IL DOVERE DELLA MEMORIA. Calendario laico dei Santi.

 

 

L’11 settembre 1869 muore  per i postumi di alcune ferite a Belgirate (Verbania) GIOVANNI CAIROLI  (27 anni) militare e Patriota risorgimentale italiano.

 

vedi:  La generosità di un giovane: GIOVANNI CAIROLI


 

 

Il 10 settembre del 1943 verso le 14 viene ucciso all’inizio di viale Giotto (Roma) combattendo per la difesa di Roma RAFFAELE PERSICHETTI (28 anni) insegnante, Partigiano e Azionista.

 

vedi: Un professore a Porta San Paolo: RAFFAELE PERSICHETTI

 

L’8 settembre 1943 muore impiccato dalla Gestapo nel carcere di  Plötzensee a Berlino JULIUS FUCIK (40 anni) giornalista, scrittore, Partigiano, Antinazista cèco.

 

vedi: Un giornalista e la sua Resistenza: JULIUS FUCIK

 

 

L’8 settembre 1943 inizia la RESISTENZA ITALIANA al nazi-fascismo che durerà fino al 25 aprile 1945.

 

Vedi: "La crisi benefica della Resistenza": 8 settembre

 

Il 6 settembre del 1957  muore a Sorrento (NA) dopo una breve malattia GAETANO SALVEMINI (84 anni) storico, politico, educatore, meridionalista e Padre dell’Antifascismo.

 

vedi:  La forza della coscienza: GAETANO SALVEMINI


 

 

Il 5 settembre del 2010 viene ucciso a Pollica (SA) con 9 colpi di pistola in un agguato camorristico ANGELO VASSALLO (57 anni) imprenditore ittico, politico e sindaco.

 

Vedi:  Il sindaco che difese il suo paese: ANGELO VASSALLO

 

 

Il 3 settembre 1974 muore a Macchia di Spezzano Piccolo (Cosenza) dopo una breve malattia FAUSTO GULLO (87 anni) avvocato, politico, ministro, Antifascista e Padre Costituente italiano.

 

Vedi:  Il ministro dei contadini: FAUSTO GULLO

Il 29 agosto del 1944  muore fucilato dai nazifascisti nel poligono di Bolzano GASTONE FRANCHETTI (24 anni, nome di battaglia Fieramosca)  alpino, attivista Antifascista e capo partigiano delle “Fiamme Verdi”.


vedi: La Resistenza di Fieramosca: GASTONE FRANCHETTI

 


 

Il 29 agosto del 1944  muore fucilato dai nazifascisti a Laiano di Filettole (Pisa) don LIBERO RAGLIANTI (29 anni)  presbitero, Partigiano e Antifascista.

 

Vedi:  La Resistenza di un pievano:  don LIBERO RAGLIANTI

 


Particolare del quadro "Decollazione di Giovanni Battista" di Caravaggio, Malta 1608

 

 

Il 29 agosto tra il 29 e il 32 d.C ( data presunta) muore a Macheronte (collina fortificata oggi in Giordania), decapitato per ordine del tetrarca della Galilea Erode Antipa, GIOVANNI FIGLIO DI ZACCARIA  ( forse 30/32 anni, detto  il Battista) asceta ebraico, predicatore e Resistente.

 

 

Il 27 agosto del 1880 muore suicida a Catanzaro RAFFAELE PICCOLI (61 anni) Patriota risorgimentale, rivoluzionario italiano e difensore della Repubblica Romana del 1849.

 

 

Vedi:  La generosità di una vita:  RAFFAELE PICCOLI

 

 

Il 25 agosto del 1944 muore a Ravenna impiccato da un reparto di militi fascisti UMBERTO RICCI (22 anni, nome di battaglia Napoleone) studente e Partigiano.

 

Vedi:  La Resistenza di Napoleone: UMBERTO RICCI

 

Il 23 agosto del 1927 muoiono giustiziati sulla sedia elettrica nel penitenziario di Charlestown (Boston, USA) NICOLA SACCO (36 anni, calzolaio) e BARTOLOMEO VANZETTI (39 anni, pescivendolo) anarchici italiani.

 

Vedi:  La forza morale di due anarchici: SACCO e VANZETTI.

 


 

 

Il 23 agosto 1923 muore ad Argenta (FE) ucciso a bastonate da parte di squadristi fascisti don GIOVANNI MINZONI presbitero e Antifascista.


vedi:  Il prete contro la vita servile: don GIOVANNI MINZONI

 

 

Il 21 agosto del 1926 presso la foce del fiume Incastro ad Ardea (RM) viene trovato senza vita, forse suicida o ucciso, don GIUSEPPE FABRIZI (64 anni) presbitero, parroco di Ardea dal 1898 al 1906, contadino e Antifascista.

 

Vedi:  Un prete sovversivo: don GIUSEPPE FABRIZI

 

 

Il 20 agosto 1799 muore impiccato dal potere borbonico in piazza del Mercato a Napoli MICHELE NATALE (48 anni) vescovo di Vico Equense (NA) e responsabile della Repubblica Napoletana del 1799.

 

Vedi:  Un vescovo per la Repubblica: MICHELE NATALE

 

Il 20 agosto 1799 muore impiccata dal potere borbonico in piazza del Mercato a Napoli ELEONORA FONSECA PIMENTEL (47 anni) giornalista, scrittrice, politica, rivoluzionaria e Madre della Repubblica Napoletana del 1799.

 

Vedi:  Una donna per la Repubblica: ELEONORA FONSECA PIMENTEL

 


 

Il 14 agosto 1944 muore a Meloncello di Bologna (BO) fucilata da un reparto di nazifascisti IRMA BANDIERA (29 anni, nome di battaglia Mimma) partigiana e Antifascista comunista.

 

Vedi:  La donna che offrì la giovinezza: IRMA BANDIERA

 

 

Il 13 agosto 1955 muore ucciso a Cattolica Eraclea (AG)  con sette colpi di lupara da parte di sicari mafiosi GIUSEPPE SPAGNOLO (55 anni) contadino, sindaco e attivista sindacale comunista.

 

Vedi:  La determinazione di un contadino: GIUSEPPE SPAGNOLO

 

Il 10 agosto 1849 muore fucilato da militari austriaci a Porto Tolle (Rovigo)  ANGELO BRUNETTI (49 anni, detto Ciceruacchio) carrettiere, Patriota risorgimentale e difensore della Repubblica Romana del 1849.

 

Vedi:  L'ardore di un carrettiere: CICERUACCHIO.

 

 

L’8 agosto 1849 muore fucilato da militari austriaci a Bologna UGO BASSI (48 anni) presbitero, Patriota risorgimentale e difensore della Repubblica Romana del 1849.

 

Vedi:  L'uomo che combattè come sacerdote e come soldato: UGO BASSI.

 

Il 7 agosto 1944 muore decapitata presso le carceri di Wolfenbuttel (Germania) MARGUERITE BERVOETS ( 30 anni), insegnante, poetessa e Partigiana belga.

 

Vedi:  La donna che accettò una morte necessaria: MARGUERITE BERVOETS

 

 

Il 7 agosto 1952 muore ucciso a colpi di accetta da parte di sicari di Cosa Nostra a Caccamo (PA) FILIPPO INTILI (51 anni) contadino e militante comunista.

 

Vedi:  La passione di un contadino: FILIPPO INTILI

 

 

Il 6 agosto 1945 muore ucciso con due colpi di lupara da parte di sicari di Cosa Nostra a Casteldaccia (PA) ANDREA RAIA (38 anni) artigiano di fuochi artificiali, sindacalista e segretario della Camera del Lavoro locale.

 

Vedi:  Il sindacalista che difendeva i poveri: ANDREA RAIA

 


 

Il 5 agosto 1944 muore fucilato da un reparto di SS italiane a Villar Pelice (TO) GUGLIELMO JERVIS (43 anni, nome di battaglia “Willy”) ingegnere, Partigiano, Antifascista e Azionista.

 

Vedi:  L'ingegnere che servì un'idea: GUGLIELMO JERVIS

 


 

Il 4 agosto 1849 muore a Mandriole di Ravenna (Ravenna) per sfinimento fisico ANITA GARIBALDI (Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva il suo nome originale, 28 anni) rivoluzionaria brasiliana, Patriota italiana e Difenditrice della Repubblica Romana del 1849.

 

Vedi:  Una donna forte e generosa: ANITA GARIBALDI.

 


 

 

Il 28 luglio del 2004 muore ad Orsigna (Pistoia) dopo una lunga malattia TIZIANO TERZANI (66 anni) giornalista, scrittore e spiritualista laico.

 

 

Vedi:  L'uomo che viaggiava "fuori e dentro": TIZIANO TERZANI

 

 


Il 24 marzo del 1944 furono uccisi a Roma dalle forze di occupazione tedesche ( in particolare le SS)  335 tra civili e militari italiani come rappresaglia per l’attentato partigiano dei G.A.P. romani compiuto il 23 marzo a via Rasella e in cui erano rimasti uccisi 33 soldati del reggimento “Bozen“ appartenente alla Ordnungspolizei dell’esercito tedesco. Il luogo prescelto per l’eccidio furono le “FOSSE ARDEATINE” (antiche cave di pozzolana situate nei pressi della via Ardeatina) perchè potevano permettere l’occultamento dei cadaveri dei prigionieri.

Nell’eccidio furono uccise: 152 persone a disposizione dell’Aussenkommando diretto da Kappler e sotto inchiesta di polizia; 23 in attesa di giudizio del Tribunale militare tedesco; 16 persone già condannate dallo stesso tribunale a pene varianti da 1 a 15 anni; 75 persone appartenenti alla comunità ebraica romana; 40 persone a disposizione della Questura romana fermate per motivi politici; 9 persone fermate per motivi di pubblica sicurezza; 10 persone arrestate nei pressi di via Rasella; una persona già assolta dal Tribunale militare tedesco; nove persone tuttora non identificate.

 


 

Il 24 marzo del 1966 viene ucciso a Tusa (ME) dalla cosiddetta mafia dei pascoli CARMELO BATTAGLIA (43 anni) sindacalista socialista,  assessore comunale, dirigente della Camera del lavoro di Tusa e della sezione locale del Psi.

 

Vedi:  L'uomo che non si era arreso: CARMELO BATTAGLIA

 

 

Il 24 marzo del 1980 viene ucciso a San Salvador (capitale di El Salvador) con un colpo di fucile mentre stava celebrando la messa OSCAR ARNULFO ROMERO (63 anni) arcivescovo, teologo e attivista per i diritti umani.

 

Vedi:  Il vescovo dei poveri: OSCAR ARNULFO ROMERO

Il 24 marzo del 1944 muore fucilato a Roma nell’Eccidio delle Fosse Ardeatine ORLANDO ORLANDI POSTI (18 anni, detto Lallo) studente, Azionista, Antifascista e Partigiano.

 

Vedi:  La Resistenza di uno studente: ORLANDO ORLANDI POSTI


 

 

Il 24 marzo 1944 muore fucilato a Roma nell’Eccidio delle Fosse Ardeatine don PIETRO PAPPAGALLO ( 56 anni) presbitero, Antifascista e Partigiano.

 

Vedi:  La Resistenza di un prete: DON PIETRO PAPPAGALLO

 

 

Il 24 marzo 1944 muore fucilato a Roma nell’Eccidio delle Fosse Ardeatine PILO ALBERTELLI (36 anni), insegnante, filosofo, Azionista, Antifascista e Partigiano.

 

Vedi:  L'insegnante che educava agli ideali: PILO ALBERTELLI.

Il 6 agosto 1980 muore ucciso da sicari mafiosi in una via di Palermo con tre colpi di pistola GAETANO COSTA (64 anni), magistrato e Partigiano.

Gaetano Costa, procuratore capo di Palermo, fu un magistrato siciliano di assoluta dirittura morale e professionale e per questo venne visto come modello di riferimento da uomini e magistrati come GIOVANNI FALCONE e PAOLO BORSELLINO e da ROCCO CHINNICI, suo grande amico (che ne continuò l’impegno di alto valore morale e giuridico come consigliere istruttore di Palermo), tutti uccisi anch’essi da Cosa Nostra in anni seguenti.

Fu anche punto di riferimento per BORIS GIULIANO, capo della squadra mobile di Palermo e suo stretto collaboratore, ucciso da Cosa Nostra nel 1979.

Di Costa scrisse un suo sostituto che era un uomo “di cui si poteva comprare solo la morte“.

 

Lapide sul luogo dell'assassinio di Gaetano Costa

 

Biografia provvisoria

 

 


Il 22 settembre 1970 muore a Torino, dopo una lunga malattia, PIETRO CHIODI (55 anni, nomi di battaglia Piero e Valerio) filosofo, docente universitario, Antifascista e Partigiano.

Chiodi nacque a Corteno Golgi, zona montana in provincia di Brescia, in una famiglia della piccola borghesia. Dopo le scuole elementari, che frequentò nel suo paese, si recò a Sondrio per le scuole superiori dove alcuni insegnanti lo avviarono alla studio della filosofia. Leggi il resto di questo articolo »

Il 7 agosto 1944 muore decapitata presso le carceri di Wolfenbuttel (Germania) MARGUERITE BERVOETS ( 30 anni), insegnante, poetessa e Partigiana belga.

Marguerite era nata a La Louvière, nella regione della Vallonia in Belgio, in una famiglia della media borghesia  e si laureò a Bruxelles in lettere e filosofia e poi in diritto, storia della pittura e storia della musica. Poetessa e animata da grande passione culturale divenne insegnante nel 1937 presso la Scuola Normale di Tournai, comune di lingua francese in Belgio. Leggi il resto di questo articolo »

Il 19 giugno del 1957 muore a Darmstad (Germania), dopo una breve malattia, Karl Plagge (59 anni) ingegnere chimico, ufficiale dell’esercito tedesco e membro del partito nazista.

Karl  Plagge nacque a  Darmstadt  in una famiglia della buona borghesia e legata alla tradizione militare prussiana, come molti suoi antenati. Per questo Plagge, dopo gli studi ginnasiali, partecipò alla prima guerra mondiale come tenente, venne imprigionato dagli inglesi dal 1917 al 1920 e contrasse la poliomelite che lo rese parzialmente disabile alla gamba sinistra.

Dopo essere stato liberato si laureò in ingegneria chimica all’università di Darmstad nel 1924. Sposò Anke Madsen ( che collaborò sempre pienamente con lui) e visse una situazione economica molto precaria. Leggi il resto di questo articolo »

Il 21 agosto del 1926 presso la foce del fiume Incastro ad Ardea (RM) viene trovato senza vita, forse suicida o ucciso, don GIUSEPPE FABRIZI (64 anni) presbitero, parroco di Ardea dal 1898 al 1906, contadino e Antifascista.

Don Giuseppe, nato a Genzano di Roma, tentò, nella dura situazione sociale e umana della Ardea di fine ‘800, di dare coscienza e dignità agli “ultimi” affermando con forza che la loro situazione di sfruttamento non era “volontà di Dio”, come una religiosità tradizionale aveva sempre detto.

Tentò di far ritornare il Vangelo ad essere come è: un annuncio di liberazione integrale dell’uomo. Tentò, finchè fu prete, di riinventare la figura di parroco al di là di essere un funzionario di devozioni.

Per questo venne espulso dalla chiesa cattolica, che lo definì “sovversivo”, ma continuò la sua appassionata lotta sociale per la terra di Ardea, tanto amata da lui ma che non lo capì mai totalmente.

Subì persecuzioni religiose e civili che lo portarono in carcere e perfino in manicomio. Don Giuseppe spese la sua vita con amore e

Lapide sulla tomba di don Giuseppe

dedizione, fu sempre dalla parte degli ultimi e dei rifiutati e lottò per una Chiesa dal volto diverso e più evangelico.

Nell’ultima parte della sua vita fu un acceso avversario del regime fascista appena iniziato e per questo venne minacciato molte volte.

Morì solo, come spesso muoiono i profeti, come Gesù di Nazareth che don Giuseppe amava nei tanti “poveracci” che aveva incontrato.

I resti di don Giuseppe riposano nel piccolo cimitero di Santa Marina ad Ardea.


Un video molto interessante di Patrizio Vichi, ricercatore e documentarista che risiede ad Aosta, ripercorre la coraggiosa e difficile vita di uomo e di prete di don Giuseppe, proponendo un’importante lettura sulle circostanze della sua morte.

Giuseppe Fabrizi, maestro e testimone di libertà

Ascolta e vedi QUI

 

 

Raccomandiamo di leggere:

Don Giuseppe Fabrizi: persecuzione di un prete

 

 

 

 

 

 

Il 20 agosto 1799 muore impiccato dal potere borbonico in piazza del Mercato a Napoli MICHELE NATALE (48 anni) vescovo di Vico Equense (NA) e responsabile della Repubblica Napoletana del 1799.

Natale nacque in una modesta famiglia di commercianti del casertano, a Casapulla, ed entrò nel seminario di Capua nel 1771, a vent’anni, compiendo studi regolari di teologia e di altre materie fondamentali.

Ma il suo spirito era ricco di curiosità e di voglia di ricerca per cui nel 1782 s’iscrisse alla Massoneria presso la Loggia Vittoria di Napoli frequentata dalle migliori menti locali del tempo e nel 1785 frequentò il teologo luterano danese Friedrich Münter, giunto a Napoli per una missione non soltanto culturale ma anche politica. Leggi il resto di questo articolo »

Il 20 febbraio 1993 muore a Roma dopo una lunga malattia LUCIANO BOLIS, letterato, politico, membro del Movimento Federalista Europeo, Antifascista, Azionista e Partigiano.

Bolis nacque a Milano nel 1918 in una famiglia della piccola borghesia e simpatizzante per il fascismo: infatti il padre lo portava spesso con sé alle conferenze dell’Istituto fascista di cultura e Luciano crebbe senza nessuna idea antifascista

Quando Bolis s’iscrisse all’Università di Pavia (dove si laureò in lettere e filosofia) cominciò a maturare politicamente e a partecipare ad alcune cospirazioni antifasciste distribuendo volantini e diffondendo opere letterarie vietate. I gruppi studenteschi milanesi e pavesi avevano inoltre preso contatti con UGO LA MALFA (1903- 1979) e FERRUCCIO PARRI (1890- 1981) che Bolis considererà un punto di riferimento etico-politico fondamentale della sua vita. Leggi il resto di questo articolo »

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