IL DOVERE DELLA MEMORIA. Calendario laico dei Santi.

Il 18 giugno 1155 muore a Roma impiccato e arso sul rogo ARNALDO DA BRESCIA (65 anni) monaco agostiniano, riformatore religioso, politico e Padre della Prima Repubblica Romana.

Arnaldo fu un riformatore religioso caratterizzato da notevole eloquenza e forte avversione per l’istituzione tradizionale ecclesiastica. Sostenne il movimento antipapale e autonomistico romano (costituzione del Comune di Roma o renovatio Senatus) e durante il Risorgimento divenne una figura di riferimento per chi aveva una visione laica dello Stato. Leggi il resto di questo articolo »

Il 13 giugno 1849 muore a Roma uccisa mentre combatte a Porta San Pancrazio per la difesa della Repubblica Romana COLOMBA ANTONIETTI (23 anni) fornaia e Patriota Risorgimentale..

Colomba nacque a Bastia Umbra, figlia di un fornaio, e giovanissima si trasferì con la famiglia a Foligno; qui conobbe il conte LUIGI PORZI che era un cadetto delle truppe pontificie. Tra i due ragazzi s’intrecciò una forte storia d’amore con molte difficoltà a causa del diverso ceto: ricco e nobile quello di Luigi (originario di Imola), borghese quello di Colomba. Sia la famiglia Porzi sia la famiglia della ragazza ostacolarono il loro matrimonio: fu deciso di trasferire il giovane Porzi a Senigallia ma non si riuscì infine ad impedire le nozze. Colomba e Luigi si sposarono a Foligno con l’assenza di quasi tutti i parenti: solo Feliciano, il fratello di Colomba, era presente. Leggi il resto di questo articolo »

L’ 11 giugno del 323 a.C. (data presunta) muore a Corinto (Grecia) dopo una breve malattia DIOGENE DI SINOPE (89 anni, detto il Cinico o il Cane) filosofo.

Così racconta lo storico greco Plutarco (46- 125 d.C.) nella sua opera Vite Parallele al capitolo dedicato ad Alessandro Magno (356- 323 a.C.):

Il re in persona andò da lui (Diogene) e lo trovò che stava disteso al sole. Al giungere di tanti uomini egli si levò un poco a sedere e guardò fisso Alessandro. Questi lo salutò e gli rivolse la parola chiedendogli se aveva bisogno di qualcosa; e quello: “Scostati un poco dal sole”. A tale frase si dice che Alessandro fu così colpito e talmente ammirò la grandezza d’animo di quell’uomo, che pure lo disprezzava, che mentre i compagni che erano con lui, al ritorno, deridevano il filosofo e lo schernivano, disse: “Se non fossi Alessandro, io vorrei essere Diogene”. Leggi il resto di questo articolo »

Il 10 giugno 1924 muore a Roma ucciso a pugnalate in un agguato fascista GIACOMO MATTEOTTI (39 anni)  politico, giornalista, segretario del Partito Socialista Unitario e attivista Antifascista.

Quel giorno Matteotti uscì di casa, nel quartiere Flaminio a Roma, per recarsi alla Camera dei Deputati. Sotto casa in lungotevere Arnaldo da Brescia una squadra di cinque fascisti guidata da Amerigo Dumini prelevò con forza Matteotti  per condurlo in una macchina dove fu picchiato e accoltellato a morte per poi essere seppellito in un bosco a 25 chilometri da Roma. Soltanto il 16 agosto il corpo di Matteotti verrà rinvenuto presso il bosco della Quartarella a Riano sulla via Flaminia. Leggi il resto di questo articolo »

Il 9 giugno 1937 a Bagnoles-de-L’Orne (Francia) muoiono uccisi a colpi di rivoltella e di pugnali in un agguato CARLO (38 anni) e NELLO (37 anni) ROSSELLI. Carlo fu storico, giornalista, politico e cofondatore del movimento antifascista “GIUSTIZIA E LIBERTA’”. Nello fu storico, giornalista e Antifascista.

I due Fratelli vennero uccisi a Bagnoles-de-L’Orne (stazione termale nella Bassa Normandia francese) da un gruppo di sicari appartenenti alla “Cagoule” un’organizzazione politica di estrema destra francese  che aveva legami col fascismo italiano. L’ordine di ucciderli venne molto probabilmente soprattutto da parte di Galeazzo Ciano.

Nel giugno 1937 Carlo soggiornava a Bagnoles-de-l’Orne per delle cure termali dove fu raggiunto dal fratello Nello: il 9 giugno mentre entrambi i Fratelli erano in automobile con un pretesto vennero fatti scendere  e poi colpiti da raffiche di pistola. Carlo morì sul colpo, Nello (colpito per primo) venne finito con un pugnale. I corpi vennero trovati due giorni dopo e i colpevoli dopo numerosi processi riusciranno quasi tutti ad essere prosciolti. Leggi il resto di questo articolo »

Garibaldi conduce la difesa del 3 giugno 1849. Disegno dell'epoca.

Il 3 giugno 1849 ( era domenica) a Roma l’esercito francese guidato dal generale Oudinot attacca proditoriamente la Repubblica Romana dando inizio all’estrema difesa della Repubblica, fondata il 9 febbraio 1849, che si protrarrà per tutto il mese di giugno e che si concluderà con la resa della Repubblica.

Nonostante i patti intercorsi tra i rappresentati repubblicani e i francesi d’iniziare le ostilità la mattina del 4 giugno Oudinot slealmente decise di attaccare nella notte del giorno prima e l’esercito francese, attraverso una breccia fatta nelle mura che delimitavano la Villa Corsini ( oggi villa Pamphili), conquistò il Casino dei Quattro Venti (dove oggi si trova l’Arco di Busiri Vici) che era proprio di fronte a Porta San Pancrazio quindi in posizione altamente strategica. L’effetto sorpresa riusci purtroppo pienamente.

GIUSEPPE GARIBALDI decise che tutto si sarebbe tentato pur di riconquistare quella posizione e dovette quindi approntare improvvisamente una serie di attacchi ( saranno almeno sette) con i suoi Volontari Italiani e con battaglioni di studenti e milizie della Repubblica comandati da GIUSEPPE GALLETTI insieme ai bersaglieri di Giacomo Medici e di LUCIANO MANARA. Leggi il resto di questo articolo »

Il 2 giugno 1882 muore nella sua casa nell’isola di Caprera (Sassari) dopo una breve malattia GIUSEPPE GARIBALDI (74 anni) generale, patriota Risorgimentale, politico, Padre della Patria, Padre e difensore della Repubblica Romana del 1849.

Garibaldi nacque a Nizza ( quando ancora era italiana) in una famiglia di un capitano mercantile di origini genovesi, terzogenito di sei figli. Noto anche con l’appellativo di “Eroe dei due mondi” per le sue imprese militari, compiute sia in Europa sia in America Meridionale, è la figura più rilevante ( insieme a MAZZINI e a Cavour) del Risorgimento e protagonista amato ma anche controverso dell’unificazione italiana.

Lo scrittore francese Victor Hugo ( 1802- 1882), che lo conobbe, scrisse di lui:

Garibaldi, cos’è Garibaldi? E’ un uomo, niente altro che un uomo. Ma un uomo in tutta l’accezione sublime del termine. Uomo della libertà, uomo dell’umanità. ”Vir“ direbbe il suo compatriota Virgilio.” Leggi il resto di questo articolo »

Il 30 maggio del 1944 muore a Roma a causa delle gravi ferite inferte in un agguato fascista della banda Koch EUGENIO COLORNI ( 35 anni) filosofo, giornalista, politico socialista, europeista, Antifascista e Partigiano. Leggi il resto di questo articolo »

Il 29 maggio del 1874 muore dopo una breve malattia a San Daniele del Friuli (Udine) ANTONIO ANDREUZZI (70 anni) medico e Patriota risorgimentale.

Andreuzzi nacque a Navarons (Pordenone), primo di sei fratelli, in una famiglia piccolo borghese di ideali liberali. Studiando con grande passione Cicerone al ginnasio si rafforzarono  in lui l’avversione per la tirannide e l’adesione alle idealità democratiche a cui il padre lo aveva educato. Si laureò all’università di Padova in medicina e divenne medico condotto del suo paese di Navarons e di altri paesi vicini. Leggi il resto di questo articolo »

Il 26 maggio 1831  muore giustiziato mediante impiccagione nella Cittadella di Modena CIRO MENOTTI (33 anni) commerciante e Patriota risorgimentale.

Menotti nacque a Carpi (MO) in una famiglia della borghesia imprenditoriale locale e aveva ampliato l’azienda familiare fondando a Modena una filanda e una ditta di spedizioni che avevano il loro principale mercato a Londra

Commerciante di idee liberali e affiliato alla Carboneria nel 1817 maturò fin da giovane un forte sentimento democratico e patriottico che lo portò a rifiutare la dominazione austriaca in Italia. Affascinato dal nuovo corso del re francese Luigi Filippo d’Orléans dal 1820 tenne frequenti contatti con i circoli liberali francesi: l’obiettivo era quello di liberare il ducato di Modena ( nel quale era nato) dal giogo dell’Austria. Leggi il resto di questo articolo »

Il 23 maggio 1923 muore dopo una lunga malattia a Milano NICOLA BARBATO ( 67 anni, Kola Barbati in albanese) medico, giornalista, politico socialista e tra i capi dei Fasci Siciliani dei Lavoratori.

Barbato nacque a Piana degli Albanesi (PA), un paese formato in gran parte di poveri braccianti agricoli di origine albanese: da  ragazzo perdette il padre ed ebbe una infanzia e una prima giovinezza non facili. Studiò nel Seminario greco-albanese, con difficoltà per le ristrettezze economiche della famiglia arrivando comunque brillantemente fino all’Università, che frequentò a Palermo e dove si iscrisse ai corsi di Medicina. Leggi il resto di questo articolo »

Il 21 maggio 1945  muore a Desenzano del Garda (Brescia) in un incidente automobilistico ALDO GASTALDI (24 anni, nome di battaglia “Bisagno“) perito elettrotecnico, militare e Partigiano.

È stato il maggior esponente del movimento di Resistenza italiana operante a Genova ed una delle figure più fulgide della lotta di Liberazione.

Prese il nome di battaglia dal torrente omonimo, il Bisagno appunto, che attraversa la città di Genova tagliandola in due. A Bisagno è stato attribuito il titolo di “Primo Partigiano d’Italia“. Leggi il resto di questo articolo »

Il 19 maggio del 1296 muore nella Rocca di Fumone (Frosinone) a causa della debilitazione dovuta alla prigionia PIETRO ANGELERIO (87 anni, detto Pietro da Morrone) presbitero, monaco e papa della Chiesa Cattolica con il nome di CELESTINO V.

Non è certo il luogo di nascita di Pietro da Morrone nel 1209/10. Sappiamo che proveniva dalla contea del Molise, nel Regno di Sicilia, ed era nato in una famiglia di semplici contadini, penultimo di 12 fratelli. La madre, Maria, rimasta presto vedova lo affidò  prima del 1230 al monastero benedettino di S. Maria di Faifoli ( presso Montagano, Campobasso). Leggi il resto di questo articolo »

Il 16 maggio 1955  muore a Sciara (PA) ucciso da Cosa Nostra  con sei colpi di lupara SALVATORE CARNEVALE (32 anni) bracciante e sindacalista della CGIL socialista.

Carnevale venne ucciso  mentre si recava a lavorare in una cava di pietra gestita dall’impresa Lambertini e i killer lo attesero su una mulattiera che egli percorreva tutti i giorni. Come i Piaggio dei Cantieri Navali di Palermo e altri gruppi capitalistici italiani Lambertini aveva accettato i buoni uffici della mafia della zona guidata da Peppino Panzeca di Caccamo (PA), capo ossequiato, uomo di chiesa (era fratello del prete locale) e ammanigliato con la politica, prima con il partito liberale poi democristiano. Leggi il resto di questo articolo »

Il 16 maggio 1946 muore a Favara (AG) ucciso da Cosa Nostra con un colpo di lupara alla nuca GAETANO GUARINO (44 anni) farmacista, sindaco e politico socialista.

Negli anni dell’immediato dopoguerra a Favara, un centro agricolo al confine con Agrigento, la vita sembrava riprendere dopo la guerra, anche se con la secolare lentezza, trascinando con sé i problemi di sempre: furti, abigeati, sequestri di persona, occupazione delle terre, angherie varie. E’ in questo difficile contesto che maturò l’assassinio del giovane sindaco del paese Gaetano Guarino. Leggi il resto di questo articolo »

Il 9 maggio 1978 muore a Cinisi (PA) ucciso dalla mafia GIUSEPPE IMPASTATO (30 anni, detto Peppino) attivista giornalista e poeta.

Era membro di Democrazia Proletaria (candidato al consiglio comunale di Cinisi) e notissimo per le sue denunce contro le attività di Cosa Nostra fatte attraverso una radio privata articoli di giornali e straordinarie drammatizzazioni di strada: tutto questo lo portò ad essere ucciso a colpi di pietra in un casotto di campagna e poi con il suo cadavere venne inscenato un attentato per distruggerne anche l’immagine in cui la stessa vittima apparisse come suicida ponendo una carica di tritolo sotto il suo corpo adagiato sui binari della ferrovia.

Verranno recuperati pochissimi resti del suo cadavere. Pochi giorni dopo gli elettori di Cinisi voteranno ancora il suo nome riuscendo ad eleggerlo simbolicamente al consiglio comunale. Leggi il resto di questo articolo »

Partinico (PA)

L’8 maggio 1947 muore ucciso a Partinico (PA) con un colpo di fucile in bocca MICHELANGELO SALVIA (41 anni) contadino, dirigente comunista della Camera del lavoro locale.

Salvia venne ucciso una settimana dopo la strage di Portella della Ginestra e il suo corpo venne ritrovato nella campagna dove lavorava. Nel 1947 in Sicilia tante cose erano possibili tante spinte al cambiamento premevano per sovvertire i vecchi equilibri e il mondo contadino, quello organizzato nel sindacalismo politico, era in continua mobilitazione per spezzare il giogo dai vecchi padroni: manifestazioni occupazioni di terre organizzazione incutevano nell’immutabile mondo dei proprietari terrieri e dei loro scagnozzi forti timori. Leggi il resto di questo articolo »

Il 5 maggio 1937 muore a Barcellona ucciso da sicari comunisti stalinisti del PSUC CAMILLO BERNERI (40 anni) filosofo, scrittore e Anarchico Antifascista.

Berneri nacque a Lodi in una famiglia della media borghesia dove la madre, insegnante elementare e convinta socialista, ebbe un grande influsso su di lui. Egli fu una delle più importanti figure intellettuali e militanti che il movimento anarchico italiano espresse nel periodo convulso e drammatico degli anni 20 e 30.

Fu negli organismi direttivi dell’Unione Anarchica Italiana (UAI) durante il Biennio Rosso (termine con cui viene comunemente indicato il periodo della storia italiana compresa fra il 1919 e il 1920 caratterizzata da una serie di lotte operaie e contadine che ebbero il loro culmine e la loro conclusione con l’occupazione delle fabbriche del settembre 1920), fu protagonista di “Lotta Umana” (testata erede dell’UAI in esilio nel ’27-28), diresse “L’Umanità Nova” di Puteaux ( comune francese), nel ’32 fu il principale animatore del più importante Convegno degli anarchici italiani esiliati in Francia, nel 1935 fu il punto di riferimento degli anarchici italiani che combatterono in Spagna durante la guerra civile di Spagna del 1936-37. Leggi il resto di questo articolo »

Il 4 maggio 1938 muore dopo una lunga malattia nel campo di concentramento di Sonnemburg ( oggi Polonia) CARL VON OSSIETZKY  (49 anni) giornalista tedesco, oppositore al nazismo e Premio Nobel per la pace nel 1935. Leggi il resto di questo articolo »

Il 4 maggio 1945 muore  a Stramentizzo (Trento) ucciso dai tedeschi in un posto di blocco GIORGIO MARINCOLA  (21 anni, nome di battaglia Mercurio) studente di medicina, militare, Azionista e Partigiano.

Marincola nacque a Mahaddei Uen in Somalia nel 1923, allora possedimento italiano, dalla relazione di un maresciallo maggiore, Giuseppe, dell’esercito italiano con la somala Abgal. Il padre riconobbe come suoi figli Giorgio e la sorella Isabella nonostante fossero meticci, cosa non accettabile per la mentalità del tempo, e li portò con sé a Roma e li affidò alla moglie Elvira. Leggi il resto di questo articolo »

Il 4 maggio del 1944 muore fucilato da militi fascisti su una strada presso Bardi (Parma) GIORDANO CAVESTRO (18 anni, nome di battaglia Mirko) studente, Antifascista e Partigiano.

Cavestro nacque a Parma in una famiglia legata ad ideali comunisti e già a 15 anni, studente di scuola media, redige e distribuisce, con alcuni suoi compagni, un giornalino clandestino antifascista. Dopo l’8 settembre 1943, Cavestro e il suo nucleo di giovani antifascisti diventò il centro organizzativo e propulsore del Fronte della Gioventù per l’indipendenza nazionale e per la libertà e delle prime attività partigiane nella zona di Parma. Leggi il resto di questo articolo »

Il 1 maggio 1976 muore ad Atene in un incidente automobilistico ALEXANDROS PANAGULIS (37 anni, detto Alekos) ingegnere, ufficiale, politico, Resistente e poeta greco.

Panagulis (considerato un eroe nazionale della Grecia moderna) fu un intellettuale e attivista per la democrazia e i diritti umani e rivoluzionario in lotta anche armata contro la dittatura greca dei colonnelli (1967- 1974). Nel 1968 organizzò un attentato contro il dittatore Georgios Papadopoulos e per questo venne perseguitato torturato e imprigionato a lungo fino alla sua liberazione nel 1973 dopo una mobilitazione internazionale.

Seguì un periodo d’esilio in Italia fino a quando nel 1974  divenne deputato al parlamento greco per il partito liberaldemocratico Unione di Centro e morirà due anni dopo in un misterioso incidente stradale mentre stava indagando sui rapporti segreti intrattenuti da alcuni membri del nuovo governo democratico con i militari all’epoca del regime. Leggi il resto di questo articolo »

Cippo commemorativo sul luogo della strage

Il 1 maggio 1947 a Portella della Ginestra (un passo montano della Sicilia settentrionale situato vicino Palermo tra Piana degli Albanesi e la valle del fiume Iato) avvenne una STRAGE DI LAVORATORI durante la Festa del Lavoro del 1 Maggio.

La strage fu perpetrata  dal bandito Salvatore Giuliano e dai suoi uomini che fecero fuoco contro la folla di uomini donne e bambini radunata per celebrare la festa del lavoro che era stata ripristinata quell’anno dopo il periodo fascista. La sparatoria provocò undici morti e numerosi feriti. Leggi il resto di questo articolo »

Il 30 aprile 1886 muore a Roma dopo una breve malattia AGOSTINO BERTANI (74 anni) medico, politico, scrittore, Patriota Risorgimentale e Difensore della Repubblica Romana del 1849

Bertani nacque a Milano in una famiglia di idee liberali e antiaustriache e s’iscrisse alla facoltà di medicina di Pavia dove si laureò nel 1835. L’incontro con ottimi specialisti e l’attenta lettura dei migliori testi stranieri nel campo della chirurgia furono la base per la sua preparazione medica e fin dal 1839 mostrò una spiccata attenzione per gli aspetti sociali connessi con il progresso della medicina. Leggi il resto di questo articolo »

Il 29 aprile del 1944 muore fucilato da un plotone della PAI italiana a Forte Bravetta (Roma) PIETRO BENEDETTI (41 anni) ebanista, Antifascista e Partigiano.

Benedetti nacque ad Atessa (Chieti) e fin da giovane divenne socialista; nel 1921 fu tra i fondatori del Partito Comunista d’Italia di Atessa e ne divenne in breve segretario della sezione locale.

Nel dicembre del 1925 Benedetti si recò in Francia come delegato dell’Abruzzo al III Congresso del partito Comunista a Lione e venne fermato al confine. Fu trovato in possesso di un passaporto falso, arrestato e restò in carcere per tre mesi.

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Il 27 aprile del 1937 muore a Roma, dopo una lunga malattia aggravata dalla carcerazione che subiva da molti anni ANTONIO GRAMSCI (46 anni) filosofo, politico, giornalista, linguista e Antifascista.

Gramsci fu tra i fondatori nel 1921 del Partito Comunista d’Italia ed uno dei più grandi pensatori del 900. I suoi scritti hanno dato una svolta fondamentale alla tradizione filosofica marxista e attraverso la sua analisi culturale politica elaborò il concetto di egemonia con la quale le classi dominanti impongono i propri valori politici intellettuali e morali a tutta la società affinchè  il loro  potere risulti condiviso da tutte le classi sociali comprese quelle subalterne. Leggi il resto di questo articolo »

Il 25 aprile del 1992 muore in un grave incidente stradale presso Cesena ERNESTO BALDUCCI (69 anni) presbitero, scrittore e teologo.

Quando morì padre Balducci stava tornando da un’ennesima conferenza, incentrata sul tema della Liberazione e svolta a San Giovanni in Persiceto ( Bologna), verso la Badia Fiesolana (Firenze) dove viveva con i suoi confratelli Scolopi.

Balducci fu una delle personalità di maggior spicco nella cultura del mondo cattolico italiano nel periodo che accompagnò e seguì il Concilio Vaticano II. Fu legato a figure come GIORGIO LA PIRA, LORENZO MILANI, MARIO GOZZINI, DAVIDE MARIA TUROLDO, PRIMO MAZZOLARI e a tanti altri del mondo dei cattolici democratici e di sinistra, intrecciando anche forti legami con numerose personalità del mondo laico come LELIO BASSO, Ernest Bloch, Roger Garaudy. Fu un protagonista assoluto della vividezza culturale e religiosa della Firenze tra gli anni cinquanta e novanta. Leggi il resto di questo articolo »

Il 24 aprile del 1945 muore a Milano uccisa da una raffica di mitra sparata da un gruppo di soldati tedeschi GINA GALEOTTI BIANCHI (32 anni, nome di battaglia Lia) ragioniera, Antifascista e Partigiana comunista.

Gina Galeotti Bianchi nacque a Mantova e visse per molti anni a Suzzara (MT). Aveva cominciato giovanissima (a 16 anni) la sua attività antifascista come militante del Partito Comunista clandestino. Dopo il diploma di ragioniera sposò BRUNO BIANCHI sindacalista e politico comunista, condannato dal Tribunale Speciale fascista nel 1932 e nel 1936 e detenuto presso il carcere di San Vittore di Milano. Bianchi morirà nel 1986 ed era stato anche membro della Costituente. Leggi il resto di questo articolo »

Il 20 aprile del 1946 muore a Roma dopo una lunga malattia ERNESTO BUONAIUTI (65 anni) presbitero, Antifascista, teologo e accademico.

Buonaiuti fu un grande studioso della storia del cristianesimo e fra i principali esponenti del Modernismo italiano. Il Modernismo fu un’ampia e variegata corrente filosofica e teologica del cattolicesimo europeo ( anche protestante) e si sviluppò tra la fine dell’ ottocento e gli inizi del novecento: era volto a ripensare il messaggio cristiano alla luce delle nuove istanze della società moderna e a sviluppare la comprensione e l’esposizione dei contenuti della fede attraverso l’esegesi biblica e l’approfondimento della filosofia cristiana legata a profondi studi della storia del cristianesimo della Chiesa e del fatto religioso nel mondo moderno. Leggi il resto di questo articolo »

Il 19 aprile del 1945 muore ucciso a Torino da repubblichini fascisti ANTONIO BANFO (45 anni) operaio metalmeccanico, sindacalista, attivista comunista, Partigiano e Antifascista.

Banfo nacque a Torino e fin dalla sua giovinezza divenne operaio della Fiat. Militante anarchico e libertario, aderisce nel 1921 al Partito Comunista d’Italia appena fondato e di cui diventa immediatamente propagandista clandestino.

Arrestato per attività sovversiva nel 1931 è condannato dal Tribunale speciale a tre anni di reclusione ma è scarcerato nel 1932, in virtù di un’amnistia concessa per celebrare il decennale del regime. Scontata la pena, Banfo non rinunciò all’attività clandestina: diventa dirigente delle Sap (Squadre di azione patriottica), che saranno l’anima della Resistenza nelle fabbriche. Leggi il resto di questo articolo »

Il 15 aprile del 1945 muore di tubercolosi in un lager di Lipsia (Germania) MARGARETHA ROTHE (26 anni) studentessa, Antinazista, attivista del gruppo di Amburgo dell’organizzazione studentesca “ROSA BIANCA”.

Margaretha  dal 1936 frequentò l’istituto pedagogico Lichtwarkschule ad Amburgo, dove era nata, e in questo periodo ebbe modo di conoscere i suoi amici e futuri membri della “ROSA BIANCA”. Iniziò così il suo impegno nella Resistenza tedesca partecipando al gruppo di lettura organizzato dalla sua professoressa di pedagogia antinazista ERNA STHAL (scampata alla ghigliottina per l’arrivo degli Alleati a Lipsia dove era imprigionata. Morirà nel 1980). Leggi il resto di questo articolo »

Il 12 aprile del 46 a.C. muore suicida ad Utica (Tunisia) MARCO PORCIO CATONE (46 anni, detto UTICENSE) politico, scrittore, militare e magistrato romano.

Catone nacque a Roma  nel 95 a. C. in una famiglia di grande importanza politica e sociale. Suo nonno era Marco Porcio Catone detto il Censore (234- 149 a.C.) e fin da giovane si mostrò austero, sobrio, moralmente e fisicamente forte, così come ci attesta lo storico greco Plutarco (46 d.C.- 125 d.C.) in una biografia a lui dedicata nella sua opera Vite parallele. Inoltre mostrò da subito anche un deciso rifiuto di ogni adulazione che la potenza della sua famiglia attirava. Leggi il resto di questo articolo »

Il 12 aprile del 1959 muore dopo una breve malattia a Bozzolo (Mantova) PRIMO MAZZOLARI (69 anni) presbitero, scrittore, Antifascista e Partigiano.

Don Mazzolari nacque a Cremona in una famiglia contadina e fin da giovane matura alcune idee sulla Chiesa e sulla società che avrebbe mantenuto negli anni della maturità: la fiducia accordata alla modernità (in antitesi alla visione che di essa aveva dato il mondo cattolico intransigente), il suo patriottismo di ispirazione risorgimentale e democratica, l’affermazione della propria libertà di coscienza.

Mazzolari divenne presbitero nel 1912 e dopo una breve esperienza pastorale in piccole parrocchie del cremonese, allo scoppio della Prima guerra mondiale, si arruola volontario come soldato della Sanità. Leggi il resto di questo articolo »

Il 10 aprile 1890 muore a Forlì dopo una breve malattia AURELIO SAFFI (70 anni) politico, avvocato, scrittore, Patriota Risorgimentale e Triumviro della Repubblica Romana del 1849.

Saffi nacque in una famiglia dell’antica buona borghesia forlivese. Si laureò in giurisprudenza a Ferrara nel 1841 e si trasferì subito dopo a Roma per esercitare l’attività di avvocato. Contemporaneamente si dedicò a profondi studi letterari e storici. Tornato a Forlì ( che si trovava nello Stato della Chiesa) nel 1844 iniziò la sua attività politica come consigliere comunale e segretario provinciale. Leggi il resto di questo articolo »

Il 9 aprile del 1945 muore impiccato nel campo di concentramento nazista di Flossemburg (Germania) DIETRICH BONHOEFFER (39 anni) pastore evangelico tedesco, teologo e protagonista della Resistenza al nazismo.

Bonhoeffer nacque in una famiglia molto in vista dell’alta borghesia di Breslavia ( oggi in Polonia) e inizialmente sembrava dovesse diventare psichiatra come il padre ma da sempre manifestò il desiderio di diventare pastore evangelico. La sua famiglia, pur di forte estrazione laica, non si oppose e lo sostenne. Si laureò in teologia a soli 21 anni e per la sua formazione spirituale viaggiò a Barcellona e a New York dove cominciò a frequentare le chiese della comunità afroamericana di Harlem. Poi si trasferì a Londra dove cominciò un rapporto epistolare con GANDHI che sognò sempre d’incontrare senza mai riuscirci. Leggi il resto di questo articolo »

Il 7 aprile del 1926 muore in un ospedale di Cannes (Francia) per le gravi conseguenze fisiche subite dopo le bastonature da parte dei fascisti GIOVANNI AMENDOLA (44 anni) politico, giornalista, accademico e Antifascista.

Amendola nacque a Napoli nella famiglia di un carabiniere con cinque figli e presto si trasferì a Firenze e poi a Roma. A quindici anni s’iscrisse alla gioventù socialista. La repressione ordinata dal governo nel 1898 impose lo scioglimento di molte sedi socialiste in tutta Italia e Amendola venne arrestato per aver voluto impedire la chiusura della sede romana. Leggi il resto di questo articolo »

Il 5 aprile del 1944 muore fucilato nel poligono di tiro del Martinetto di Torino dalla Guardia Nazionale della RSI  PAOLO BRACCINI (36 anni, nome di battaglia Verdi) docente universitario, medico veterinario, Antifascista, Azionista e Partigiano.

Braccini nacque a Canepina  (VT) in una famiglia di profonde convinzioni socialiste ( il padre era amico di GIACOMO MATTEOTTI) e sviluppò presto un forte sentimento antifascista. Laureatosi in agraria nel 1930 all’Università degli studi di Milano nel 1931 è chiamato alle armi. Leggi il resto di questo articolo »

Il 4 aprile del 1968 muore a Memphis (USA) per le conseguenze di un attentato MARTIN LUTHER KING (39 anni) pastore battista, politico ed uno dei più grandi attivisti della storia per i diritti civili.

Martin Luther King Jr. nacque il 15 gennaio 1929 ad Atlanta in Georgia (USA) in una famiglia della media borghesia Nera e molto religiosa. Il padre, il reverendo Martin Luther King Senior, consigliò al figlio di diventare pastore battista come lui. Inizialmente scettico su tale scelta si convinse grazie alla lettura dei grandi pensatori religiosi. Diventato pastore battista arrivò ad essere uno dei più influenti attivisti per i diritti civili in America e nel mondo. Leggi il resto di questo articolo »

Il 3 aprile del 1944 muore ucciso da un militare delle SS tedesche al Forte Bravetta (Roma) don GIUSEPPE MOROSINI (31 anni) presbitero e Partigiano.

Morosini nacque a Ferentino (Frosinone) in una famiglia della media borghesia: aveva un carattere vivace e propensione per la musica. Frequentò il ginnasio da allievo esterno nel seminario vescovile della sua città e in questo tempo maturò la sua scelta di farsi prete e missionario ed entrò come novizio nella Congregazione della Missione. Leggi il resto di questo articolo »

Il 1 aprile 1945 muore a Ca Marastoni di Toano (RE) massacrata da soldati tedeschi VALENTINA GUIDETTI (23 anni, nome di combattimento Nadia) donna di servizio e Partigiana.

Guidetti nacque a Toano (RE) in una famiglia di modeste condizioni. Rimase orfana della madre a soli 4 anni, con i suoi 4 fratelli, e il padre fu costretto a lasciarli ad una famiglia amica, emigrando per trovare lavoro. Valentina crebbe con la passione per la scuola, a cui alternava il lavoro di pastorella, e a 14 anni, dopo aver riunito la famiglia, dovette a sua volta emigrare a Genova come donna di servizio per dare sostentamento ai fratelli. Leggi il resto di questo articolo »

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