NOTIZIE del  4/3/2025

Tutte le notizie ed informazioni precedenti al 6/2/2025 le trovate QUI. Ri-consultate continuamente.

 

 

 

 

 

Segnalate i complottisti”: l’iniziativa tedesca che ricorda Orwell

Ha preso il via, in Germania, un progetto che sembra uscito direttamente dalle pagine di 1984 di George Orwell: la Beratungskompass Verschwörungsdenken, una linea di assistenza nazionale dedicata a chi è “colpito” o “preoccupato” dal cosiddetto “pensiero cospirazionista”. Presentata come una soluzione per combattere disinformazione ed estremismo, questa iniziativa, finanziata dal ministero della Famiglia (BMFSFJ) e dal ministero dell’Interno (BMI), solleva interrogativi inquietanti su dove finisca il “sostegno alla democrazia” e dove inizi il controllo del pensiero. Il ministero della Verità, per l’appunto…

Continua la lettura QUI

 

 

 

 

UNA RIFLESSIONE “COMPLOTTISTA” O CONOSCENZA DI COSE NASCOSTE DAL POTERE DEL DEEP STATE?


CAMBIO DI MARCIA

Paolo Borgognone e Lamberto Rimondini

Ascolta e vedi QUI

 

Lamberto Rimondini: «Sta accadendo qualcosa di dirompente, gli USA si sfilerebbero dalla NATO in tempi brevi e questo comporterebbe che l’EU entri nella NATO»

Se verrà confermato, EU e NATO, due facce della stessa medaglia chiamata deep state, si fonderanno in un’uniica entità malevola. Per sopravvivere, l’Italia deve abbandonare queste due navi che affondano inesorabilmente, mentre l’orchestra suona a pieno regime. Il Futuro, ci sta chiamando a gran voce.

Ascolta e vedi QUI

 

 

 

 

L’amministrazione Trump ha approvato l’invio di armi per 4 miliardi di dollari a Israele

Sullo sfondo di un cessate il fuoco sempre più instabile, gli Stati Uniti hanno approvato l’invio di armi per 4 miliardi di dollari a Israele. A dare il via libera è stato il segretario di Stato Marco Rubio, che ha dichiarato di aver firmato una dichiarazione per accelerare la consegna delle armi, facendo ricorso a misure di emergenza. Non è ancora noto il contenuto preciso del nuovo pacchetto, ma secondo una lista diffusa venerdì 28 febbraio che parla di una vendita di armi per circa 3 miliardi, a Tel Aviv potrebbero arrivare diverse tipologie di bombe, tra cui più di 35.000 bombe da 2.000 libbre. Non è chiaro se i due pacchetti siano correlati. L’approvazione della vendita di armamenti coincide con il blocco dell’entrata di aiuti umanitari nella Striscia da parte delle autorità israeliane e con l’interruzione dei colloqui per l’avvio della seconda fase del cessate il fuoco a Gaza. Il presidente Trump ha detto di appoggiare la scelta di Netanyahu e ha spesso affermato che Israele ha il suo lasciapassare per un’eventuale riapertura del conflitto….

Continua la lettura QUI

 

 

 

 

La lotta (sotterranea) tra Londra e Usa per le risorse ucraine

Non accennano a placarsi le lacrime dell’italica stampa euroguerrafondaia per la «scena di bullismo internazionale che è andata in onda alla Casa Bianca» (La Stampa) venerdì scorso e le lamentazioni per «la violazione del diritto internazionale e la sicurezza dell’Europa dell’Est» (idem) minacciata, ca va sans dire, dall’”autocrate del Cremlino” che, dopo l’Ucraina, punterà certamente «a Romania e Moldavia», per poi, c’è da giurarci, seguire le orme dello zar Alessandro I e arrivare fino a Parigi dove, in mancanza di una figura degna della storia mondiale come quella del grande Napoleone I, avrà a che fare coi nani eurobellicisti della UE orfani di leader…

Continua la lettura QUI

 

 

 

 

Le verità negate di un fallimento

In questi tre anni la Ue aveva due opzioni: vincere la guerra o preparare la pace Invece la guerra l’ha persa e la pace non l’ha preparata. Anzi la Pace nella UE è vietata. Questa la ragione del dramma esistenziale delle migliaia di “esperti”, “politici”, “giornalisti” che dal 2022 sono passati dalle peggiori malattie fisiche e mentali di Putin alle lavatrici rubate dai russi in mancanza di chip, alle vanghe, ai cavalli, ai calzini bucati dei soldati russi e persino scomodato nord coreani mai esistiti. Tutto questo ci ha portato la guerra in casa…

Continua la lettura QUI

 

 

 

 

Perché i TG non mandano mai video di questa guerra?

Paul Weston si pone  la domanda – e tenta la  risposta:

“Perché la guerra tra Ucraina e Russia è la prima guerra non trasmessa in televisione nell’era moderna? È altamente anormale, in particolare se si considera la tecnologia del 2025 rispetto ai cameraman della Pathe News della prima guerra mondiale che hanno prodotto più filmati di guerra di oggi. La risposta, ovviamente, è che le persone dietro la guerra non vogliono che sappiamo la verità al riguardo. Zelensky ha appena preso parte a un summit di emergenza con Starmer e i leader dell’UE che promettono di prendere in mano le redini del cavallo di battaglia ora che Trump ha di fatto messo da parte l’Ucraina. Perché sono così desiderosi di perpetuare questa guerra stranamente invisibile? Perché stanno scommettendo su una potenziale Terza Guerra Mondiale con così poca preoccupazione apparente? A parte l’arricchimento finanziario personale – e ce n’è TANTO – credo che abbia a che fare con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Ci stiamo rapidamente avvicinando a quella data, ma l’infrastruttura globalista sta lottando per svilupparsi mentre i cittadini occidentali resistono sempre di più a quella che vedono come una futura tirannia. La Terza Guerra Mondiale avrebbe superato tutto questo. Dal caos globale nasce il controllo globale, e il meccanismo per il controllo è insito nell’Agenda 2030. La tirannia del Covid nel 2020 e nel 2021 ha fatto progredire l’Agenda Globalista; la Terza Guerra Mondiale avrebbe suggellato l’accordo una volta per tutte.

Potrei sbagliarmi nel credere che l’attuale guerra tra Ucraina e Russia sia un prodotto ingegnerizzato, basato sulla propaganda e sulla censura per avanzare verso una guerra globale, ma se non siete d’accordo con me dovete prima chiedervi perché è sorprendentemente, insondabilmente, perversamente, surreale, senza precedenti, non trasmessa in televisione. a Russia di Putin rappresenta un ostacolo all’Agenda 2030 ergo la Russia deve essere neutralizzata. Cos’altro spiega la TOTALE chiusura politica e mediatica mainstream riguardo a questa guerra, che abbiamo osservato così di recente nell’Operazione Covid?  (fonte  blondet)

 

 

 

UNA GUERRA DI CLASSE?

Una svolta epocale non si nega a nessuno e sarebbe stato ingiusto escludere il neo-vicepresidente USA J.D. Vance dall’affollato club degli araldi di palingenesi. D’altra parte il famigerato discorso di Mattarella su Monaco e il discorso di Vance a Monaco hanno qualcosa in comune, e cioè la struttura retorico-narrativa del ”siamo stati troppo buoni”, che è più significativa e costante dei contenuti o dei pretesti contingenti. Mattarella ha detto che nel 1938 a Monaco gli anglo-francesi si erano fidati e il Terzo Reich si era approfittato di tanta ingenua disponibilità. Vance ha raccontato a sua volta che gli USA hanno finanziato l’Europa ma, nonostante tanta generosità, l’ingrata EU si è allontanata dai valori comuni, tanto da mettere addirittura in discussione la mitica “democrazia”. Vance ha comunque ammonito che ora “c’è un nuovo sceriffo in città”; solo che anche questa barzelletta è vecchia, e infatti sui luoghi di lavoro viene propinata ad ogni arrivo di un nuovo “manager”.

Sinora l’amministrazione Trump si è mossa soprattutto sul piano delle pubbliche relazioni cercando di vendere alla sua opinione pubblica una eventuale ritirata dall’Ucraina come un proprio successo e una sconfitta della sola Europa. L’avvio del negoziato con la Russia viene attualmente fatto oggetto dello stesso tipo di pensiero magico con il quale è stata trattata la questione della guerra.

Un negoziato può risultare complesso quasi quanto una guerra ed il fatto di voler trattare (ammesso che lo si voglia realmente) non comporta automaticamente la capacità di farlo. La posizione di Trump è infatti intrinsecamente schizofrenica. Da un lato si dice di voler allentare la tensione con la Russia, dall’altro lato si impone agli europei di comprare sempre più armi e più gas dagli USA, il che presuppone la permanenza delle tensioni con la Russia.

Il segretario della NATO, Mark Rutte, non si è fatto fuorviare dalle tante incognite del discorso di Vance, ha fatto finta di credere che tutto fosse chiaro ed ha propinato la soluzione preconfezionata, esortando gli europei a non lamentarsi di essere stati esclusi dal tavolo delle trattative di pace, ma di sforzarsi di contare di più per arrivarci. Il rimedio all’insignificanza dell’Europa ovviamente è di spendere di più in armi, anche per fare in modo da garantirne il flusso verso Kiev. Vance avrebbe portato la “svolta epocale”, però Rutte dice le stesse cose di prima e che ripeterebbe in qualsiasi caso.

Dal punto di vista dell’effettiva capacità militare le dichiarazioni di Rutte sono puro nonsenso, dato che le armi americane non hanno offerto una grande prova sul campo, mentre produrre in Europa richiederebbe preventivamente un ripensamento strategico per capire cosa occorre, e solo dopo stabilire il budget necessario. Il nostro zelante Rutte invece è un disco rotto; non soltanto Rutte recita continuamente e acriticamente il mantra dell’aumento delle spese militari sparando a casaccio percentuali di PIL, ma ci suggerisce persino dove trovare i soldi. Il tesoretto a cui attingere è sempre quello preferito dal “capitalismo reale” (alias assistenzialismo per ricchi), cioè il denaro pubblico. I governi dovrebbero finanziare gli acquisti di armi saccheggiando dalle risorse della sanità e della previdenza sociale. Il taglio delle pensioni viene sempre spacciato come la panacea di tutti i mali, il rimedio sovrano per ogni emergenza, passata, presente e futura; infatti fu così che da noi nel 2011 il governo Monti “salvò” l’Italia dal default finanziario. Adesso la stessa “cura” (il taglio delle pensioni) è chiamata a salvarci dall’invasione russa.

Forse la geopolitica è sopravvalutata; infatti Rutte ce l’aveva con i pensionati da molto prima di diventare segretario della NATO. Dal forum di Davos due anni fa Rutte se la prendeva con Francia e Italia, colpevoli, secondo lui, di eccessiva spesa pensionistica. All’epoca Rutte non aveva ancora rodato il pretesto della minaccia russa, per cui ammetteva tranquillamente che il suo obbiettivo era la privatizzazione della previdenza attraverso i fondi pensione. Altro che “tagliare”, qui si tratta di privatizzare una discreta quantità di contributi pensionistici.

Molti dicono che anche la Russia è europea, ma siamo nel campo delle opinioni; e poi non sarebbe neppure un gran complimento per la Russia. La vera questione è che appena si esce dalla suggestione della narrativa bellicista ci si accorge che le concrete possibilità di una guerra tra Unione Europea e Russia sono prossime allo zero, e forse anche meno. In compenso c’è la guerra vera che da parecchi decenni con ogni pretesto le oligarchie europee hanno dichiarato ai pensionati e in generale alle classi subalterne. Chi pensa che il problema dell’Europa sia il vincolo servile nei confronti degli USA, non ha preso sufficientemente in considerazione l’ipotesi che quello ed altri vincoli esterni siano soprattutto l’alibi per una guerra di classe dei ricchi contro i poveri. ( Da Comedonchisciotte del 27-2-2025)


Quando la Patria chiama

I governanti della Gran Bretagna, della Commissione Europea e di altre nazioni, puntano a impoverire una popolazione già impoverita per pagare la corsa agli armamenti, mirano a restringere ulteriormente i diritti di libertà d’opinione ed espressione e, infine, insistono con la volontà ossessiva e allucinata di scatenare a tutti i costi una guerra nel continente….

Continua la lettura QUI


 

 

 

Marea umana a Bucarest a sostegno di Calin Georgescu dopo il suo fermo

Chissà se proveranno a censurare la marea umana di oggi a Bucarest a sostegno di Cǎlin Georgescu! Grande risposta del popolo rumeno in piazza dopo lo scandaloso fermo di Calin Georgescu. Calin Georgescu è stato scelto dal popolo rumeno come presidente. E quando si ha il popolo dalla propria parte, non esiste deep state o Nato che possa arginare il cambiamento.

Vedi QUI

Ri-leggi QUI

 

 

 

 

Signor Trump: Gaza non è il suo parco giochi! #notrumpgaza

Mi chiamo Issa e sono palestinese. Sono un difensore dei diritti umani e l’anno scorso ho vinto il “Premio Nobel alternativo” (il Right Livelihood Award). Oggi mi sono svegliato, ho aperto il telefono e ho visto che il PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI aveva pubblicato il video più irrispettoso su Gaza che abbia mai visto. Trump ha presentato una bizzarra “visione” imperiale per Gaza, trasformando un anno di genocidio in uno scherzo insensibile. Mentre le madri palestinesi sono ancora a letto ogni notte a piangere i loro figli morti, a seppellire i loro cari e a strapparsi i capelli per la disperazione… mentre intere famiglie sono state sradicate con il sostegno finanziario e politico degli Stati Uniti… Trump ha l’audacia di prendersi gioco di noi, il popolo palestinese, e di prendersi gioco dei nostri morti…

Firma la petizione QUI

 

 

 

 

 

 

INCONTRI E CONVEGNI

Leggi QUI

 

FIRME

Leggi QUI

 

 

Anno VI del Regime Sanitario-Ecologico-Digitale

 

 

 

 

ARTICOLI PUBBLICATI SUL NOSTRO SITO:  vedi  QUI

LEGGETE ALTRE NOTIZIE PUBBLICATE  QUI

 

 

Vedere con attenzione questi docufilm sui DANNI DELLO PSEUDO-VACCINO e leggi QUI

 

NON È ANDATO TUTTO BENE – LE VERITÀ NEGATE SUL COVID19: https://rumble.com/v65t5rj-non-e-andato-tutto-bene-le-verit-negate-sul-covid19.html

Invisibili – regia di Paolo Cassina:  https://playmastermovie.com/invisibili/

La Morte Negata – regia di Alessandro Amori:  https://playmastermovie.com/la-morte-negata/

Sospesi – regia di Marcello Rossi e Walter Zollino: https://www.buzzz.blog/buzzz-on-demand


Per altre testimonianze di danni dello pseudo-vaccino LEGGERE   QUI

912 studi scientifici sui danni del vaccino LEGGERE   QUI

 

 

Per acquistare il nostro Calendario Laico dei Santi   QUI

Vedete il nostro video  ” Il dovere della Memoria“: QUI

 

 



Calendario eventi
marzo 2025
L M M G V S D
 12
3456789
10111213141516
17181920212223
24252627282930
31EC
Cerca nel Sito
Newsletter
In carica...In carica...


Feed Articoli