Centododici partigiani e patrioti vengono catturati dai tedeschi o fascisti e già sanno (o presumono) che saranno “giustiziati”, cioè uccisi dal plotone di esecuzione e dalle torture che verranno loro inflitte. Scrivono ai familiari, alla madre, alla moglie, alla fidanzata, ai compagni di studio, di lavoro, di vita. Appartengono alle realtà sociali e culturali più diverse, sono stati presi (e saranno soppressi) nei luoghi e nelle condizioni più disparate.

Un capolavoro da custodire in eterno e da trasmettere a tutte le generazioni per sempre in quanto modello esemplare di educazione civile e democratica d’immensa valore e prestigio. Vero patrimonio umano.

Curatori  Malvezzi P.,  Pirelli G.,  ed.  Einaudi  2005,  € 12,00

 


 

ULTIME LETTERE DI CONDANNATI A MORTE E DI DEPORTATI DELLA RESISTENZA. 1943-1945

Una fonte autentica per sapere che cosa muoveva gli animi dei combattenti della Resistenza è costituita dai messaggi indirizzati ai familiari nell’imminenza dell’esecuzione o durante il penoso trasferimento verso i campi di sterminio del Reich. Questo libro raccoglie le lettere di cento partigiani trucidati dai fascisti o dai tedeschi e di quaranta tra oppositori politici ed ebrei stroncati dalla deportazione.

Vero patrimonio umano da custodire con sè per la resistenza di oggi.

Curatore Franzinelli M.,  ed.  Mondadori 2006,  € 10,80

 

 

 

 

Vedi:  Perché la letteratura della Resistenza dovrebbe essere la nostra epica moderna


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