NOTIZIE del  28/4/2025

 

 

 

 

 

 

Cinque giorni di lutto nazionale (!) per la morte di un bergoglio. E quanti giorni, mesi, anni di lutto dovremmo vivere per bambini, donne, uomini massacrati a Gaza, in Cisgiordania, in Libano se avessimo in noi ancora un po’ di senso umano nel mare d’ipocrisia in cui viviamo? Quanti giorni, mesi, anni di dura penitenza dovremmo fare noi italiani per la complicità (e pratica indifferenza), attraverso il nostro orrido governo, nei confronti di uno dei genocidi più ignobili della storia? (GLR)

 

Sion : Genocidio per sete e per fame, l’holodmor 2.0

L’85% delle infrastrutture idriche di Gaza è stato reso deliberatamente  inservibile. Più di 1.700 chilometri di condutture sono stati distrutti o danneggiati. I pozzi sono contaminati. Gli impianti di desalinizzazione hanno ridotto la loro capacità di produzione da 18.000 a soli 3.000 metri cubi al giorno. L’Unicef a Gaza  ha avvertito che 600.000 persone che avevano riacquistato l’accesso all’acqua potabile nel novembre 2024 sono nuovamente isolate. Le agenzie delle Nazioni unite stimano che 1,8 milioni di persone, di cui oltre la metà bambini, abbiano urgente bisogno di acqua, servizi igienici e assistenza igienico-sanitaria mentre i livelli di approvvigionamento sono scesi a una media di 3-5 litri pro capite al giorno. La decisione di Israele di interrompere l’erogazione di energia elettrica nella Striscia e la mancanza di carburante limita fortemente le operazioni di desalinizzazione. A gennaio, l’unico impianto ancora operativo nel nord della Striscia è stato colpito da un raid aereo.

Come hanno fatto con l’holodmor ucraino, sete e fame serve a togliere alle vittime anche la dignità.

A Gaza l’acqua è un bene quasi introvabile. Soprattutto al nord martoriato dai bombardamenti. La rete idrica è stata gravemente danneggiata a Shajaiya, sobborgo orientale di Gaza city, teatro in questi ultimi giorni di una delle incursioni devastanti lanciate dall’esercito israeliano in vari punti di Gaza. Forniva il 70% dell’acqua potabile agli abitanti del capoluogo. Ma l’acqua è poca ovunque nella Striscia. Ormai non resta che camminare tra le macerie, sulle strade piene di fango con la pioggia e di polvere nelle giornate asciutte, e aspettare in fila per ore ai punti di distribuzione il proprio turno per riempiere una tanica, sperando di non restare uccisi nei raid aerei. I 18 mesi di offensiva israeliana contro Gaza sono segnati anche dalle stragi di chi aspettava acqua e cibo. E alla paura si aggiungono la frustrazione e l’ansia di non riuscire a procurarsi da bere e da mangiare. I litigi sono sempre frequenti tra chi è disperato. Chi non ha forza e pazienza beve acqua sporca o raccoglie la pioggia nel migliore dei casi.

Da sette settimane non entrano aiuti umanitari a Gaza. Le autorità locali hanno lanciato ieri un altro appello per l’ingresso immediato di generi di prima necessità. Israele però non allenta la morsa e blocca gli aiuti pensando che questa pressione costringerà Hamas a liberare gli ostaggi. Assieme alla fame, la sete è l’altro spettro che la popolazione affronta da tempo. E dovrà farlo ancora di più nei prossimi mesi. Con la fine della stagione fredda e l’inizio di quella più calda, bere sarà una sfida quotidiana. «Aspetto l’acqua da stamattina», ha raccontato Fatena Abu Hamdan di Zaitun a un reporter locale «non ci sono stazioni di servizio né autocisterne in arrivo. Non c’è acqua. I valichi sono chiusi».  Adel Al Hourani, di Khan Yunis, è uno dei tanti anziani che accompagnano alle autocisterne i bambini piccoli con in mano bottiglie di plastica vuote da riempire. «Percorro lunghe distanze – dice – mi stanco, sono vecchio, è difficile camminare tanto ogni giorno per prendere l’acqua». Husni Mhana, del Comune di Gaza, non nasconde la gravità della situazione: «Stiamo vivendo una vera e propria crisi di sete. Rischiamo una catastrofe se non cambierà la situazione e avremo a disposizione più acqua».

La crisi idrica ha superato la soglia dell’emergenza per diventare un crimine umanitario, denunciano i palestinesi e varie parti internazionali. La mancanza d’acqua è solo l’ultima delle privazioni inflitte a una popolazione intrappolata tra un assedio militare e il collasso di ogni servizio. La sete diffusa dice che persino un diritto fondamentale, poter bere, non è riconosciuto da chi portava avanti una guerra senza fine, ufficialmente contro Hamas e per la liberazione degli ostaggi, che però pagano i civili. Francesca Albanese, Relatrice speciale delle Nazioni unite per i diritti umani nei Territori palestinesi occupati, ha parlato apertamente di crimine di guerra. «Israele ha tagliato l’acqua come ha tagliato l’ingresso degli aiuti, bombardato le cliniche, assediato i civili. Nulla è stato risparmiato, nemmeno la sete». Il suo predecessore, Michael Lynk, ha dichiarato che «la negazione dell’accesso all’acqua a un’intera popolazione sotto assedio costituisce una violazione gravissima del diritto internazionale umanitario».

Secondo un’inchiesta dell’agenzia Reuters, l’85% delle infrastrutture idriche di Gaza è inservibile. Più di 1.700 chilometri di condutture sono stati distrutti o danneggiati. I pozzi sono contaminati. Gli impianti di desalinizzazione hanno ridotto la loro capacità di produzione da 18.000 a soli 3.000 metri cubi al giorno. L’acqua non basta nemmeno per gli ospedali. «Non siamo più in grado di garantire acqua potabile a nessuno, neppure ai feriti. E ogni giorno riceviamo centinaia di segnalazioni di bambini ammalati per aver bevuto acqua sporca», racconta Suhail al Astal del comune di Khan Yunis. Il rischio di malattie infettive si è moltiplicato. Il ministero della Sanità di Gaza ha registrato tra febbraio e aprile oltre 46.000 nuovi casi settimanali di diarrea acuta, infezioni intestinali e patologie legate alla contaminazione idrica.  (fonte blondet  24/4/2025)

 

Israele intensifica gli attacchi sulla Striscia e arresta decine di persone in Cisgiordania

I bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza continuano senza sosta. Nella notte tra ieri e oggi, mercoledì 23 aprile, l’aviazione dello Stato ebraico ha preso di mira una scuola utilizzata come rifugio per gli sfollati, uccidendo almeno dieci persone. Il bombardamento sull’edificio ha fatto scoppiare un incendio che ha ucciso un bambino, bruciato vivo nelle fiamme. L’attacco di questa notte avviene sullo sfondo di una generale intensificazione delle aggressioni su tutta la Striscia, in seguito alla quale, solo nella mattinata di ieri, sono stati uccisi 32 palestinesi. Proseguono senza sosta anche gli assalti in Cisgiordania, dove, secondo l’agenzia di stampa Wafa, le truppe israeliane hanno arrestato decine di palestinesi. Nel frattempo, a seguito di una telefonata con il presidente Netanyahu, Trump ha dichiarato che la conversazione è andata «molto bene» e che entrambi si trovano «dalla stessa parte su ogni questione»…

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Gaza: l’ONU e tre Paesi UE contro il blocco degli aiuti umanitari di Israele

Da oltre cinquanta giorni, migliaia di camion carichi di cibo, acqua e medicine restano bloccati al confine di Gaza. Dall’altra parte, oltre due milioni di civili – la maggior parte donne e bambini – affrontano una situazione drammatica, tra ospedali al collasso, panifici chiusi e scorte alimentari praticamente azzerate. Mentre la fame dilaga, cresce la pressione internazionale contro Israele: Francia, Regno Unito e Germania, con una dichiarazione unitaria, hanno denunciato apertamente il blocco, mentre l’ONU parla espressamente di una «punizione collettiva». Il Commissario generale dell’UNRWA, Philippe Lazzarini, non ha usato mezzi termini, parlando di Gaza come di «una terra di disperazione», in cui gli aiuti umanitari «vengono usati come merce di scambio e arma di guerra»…

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Gaza: in pieno genocidio la Corte Internazionale di Giustizia concede un rinvio a Israele

La Corte Internazionale di Giustizia ha rilasciato un comunicato in cui annuncia di aver concesso a Israele una proroga di sei mesi per presentare la propria difesa nel caso di genocidio intentato dal Sudafrica. La decisione accoglie le richieste dello Stato ebraico, formalmente arrivate lo scorso 27 marzo. Israele sosteneva che la preparazione della propria contro-memoria fosse stata «significativamente ostacolata a causa di una serie di questioni probatorie emerse in relazione al Memoriale della Repubblica del Sudafrica», e ha così ottenuto la proroga. La decisione è stata comunicata nel silenzio generale, mentre in Palestina continua a consumarsi un genocidio ai danni del popolo palestinese. La scelta della Corte lascia così tempo a Israele per portare avanti i propri crimini nell’impunità, come sottolineato dagli stessi quotidiani del Paese, che rimarcano come sia «improbabile» che il caso porti a effettivi risvolti «prima del 2026», se non addirittura «prima del 2027»…

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La Spagna annulla un contratto di forniture militari con Israele

Il presidente del governo spagnolo Pedro Sanchez ha annullato un contratto di forniture militari con un’azienda israeliana firmato dal ministero dell’Interno, in contraddizione con la linea politica tenuta dal governo di Madrid, molto critica sulla campagna militare israeliana a Gaza. La questione, insieme alla recente polemica sull’aumento delle spese militari, ha suscitato aspre tensioni all’interno della maggioranza e ha richiesto l’intervento diretto del presidente dell’esecutivo per risolvere la crisi e rescindere unilateralmente il contratto. Nello specifico, il ministero dell’Interno aveva formalizzato un contratto da 6,6 milioni di euro per acquistare 15,3 milioni di proiettili per la Guardia Civil spagnola da Imi Systems, azienda israeliana attiva nella produzione di armamenti. Il contratto, firmato in un periodo di festività, è stato definito dalla coalizione di sinistra Sumar – parte del governo Sanchez – come una manovra «unilaterale» del Partito socialista operaio spagnolo (Psoe). La rescissione del contratto, concordata dalla Presidenza, sotto la guida di Félix Bolaños, è stata particolarmente significativa se si considera che l’accordo era già stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dello Stato giovedì 24 aprile…

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LA FEROCIA D’ISRAELE



 

 

 

 

 

PALESTINA: IL MASSACRO IN MONDOVISIONE

Nella terza puntata di Tele Ragione ci porremo alcune domande fondamentali: il 7 ottobre è stato un pretesto che Israele ha sfruttato per dare inizio ad un massacro premeditato del popolo palestinese? In quella fatidica data è stata attuata la Direttiva Annibale per massimizzare le vittime e impressionare l’opinione pubblica internazionale? Le fake news dei bambini decapitati e gli stupri di massa erano anch’essi finalizzati alla creazione di un sentimento negativo nei confronti dei palestinesi? Com’è possibile conciliare il fatto che Israele sapesse con largo anticipo dell’operazione di Hamas con una débâcle totale degli apparati di sicurezza di uno dei Paesi all’avanguardia riguardo l’intelligence civile e militare? L’omicidio sistematico dei giornalisti palestinesi – unica finestra sull’orrore di un’operazione di sterminio su vasta scala -, la repressione delle manifestazioni con tanto di arresti ed espulsioni di pacifici manifestanti e le coperture politiche e mediatiche che impediscono, di fatto, all’opinione pubblica di comprendere a fondo la portata epocale di un genocidio in mondovisione, lasciano intendere che tutto ciò a cui noi stiamo assistendo non sia un fatto incidentale ma sia il tragico epilogo di una strategia di lungo corso, che mira a trasformare Israele nell’ordinatore regionale per favorire i disegni egemonici degli Stati Uniti nell’area.

Giorgio Bianchi cercherà di rispondere a tutti questi interrogativi avvalendosi della testimonianza di Angelo D’Orsi, storico della filosofia e giornalista, e chef Rubio, attivista della primissima ora della causa palestinese…

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Pasolini, in un incontro con i giovani della FGCI nel 1974, definì l’italia ” … un paese orribilmente sporco!“. Appunto…

 

Dopo le disposizioni del governo molti Comuni cancellano le celebrazioni del 25 aprile

Con la proclamazione di cinque giorni di lutto nazionale per la morte di papa Francesco, indetto dall’esecutivo Meloni dal 22 al 26 aprile, molti sindaci hanno colto l’invito governativo alla “sobrietà” per cancellare o ridimensionare le celebrazioni per l’80° anniversario del 25 aprile. Da nord a sud, Comuni di ogni colore politico hanno annunciato rinvii, annullamenti e restrizioni: cortei sospesi, musica bandita, manifestazioni ridotte all’osso. Quel senso di rispetto che il governo invoca si trasforma così in un terreno di scontro politico, risvegliando antiche tensioni – che oggi più che mai sembrano lontane dal potersi sopire – sulla natura stessa della Festa della Liberazione…

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Dl Sicurezza, anche i magistrati contestano la legittimità costituzionale

Non sono più soltanto gli avvocati di persone alla sbarra a esprimere dubbi in merito alla costituzionalità del Decreto Sicurezza approvato dal governo Meloni. Per la prima volta, infatti, anche un organo dello Stato – nello specifico la Procura di Foggia – ha deciso di sollevare davanti al Tribunale della città pugliese una questione di legittimità costituzionale concernente due nuove aggravanti introdotte dal testo. Si tratta, nello specifico, di quelle previste per la consumazione di un reato in prossimità di una stazione ferroviaria e per aver opposto violenza a pubblici ufficiali durante l’esercizio delle loro funzioni, che vengono considerate dai pm in contrasto con i principi fondamentali della Costituzione italiana. Il caso di specie riguarda un procedimento penale in cui una serie di imputati sono accusati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali nei confronti di agenti della polizia ferroviaria in servizio presso la stazione di Foggia. Secondo il parere della Procura, però, le aggravanti delineate dall’art. 61 n. 11 decies c.p. e dall’art. 337 co. 3 c.p., introdotte dal nuovo decreto – approvato in fretta e furia dal governo a inizio aprile dopo che il testo si era incagliato in Parlamento -, sollevano «seri dubbi di compatibilità» con gli articoli 3, 25, 27 e 77 della Carta costituzionale. I pm ritengono infatti che le norme in esame non rispondano ai requisiti di ragionevolezza e di coerenza, creando al contrario una disparità di trattamento per fatti analoghi….

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Come eliminare la Spike ed espellerla dal nostro organismo definitivamente: pubblicato il primo protocollo scientifico per disintossicarsi dal vaccino

Il primo protocollo di disintossicazione dalla Spike proposto dal cardiologo Peter McCullough fa intravvedere una soluzione per eliminare la proteina spike dal corpoliberarsi dal vaccino. Non è confortante saperlo, ma non ci stupiscono le parole di Peter McCullough, uno dei cardiologi più qualificati al mondo e che vanta un lunghissimo curriculum, su cui torneremo. Il luminare statunitense non ha remore nel dichiarare: “I vaccini Covid-19 sono stati il più grande esperimento umano mai fatto nella storia”, altresì aggiungendo che “hanno lasciato circa il 15% di coloro che li hanno presi con una qualche forma di problema medico”. Così ha detto durante il ReAwaken America Tour a Las Vegas, un evento paragonabile all’International Covid Summit che, in Belgio, ha visto la presenza degli italiani Frajese e Stramezzi….

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AVIARIA DIETRO L’ANGOLO: L’ENNESIMO ALLARME DELLA VIROSTAR BASSETTI

L’influenza aviaria è tornata in Europa: è l’allarme del virologo Bassetti. Diventato famoso durante la crisi di Covid19, il direttore Malattie infettive ospedale policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti, è ormai una star dei virus e delle pandemie. Siamo abituati a vederlo in tv e ospite a talk show, anche questa volta torna a parlare di rischi pandemici. A far scattare l’allarme, è stata la notizia dei vari focolai di influenza aviaria in Polonia, in cui si sono registrati quasi 180 casi in circa 116 fattorie. Da qui, Matteo Bassetti ha iniziato a mettere in guardia il territorio italiano, incitando ad un intervento europeo, da parte della Commissione e del Ecdc (European Centre for Disease Prevention and Control). Secondo il virologo è necessario intervenire in modo unito in tutti i paesi per adattare politiche di biocontenimento su tutto il territorio europeo. “La Polonia è dietro l’angolo, è il primo esportatore di carne di pollo in ambito europeo” avverte Bassetti, incitando ad un’immediata strategia europea in ambito veterinario….

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In questi giorni di retorica “papale” nauseabonda è bene ricordare quanto è scritto in quest’articolo del 2018 ma ancora ( purtroppo) assolutamente attuale.

 

Vaticano la multinazionale più potente al mondo

Se si pensa ad una multinazionale vengono in mente uomini in giacca e cravatta che gestiscono milioni di euro, invece la più grande multinazionale è composta da uomini in abito talare. La Chiesa Cattolica è la prima multinazionale con 2 mila miliardi di dollari di patrimonio immobiliare di cui circa il 22% del patrimonio immobiliare in Italia, riserve d’oro di oltre 60000 tonnellate sparse tra la US Federal Reaerve Bank e banche elvetiche e britanniche, per non parlare dei capitali depositati presso lo IOR, istituto opere religiose, la banca vaticana più volte coinvolta in scandali lambire anche da omicidi, finti suicidi e sparizioni. Non solo oro e immobili ma azioni e obbligazioni detenute dal Vaticano in varie società sparse in tutto il mondo. Un esempio su tutti l’Amministrazione patrimonio Sede Apostolica che dovrebbe gestire unicamente la curia romana, ha nelle sue disponibilità circa un miliardo di euro. Non da meno sono i vari ordini religiosi, enti e fondazioni che gestiscono veri e propri imperi economici come Propaganda Fide (il ministero delle missioni) che gestisce un patrimonio stimato in 10 miliardi di euro…

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DRONI PER ELIMINARE IL PRESIDENTE USA

Nikita Casap adolescente diciassettenne aveva un progetto per eliminare Trump e Vance su incarico dell’Ucraina.

Franco Fracassi

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Neanche provano vergogna…

… ad ammettere che Bergoglio ha diffuso il messaggio di Obama invece di quello di Gesù. Lo sanno che bergoglio è stato il cappellano del Grande Reset. Lo sanno, eccome!

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NON È ANDATO TUTTO BENE – LE VERITÀ NEGATE SUL COVID19: https://rumble.com/v65t5rj-non-e-andato-tutto-bene-le-verit-negate-sul-covid19.html

Invisibili – regia di Paolo Cassina:  https://playmastermovie.com/invisibili/

La Morte Negata – regia di Alessandro Amori:  https://playmastermovie.com/la-morte-negata/

Sospesi – regia di Marcello Rossi e Walter Zollino: https://www.buzzz.blog/buzzz-on-demand


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