GLR-NOTIZIE-FLASH 68 16/01/2024
ANNO V DEL REGIME SANITARIO-ECOLOGICO-DIGITALE
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Forse prima di leggere queste brevi informazioni e considerazioni occorrerebbe rileggere QUI.
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Per questo l’incontro dei rappresentanti della criminale aristocrazia finanziario-usuraia a Davos è un tragico sciocchezzaio da cui non potrà, comunque, venire nulla di buono per noi tutti ( tranne che per i covidioti di sempre).
Ora e sempre Resistenza, comunque! (GLR)
WORLD ECONOMIC FORUM: AL VIA A DAVOS IL 54° VERTICE DELL’AUTOPROCLAMATA “ÉLITE MONDIALE”
È iniziato oggi (15/1/2024) a Davos (Svizzera) e durerà fino al 19 gennaio il 54mo World Economic Forum.
La cittadina nel Cantone dei Grigioni, immersa tra le alpi svizzere, si è risvegliata al rombo di jet privati, elicotteri e suv predisposti per gli spostamenti di politici, industriali, banchieri che parleranno, come ormai consuetudine, di cambiamenti climatici.
Il titolo della blindatissima edizione 2024 è “Rebuilding Trust, ricostruire la fiducia”.
Klaus Schwab, padre e padrone del forum ha dichiarato: “Ci troviamo di fronte a un mondo in cui si moltiplicano le fratture e crescono le divisioni sociali. Ciò produce un’incertezza e un pessimismo pervasivi. Dobbiamo ricostruire la fiducia nel nostro futuro andando oltre la gestione delle crisi, esaminando le cause profonde dei problemi attuali e costruendo insieme un futuro più promettente”.
Tra le cause individuate dal Wef ci sarebbero eventi climatici estremi e la propagazione di disinformazione e fake news, presentati come possibili cause di una crisi globale nei prossimi due anni.
Tra i temi caldi dell’edizione 2024 saranno anche l’intelligenza artificiale ed i conflitti in corso.
Se la presenza del presidente israeliano Isaac Herzog catalizzerà la discussione sulla recente guerra esplosa in Medio Oriente, ci sarà modo di parlare anche del conflitto che da ormai due anni si trascina in Europa. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, presente in carne ed ossa, ha annunciato dal social X che a Davos presenterà “le posizioni e le capacità dell’Ucraina” per collaborare con “tutti coloro che vogliono lasciare un mondo in cui regnano stabilità e libertà”.
I presenti e gli assenti
A Davos, fiumi di champagne faranno da cornice alla presenza, tra gli altri, di Ursula von der Leyen, Anthony Blinken, Emmanuel Macron, Pedro Sanchez, Mark Rutte, Javier Milei, António Guterres, Assente, ovviamente, la Federazione Russa, mentre sarà massiccia la presenza cinese capeggiata dal Primo ministro Li Qiang, tuttavia senza il presidente Xi Jinping.
Non ci sarà la delegazione turca, bloccata all’ultimo momento dal presidente Erdogan a causa della posizione ritenuta troppo filo-israeliana dell’organizzazione.
Hanno risposto all’appello di Schwab anche il primo ministro libanese, il primo ministro ed il ministro degli Affari Esteri del Qatar, il vice primo ministro ed il ministro del petrolio iracheni, ed il primo ministro del regno di Giordania. Completa il quadro mediorientale una consistente delegazione dell’Arabia Saudita.
Ci saranno oltre 1.600 rappresentanti del mondo dell’industria, con 800 amministratori delegati e presidenti delle più importanti multinazionali come Microsoft, Amazon a Nestlè
Anche l’Italia avrà la sua piccola parte
Per l’Italia parteciperà il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, accompagnato dal presidente di Eni Giuseppe Zafarana e da quello di Enel Paolo Scaroni, da Andrea Illy, da Paolo Merloni del gruppo Ariston, da Carlo Messina di Intesa Sanpaolo, da Pier Carlo Padoan di Unicredit e Matteo Laterza di Unipol.
Il Forum che pretende di dettare le regole per il destino del mondo somiglia molto ad un salotto dove si mettono insieme domanda e offerta.
La mistica di cui si ammanta si annacqua nelle parole del deus ex machina Schwab: “In un momento in cui le sfide globali richiedono soluzioni urgenti, è necessaria una collaborazione innovativa tra pubblico e privato per trasformare le idee in azioni”.
Le 54 edizioni del WEF dimostrano che uno dei più alti risultati del capitalismo è convincere tutti che gli interessi di una élite coincidano con la salvezza del pianeta terra e dei suoi abitanti.
Byoblu, 15/1/2024
Cancelliamo Davos
Trilioni di byte passano ogni secondo attraverso i vari canali disponibili, da quelli più antichi come la scrittura a stampa a quelli più recenti e quasi tutti questi canali sono di proprietà dei riccastri che adesso si addensano a Davos come cavallette che si apprestano a mangiarsi il mondo, comprese le coltivazioni secolari.
Dunque potrebbero fare tranquillamente a meno di questa kermesse in cui si ripetono ciò che si dicono già tutti i giorni e che non viene peraltro comunicato all’esterno, non per particolari ragioni, ma semplicemente per dare un’aura di mistero e di suprema importanza ai loro incontri, insomma per focalizzare il discorso pubblico sulle sciocchezze che “sfuggono” al segreto.
In realtà Davos non è proprio nulla se non uno spettacolo messo in scena dal Wef destinato a impressionare l’uomo della strada e a dare l’idea della potenza di questi stupratori seriali di verità, di speranze, di uguaglianza e talvolta stupratori tout court grazie a organizzazioni ad hoc.
Serve a restituire un senso di ineluttabilità ai loro disegni. E non solo: la kermesse tra le nevi con il piccolo esercito reclutato per la difesa, serve anche a questa banda globalista come strumento di narcisismo estremo, come rassicurazione del loro potere e infine per autoconvincersi l’un l’altro che le cose che dicono sono grandi pensieri e non stronzate di infima qualità come è del resto la cultura da cui nascono.
Infine tutto questo apparato scenico diventa sempre più importante, man mano che gran parte del mondo si sta sottraendo al globalismo tentacolare, facendolo di fatto fallire perché il sistema che viene in qualche modo evocato ha senso solo se ha una dimensione planetaria, mentre applicato al solo occidente non può che portarlo alla rovina, come stiamo appunto vedendo.
Per questo già sappiamo che da queste canaglie verrà un’invocazione alla guerra. Per questo non bisogna dare grande importanza e visibilità a Davos e ai suoi anfitrioni – anche dalla parte dell’opposizione per così dire – perché negando a questo vertice scellerato la sua natura di spettacolo si nega anche il progetto che ci sta dietro.
La cosa peggiore per questi oligarchi senza scrupoli è proprio l’indifferenza perché essa costituisce un’ostacolo per la diffusione delle narrazioni attraverso le quali intendono imporre la loro ingegneria sociale.
Essi non vivono nel silenzio, ma sono abituati ad avere una grande eco per qualsiasi scempiaggine dicano, il silenzio gli serviva prima, quando hanno cominciato la loro scalata al potere, ma adesso hanno bisogno di essere al centro dell’attenzione: hanno – è un esempio – preparato la prima pandemia sottobanco, in sordina ma adesso hanno bisogno di gridare ai quattro venti che tra un po’ ci sarà un’altra pandemia sconosciuta, sebbene in quanto tale non possa essere prevista, per cercare di impaurire.
Quindi vediamo di non dare troppo spazio a questo ignobile show, cancelliamolo dai palinsesto delle notizie e riserviamo le energie e lo spazio per prepararci a respingere con fermezza le ricette che verranno proposte,
https://ilsimplicissimus2.com, 15/1/2024
Zelensky vola a Davos e appalta l’Ucraina del futuro al fondo Blackrock
Il presidente ucraino Volodomyr Zelensky ha annunciato che parteciperà al prossimo raduno del World Economic Forum (WEF) che si terrà come di consueto il mese prossimo – dal 16 al 20 gennaio – a Davos nelle Alpi svizzere: il presidente interverrà in un panel intitolato “Restoring Security and Peace” il 18 gennaio, insieme al segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, e al giornalista della CNN, Fareed Zakaria.
Secondo alcune fonti, Zelensky parteciperebbe al forum di Davos anche per firmare nuovi accordi per la ricostruzione post-bellica con Blackrock, la società d’investimenti più grande del mondo…
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