL SERVICES ACT IN VIGORE DA DOMANI, CENSURA IN ARRIVO
Il Digital Services Act sarà realtà da domani 25 agosto per 19 piattaforme online che operano in Europa, per poi allargarsi a e coinvolgere tutte le altre a partire dal prossimo 17 febbraio 2024 . Gli obiettivi riportati nella Gazzetta Ufficiale.
Il regolamento pubblicato nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee già ad ottobre 2022, ha come obiettivo dichiarato la tutela degli utenti dai contenuti illegali come terrorismo, pedopornografia, messaggi che incitano all’odio ed anche offerte online di prodotti illeciti.
Quello che viene considerato illegale nella vita reale sarà considerate tale anche nel mondo virtuale: è questo il principio ispiratore del Digital Service Act, ma dietro il progetto europeo si nascondono numerose minacce alla libertà di parola, di espressione e di informazione.
I contenuti delle nuove norme
Le nuove disposizioni consentono la pubblicazione nel web, quindi anche nei social, solo di informazioni considerate veritiere. Ma considerate veritiere da chi? Da un apposito Comitato per i servizi digitali, ancora in fase di creazione.
La censura scatterà immediatamente, verso tutti quei contenuti considerati lontani dalla verità istituzionale, grazie all’aiuto di precisi algoritmi.
Le possibili influenze politiche
Non saranno dunque persone fisiche a cancellare le notizie ritenute scomode nel web, ma sistemi tecnologici avanzati e imboccati da questo nuovo Comitato che stabilirà anche i criteri per giudicare l’attendibilità delle notizie. Comitato che sarà presieduto dalla Commissione europea di Ursula von der Leyen.
Stupisce che una realtà simile venga definita come “gruppo consultivo indipendente”, nonostante le prevedibili influenze che subirà dall’organo esecutivo comunitario. Sarà sempre quest’ultimo a determinare, inoltre, quali saranno le fonti attendibili, dato che non vi è nella norma una definizione chiara di cosa si intenda per attendibile.
Le misure da adottare in caso di emergenza
Al punto 91 del Digital Service Act viene attribuito il potere di adozione di misure specifiche in caso di crisi, ovvero “in presenza di circostanze eccezionali che comportino una minaccia grave per la sicurezza pubblica o per la salute”. Ad esempio un Covid- 2?!
La certificazione delle istituzioni globali di eventi inaspettati potrà essere l’alibi per intensificare la censura, limitando così le libertà di pensiero e di parola.
Verrà istituito inoltre il meccanismo della segnalazione che arriverà all’identificazione dell’ente o della persona autrice del pensiero “scomodo” per il Comitato e i suoi algoritmi. Le punizioni per coloro che non si adeguano a tale sistema vanno dalla sospensione dalle piattaforme informatiche, dopo un solo avvertimento, alla riduzione dei benefici finanziari, fino alla demonetizzazione per evitare che beneficino di introiti pubblicitari.
L’ennesimo tentativo di bloccare l’informazione libera
Siamo davanti all’ennesimo tentativo di controllare i social network e gli organi di informazione per rafforzare quel pensiero unico, politicamente corretto, che l’elite dominante divulga grazie al proprio clero giornalistico di fiducia.
Byoblu, 24/8/2023
L’EUROPA DICHIARA GUERRA AI BIG DIGITAL USA MA RAFFORZA IL CONTROLLO SUL DISSENSO ONLINE
Digital Acts: Le nuove Leggi UE su mercati e servizi digitali.
Il 5 luglio 2022 il Parlamento Europeo ha approvato in via definitiva 2 nuove leggi, riguardanti la Governance di Internet, che hanno tra i diversi scopi:
Far sì che ciò che è illegale offline lo sia anche online;
Risolvere la questione dei contenuti online definiti (vagamente) ‘nocivi o illegali’ tutelando/limitando al tempo stesso la libertà di espressione;
Provare a fissare gli standard per il resto del mondo.
Scarica il PDF e continua la lettura:
leuropa-rafforza-il-controllo-sul-dissenso-online
Censura UE su Internet
Il bavaglio UE può colpire chiunque.
DALLA RETE
ANNO IV DEL REGIME SANITARIO- ECOLOGICO- DIGITALE
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Per altre testimonianze di danni dello pseudo-vaccino LEGGERE QUI
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