Un club esclusivo di poche migliaia di persone, non elette democraticamente, che decide i destini di intere popolazioni, in grado di manipolare i mercati finanziari e di imporsi sulla politica e sugli Stati. Chi sono, come agiscono e quali obiettivi hanno i banchieri – i famigerati bankster - che guidano i giochi delle banche centrali e vivono sulle spalle della classe media e dei ceti più poveri? Il libro di Ciarrocca riesce a mappare il genoma della finanza mondiale attraverso la rete di società finanziarie e industriali che di fatto controllano l’economia mondiale, e ne denuncia la pericolosità. Ecco come i grandi istituti commerciali azionisti delle banche centrali, innanzitutto la Federal Reserve e la Bce, riescono a veicolare le informazioni e a tirare le fila del capitalismo mondiale. Il prezzo di materie prime, azioni, obbligazioni, valute, non è frutto di una contrattazione libera, quella è solo una messa in scena. La realtà è ben diversa: sono i bankster a condurre il gregge dei piccoli risparmiatori e dei contribuenti, complici le agenzie specializzate come Moody’s e Standard & Poor’s e i governi loro alleati, pronti a scaricare sulla collettività il peso delle crisi e l’onere di generare nuovo cash. Come uscirne? La proposta c’è, e l’autore ce la illustra. I cittadini sarebbero finalmente svincolati dai diktat della finanza, e i governi non dovrebbero più cedere il potere di creare moneta. Una rivoluzione dalla parte della gente che lavora e dell’economia reale.
La finanza mondiale sta condizionando il destino dei governi e dei popoli nella maniera più feroce e distruttiva. Questa è la forma assunta dal capitalismo occidentale, il “capitalismo finanziario” con le sue manifestazioni più gravi quali bassa e cattiva crescita economica, crescenti diseguaglianze, esposizione a crisi ed instabilità ma soprattutto nuova dislocazione dei centri di potere tra pubblico e privato. Insieme “all’invito” di cancellare le Costituzioni nate con le varie Resistenze. Nella nuova forma del capitalismo, la finanza non è più quella, retoricamente, considerata buona perchè a servizio dello sviluppo delle nazioni ma è uno strumento micidiale per l’aumento della ricchezza delle 50 tra banche e multinazionali che possiedono il mondo ( una Cupola). Questo provoca uno stato sempre crescente di tensione tra economia e democrazia, con asservimento totale dei governi delle nazioni, proprio per la forza della finanza internazionale di condizionare i mercati, la politica e la società. Un libro inquietante e utilissimo per capire cosa ci aspetta nel futuro e per conoscere i “veri padroni” del mondo da cui dipende ormai la sopravvivenza globale.
di Luca Ciarrocca, ed. Chiarelettere 2013, € 13,90