IL DOVERE DELLA MEMORIA. Calendario laico dei Santi.

Il 29 ottobre del 1799 viene giustiziato in piazza del Mercato a Napoli IGNAZIO CIAIA (33 anni) poeta, insegnante, politico e Responsabile della Repubblica Napoletana del 1799.

Ciaia nacque a Fasano (Brindisi) in una famiglia benestante proveniente dalla Toscana. Compì gli studi elementari in casa, secondo la tradizione delle famiglie benestanti dell’epoca, in seguito entrò nel Seminario di Monopoli (BA) dove studiò con passione “grammatica” e con insofferenza gli studi teologici.

Uscì dal Seminario nel 1780 e rientrò a Fasano dove studiò retorica e filosofia per poi passare a Napoli nel 1786 dove seguì studi di diritto ma soprattutto frequentò circoli letterari dove si coltivavano la poesia e gli ideali libertari della cultura illuministica e riformatrice, circoli ben presenti nella Napoli di allora. Leggi il resto di questo articolo »

Il 3 settembre 1974 muore a Macchia di Spezzano Piccolo (Cosenza) dopo una breve malattia FAUSTO GULLO (87 anni) avvocato, politico, ministro, Antifascista e Padre Costituente italiano.

Gullo nacque nella frazione di Macchia del paese di Spezzano Piccolo (CS) in una colta famiglia della media borghesia dove ricevette una forte formazione laica e s’iscrisse al Partito Socialista Italiano in giovane età:  già dal 1907 divenne consigliere nel suo comune di nascita. Nel 1909 si laureò in giurisprudenza a Napoli divenendo poi avvocato. Leggi il resto di questo articolo »

Il 25 agosto del 1944 muore a Ravenna impiccato da un reparto di militi fascisti UMBERTO RICCI (22 anni, nome di battaglia Napoleone) studente e Partigiano. Leggi il resto di questo articolo »

Il 28 luglio del 2004 muore ad Orsigna (Pistoia) dopo una lunga malattia TIZIANO TERZANI (66 anni) giornalista, scrittore e spiritualista laico.

Tiziano Terzani nacque a Firenze in una famiglia di modeste condizioni: il padre era un meccanico e sarà un Partigiano comunista. Si laureò in giurisprudenza nel 1961 e dal 1967, dopo varie esperienze lavorative, cominciò ila professione di giornalista. Leggi il resto di questo articolo »

Il 6 maggio 1862 muore di tubercolosi a Concord, nello Stato del Massachusetts (USA), HENRY DAVID THOREAU  (45 anni) filosofo, scrittore e attivista civile statunitense.

Thoreau nacque nella città di Concord, nello Stato del Massachusetts (USA), in una famiglia di condizioni modeste che con molti sacrifici gli permise di studiare fino ad arrivare alla laurea nel 1837 presso la prestigiosa università di Harvard (Massachusetts).

Subito dopo la laurea, venne assunto come insegnante in una scuola pubblica del suo paese, ma si dimise dopo pochi mesi di servizio perché si rifiutò di applicare agli studenti le punizioni corporali allora in vigore.

Leggi il resto di questo articolo »

Il 24 marzo 1944 muore fucilato a Roma nell’Eccidio delle Fosse Ardeatine don PIETRO PAPPAGALLO ( 56 anni) presbitero, Antifascista e Partigiano.

Pappagallo nacque a Terlizzi (BA) in una modesta famiglia di un cordaio, quinto di otto fratelli. Per aiutare economicamente la famiglia fin da giovane svolse il lavoro di garzone presso l’attività del padre.

La madre intuì la vocazione del giovane e gli permise, dopo che aveva frequentato il ginnasio a Giovinazzo (BA), di entrare nel seminario di Molfetta (BA) dove compì gli studi liceali per poi completare gli studi teologici al seminario di Lecce. Leggi il resto di questo articolo »

Il  1 novembre del 1944 viene fucilata a Savona da un plotone di fascisti PAOLA GARELLI  (28 anni, nome di battaglia Mirka) parrucchiera e Partigiana.

Paola nacque a Mondovì (Cuneo) in una famiglia di modeste condizioni e intraprese l’attività di pettinatrice e parrucchiera.  Si sposò ed ebbe una figlia. Leggi il resto di questo articolo »

Il 29 ottobre del 1799 viene giustiziato in piazza del Mercato a Napoli FRANCESCO MARIO PAGANO (51 anni) avvocato, giurista, filosofo, docente, autore teatrale e Padre della Repubblica Napoletana del 1799.

Leggi il resto di questo articolo »

Il 27 ottobre del 1972 viene ucciso a Ragusa con sei colpi di pistola dalla mafia GIOVANNI SPAMPINATO (25 anni),  giornalista.

Spampinato nacque a Ragusa in una famiglia di tradizioni comuniste. Studiò filosofia all’Università di Palermo sviluppando una grande passione per il giornalismo insieme a idee e posizioni di sinistra. Questo fatto gli causò qualche problema, poiché la stampa a Ragusa in quei tempi era schierata su posizioni anticomuniste: nel dopoguerra infatti  Ragusa aveva ricchi giacimenti di petrolio, che attiravano gli interessi di molti per la possibilità di arricchimento, e per questo venne definita “capitale italiana del petrolio”. Ragusa inoltre era vista come una provincia tranquilla senza rapporti con la mafia e per questo era soprannominata “provincia babba“. Ma non era così. Leggi il resto di questo articolo »

Il 19 settembre 1887 muore suicida ad Udine MARZIANO CIOTTI (48 anni) Patriota risorgimentale e garibaldino.

Ciotti, che viene ricordato da GIUSEPPE GARIBALDI nelle sue memorie come uno tra i volontari più valorosi, nacque a Gradisca d’Isonzo ( Gorizia), che allora faceva parte dell’impero austriaco, in casa di un medico condotto. Studiò alla facoltà di Giurisprudenza di Padova, dove incontrò e conobbe il meglio della gioventù borghese friulana e veneta e gli ideali mazziniani e patriottici, divenendo intimo amico di IPPOLITO NIEVO (1831- 1861) Leggi il resto di questo articolo »

Il 14 settembre 1944 muore presso Gombola di Polinago (MO) in combattimento contro i tedeschi FRANCO CESANA (12 anni) studente e Partigiano.

Cesana nacque a Mantova nel 1931 in una modesta famiglia ebraica che successivamente andò a vivere a Bologna. In seguito alle leggi razziali fasciste del 1938 venne espulso dalle scuole all’età di 7 anni e continuò a studiare presso una scuola improvvisata che la comunità ebraica aveva approntato presso la sinagoga di Bologna. Leggi il resto di questo articolo »

Il 5 settembre del 2010 viene ucciso a Pollica (SA) con 9 colpi di pistola in un agguato camorristico ANGELO VASSALLO (57 anni) imprenditore ittico, politico e sindaco.

Vassallo nacque a Pollica ed era cresciuto calcando i mari e vivendo il mondo dei pescatori. Aveva anche maturato una grandissima ammirazione per la bellezza della sua terra, il Cilento, tanto da sentirsi impegnato nel difendere Pollica, mantenerla pulita, migliorarla.

Aveva fatto in modo, da sindaco, che il porto di Acciaroli (Pollica) diventasse il simbolo del paese: rimodernato, curato e rilanciato, il suo mare aveva ricevuto la Bandiera Blu, cosa di cui Vassallo andava fierissimo. Questa ammirazione e questo rispetto per la sua terra lo portò a dedicarle la sua vita politicamente e socialmente, pienamente cosciente delle contraddizioni da cui era afflitta. Leggi il resto di questo articolo »

Il 29 agosto del 1944  muore fucilato dai nazifascisti a Laiano di Filettole (Pisa) don LIBERO RAGLIANTI (29 anni) presbitero, Partigiano e Antifascista.

Raglianti nacque a Cenaia (PI) in una famiglia contadina, entrò in seminario e venne ordinato sacerdote nel 1938 poi dal 1940 al 1944 fu giovanissimo parroco della Pieve di Valcastello (Pisa).

Era uomo d’azione, estremamente sincero e aveva mal sopportato da sempre il regime fascista: in molte occasioni aveva coraggiosamente espresso le sue critiche durante le omelie. Subito dopo l’8 settembre 1943 iniziò un’attiva collaborazione con la Resistenza tanto da meritare la qualifica di partigiano combattente nella formazione Bandelloni attiva sul confine della Linea Gotica delle Alpi Apuane in Toscana. Leggi il resto di questo articolo »

Il 29 agosto del 1944  muore fucilato dai nazifascisti nel poligono di Bolzano GASTONE FRANCHETTI (24 anni, nome di battaglia Fieramosca) alpino, attivista Antifascista e capo partigiano delle “Fiamme Verdi”.

Franchetti, nativo della  Garfagnana (Lucca), si trasferisce  a Riva del Garda (Trento) con la famiglia dove diventerà tenente degli alpini e attivista antifascista con il nome di battaglia Fieramosca e sarà uno dei fautori, dopo l’8 settembre, della nascita di un movimento di ex-alpini che si opponeva alla leva forzata nell’esercito della Repubblica Sociale, le Brigate delle Fiamme Verdi (dal colore delle mostrine degli Alpini). Leggi il resto di questo articolo »

Il 23 agosto del 1927 muoiono giustiziati sulla sedia elettrica nel penitenziario di Charlestown (Boston, USA) NICOLA SACCO (36 anni) e BARTOLOMEO VANZETTI (39 anni) anarchici italiani.

Vanzetti nacque a Villafalletto nel Cuneese figlio di un agricoltore. A vent’anni entra in contatto con le idee socialiste e, dopo la morte della madre, decide di partire per l’America nel 1908, miraggio di una vita migliore per gli italiani dei primi del Novecento. Stabilitosi nel Massachusets, milita in gruppi anarchici e nel 1916, per sfuggire all’arruolamento, si trasferisce in Messico.

È qui che stringe amicizia con Nicola Sacco un calzolaio proveniente dalla provincia di Foggia (da Torremaggiore) e anch’egli attivista anarchico. Da allora Nick e Bart diventano inseparabili e frequentano i circoli anarchici americani. Vanzetti, al processo, descriverà così l’esperienza dell’immigrazione:

“Al centro immigrazione ebbi la prima sorpresa. Gli emigranti venivano smistati come tanti animali. Non una parola di gentilezza, di incoraggiamento, per alleggerire il fardello di dolori che pesa così tanto su chi è appena arrivato in America.” Leggi il resto di questo articolo »

Il 20 agosto 1799 muore impiccata dal potere borbonico in piazza del Mercato a Napoli ELEONORA FONSECA PIMENTEL (47 anni) giornalista, scrittrice, politica, rivoluzionaria e Madre della Repubblica Napoletana del 1799.

Eleonora nacque a Roma  in via di Ripetta 22 da genitori portoghesi ma a quattro anni la famiglia si trasferì a Napoli. Fin dall’adolescenza Eleonora apparve dotata di un non consueto insieme di naturali talenti che trovarono nutrimento nella sua prima formazione culturale affidata all’abate suo zio: l’italiano, il portoghese, il francese furono lingue che scrisse correntemente, l’inglese quella di molte sue letture. Prese lezioni di greco, latino e storia antica, scrisse poesie giovanili di gusto arcadico. A 18 anni inviò a Pietro Metastasio i suoi primi componimenti e iniziò con lui una  corrispondenza durata fino alla morte del poeta. Leggi il resto di questo articolo »

Il 14 agosto 1944 muore a Meloncello di Bologna (BO) fucilata da un reparto di nazifascisti IRMA BANDIERA (29 anni  nome di battaglia Mimma) Partigiana e Antifascista comunista.

Il 14 agosto 1944 nei pressi del Meloncello il cadavere di una giovane donna, coperto solo da una vestaglia rossa a pois bianchi, giaceva a terra esposto alla vista di chiunque passasse e  usato come monito. Due militi fascisti montavano di guardia ai poveri resti: era il corpo di Irma Bandiera, staffetta e gappista partigiana che era nata in quella zona. Leggi il resto di questo articolo »

Il 13 agosto 1955 muore ucciso a Cattolica Eraclea (AG)  con sette colpi di lupara da parte di sicari mafiosi GIUSEPPE SPAGNOLO (55 anni) contadino, sindaco e attivista sindacale comunista.

Spagnolo fu attivista e primo segretario del Partito comunista locale e della Camera del Lavoro e stimato leader del movimento contadino. In quegli anni era sempre in testa alle celebri cavalcate nelle terre incolte e con in pugno la bandiera rossa guidava la riscossa dei contadini poveri. Fondò con altri compagni nel 1945 la cooperativa La Proletaria con la quale venivano gestite  le terre incolte dei nobili latifondisti dopo averle conquistate con le occupazione delle terre e aspri scontri con i gabelloti e i campieri della mafia al servizio dei padroni. Leggi il resto di questo articolo »

Il 10 agosto 1849 muore fucilato da militari austriaci a Porto Tolle (Rovigo)  ANGELO BRUNETTI (49 anni, detto Ciceruacchio) carrettiere, Patriota risorgimentale e difensore della Repubblica Romana del 1849.

Brunetti era nato a Roma in una famiglia popolana (il padre era maniscalco) nel Rione Campo Marzio, in via di Ripetta. Il soprannome, secondo alcuni, gli derivava da “Cicero“ con riferimento alla sua eloquenza; secondo altri da un vezzeggiativo fattogli fin dalla primissima infanzia dalle donne del quartiere per la floridezza dell’aspetto (fusione di “Ciccio” con il termine romanesco “rocchio“).

Iniziò giovanissimo a lavorare come carrettiere trasportando vino dai Castelli a Roma e aprì poi un’osteria. Abile e avveduto nel lavoro ben presto riuscì a estendere la sua attività: comprò carretti e cavalli e cominciò a lavorare in proprio raggiungendo una certa agiatezza. Leggi il resto di questo articolo »

L’8 agosto 1849 muore fucilato da militari austriaci a Bologna UGO BASSI (48 anni) presbitero, Patriota risorgimentale e difensore della Repubblica Romana del 1849.

Con Bassi venne giustiziato anche GIOVANNI LIVRAGHI (30 anni) ufficiale garibaldino e difensore della Repubblica Romana del 1849. Livraghi venne giustiziato con molto disprezzo perchè considerato, in quanto milanese e quindi suddito austriaco, un disertore.

Ugo Bassi nacque a Cento (FE) fe u battezzato col nome di Giuseppe che egli poi, in omaggio al Foscolo suo poeta prediletto, mutò in quello di Ugo. Adolescente durante l’età napoleonica studiò nel collegio Barnabita di Bologna ed in questo momento si avvicinò agli ambienti culturali liberali. Rimase affascinato dal Proclama che Gioacchino Murat lanciò da Rimini nel 1815 parlando per la prima volta di una Italia libera e unita. Leggi il resto di questo articolo »

Il 7 agosto 1952 muore ucciso a colpi di accetta da parte di sicari di Cosa Nostra a Caccamo (PA) FILIPPO INTILI (51 anni) contadino e militante comunista.

Intili oltre a svolgere il suo lavoro nei campi prendeva parte alle proteste dei contadini che rivendicavano l’applicazione della riforma agraria. Infatti voleva dividere il prodotto dei campi che aveva a mezzadria al 60% per il mezzadro e il 40% per il proprietario in base al decreto del ministro Fausto Gullo dell’ottobre 1944. A molti anni dal decreto agrari e mafiosi pretendevano di dividere ancora al 50%. Leggi il resto di questo articolo »

Il 6 agosto 1945 muore ucciso con due colpi di lupara da parte di sicari di Cosa Nostra a Casteldaccia (PA) ANDREA RAIA (38 anni) artigiano di fuochi artificiali, sindacalista e segretario della Camera del Lavoro locale.

Raia venne ucciso proprio davanti alla sua abitazione mentre con la sedia in mano stava entrando in casa dopo essersi riposato al fresco per andare a dormire. Venne colpito nel momento in cui si girò verso l’uscio per rincasare.

Raia fu la prima vittima comunista e il suo fu il primo delitto politico-mafioso del dopoguerra in Sicilia che come tutti gli altri precedenti e successivi sindacalisti uccisi subì l’ingiustizia del depistaggio, la mancanza di un processo e il proscioglimento dei mandanti e degli esecutori accusati dalla coraggiosa mamma e dalla vedova di Raia. Leggi il resto di questo articolo »

Il 5 agosto 1944 muore fucilato da un reparto di SS italiane a Villar Pelice (TO) GUGLIELMO JERVIS (43 anni nome di battaglia “Willy”) ingegnere, Partigiano, Antifascista e Azionista.

Jervis nacque a Napoli: la madre apparteneva ad una famiglia valdese e il padre era un ingegnere di origini inglesi. Dopo avere studiato a Torino e Firenze nel 1925 si era laureato in ingegneria al Politecnico di Milano. Subito dopo prestò un anno di servizio militare e lavorò per sei anni in una fabbrica di Milano. Entrò poi a lavorare all’Olivetti d’Ivrea nel 1934 dove fu incaricato  di dirigere la Scuola apprendisti meccanici dell’azienda. Era anche molto attivo nella Comunità religiosa Valdese e nel 1932 si sposò con LUCILLA ROCHAT ( 1907- 1988 insegnante e partigiana) con cui ebbe tre figli. Leggi il resto di questo articolo »

Il 4 agosto 1849 muore a Mandriole di Ravenna (Ravenna) per sfinimento fisico ANITA GARIBALDI (Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva il suo nome originale, 28 anni) rivoluzionaria brasiliana, Patriota italiana e Difenditrice della Repubblica Romana del 1849.

Anita era nata nello stato di Santa Caterina in Brasile nella cittadina di Laguna. Da subito mostrò il suo carattere forte e volitivo: battagliera nell’animo (sa cavalcare a pelo con una grande destrezza ed è anche una esperta nuotatrice) abbracciò gli ideali di giustizia sociale ai quali lo zio materno la iniziò. Leggi il resto di questo articolo »

Il 25 luglio 1844 muoiono giustiziati nel Vallone di Rovito (Cosenza) mediante fucilazione da parte dell’esercito borbonico ATTILIO BANDIERA (34 anni), EMILIO BANDIERA (25 anni), NICOLA RICCIOTTI (47 anni), GIOVANNI VENERUCCI (33 anni), ANACARSI NARDI (44 anni), GIACOMO ROCCA (31 anni), DOMENICO MORO (22 anni), FRANCESCO BERTI (56 anni), DOMENICO LUPATELLI (41 anni)  Patrioti risorgimentali. Leggi il resto di questo articolo »

Il 19 luglio del 1850 muore in un naufragio presso Fire Island, di fronte a New York (USA), MARGARET FULLER OSSOLI (40 anni) giornalista, scrittrice e attivista femminile statunitense, difenditrice della Repubblica Romana del 1849.

Margaret nacque a Cambridgeport, piccolissimo paese ora assorbito dalla città di Boston, capitale dello stato del Massachusetts (USA), nella famiglia di un avvocato di successo che la educherà rigidamente e la spingerà allo studio dei classici greci e latini.  Il successivo passaggio di Margaret in una scuola privata permetterà alla ragazza d’imparare perfettamente il francese, il tedesco e l’italiano. Leggi il resto di questo articolo »

Il 18 luglio 1956 muore a Modena dopo una breve malattia FERRUCCIO TEGLIO (73 anni) ragioniere, politico socialista, sindaco e Antifascista.

Ferruccio Teglio nacque a Modena nella famiglia ebraica di un rabbino, fece studi di ragioneria e fu assunto in una banca; ancora diciassettenne s’iscrisse al Partito Socialista Italiano dove maturò la convinzione che occorreva lottare per progredire e conquistare i diritti sociali. Si sposò ed ebbe un figlio (raffigurato nella foto). Leggi il resto di questo articolo »

L’11 luglio 1966 muore a Roma dopo una breve malattia AUGUSTO MONTI  (85 anni) scrittore, docente, pedagogista, politico Antifascista e Azionista.

Monti nacque un piccolo paese delle Langhe in Piemonte, Monastero Bormida (Asti) , in una famiglia di modeste condizioni e all’età di tre anni si trasferì a Torino al seguito del padre. Dopo gli studi liceali conseguì la laurea in lettere e nel 1904 ed ebbe l’incarico d’insegnare prima in Sardegna e poi a Chieri (TO).

Fedele agli ideali del Risorgimento partecipò come volontario alla  prima guerra mondiale passando due anni in Austria da prigioniero. Dopo la guerra continuò a lavorare come insegnante e tra il 1924 e il 1934 fu docente di lingua italiana e lingua latina in un liceo a Torino ed ebbe tra i suoi allievi alcuni tra i più noti personaggi della cultura torinese del periodo tra la prima e la seconda guerra mondiale come CESARE PAVESE (1908- 1950), LEONE GINZBURG (1909- 1944), GUIDO SEBORGA  (1909- 1990) e MASSIMO MILA (1910- 1988) ( tutti futuri antifascisti militanti, impegnati in Giustizia e Libertà, poi nel Partito d’Azione e nella Resistenza) e trasformando il proprio insegnamento in scuola di libertà attraverso un’autentica visione laica e un profondo antifascismo (nel 1925 abbandonò la prestigiosa collaborazione con il Corriere della Sera per protestare contro la “presa fascista” del quotidiano).

Leggi il resto di questo articolo »

L’11 luglio 1969 muore a Zurigo dopo una lunga malattia GIACOMO BRODOLINI (49 anni) sindacalista, politico Azionista e Socialista e ministro.

Brodolini nacque a Recanati (Macerata) in una famiglia della buona borghesia e compì gli studi liceali a Bologna. Subito dopo la maturità nel 1940 venne chiamato alle armi come ufficiale di complemento in Albania e Grecia. Al ritorno fu mandato in Sardegna fino all’armistizio dell’8 settembre del 1943.

In Sardegna conobbe l’azionista EMILIO LUSSU (1890- 1975), sua moglie JOYCE LUSSU (1912- 1998) e la loro cerchia di ardenti amici antifascisti che completarono la sua formazione politica che lo portò ad entrare nel Partito d’Azione nel 1946, divenendone un attivo militante  anche come dirigente del partito nelle Marche. Leggi il resto di questo articolo »

L’ 11 luglio 1979 muore a Milano ucciso con quattro colpi di pistola da parte di un sicario di Cosa Nostra americana GIORGIO AMBROSOLI (46 anni) avvocato e commissario liquidatore.

Ambrosoli la sera dell’11 luglio aveva invitato nella sua casa alcuni amici per vedere in televisione un incontro di pugilato, finito il quale li aveva accompagnati alle loro abitazioni. Ritornato a casa (in via Morozzo della Rocca 1, Milano) e sceso dall’auto si sentì chiamare: «Avvocato Ambrosoli?». Ebbe il tempo di rispondere «sì». Poi il sicario mafioso italo americano William J. Aricò ( noto negli ambienti criminali di New York come Bill lo sterminatore) disse solo: «Scusi avvocato». E gli esplose contro quattro colpi di 357 magnum. Il sicario era stato ingaggiato da Michele Sindona per cercare di fermare l’azione risanatrice di Ambrosoli verso le sue banche. Leggi il resto di questo articolo »

L’ 8 luglio 1949 muore ad Alcamo (TP) ucciso da Cosa Nostra LEONARDO RENDA (43 anni) contadino, segretario della DC e assessore comunale.

Dopo una dura giornata di lavoro nei campi quattro uomini identificatisi come carabinieri pregarono Renda di seguirli in una caserma vicina per alcune comunicazioni che lo riguardavano. Purtroppo questi uomini non erano affatto dei carabinieri ma “picciotti” mafiosi e verso le undici di sera si udirono dei colpi di mitragliatrice.

Il cadavere di Renda fu rinvenuto l’indomani da una pattuglia, questa volta composta da veri carabinieri, del nucleo mobile di Partinico. L’uomo era stato ucciso senza alcuna pietà: cinque pugnalate, una sassata alla nuca e svariati colpi di mitra avevano ucciso una delle personalità di spicco di Alcamo. Sul corpo senza vita di Renda gli assassini vi avevano posto la carta d’identità in bella vista. Leggi il resto di questo articolo »

Il 6 luglio 1849 muore a Roma per le conseguenze di una ferita ricevuta in combattimento GOFFREDO MAMELI (21 anni) studente, Patriota risorgimentale, poeta e difensore della Repubblica Romana del 1849.

Mameli morì dopo una straziante degenza presso l’”ambulanza” ( ospedale) sita nei locali della chiesa di Santa Trinità dei Pellegrini ( su via dei Pettinari) dove era stato ricoverato per una ferita alla gamba causata nei duri combattimenti presso il Casino dei Quattro Venti ( oggi villa Pamphili) il 3 giugno precedente ( la cosiddetta ” Domenica di sangue”) allorquando ebbe inizio la difesa della Repubblica Romana contro l’esercito francese comandato dal generale Oudinot Leggi il resto di questo articolo »

Il 2 luglio 1857 muore a Sanza (Salerno) massacrato da una folla di contadini CARLO PISACANE (38 anni) militare, Patriota rivoluzionario Risorgimentale e Difensore della Repubblica Romana del 1849.

Carlo Pisacane nacque a Napoli da famiglia aristocratica. Nel 1826 il padre morì prematuramente lasciando la famiglia in ristrettezze economiche e il giovane Carlo iniziò la carriera militare a dodici anni quando entrò nella Scuola militare di San Giovanni a Carbonara. All’età di quattordici anni si trasferì nel collegio militare della Nunziatella e vi rimase fino al 1838 anno in cui sostenne gli esami di licenzaLeggi il resto di questo articolo »

Bagheria (PA)

Il 2 luglio 1962 muore ucciso da Cosa Nostra con due colpi di lupara a Bagheria (PA) GIACINTO PULEO bracciante agricolo.

Puleo era un bracciante che come tanti altri suoi paesani era emigrato in Germania. Con una idea fissa in testa: risparmiare abbastanza per tornare al paese, comprare un pezzo di terra e mettersi per conto suo. Col tempo il suo sogno si era trasformato in realtà. Così dopo aver preso un pezzo di limoneto a Bagheria ( nel latifondo dei potenti costruttori Notaro) a mezzadria insieme ad un amico si era rimesso al lavoro. Leggi il resto di questo articolo »

Il 30 giugno 1849 muore presso “l’ambulanza” di Santa Maria della Scala a Roma a causa di ferite da combattimento LUCIANO MANARA (24 anni) militare, Patriota Risorgimentale e Difensore della Repubblica Romana del 1849.

Manara nacque a Milano nella famiglia benestante di un avvocato e fu amico di CARLO CATTANEO (1801- 1869) durante gli studi liceali che svolse a Milano. Frequentò anche la scuola di Marina a Venezia e per circa sei anni visse in Germania e in Francia. Intanto nel 1843 si sposò con Carmelita Fè ed ebbe da lei tre figli. In quel periodo Manara conduceva una vita elegante e oziosa, frequentando salotti e rimanendo estraneo ad ambienti patriottici. Leggi il resto di questo articolo »

Il 28 giugno 1946 muore ucciso da Cosa Nostra a colpi di lupara  a Naro (AG) PINO CAMILLERI (27 anni) studente, politico e sindaco socialista.

Camilleri, nonostante la sua giovane età, era già riconosciuto come capo contadino in una vasta zona a cavallo tra le province di Caltanissetta e Agrigento e fu colpito con colpi di lupara mentre cavalcava da Riesi (Caltanissetta) verso il feudo Deliella di cui i contadini chiedevano l’assegnazione nonostante le intimidazioni e le minacce da parte dei gabelloti mafiosi. Leggi il resto di questo articolo »

Il 26 giugno 1967 muore a Firenze dopo una lunga malattia don LORENZO MILANI (44 anni) presbitero, educatore e scrittore.

Don Milani morì  a Firenze nella casa di famiglia stroncato dal linfoma di Hodgkin ( oggi facilmente curabile). Ad accudirlo negli ultimi giorni furono i suoi ragazzi della parrocchia di Barbiana (FI) uno sperduto paesino sulle montagne del Mugello dove visse in esilio “ecclesiastico” dal 1954.

Quattro mesi dopo la sua morte venne condannato in un processo in quanto difensore degli obiettori di coscienza accusati di viltà da un gruppo di cappellani militari toscani ma il reato fu estinto per la sua morte.

Il testo che aveva scritto ai suoi giudici (1964), prima ancora di quello indirizzato alla famosa professoressa (1967), è uno dei grandi risultati della letteratura italiana del Novecento non solo per ciò che dichiara sull’idea di patria, chiesa, scuola, storia, giustizia e responsabilità ma anche per come lo esprime. Ecco un passo fondamentale dalla “Lettera ai giudici“:

« Avere il coraggio di dire ai giovani che essi sono tutti sovrani per cui l’obbedienza non è ormai più una virtù ma la più subdola delle tentazioni, che non credano di potersene far scudo né davanti agli uomini né davanti a Dio, che bisogna che si sentano ognuno l’unico responsabile di tutto”. Leggi il resto di questo articolo »

Il 22 giugno 1947 vengono uccisi a Partinico (PA) da una banda criminale che assale la Camera del Lavoro locale GIUSEPPE CASARRUBEA (48 anni) e VINCENZO LO IACONO (38 anni) contadini e  dirigenti sindacali.

La Camera del Lavoro era anche la sede del Partito comunista italiano sezione “Antonio Gramsci” e la sera del 22 giugno  Casarrubea e Lo Iacono con altri contadini erano riuniti per ricordare la strage di Portella della Ginestra.

Sul posto venne trovato un volantino firmato dal bandito Salvatore Giuliano che invitava i siciliani a lottare “contro la canea dei rossi” e annunciava la costituzione di un quartiere generale di lotta contro il bolscevismo nel feudo Sagana, nelle vicinanze di Partinico,  promettendo sussidi a quanti si sarebbero presentati nella sede della formazione militare. Leggi il resto di questo articolo »

Il 21 giugno 1945 viene inaugurato a Roma il GOVERNO presieduto da FERRUCCIO PARRI: l’unico governo italiano ispirato dalla Resistenza, fondato sul CLN ( Comitato di Liberazione Nazionale) e con un Partigiano alla guida.

Il Governo Parri era composto da una coalizione politica che comprendeva i partiti del CLN: Partito d’Azione ( a cui apparteneva Parri), Partito Comunista italiano, Democrazia Cristiana, Partito Socialista italiano di unità proletaria, Democrazia del Lavoro, Partito Liberale italiano. Fu l’unico Governo veramente di coalizione nella storia dell’Italia del dopoguerra. Il Governo durerà 157 giorni: sarà proditoriamente messo in crisi il 24 novembre 1945 e continuerà con attività provvisorie fino all’8 dicembre 1945. Leggi il resto di questo articolo »

Il 19 giugno 1833 muore suicida nelle carceri del palazzo ducale di Genova JACOPO RUFFINI (28 anni) avvocato, medico e Patriota Risorgimentale.

Jacopo nacque a Genova, nella zone del porto, in una famiglia della buona borghesia: suo padre era un avvocato e un monarchico appassionato e sua madre era ELEONORA CURLO (1781- 1856) di origini nobili, grande figura del Risorgimento e Patriota convinta: per tutta la vita fu punto di riferimento per la famiglia e per l’attività politica dei figli Jacopo e GIOVANNI (1807- 1881), entrati con la sua approvazione nella Carboneria con Mazzini il quale manterrà un forte rapporto epistolare ed ideale con lei fino alla morte della donna. Leggi il resto di questo articolo »

Calendario eventi
luglio 2024
L M M G V S D
1234567
891011121314
15161718192021
22232425262728
293031EC
Cerca nel Sito
Newsletter
In carica...In carica...


Feed Articoli