DIARIO MINIMO

Solstizio d'Inverno presso le costruzioni megalitiche di Stonehenge ( Gran Bretagna)

 

Il 21 dicembre 2024 alle ore 10.20 è il Solstizio d’Inverno.

La luce riprende a crescere. Inizia un nuovo anno.


Il 21 dicembre 2024 è il vero Capodanno perchè legato ai ritmi della natura: il Sole raggiunge, nel suo moto apparente lungo l’eclittica, il punto di declinazione minima. Ed avvengono la notte più lunga e il giorno più corto dell’anno: le giornate cominciano ad allungarsi fino al giorno del Solstizio d’Estate ( 21 giugno 2025 alle ore 04.41).

I nostri capodanno sono convenzioni legate alle varie culture e alle varie religioni e cadono in vari giorni dell’anno. Invece il Capodanno del Solstizio d’Inverno è comune a tutti gli umani perchè è un evento naturale non culturale o religioso. Leggi il resto di questo articolo »

 

 

Anche a ferragosto 2024, nel tempo della dittatura sanitario- ecologico-digitale, nel tempo del progetto criminale globale chiamato Grande Reset, nel tempo del dominio globale di una “cosca” di iper-miliardari e di banchieri (l’aristocrazia finanziario-usuraia), nel tempo di un Genocidio a cielo aperto a Gaza, nel tempo di guerre locali che non devono terminare ( leggi QUI), nel tempo di una sempre più possibile guerra mondiale, nel tempo di OMC, OMS, EU, ONU, FMI, Banca Mondiale, Banca Europea, Commissione Trilaterale e WEF di Davos ormai strumenti della “cosca”, Leggi il resto di questo articolo »

Oggi 20 giugno 2024 alle ore 22.50 è il SOLSTIZIO D’ESTATE: il sole raggiunge il punto più alto nel cielo e la giornata è la più lunga dell’anno e la più luminosa. La notte è la più breve.

Anche il 21 giugno del 1945 era il solstizio d’estate. Quella giornata non fu solo la più luminosa di quell’anno ma anche il giorno in cui la straordinaria esperienza della Resistenza raggiunse il suo culmine, il suo punto più alto: un governo del CLN, un governo della Resistenza in un’Italia libera, il Governo Parri. Leggi il resto di questo articolo »

 

 

Il 4 giugno 1942, a Roma, a casa dell’avvocato antifascista Federico Comandini in via Canina 6 (quartiere Flaminio) venne fondato clandestinamente il Partito d’Azione ad opera di uomini repubblicani, liberalsocialisti e socialisti liberali ( in rappresentanza di tanti altri sparsi per l’Italia o in esilio).

Il nome riprende quello del Partito d’Azione fondato da  Giuseppe Mazzini nel 1853 e sciolto nel 1867.

Lapide in via Canina 6, Roma

ll primo Partito d’Azione fondato da Mazzini aveva tra i suoi obiettivi le elezioni a suffragio universale, la libertà di stampa e il sostegno alle campagne militari di  Giuseppe Garibaldi per raggiungere l’Unità d’Italia in senso repubblicano. Leggi il resto di questo articolo »

 

 

E’ il 6 maggio 1945, pieno giorno. Siamo in una qualsiasi parte d’Italia e accendiamo la radio per ascoltare una trasmissione in diretta della RAI, appena nata. Dalla radio esce una voce molto conosciuta da tutti gli sportivi, quella di Nicolò Carosio, il grande commentatore radiofonico delle partite di calcio nazionali ed internazionali.

Ma oggi, 6 maggio 1945, Carosio non commenta con passione una partita Bologna-Juventus o un’ incontro Italia-Francia. Oggi “Nick” ( come veniva chiamato affettuosamente) deve fare Leggi il resto di questo articolo »

 

Il modo corretto, a nostro deciso avviso, di vivere il 25 aprile è quello di RICORDARE ben bene le ultime parole di BRUNO FRITTAION, giovane partigiano di 19 anni fucilato a Tarcento (Udine) il 1 febbraio 1945 ( leggi QUI) e che trovate nel manifesto qui sopra: “Fate che il nostro sacrificio non sia stato vano!“. Leggi il resto di questo articolo »

 

Chissà quanti ricordano lunedi 9 marzo 2020. Chissà quanti ricordano anche tra i nostri pochi lettori lunedì 9 marzo 2020.

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Giordano Bruno, l’Uomo degli infiniti mondi. Oggi 17 febbraio 2024 è la Memoria dell’uccisione brutale di Giordano Bruno a Roma per opera dell’oscurantismo della chiesa cattolica e della sua feroce inquisizione ( vedi QUI).

Giordano Bruno, l’Uomo degli Infiniti Mondi che solca con le ali del suo pensiero l’immensità dello spazio. Giordano Bruno, addio! Leggi il resto di questo articolo »

 

175 anni fa, il 9 febbraio del 1849, questa scena sul Campidoglio a Roma (rappresentata in una stampa dell’epoca) dava inizio all’esperienza più alta del Risorgimento Italiano: la Repubblica Romana.



Tra mezzogiorno e le tre del pomeriggio del 9 febbraio 1849 il presidente dell’Assemblea Costituente della Repubblica Romana, Giuseppe Galletti, diede l’annuncio ufficiale della nascita della Repubblica nella ex città del papa.

Lo fece leggendo il Decreto Fondamentale approvato nella notte tra l’8 e il 9 febbraio, dopo giorni di lavoro entusiasmante, presso il Palazzo della Cancelleria dove l’Assemblea Costituente si riuniva. Leggi il resto di questo articolo »

 

Ripubblichiamo, oggi 6 /8/2023, l’articolo già pubblicato sul nostro sito il 6/8/ 2021.

Per non dimenticare uno dei momenti più vergognosi e ignobili della dittatura sanitaria inaugurata il 9 marzo del 2020 ( leggi QUI): il green pass. Leggi il resto di questo articolo »

Tutti, tutti, dormono sulla collina

dall’ Antologia di Spoon River che il poeta americano Edgard Lee Masters (1868- 1950) scrisse tra il 1914 e il 1915.

 

Mausoleo Ossario Garibaldino. Gianicolo, Roma

 

Dormono tutti, lì sulla Collina del Gianicolo a Roma, quegli Uomini e quelle Donne che nel maggio-giugno del 1849 difesero la Repubblica Romana da nemici soverchianti, difendendo fino al sacrificio della vita anche l’idea di Repubblica: Leggi il resto di questo articolo »

Il 26 giugno del 1967 muore a Firenze

DON LORENZO MILANI

(1923- 1967)


 

“ O Italiani!  non obbliate  giammai, che il primo passo a produrre uomini grandi sta nello onorare i già spenti.”

Giuseppe Mazzini, daDe l’amor patrio di Dante ”, 1826

 

Nel Diario minimo del 22 giugno 2012 ricordavamo questa straordinaria frase del giovane Mazzini e crediamo che possa e debba essere riferita ad un uomo grande come don Lorenzo Milani. 55 anni fa moriva fisicamente ma, come tutti coloro che hanno donato la propria vita per la liberazione dell’uomo, don Lorenzo è vivo e onorarlo ( senza inutili retoriche celebrazioni) vuol dire fare nostro il suo esempio, il suo impegno, il suo sacrificio per poterci migliorare. Tutti noi a rischio continuo di peggiorare nella mediocrità e nella banalità e nella complicità con un modo di vivere che distrugge le coscienze e l’animo.

Don Lorenzo fu un RESISTENTE alla violenza in tutte le sue forme e la sua arma di RESISTENZA fu l’educazione, la scuola che doveva essere il mezzo  affinchè  i “figli dei poveri” potessero crescere in consapevolezza e conoscenza per poter RESISTERE alla violenza dei “padroni”, delle economie feroci, dell’ignoranza ( soprattutto quella istituzionalizzata) e dell’abbrutimento derivante dalla società dei consumi. Fu un maestro di educazione, don Lorenzo, per gli ultimi e non solo per quelli di Barbiana ma anche per chi  socialmente ultimo non è ma è schiavo, servo senza esserne cosciente. Leggi il resto di questo articolo »

 

 

C’è una data che, se siamo rimasti umani, dovremmo ricordare con rabbia, indignazione profonda, disprezzo totale, odio e soprattutto dolore. E’ una data di cui oggi, 9 marzo 2022, ricorre il secondo anniversario. E’ la data del colpo di stato autoritario che fu compiuto il 9 marzo del 2020 ( era un lunedi, dovremmo ricordare) per dare inizio all’applicazione dei dettami e delle violenze del Grande Reset in italia. Ricordate? Leggi il resto di questo articolo »

 

 

Si, Gobetti, aveva ragione quando scrisse così in un articolo:

Il fascismo in Italia è un’indicazione di infanzia perché segna il trionfo della facilità, della fiducia, dell’entusiasmo. Si può ragionare del ministero Mussolini come di un fatto d’ordinaria amministrazione. Ma il fascismo è stato qualcosa di più; è stato l’autobiografia della nazione… In Italia non ci sono proletari e borghesi: ci sono soltanto classi medie… Mussolini non è dunque nulla di nuovo: ma con Mussolini ci si offre la prova sperimentale dell’unanimità, ci si attesta l’inesistenza di minoranze eroiche, la fine provvisoria delle eresie…. Né Mussolini né Vittorio Emanuele hanno virtù di padroni, ma gli Italiani hanno bene animo di schiavi.

(PIERO GOBETTI, da “RIVOLUZIONE LIBERALE” del 23 novembre 1922 ) Leggi il resto di questo articolo »

 

Di fronte allo sfacelo della Repubblica Italiana, provocato dal progetto criminale globale chiamato Grande Reset ( paraventato dietro una maleficamente geniale emergenza sanitaria: leggi i tanti articoli che trovi QUI) e dai suoi complici nostrani ( i nostri s-governanti, la massa di covidioti inebetiti e ottusi, giornaloni, mediconi, pseudo-scienziatoni e avvoltoi vari), è più che mai urgente la MEMORIA di oggi 9 febbraio 2022: la nascita della Repubblica Romana del 1849 ( vedi QUI) che fu il momento più alto del Risorgimento. Leggi il resto di questo articolo »

 

 

hitler non è morto.

hitler è in ogni uomo/donna o governo  che discriminano una persona gay o di colore o di un’altra religione o laica o di un’altra etnia o di un’altra cultura o di un’altra visione politica o povera o femmina o maschio o disabile o malata o vecchia o brutta o giovane o timida o non pulita o immigrata o che non ha studiato o che fa un lavoro ritenuto umile o disoccupata o dissidente o con senso critico o che ha liberamente deciso di non vaccinarsi. Leggi il resto di questo articolo »

 

 

Il Codice di Norimberga nasce nel 1947 dalle carte dei processi che si svolsero al termine della seconda guerra mondiale   nell’omonima città tedesca, in particolare da quelle del cosiddetto  “Processo ai dottori” contro i medici nazisti che avevano perpetrato torture e sperimentazione disumane contro innocenti in numerosi campi di sterminio tra cui quelli di Auschwitz  e Birkenau . Su di esso si basa il Comitato Etico, ovvero quell’organismo indipendente che si occupa di tutelare i diritti, la sicurezza e il benessere dei soggetti che partecipano ad una sperimentazione.  ( da Wikipedia) Leggi il resto di questo articolo »

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L’11 novembre del 1938 quando vennero approvate ed entrarono in vigore le leggi razziali in italia era un venerdi. Era il 6 agosto 2001  (leggi QUI ) quando sono entrate in vigore le nuove leggi discriminatorie sociali e “razziali” previste dal DL n.105 del 23/7/2021 ( green pass) verso i non vaccinati, ed era un venerdi. Due venerdi a distanza di 83 anni. Due venerdi neri di fascismo e di vergogna. Leggi il resto di questo articolo »

 

allargare l’immagine

 

Il disegno qui sopra bene sintetizza cosa sarà il futuro “uomo” secondo la “nuova normalità“, prevista dal progetto criminale chiamato Grande Reset gestito da Big Money, Big Pharma, Big Tech, Big Agricolture e dai governucoli allineati come quello italiano.

Verrebbe da citare il titolo del capolavoro di PRIMO LEVI: Se questo è un uomo” (1947). No, questo non è più un “uomo” ma un burattino in mano a forze oscure ( ma neanche tanto) che progettano il dominio planetario, una governance globale veicolata, oggi, dal racconto mediatico di un virus presentato come la peste nera del 1346 ( quella presente nel Decamerone di Giovanni Boccaccio ( 1313- 1375) ). Un racconto che grazie alla paura, anzi, al terrore indotto attraverso i media sta creando da mesi milioni di lobotomizzati, di ipnotizzati, di “cecati” che sono il prodomo del futuro “uomo normalizzato“.

 

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Comunicato Urgente Green Pass

Vorrei farvi una domanda con alcune premesse.

  • Considerato che è assodato che il COVID19 è una sorta di colpo di stato a livello mondiale, con il quale le case farmaceutiche, le lobby finanziarie, ci vogliono tutti malati e tutti inoculati con trattamenti genici sperimentali, i cosiddetti “Vaccini”.
  • Considerato che risulta evidente come l’Organizzazione Mondiale della Sanità, Leggi il resto di questo articolo »

 

 

“Come avviene ogni volta che si instaura un regime dispotico di emergenza e le garanzie costituzionali vengono sospese, il risultato è, come è avvenuto per gli ebrei sotto il fascismo, la discriminazione di una categoria di uomini, che diventano automaticamente cittadini di seconda classe…. La “tessera verde” costituisce coloro che ne sono privi in portatori di una Leggi il resto di questo articolo »

 

 

Questa è la vostra ora, ottenebrati nella mente e nel cuore. Ora già iniziata il 9 marzo 2020. E’ l’ora del buio che avete dentro, politicanti criminali e complici covidioti accucciati. E’ l’ora in cui la tenebra che attanaglia la vostra ipotetica testa porta l’italia a fare un grande passo di progresso… all’indietro, Leggi il resto di questo articolo »

 

 

Mentre inizia la farsa della “variante delta”, mentre i covidioti si mascherano, si fanno tamponare, si distanziano, si disinfettano, si faranno di nuovo chiudere in casa, si fanno puncicare di pseudo-vaccini intrugliati, si fanno addomesticare come cagnolini ma Leggi il resto di questo articolo »

 

 

 

Sera tarda dell’11 luglio 2021. Ultimo rigore. Urla disumane. Trombette, tromboni, clacson, caccavelle, putipù, tiraballacche. E il ruggito dei conigli italici si eleva in tutta la sua potenza deflagrante.

All’improvviso milioni di addomesticati da un fetido regime sanitario Leggi il resto di questo articolo »

 

1975

 

Un giorno puoi un’altro giorno non puoi… Non puoi oltre trenta chilometri ma se vai a visitare qualcuno puoi… Devi stare in casa ma puoi uscire se… Tu stai chiuso e non lavori, tu puoi aprire mezza serranda del negozio… Qui è zona arancione, qui rossa, qui verde pisello, qui un po’ e un po’…

Ha ragione Pasolini: è proprio l’anarchia del potere che fa ciò che vuole e quando vuole ormai da più di dieci mesi, in italia e nel mondo. E sotto il tacco di questi “criminali al potere“, come li definisce Pasolini, ci dovrebbero stare uomini/donne UMILIATI E OFFESI nella loro dignità di uomini/donne liberi, di cittadini trattati da sudditi, di persone condotte al guinzaglio e sottomesse. Leggi il resto di questo articolo »

 

 

“Noi non possiamo oggi prevedere quali forme politiche si preparino per il futuro: ma in un paese di piccola borghesia come l’Italia, e nel quale le ideologie piccolo-borghesi sono andate contagiando anche le classi popolari cittadine, purtroppo è probabile che le nuove istituzioni che seguiranno al fascismo, per evoluzione lenta o per opera di violenza, e anche le più estreme e apparentemente rivoluzionarie fra esse, saranno riportate a riaffermare, in modi diversi, quelle ideologie; ricreeranno uno Stato altrettanto, e forse più, lontano dalla vita, idolatrico e astratto, perpetueranno e peggioreranno, sotto nuovi nomi e nuove bandiere, l’eterno fascismo italiano.”


Così scrisse Carlo Levi (1902- 1975) al termine del suo capolavoro Cristo si è fermato ad Eboli ( 1945). Leggi il resto di questo articolo »

 

Conferenza stampa Giuseppe Conte. Parole squallide, meritano disprezzo e opposizione!

Diego Fusaro, filosofo

Vedi e ascolta: https://www.youtube.com/watch?v=_w4NaCLUxGY&feature=youtu.be

18/12/2020 Leggi il resto di questo articolo »

 

 

Questo articolo è per chi è in grado di riconoscere che un regime fascista-sanitario si sta instaurando in Italia e in molte parti del mondo e che prende il nome di Great Reset. Questo articolo è un invito a resistere a questo nuovo/vecchio fascismo e a “non mollare”.

Questo invito ci viene da lontano, dal 1925, quando si stava instaurando il fascismo mussoliniano che avrebbe annullato libertà e diritti, proprio come adesso. Leggi il resto di questo articolo »

L’intelligenza non avrà mai peso, mai,

nel giudizio di questa pubblica opinione.

Neppure sul sangue dei lager potrai,

da una dei milioni d’anime della nostra nazione, Leggi il resto di questo articolo »

 

Questo secolo oramai alla fine

Saturo di parassiti senza dignità

Mi spinge solo ad essere migliore

Con più volontà.

Dalla canzone E ti vengo a cercare di Franco Battiato  (1988) Leggi il resto di questo articolo »

“Tutti, tutti, dormono sulla collina” c’è scritto nell’ Antologia di Spoon River che il poeta americano Edgard Lee Masters (1868- 1950) scrisse tra il 1914 e il 1915.

Dormono tutti, lì sulla Collina del Gianicolo a Roma, quegli uomini e quelle donne che nel maggio-giugno del 1849 difesero la Repubblica Romana da nemici soverchianti, difendendo fino al sacrificio della vita anche l’idea di Repubblica:

“La Repubblica è principio d’amore, di maggiore incivilimento, di progresso fraterno con tutti e per tutti, di miglioramento morale, intellettuale, economico per l’universalità dei cittadini… vittoria…del principio del bene su quello del male, del diritto comune sull’arbitrio dei pochi, della santa eguaglianza che Dio decretava a tutte le anime sul privilegio e sul dispotismo”. Proclama del TRIUMVIRATO ( Mazzini, Armellini e Saffi), 5 aprile 1849. Leggi il resto di questo articolo »

 

Recinto provvisorio nel luogo dove fu trovato il corpo di Pasolini

 

« Che cos’è che ha trasformato i proletari e i sottoproletari italiani, sostanzialmente, in piccolo borghesi, divorati, per di più, dall’ansia economica di esserlo? Che cos’è che ha trasformato le “masse” dei giovani in “masse” di criminaloidi? L’ho detto e ripetuto ormai decine di volte: una “seconda” rivoluzione industriale che in realtà in Italia è la “prima”: il consumismo che ha distrutto cinicamente un mondo “reale”, trasformandolo in una totale irrealtà, dove non c’è più scelta possibile tra male e bene. Donde l’ambiguità che caratterizza i criminali: e la loro ferocia, prodotta dall’assoluta mancanza di ogni tradizionale conflitto interiore. Non c’è stata in loro scelta tra male e bene: ma una scelta tuttavia c’è stata: la scelta dell’impietrimento, della mancanza di ogni pietà. »

Pier Paolo Pasolini     Corriere della Sera, 18 ottobre 1975

 

 

39 anni. Sono passati 39 anni da quella tragica notte tra il 1 e il 2 novembre 1975 quando Pier Paolo Pasolini venne massacrato in un prato sterrato di Ostia. 39 anni. Quanto è peggiorato il mondo in questi 39 anni? Quanto è peggiorata l’Italia? Ma, soprattutto, quanto siamo peggiorati noi, uomini/donne qualunque? Chi non vede l’imbarbarimento nel quale precipitiamo quasi ora per ora forse ( ma senza forse) è complice della barbarie, dell’idiozia, della cialtroneria che c’invade. Pasolini “vide” dove stavamo andando, lui “sapeva” con prove e senza prove e oppose a questa china malefica tutta la sua intelligenza, la sua multiforme arte, la sua passione. E oppose il suo corpo di poeta. Leggi il resto di questo articolo »

Ricordiamoci di Romero! La Chiesa, prima di tutti, ed ogni uomo di buona volontà ricordi Romero come si ricordano i MARTIRI, cioè i testimoni. Ricordiamo Romero oggi, 24 marzo, giorno del suo assassinio nel 1980. Ricordiamo perchè un vescovo viene assassinato da una giunta militare, in Salvador, ma con il beneplacito delle potenze occidentali e il silenzio della sua Chiesa. Ricordiamo che era un conservatore, un riservato studioso, che cambierà  dopo essere diventato vescovo di San Salvador. Quando lo stare vicino al dolore di un popolo oppresso lo  trasforma come uomo e come prete e lo dirà continuamente. Ricordiamo Romero in questi tempi di papolatria e di culto del successo e del denaro. Ricordiamo Romero in questi tempi di trionfo dell’indifferenza e della resa supina alla logica del consumismo. Ricordiamolo con quel ricordo che è MEMORIA, cioè il ricordo di una persona vivente e non passata, di una persona presente perchè quelli che vivono e muoiono come lui non sono morti, mai! Ricordiamolo in mezzo ad un mondo di morti, questi si, di morti che camminano con l’unica prospettiva di salvaguardarsi. Ricordiamo Romero che ci insegna che i poveri non sono oggetto di carità, ma soggetti di diritti, di liberazione, di giustizia. Ricordiamo chi, per questo, per non essersi limitato a “fare la carità” ai poveri,  per aver insegnato i loro diritti, per aver parlato forte contro la violenza ai poveri delle istituzioni, ha pagato con la vita. Ricordiamo! Perchè gli eroi e i martiri della giustizia ci danno coraggio, ci fanno meditare, ci spingono ad essere migliori di ciò che siamo. Se gli anniversari servono a questo, bene, se no sono inutili e false commemorazioni. Ricordiamo queste parole di Romero: Leggi il resto di questo articolo »

Ancora buon compleanno, caro Pasolini. Oggi compi 91 anni  ( sei nato il 5 marzo del 1922) e, come dicemmo lo scorso anno, la tua poesia, la tua lucida analisi del nostro tempo, la tua denuncia della mutazione antropologica e del genocidio delle coscienze, sono più che mai vive come viva è la tua presenza per molti che ricevono aiuto dal tuo insegnamento per non contribuire alla marcescenza morale, politica, umana, sociale in corso. Contributo a tutto questo orrore  che era ed è ora il fascismo, il nuovo fascismo come ci dicesti. La tua presenza viva ci aiuta a rifiutarci di prestare noi stessi ad una realtà che ciecamente e stupidamente  corre verso l’abisso. ” Siamo tutti in pericolo…” dicesti nell’ultima intervista rilasciata poche ore prima di essere ucciso. Dal 1975 questo avvertimento è nel cuore di tutti coloro (pochi) che non sono sprofondati ancora nella palude della mediocrità. Siamo tutti in pericolo… Leggi il resto di questo articolo »

Il 17 febbraio del 1600 moriva a Roma, bruciato vivo sul rogo,

GIORDANO BRUNO (1548- 1600)

 

Gli uomini/donne liberi, che insegnano libertà di pensiero e di cammino, fanno paura da sempre. Fanno paura a tutte le Inquisizioni: ecclesiastiche, laiche, politiche. E le Inquisizioni accendono sempre roghi per tentare di bruciare, con i corpi di questi uomini liberi, anche il loro pensiero, il loro insegnamento. Il rogo può essere realmente un fuoco distruttore, come fu per Giordano Bruno, o l’esilio a vita, come fu per Mazzini, o l’emarginazione e un massacro, come fu per Pasolini. E potremmo citarne tanti altri.

Storie di uomini/donne liberi che non hanno concepito la libertà come autorealizzazione personale ( come avviene nella maggioranza delle persone) ma come impegno esistenziale per aiutare le coscienze degli altri a liberarsi e a divenire consapevoli e responsabili. Il Potere di ogni tempo non ha paura della libertà intesa solo come un fatto egoistico ma teme la libertà come progetto, educazione, azione liberatrice. E il Potere uccide in varie forme: da quelle più eclatanti a quelle più subdole, quasi nascoste. Il rogo di Giordano Bruno non è solo un fatto che riguarda una Chiesa oscurantista, feroce, sorda, ma coinvolge tutti i Poteri, o quasi, che si sono accaniti ( e si accaniscono) verso “eretici”, “streghe”, “indiavolati”, “diversi”. Leggi il resto di questo articolo »

Un semplice, breve telegramma che Goffredo Mameli inviò a Mazzini ( che viveva a Firenze sotto il falso nome di Felice Casali) verso le due del mattino del 9 febbraio 1849. Un breve, stringato ma esaurientissimo telegramma che fa stringere il cuore: Roma è Repubblica! Dopo mesi di faticosi ma vivacissimi e partecipati incontri, convegni, dibattiti, assemblee per i teatri o altri locali di Roma la Repubblica Romana nasceva ufficialmente nel Palazzo della Cancelleria dove si riuniva l’Assemblea Costituente eletta in gennaio.

Il palazzo era circondato da una folla enorme, entusiasta, festante. Nell’aula principale di quel Palazzo, immagine del potere pontificio e della sua burocrazia, viene votato il Decreto fondamentale che dà inizio ad una Repubblica che meravigliò tutto il mondo e divenne un segno di speranza per tutti coloro che aspiravano ad una vita più giusta, più democratica, più libera e responsabile. Leggi il resto di questo articolo »

12 gennaio 1849, 164 anni fa.  Un teatro, un popolo, quello romano, giovani organizzatori animati da idee mazziniane, liberali, democratiche. Strade intorno a piazza Nicosia, a Roma, piene di entusiasmo, attesa, domande.

Da uno dei giornali più letti a Roma in quegli anni:  ” Il Comitato dei Circoli Toscani trasmutato a norma degli avvisi già pubblicati in Comitato dei Circoli Italiani previene il Popolo Romano che in questa sera a ore 8 nel Teatro Metastasio terrà una seduta pubblica… Roma 12 del 1849 “  ( Da L’Epoca n. 244 del 12 gennaio 1849). Leggi il resto di questo articolo »

 

Il 1 gennaio del 2003 muore a Montemagno (Lucca)

GIORGIO GABER

C’era un cantante che cantava chiaro e libero il suo pensiero. Un cantante scomodo, disturbatore della quiete grigia dell’uomo medio e mediocre. Un cantante che faceva pensare a come eravamo ridotti dopo anni di consumismo becero e di banalità e, quindi, a come erano ridotte la società, la politica, la libertà, la democrazia. Perchè una “democrazia” non può essere migliore degli uomini che la compongono. Leggi il resto di questo articolo »

 

Nella notte tra il 1 e il 2 novembre  1975 all’Idroscalo di Ostia

PIER PAOLO PASOLINI

viene ucciso dalle trame oscure del nostro Paese.

 

Generalmente i profeti vengono eliminati o pesantemente emarginati. Anche il vangelo lo afferma decisamente: “Nessun profeta è bene accetto nella sua patria” (Luca 4,21-30). Nel pensiero comune il profeta è uno che prevede il futuro, come un indovino o un medium. Ma questo è il frutto dell’ignoranza religiosa in cui siamo stati quasi tutti lasciati, nonostante la presenza massiccia della Chiesa: presenza non tanto educativa ma di controllo e di potere. Nella Bibbia i profeti ( Isaia, Geremia e gli altri) non prevedono il futuro ma aiutano i loro contemporanei a comprendere meglio ciò che accade e quali sono le conseguenze delle scelte che vengono fatte. In questo senso il profeta ” prevede il futuro”: più lucido, attento e appassionato dei suoi contemporanei vede già dove può portare un modo di vivere, una politica sociale, un comportamento collettivo. Il profeta può far questo partendo da una sua intima convinzione di fede o da una lettura razionale e laica della realtà. Ma il risultato è lo stesso: il profeta ( parola greca che significa “parlare al posto di qualcuno” che sia Dio o la coscienza comune, ma significa anche ” parlare DAVANTI a qualcuno” cioè esporsi, porsi di fronte agli altri) grida, avverte, incita, spiega, denuncia e per questo diventa oggetto d’odio per il Potere, ma anche per il popolo medio che non ama essere disturbato o inquietato. Leggi il resto di questo articolo »

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