IL DOVERE DELLA MEMORIA. Calendario laico dei Santi.

Il 22 Settembre del 1919 viene ucciso a Prizzi (PA) da sicari mafiosi con due colpi di fucile GIUSEPPE RUMORE sindacalista e segretario locale del Partito Socialista.

All’interno del movimento contadino sviluppatosi a Prizzi nei primi del ‘900 mosse i suoi passi Giuseppe Rumore, segretario della Lega di miglioramento e della sezione del PSI, considerato non a caso il più concreto e il più idoneo a riunire i contadini combattenti sotto l’egida della bandiera rossa della Lega. Leggi il resto di questo articolo »

L’11 settembre 1945 viene ucciso a Ficarazzi (PA) a colpi di lupara da parte di sicari mafiosi AGOSTINO D’ALESSANDRO guardiano di pozzi e segretario della locale Camera del Lavoro.

Ficarazzi è collocata al centro di una pianura coltivata ad agrumi. L’acqua qui è un bene prezioso per irrigare le coltivazioni nei periodi in cui l’arsura prosciuga ogni risorsa della terra. Già nell’Ottocento iniziarono le lotte per il controllo privato dei pozzi, esercitato da guardiani detti «fontanieri», spesso legati alla mafia. Leggi il resto di questo articolo »

L’11 settembre 1869 muore  per i postumi di alcune ferite a Belgirate (Verbania) GIOVANNI CAIROLI  (27 anni) militare e Patriota risorgimentale italiano.

Giovanni nasce a Pavia ultimogenito di CARLO e di ADELAIDE BONO CAIROLI (1806- 1871), grande patriota italiana: per la formazione che essi seppero dare in famiglia i loro cinque figli parteciparono tutti attivamente alle vicende legate al Risorgimento, distinguendosi per l’eroico ardore e per il sacrificio.

Giovanni,  animato dal patriottico clima familiare,  alla vigilia della seconda guerra d’indipendenza (1859), ancora adolescente e mentre i fratelli si preparavano a combattere, affrontò un ufficiale austriaco: arrestato, venne messo in libertà per l’intervento famigliare  e per le premure della madre che lo mandò nella loro proprietà di Gropello ( oggi Gropello Cairoli in provincia i Pavia), oltre il confine col Regno del Piemonte.

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Il 10 settembre del 1943 verso le 14 viene ucciso all’inizio di viale Giotto (Roma) combattendo per la difesa di Roma RAFFAELE PERSICHETTI (28 anni) insegnante, Partigiano e Azionista.

Persichetti era figlio di un famoso chirurgo romano, studiò al Liceo “Visconti” a Roma ma ottenne la licenza liceale da privatista al liceo “Mamiani”. Si laureò in lettere e, dopo la laurea, divenne ufficiale di complemento nel 1° Reggimento “Granatieri di Sardegna” e poi  professore di storia dell’arte, prima all’Istituto “De Merode” e poi al Liceo “Visconti”, facendosi apprezzare per le sue doti d’intellettuale e di democratico. Leggi il resto di questo articolo »

L’8 settembre 1943 muore impiccato dalla Gestapo nel carcere di  Plötzensee a Berlino JULIUS FUCIK (40 anni) giornalista, scrittore, Partigiano, Antinazista cèco.

Fucik nacque a Praga in una famiglia operaia. Iniziò precocemente a interessarsi di politica e di letteratura: a 12 anni cominciò a scrivere sul giornale Slovan (“Lo Slavo”). Dopo il diploma di maturità nel 1920 ben presto aderisce al movimento socialista ed entra nell’organizzazione studentesca comunista, di cui non tardò a diventare uno dei dirigenti.

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L’8 settembre 1943 inizia la RESISTENZA ITALIANA che durerà fino al 25 aprile 1945.

“Quel miracoloso soprassalto dello spirito che si è prodotto, quando ogni speranza pareva perduta, in tutti i popoli europei agonizzanti sotto il giogo della tirannia interna ed esterna, ha ormai ed avrà nella storia del mondo un nome: «Resistenza». Sotto la morsa del dolore o sotto lo scudiscio della vergogna, gli immemori, gli indifferenti, i rassegnati hanno ritrovata dentro di sé, insospettata, una lucida chiaroveggenza: si sono accorti della coscienza, si sono ricordati della libertà. Leggi il resto di questo articolo »

Il 6 settembre del 1957  muore a Sorrento (NA) dopo una breve malattia GAETANO SALVEMINI (84 anni) storico, politico, educatore, meridionalista e Padre dell’Antifascismo.

Salvemini nasce a Molfetta (BA) in una modesta famiglia e si laurea in lettere a Firenze nel 1896 divenendo uno dei migliori giovani storici medioevali. Il suo maestro, all’università di Firenze, è il grande  storico Pasquale Villari (1827- 1917) che oltre ad insegnargli il valore della storia, esorta i suoi allievi “a non essere mummie, ad essere uomini“. Una lezione che Salvemini cercherà di onorare per tutta la vita. All’università si apre al socialismo e spera nella rivoluzione. Anche se diventa una figura di primo piano del  partito, Salvemini non intende allinearsi alla linea legalitaria e riformista  voluta da FILIPPO TURATI. Leggi il resto di questo articolo »

Il 27 agosto del 1880 muore suicida a Catanzaro RAFFAELE PICCOLI (61 anni) Patriota, rivoluzionario italiano e difensore della Repubblica Romana del 1849.

Piccoli nacque a Castagna ( Catanzaro) e la sua innata ansia e la sua vivace intelligenza spinsero suo padre a mandarlo “dai monaci” per studiare. Così passò i primi anni della sua adolescenza nel convento di Scigliano (Cosenza) dove studiò lettere e filosofia. Dopo il completamento degli studi si avvicinò al pensiero di MAZZINI. Leggi il resto di questo articolo »

Il 23 agosto 1923 muore ad Argenta (FE) ucciso a bastonate da parte di squadristi fascisti don GIOVANNI MINZONI (38 anni) presbitero e Antifascista.

Nato a Ravenna, in una famiglia della media borghesia, don Minzoni studiò in seminario dal 1897 al 1909 (anni nei quali si erano diffuse le tendenze democratico-cristiane, e intensificate, specie in Romagna, le lotte contadine) e venne ordinato sacerdote nel 1909. Durante gli studi entrò in contatto con don ROMOLO MURRI (1870- 1944) subendo il fascino del Modernismo teologico e avvicinandosi al movimento democratico cristiano. Quando Murri nel 1909 fu colpito dalla scomunica, comminatagli da Pio X don Minzoni visse un forte turbamento per la perdita di un importante punto di riferimento negli anni della sua formazione religiosa e culturale. Leggi il resto di questo articolo »

Il rogo di Michele Berti. Inc XIV sec.

Il 30 aprile del 1389 muore a Firenze bruciato vivo sul rogo come eretico MICHELE BERTI DA CALCI (al secolo Giovanni Berti, forse di circa 40 anni) religioso e predicatore francescano.

Michele Berti è un’alta espressione della religiosità del Trecento che fu caratterizzata da numerosi movimenti religiosi e popolari che volevano rifarsi all’originario ideale di povertà evangelica ed anche di opposizione ad una gerarchia ecclesiastica, potente e ricca, che voleva primeggiare sul potere imperiale.

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Il 9 aprile del 1921 muore a Roma ERNESTO NATHAN (76 anni) politico e sindaco di Roma.

Nathan nasce a Londra da una famiglia ebraica. Il padre era un agente di cambio inglese che morì molto presto e la madre era SARA LEVI NATHAN ( 1819- 1882) fervente mazziniana e amica e confidente di MAZZINI con cui ebbe una relazione.

Sara Levi si spese per anni in azioni di sostegno finanziario per la causa risorgimentale oltre che in missioni diplomatiche e di raccordo tra le varie organizzazioni del movimento patriottico italiano. Dopo la morte del padre nel 1859 Ernesto venne in Italia dove visse in varie città. L’influenza di Mazzini e di AURELIO SAFFI ( anche lui amico di famiglia dai tempi di Londra) incise fortemente nella sua formazione e sul suo orientamento culturale e politico insieme all’opera educativa come precettore di MAURIZIO QUADRIO negli anni londinesi. Leggi il resto di questo articolo »

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